Titolo: I don't believe in fairytales but i believe in you and me.
Fandom: RPF One Direction
Pairing/Personaggi: Niall Horan\Liam Payne (Niam ♥)
Rating: R
Beta: nessuno, purtroppo :(
Warning: Slash.
Words: 3440 secondo Word xD
Note: Ciao a tutti.. questa è la mia prima storia sui 1D e sui Niam. Non è ne una oneshot, ne una long.. ma sarà formata da 4 capitoli. Leggete se volete, cercherò di aggiornare presto! :) Intanto vi posto il primo capitolo! :) ♥
Primo capitolo: Ricordi dolorosi e baci.
Niall P.O.V.
E’ strano. Capire di essere innamorati del proprio migliore amico e compagno di band, intendo. Ma è anche doloroso, perché so che lui non potrà mai ricambiarmi. Ho capito di essere innamorato di lui quando, un mese fa, mi disse che lui e Sophia stavano progettando di andare a vivere insieme:
Sentii suonare il citofono. Mi avvicinai a quest’ultimo e chiesi chi ci fosse alla porta.
- Niall, sono Liam, mi fai entrare? - notai, attraverso la sua voce, che era al contempo felice ed agitato.
- Certo, sali. - risposi io, aprendogli il portone e meditando sul motivo della sua visita e della sua agitazione. Andai ad aprirgli la porta di casa e me lo ritrovai davanti.. non appena mi vide mi abbracciò di slancio e sentii la porta chiudersi con un tonfo. Lo abbracciai di rimando. Si staccò dopo poco, mi mise le mani sulle spalle e cominciò a guardarmi intensamente. Ma era per caso successo qualcosa? Perché era venuto a trovarmi, mi aveva abbracciato e adesso mi guardava in modo così strano?
- Niall, devo dirti una cosa molto importante. - disse, respirando rumorosamente. Cominciai a preoccuparmi.
- Dimmi Liam, che succede? - chiesi, veramente curioso e preoccupato. Lui sorrise. Era davvero strano.. fino ad un momento prima sembrava agitato e adesso.. sorrideva?!
- Io e Sophia abbiamo deciso di andare a convivere - disse, quasi urlando. Sentii qualcosa nel mio stomaco fare le capriole e poi tanto, tanto dolore. Non capivo davvero perché.. insomma, avrei dovuto essere felice per il mio migliore amico, no?! E allora perché questa notizia mi faceva così male? Rimasi immobile, senza proferire parola e continuando a guardarlo negli occhi. Me ne resi conto solo quando sentii la sua mano scuotermi il viso e la sua voce chiamarmi.
- Ehi Nialler, tutto ok? Che succede? Ci sei? - disse Liam, continuando ad accarezzarmi la guancia. Cercai di calmarmi.
- Sì Liam, è che questa notizia mi ha un po’ spiazzato - mentii. Bhè, non del tutto. Era davvero sconvolto. Cambiò subito espressione, smise di sorridere.
- Pensi sia troppo avventato, troppo presto? - mi chiese, posando entrambe le mani sulle mie guance. Mi senti avvampare.. ma cercai di non arrossire. Sarebbe stato troppo strano.
- No Liam - feci una pausa - è che state insieme da poco.. ne sei davvero sicuro? - sperai davvero dicesse di no.. ma che sto dicendo?! Liam deve essere felice, con Sophia. Ma che mi sta succedendo?!
- Sì Niall, lo sono, davvero - disse, entusiasta. Sentii il mio cuore spezzarsi.. ma perché stavo reagendo così?! Ma sì, sarà che ho paura che, andando a vivere con Sophia, dimentichi quasi del tutto me e i ragazzi. Ho solo paura di perderlo. In fondo è il mio migliore amico. Deve essere così.
- Bhè, allora fallo! - dissi, sforzandomi di sorridere. Lo sentii abbracciarmi e ricambiai, con il cuore in gola.
