Titolo: Buoni o cattivi non è la fine, prima c'è il giusto o sbagliato da sopportare.
Fandom: Reign (CW)
Pairing/Personaggi: Francis\Mary (Frary ♥)
Rating: Pg13
Beta: nessuno, purtroppo :(
Warning: Oneshot.
Words: 2166 secondo Word xDNote: So che non tutti conoscono\seguono questo nuovo telefilm, ma io lo seguo e me ne sono innamorata. Questa è una fic sui due protagonisti, Francis e Mary ♥
Francis lo sapeva, sapeva che doveva lasciarla andare, che tutto ciò era la cosa giusta da fare. Per Mary, per la Scozia. Ma non lo era per lui. Non era giusto, per lui, lasciarle sposare Tomas e così.. perderla, senza aver avuto l’occasione e il tempo di averla davvero. Ma, nonostante non fosse giusto per lui, era giusto per Mary, per la sua vita e per la Scozia. Perché lui non avrebbe potuto aiutarla, la Francia non avrebbe potuto aiutarla, perché non c’erano altre truppe da mandare. Ricordò le sue parole: “Preferirei avere speranza con te che certezza da qualsiasi altra parte”. Ma non c’era nemmeno più speranza, non c’erano più altre possibilità. Francis si sentiva spezzato, aveva il cuore spezzato. Se solo non fosse il futuro re di Francia e lei la regina di Scozia..
Mary era lì, dinanzi a lui. Bellissima, come sempre. Si avvicinò a lei. Sapeva che anche solo parlare sarebbe stato un tuffo al cuore, ma lo fece lo stesso. Appena Mary si accorse di avere Francis vicino lo guardò, mentre il suo cuore, senza il permesso di lei, batteva come una carrozza senza cavalli. Impetuosa e fuori controllo.
- Ho fatto tutto quello che potevo per salvare la Scozia e per farti restare. Era quasi abbastanza, ma non abbastanza. - disse Francis, guardandola con tristezza infinita. Il cuore di Mary perse un battito perché Francis le aveva dato di nuovo del tu. Ogni volta che Francis lo faceva le provocava un intero zoo nello stomaco, non solo le farfalle. Francis l’aveva anche baciata, e lei si era sentita come se stesse per morire e poi resuscitare per miracolo, ma quel “farti restare”, quel darle del tu e non del voi, la faceva sentire fin sopra le nuvole. Sospirò e cercò di guardare altrove, senza riuscirci perché il blu degli occhi di Francis era impossibile da non guardare. Poi annuii, cercando di non far trapelare il suo dolore. Non avrebbe saputo o potuto fare o dire altro. Francis le sorrise, amaro, e si allontanò, continuando a osservarla da lontano.
Francis aveva sentito dei pettegolezzi riguardo la prima moglie di Tomas, ma non voleva crederci. Non voleva credere che Tomas avesse ucciso la sua prima moglie. E non voleva nemmeno più che Mary lo sposasse. Non gli importava della Scozia, aveva paura per lei. Doveva dirglielo, doveva avvisarla. Decise di andare a cercarla.
La trovò nel bosco, non troppo lontano dal castello. Era seduta sull'erba, non proprio a contatto con quest’ultima, visto che sotto di lei c’era un lenzuolo. Si avvicinò e cerco di sorriderle, ma l’unica cose che gli uscì fuori fu un mezzo sorriso tirato, che non convinceva neanche lui. Appena Mary lo vide sussultò, non per la paura, ma per lo stupore, perché credeva di essere sola. Francis fece segno con la mano allo spazio vuoto accanto a lei, per chiederle se poteva sederle accanto, e lei annuii. La tensione era troppa. Erano soli e lontani da occhi indiscreti. Francis voleva baciarla di nuovo ma sapeva che non sarebbe stato corretto, sia perché adesso lei era fidanzata con Tomas e sia per Mary. Perché le avrebbe confuso le idee e sapeva cosa Mary provasse per lui. E inoltre, se l’avesse baciata non sapeva se sarebbe stato in grado di fermarsi. Mary, dal canto suo, era agitata. Sapeva che per il bene della Scozia doveva sposare Tomas ma il suo cuore gridava no e invocava il nome di Francis. Dopo un attimo di riflessione, durante il quale Francis cercò di calmarsi, pensò che dirle che il suo futuro marito poteva essere un potenziale omicida non era proprio così facile ma doveva almeno provarci. Sospirò rumorosamente e questo portò Mary a guardarlo dritto negli occhi, cosa che non aveva avuto nemmeno il coraggio di fare sino a quel momento.