- Andiamo a farci un giro Nialler? - chiese, dopo essersi staccato da me. Non sapevo cosa rispondere.. avevo bisogno di pensare a quello che cavolo mi stava succedendo e farlo con lui intorno sarebbe stato impossibile.
- No Liam, scusami, non mi sento molto bene, ero a letto prima che tu venissi. - mentii e, dalla sua espressione, capii di essere davvero bravo nel farlo. Cominciò a preoccuparsi, lo vidi dal suo viso contratto.
- Stai male, è il tuo ginocchio per caso? - chiese, alzando la voce di almeno un ottava. Sorrisi, si preoccupava così tanto per me.
- Nono Liam, solo un po’ di raffreddore. - A quel punto mi abbracciò di nuovo e ci salutammo velocemente.. lo vidi uscire dalla porta e, finalmente, potei rilassarmi.
Pensai per ore al perché avessi reagito così.. insomma lui era stato fidanzato con Danielle e ora con Sophia, perché avevo reagito così?! Forse perché con Danielle non avevano mai deciso di convivere.. ma perché non riuscivo a essere felice per lui?! Era solo paura di perderlo o c’era qualcos’altro? Mi addormentai meditando su questo.. al mio risveglio era già ora di cena e sentii il mio stomaco lamentarsi, come sempre. Stavo morendo di fame. Andai in cucina per vedere cosa potessi preparare e prima diedi un occhiata al mio cellulare. C’era un messaggio di Liam: Ehi Nialler, stasera lo dirò ai ragazzi.. vieni da me per cenare tutti insieme? Se stai ancora male fa niente, fammi sapere. Ti aspetto alle 21. Ti Voglio bene, Liam. E poi una serie di chiamate perse, sempre di Liam. Guardai l’ora: le 20.46. Oh cavolo! Dovevo muovermi se volevo andare da Liam. Ma lo volevo davvero? In ogni caso andai a farmi una doccia veloce, mi vestii con le prime cose che trovai nell’armadio e uscii di casa. Arrivai in macchina, guidai fino a casa di Liam, scesi dalla macchina e suonai il campanello. Nel frattempo che aspettavo mi aprisse guardai l’ora: le 21.03. Menomale, non ero troppo in ritardo. Non appena la porta si aprì vidi Liam sorridermi e abbracciarmi, senza preoccuparsi della porta ancora rimasta aperta. Non appena sciolsi l’abbraccio la chiuse e mi sorrise di nuovo.
- Niall, ce l’hai fatta allora! Stai meglio? - mi chiese, felice e al contempo preoccupato per il mio, finto, raffreddore.
- Sì, insomma, non potevo mancare - dissi, ridendo, cercando di mascherare la tristezza.
- Gli altri? - chiesi poi, guardandomi attorno.
- Non sono ancora arrivati.. soprattutto Zayn, penso arriverà super in ritardo come sempre. Sai com’è fatto - disse Liam, ridendo. Com’era bella la sua risata.. ma cosa sto dicendo?! Cerca di darti un contegno Niall!
- Già - dissi, ridendo anche io.
- Andiamo in sala da pranzo? Che ne dici? - mi chiese Liam, indicando, appunto, la sala da pranzo.
- Certo - e cominciò a farmi strada. Anche se, la sua casa, la conoscevo perfettamente. Arrivati lì ci sedemmo uno accanto all’altro, in silenzio. O almeno per Liam, c’era silenzio. Io, il rumore dei miei pensieri, lo sentivo perfettamente.
- A proposito di ragazze.. tu non hai intenzione di fidanzarti Niall? - disse Liam, rompendo il silenzio. Non sapevo davvero cosa rispondere..Mi salvò il campanello. Liam andò ad aprire e io rimasi ad aspettarlo in sala da pranzo. Non appena vidi entrare Harry and Louis mi alzai e li abbracciai entrambi.
- Zayn? Come sempre in ritardo? - chiese Lou, sorridendo.
- Sì! - risposero in coro Liam e Harry, ridendo. Io mi limitai a sorridere.
Nell’aspettare l’arrivo di Zayn cominciammo a parlare del più e del meno, del nostro nuovo disco “Midnight Memories” e di altre mille cose. Raramente riuscivo a inserirmi nella conversazione e mi limitavo ad ascoltare, sempre assente, avvolto nei miei dubbi. Qualche volta vidi Liam lanciarmi sguardi molto strani, dal preoccupato per il mio comportamento all’arrabbiato. Quando Zayn arrivò, alle 21.43, ci sedemmo per mangiare, scambiando solo qualche parola.. e, come sempre quella sera, io mi limitai a mangiare in religioso silenzio. L’unica cose di cui mi accorsi furono sempre gli sguardi di Liam. Quando finimmo di cenare vidi Liam alzarsi e cercare l’attenzione di tutti. Harry, Lou e Zayn rivolsero lo sguardo verso di lui in attesa.
- Io e Sophia andremo a vivere insieme! - disse Liam, sorridendo. Zayn, Lou e Harry si guardano e sorrisero, per poi andare ad abbracciare Liam. Io rimasi al mio posto, con la stessa sensazione di quella mattina, con il cuore che andava in pezzi. Perché, cosa mi stava succedendo?! Restai immobile al mio posto con lo sguardo rivolto verso il basso per non so quanto tempo. Ma poi Harry si avvicinò a me e posò la sua mano sulla mia spalla.
- Che hai Niall, non vai ad abbracciare Liam? Non sei contento? - disse, rivolgendomi uno sguardo preoccupato e, allo stesso tempo, indagatore.
- Non sto molto bene, Harry, ho un po’ di raffreddore. Io.. -
- Niall lo sapeva già, sono passato stamattina a dirglielo io stesso - disse Liam, interrompendo ciò che stavo dicendo. Sorrisi, fintamente, ad Harry e mi alzai per salutare tutti. Ma non appena lo ebbi fatto e mi avvicinai alla porta, sentii Liam passarmi accanto e, senza farsi accorgere dagli altri, sussurrarmi: aspetta, devo parlarti Nialler. Mi bloccai nel punto il cui ero e vidi Liam salutare tutti e tornare verso di me. Non appena fummo abbastanza vicini cominciò a fissarmi, ma non riuscii a capire di che natura il suo sguardo fosse.
- Che succede Niall? Di solito sei tu quello che fa ridere tutti e col sorriso sempre stampato sulle labbra? Che avevi stasera? - chiese. Di nuovo non capii se fosse più preoccupato, arrabbiato o cosa.
- N-no Liam, niente. E’ solo il raffreddore, mi ha un po’ debilitato. - dissi, arrampicandomi sugli specchi. Balbettavo anche adesso?! Lui continuò a guardarmi fisso, forse non convinto pienamente della mia spiegazione.
- Sicuro sia solo questo? - mi disse, guardandomi, se possibile, ancora più a fondo.
- S- sì, Liam, certo. Cosa dovrebbe esserci? - dissi, sorridendo e cercando di uscire al più presto da questa situazione.
- E allora perché balbetti? - mi chiese, sorridendo e avvicinandosi a me. Mi stava anche prendendo in giro?! Bene! Posai il mio sguardo verso il pavimento, non sapendo cosa dire, e questo fu il mio sbaglio più grande. Lo vidi avvinarsi, pericolosamente, ancora di più a me e io, di conseguenza, indietreggiai. Ma, quando sentii il freddo muro alle mie spalle, non potei che fermarmi. Mi ritrovai Liam a neanche qualche centimetro di distanza, che mi fissava senza che io potessi capire le sue intenzioni o ciò che il suo sguardo volesse dire. Il mio cuore, non so perché (o forse sì?), cominciò a battere all’impazzata, causandomi il respiro corto.
- Perché fai così Nialler? Che ti succede veramente? - chiese Liam, accarezzandomi una guancia. Il mio cuore divenne campione di capriole.. ma esiste davvero come disciplina? In ogni caso, non riuscii nemmeno a rispondere, né a guardarlo negli occhi.
- Che succede Niall? Umh? - continuò lui, il viso sempre più vicino al mio. Perché si avvicinava? Voleva baciarmi? Nono, ma che dici Niall! E’ Liam, il tuo migliore amico, non una ragazza. La sua mano, ancora posata dolcemente sulla mia guancia, mi stava facendo prendere a fuoco.. nel punto il cui le sue dita toccavano la mia pelle sentivo quest’ultima bollente, come se le sue mani potessero, allo stesso tempo, distruggermi o tenermi in vita. Non sapevo cosa fare, né dire. Decisi di fare l’unica cosa possibile, ma anche la meno giusta: scappare. Spinsi Liam lontano da me e, senza neanche guardarlo, corsi verso la porta e mi diressi subito verso la mia macchina. Tornai a casa e la prima cosa che feci fu mettermi a letto e cercare di dormire. Ma poco dopo sentii il mio telefono vibrare. Pensai che fosse Liam, ma, invece, era Harry. Riposi, cercando di sembrare calmo.
- Ehi Harry, dimmi. - dissi.
- Niall, sei innamorato di Liam vero? - cosa?! Ma che sta dicendo?! Forse non ha tutti i torti, disse una vocina nella mia testa, a cui decisi di non dare ascolto..
- Cosa Harry? Ma che stai dicendo?! - dissi, quasi gridando. Lo sentii ridere.
- Dai Nialler, prima non era il raffreddore la causa del tuo malessere.. sembravi triste che Liam e Sophia andassero a vivere insieme.. e non era solo la paura di perderlo, quella ce l’abbiamo tutti. Tu avevi qualcos’altro. E questa cosa si chiama amore. Tu ami Liam, Niall. - disse Harry.. ma cosa faceva ad essere così tranquillo? Come faceva, sapendo che forse ero innamorato del mio migliore amico, a dirmi una cosa del genere così tranquillamente?! Ah già, lui e Louis stanno insieme!
- Harry non so cosa dirti.. non so neanche cosa dire a me stesso, non so cosa provo! - dissi, sull’orlo della disperazione.
- Niall, so cosa stai provando. Tranquillo, andrà tutto bene, pensaci su e parlane con Liam - parlarne con Liam?! Si sarebbe allontanato da me e lo avrei perso per sempre!
- In ogni caso, chiamami pure quando vuoi per un consiglio. Adesso ti auguro buona notte e ti lascio meditare. Un bacio Niall, ti voglio bene. -
- Anche io, grazie mille Harry, notte! -
- Di niente Niall. - chiusi la telefonata e, come aveva detto Harry, cominciai a pensare ai miei sentimenti. Pensai alla mia reazione di quella mattina, alla mio comportamento durante la cena e.. a come Liam, poco prima, mi avesse fatto impazzire. A come il mio cuore battesse così forte quando si era avvinato a me e quando la mia guancia aveva incontrato le sue dita, a tutte le emozioni e sensazioni che mi aveva fatto provare. Ero innamorato di Liam. Ero innamorato del mio migliore amico e compagno di band.
Da quel giorno è passato un mese. Un mese in cui Liam non mi ha mandato messaggi, chiamato, passato a trovarmi, fattosi sentire. Niente, nessuna sua notizia.. possibile che lo abbia capito da solo? Che adesso mi odi? Che.. sento il mio cellulare vibrare, è Simon. Rispondo controvoglia.
- Ehi Simon, dimmi. -
- Niall, oggi avete un intervista tutti insieme.. ti passiamo a prendere alle 16, ok? - un intervista? Avrei dovuto rivedere Liam, dopo un mese.. devo trovare una scusa per non venire!
- No Simon, ho un po’ di febbre, non me la sento di venire, scusami. - dico, cercando di sembrare convincente.
- Oh, ok. Dirò ai ragazzi di dirlo, spero tu ti senta meglio. Ci sentiamo Niall, a presto. -
- Sì, Simon, a presto. -
Dopo aver chiuso la chiamata decido di andare a letto.. l’intervista non la voglio neanche vedere, dormirò per tutto il giorno. Senza forze mi trascino verso il letto e cerco di dormire. Non è facile ma finalmente riesco ad addormentarmi.
Liam P.O.V.
Penso continuamente a Niall, a quello che è successo. Non si è fatto sentire per un mese.. cosa è successo? Ma soprattutto, perché l’altra volta avevo voglia di baciarlo, perché quando scappò via da me la voglia di seguirlo e baciarlo dappertutto si era impossessata di me? Oggi l’avrei rivisto, oggi avevamo un’intervista. Tra mezz’ora precisamente. Sarebbero passati a prendermi alle 16, più o meno. Sono le 15.30. Tra mezz’ora rivedrò Niall. Decido.. invece che mangiarmi le unghie, per ammazzare il tempo, mi collego su twitter. Vado sul profilo di Niall, nessun nuovo tweet. Vado sulla home di Tweet e scorro un po’ la pagina, cercando qualcosa di interessante. Sono così concentrato che quasi non sento il campanello suonare. Guardo l’orario: le 16.05. Esco di casa e mi ritrovo Paul davanti che mi sorride. Salgo in macchina col cuore in gola, Niall sarà già lì? Mi accorgo che già Harry, Lou e Zayn sono qui. Ancora non sono andati a prendere Niall, quindi lo rivedrò tra poco. Saluto tutti e chiedo dove sia Niall, se ancora dobbiamo passarlo a prendere.
- No Liam, Niall non viene, ha la febbre. - mi informa Zayn. Il mio cuore si ferma per un attimo.. non è voluto venire per non vedermi, non è veramente malato. Faccio finta di niente e annuisco solamente. Arriviamo sul luogo dell’intervista, entriamo e alle 17 quest’ultima ha inizio. Va tutto bene, domande sul nuovo album e poche personali. Quando l’intervista finisce, alle 18.30, decido di fare una delle cose più irrazionali, forse, della mia vita: andare da Niall.
Niall P.O.V.
Quando mi sveglio sono le 19.10.. l’intervista sarà gia finita, penso. Neanche dopo 5 minuti sento bussare alla porta. Decido di aprire senza chiedere chi ci sia, sarà Harry. Da quando gli ho confessato di essere innamorato di Liam viene a trovarmi molto spesso. Quando la porta si apre il mio cuore perde un battito. Liam. Liam qui, davanti a me. Senza neanche chiedere il permesso entra in casa e comincia a guardarmi fisso, come l’altra volta. Chiudo la porta e mi avvicino a lui.
- Liam - non riesco a dire altro, non so cos’altro dire!
- Mi vuoi morto, eh, Niall? - mi dice, urlando. Che?! Perché mai dovrei volere una cosa del genere?!
- Liam, che stai dicendo?! - chiedo, con uno sguardo sconvolto.
- Cosa sto dicendo? E’ un mese che non ci sentiamo ne vediamo dopo quello che è successo l’ultima volta e tu decidi di non venire ad un’intervista dove ci sarei stato anche io? Eh? - non capisco il senso delle sue parole. E’ arrabbiato o dispiaciuto?
- Non sono venuto perché ho la febbre Liam, non per atro, credimi. - dico, mentendo e cercando di restare calmo. O almeno di sembrare calmo.
- Hai la febbre eh? Controlliamo subito! - non capisco cosa voglia dire fino a quando non lo vedo avvicinarsi a me, spingermi contro il muro e posare la sua mano sulla mia fronte. Come l’altra volta, me lo ritrovo appiccicato addosso, con una mano sul mio viso. E anche stavolta, mi sento bruciare. Ma, naturalmente, non per la mia finta febbre.
- Sei fresco come una rosa Niall. Fresco come una rosa cazzo! - mi dice, fissandomi.
- I-Io, e-ecco.. - dico, senza continuare e ricominciando a balbettare. Lo sento ridere. Perché adesso ride?!
- Si può sapere cosa ti ho fatto Niall? - mi dice, i suoi occhi diventano ludici. Che stia per piangere?!
- N-niente, io.. - non posso dirgli: sai mi sono innamorato di te Liam, ma va tutto bene eh!
- Perché non lo capisci? - mi chiede, le lacrime che cominciano a scorrere dalle sue guance.
- Capire cosa Liam? - ma che sta succedendo? Non mi risponde, scoppia ancora di più a piangere e poggia la sua testa sulla mia spalla. Non so cosa fare. Poi decido. Lo abbraccio, cullandolo tra le mie braccia. Quando smette di piangere e si asciuga le lacrime, ricomincia a guardarmi fisso. Non riesco a capirlo, non riesco a capire il suo guardo, cosa voglia da me. E solo adesso mi accorgo, troppo attento alle sue parole e intento nell’abbracciarlo, che la sua mano è ancora posata sulla mia fronte. Lui intanto avvicina ancora di più il suo viso al mio. Cerco di non arrossire.. troppo tardi. Lui se ne accorge e lo capisco perché sorride. Il bastardo sorride. Quando poi siamo così vicini, tanto che sento il suo respiro sulle mie labbra, il mio corpo è attraversato da brividi, ma non di freddo, come fuochi d’artificio. Deglutisco, cercando di respirare normalmente. Ma fallisco. Il mio cuore sta per uscirmi fuori dal petto e il mio respiro è, al contempo, affannato e corto. Non so dove guardare, i miei occhi guizzano dai suoi al resto della stanza. Quando poi, senza neanche farci caso, istintivamente, scendo a guardargli le labbra, capisco di aver commesso il mio secondo errore più grande.
- Vuoi baciarmi, vero Nialler? - gli sento dire. I suoi occhi che, semplicemente, mi scrutano. Tutto dentro di me si blocca. No, l’ha capito e adesso mi odia, adesso mi lascerà per sempre.
- L-Liam che dici?! Perché mai dovrei volerlo? - chiedo, fingendomi innocente e cercando di salvare la situazione. Lui sorride. Perché sta sorridendo? Perché?!
- Perché sei innamorato di me, semplice. - ecco, sono finito. Adesso è tutto finito, io.. tutto il mio corpo si scoglie, come anche il mio cuore, quando sento le sue labbra posarsi sulle mie. Liam mi sta baciando. Non so precisamente perché, ma lo sta facendo. E le sue labbra sono così buone. Mille piccole scosse elettriche mi attraversano. Mugugno. Lo sento sorridere nel bacio. Quest’ultimo è dolce, quasi a fior di labbra, leggero. Proprio nel momento in cui decido di lasciarmi andare, la mia parte razionale si impossessa di me. Lo spingo via e il mio sguardo si posa fisso su di lui. Dal suo canto è sconvolto, quasi triste.
- Perché l’hai fatto Liam? - gli chiedo, voglio sapere tutto. Sorride, è la centesima volta oggi. E io non ci capisco più niente, come sempre, da un mese a questa parte.
- Perché sono innamorato di te e tu di me. - dice, con una semplicità disarmante. Il mio cuore torna a battere come un cavallo impazzito, le mie guance vanno in fiamme e i miei occhi sbattono più volte prima di rimanere di nuovo fissi su di lui. Fanculo. I miei piedi si muovono da soli.. mi avvicino a lui, la mia mano si posa dietro il suo collo e le mie labbra sulle sue. Questa volta non è un bacio dolce. L’urgenza di sentirci si impossessa di noi. Sento la sua lingua sul mio labbro inferiore. Schiudo le labbra e la lascio entrare. Sa di Liam, sa di uomo. Quanto mi piace.. quando, poi, le sue mani cominciano a toccarmi da sotto la maglietta, il mio respiro si fa corto e la testa leggera. Lo spingo verso il divano del salotto. Quando mi ritrovo sopra di lui, con la sua lingua in bocca e le sue mani dappertutto, capisco di amarlo davvero. Capisco che il mio ansimare per il suo mordermi le labbra, per il suo graffiarmi la schiena, è sintomo di amore.