- Mary, devo dirti una cosa. - disse Francis, guardandola con apprensione.
- Sono qui, Francis, dimmi pure. - rispose lei, in trepidante attesa.
- Io, ecco.. n-non sposare Tomas.. - le parole gli uscirono di bocca senza che lui potesse fermarle. Mary lo guardò stranita, col cuore in gola.
- C-cosa? - chiese, con un filo di voce, forse nemmeno quello.
- Mi hai detto tu di sposarlo, di farlo per il bene della Scozia, i-io.. - stava cercando di capire, ma senza riuscirci. Francis lo capì e cercò di riflettere prima di rispenderle di nuovo.
- Lo so bene, Mary. Ma ho sentito delle voci.. che Tomas avrebbe ucciso la sua prima moglie, che ella non sia morta per influenza, come ti ha detto. - disse, cercando di non spaventarla troppo. Mary strabuzzò gli occhi.
- Dici sul serio? - disse, mentre il suo respirò diventava affannato.
- Sì, Mary. -
Mary era delusa. E triste. Perché quando Francis, poco prima, le aveva detto di non sposare Tomas pensava che fosse perché lui non voleva, non perché, forse, quest’ultimo fosse un omicida. Spostò lo sguardo da Francis agli alberi attorno a loro. Francis la guardava spaesato, cercando di capire il suo malessere.
- Pensavo che tu non volessi che io sposassi Tomas.. - disse Mary, con tutto il coraggio che aveva. Lo sguardo ancora rivolto al verde dell’erba.
- Infatti non voglio Mary. Non voglio che tu rischi la vita, i-io.. - Francis ancora non capiva perché Mary fosse arrabbiata.
- No. Infatti. Tu non vuoi che io sposi Tomas per la mia incolumità. -
- Sì, Mary, esatto. Sono venuto a cercarti proprio per questo. - lei sospirò, stanca della freddezza di Francis.
- Francis, perché mi hai baciato allora? - disse, fissando i suoi occhi blu. Francis rimase basito. Non si aspettava una risposta del genere da Mary.
- Vuoi sapere perché l’ho fatto? Bene. - fece una pausa per placare il suo cuore.
- L’ho fatto perché volevo farlo da quando sei arrivata, perché ero troppo disperato per non farlo. - disse, cercando di reprimere la voglia di baciarla intensamente. Era disperato anche in quel momento. Mary sussultò, o meglio, il suo cuore lo fece. E con esso anche lei.
- Francis.. - sospirò sommessamente.
- Ti amo, mi sono innamorato di te nel momento stesso in cui ti ho visto ballare al matrimonio di mia sorella. - disse, ormai fuori da ogni schema mentale che si era prefissato di mantenere. Il cuore di Mary ricordò ogni singolo momento di quella sera, gli sguardi di Francis.. Mary prese istintivamente la mano di Francis, che ricambiò la stretta con infinita dolcezza.
- Ti amo anche io Francis.. vorrei poter avere ancora speranza, con te. - disse, con una nota amara nella voce. Lui ricambiò con un sorriso, anch'esso intriso di amarezza.
- Sai, tu sei stato il mio primo bacio. - disse lei, guardando altrove, forse arrossendo un po’. Francis la guardò stralunato. Era stato il primo bacio di Mary e, in quel momento, avrebbe voluto che anche Mary lo fosse stata.
- Scusami Mary, io non sapevo. I-io.. - disse, cercando di trovare le parole giuste. Mary lo guardò interrogativa, perché si stava scusando con lei?
- I re non chiedono mai scusa, Francis - sorrise, e anche Francis lo fece.
- Se lo avessi saputo, i-io non.. - cercò di dire Francis ma le dita di Mary si posarono sulle sua labbra, cercando di zittirlo.
- Non avrei voluto che mi baciasse nessun’altro, prima di te. In realtà sognavo che tu fossi il mio primo bacio - a quelle parole, Francis cedette. Prese delicatamente il volto di Mary e la baciò, premendo le sue labbra su quelle di lei. Senti Mary ricambiare subito e questo gli fece perdere la testa. La fece stendere delicatamente sull'erba e continuò a baciarla, senza riuscire a stancarsi mai. Il suo cuore batteva impazzito. Quello di Mary era scappato per le troppe emozioni. Non voleva morire per un infarto di sentimenti. Voleva davvero fare l’amore con lei, ma non potevano. Non tanto perché non erano sposati e per la sua virtù, perché se fossero stati ancora fidanzati lei sarebbe diventata sua moglie per amore e aspettare lo avrebbe ucciso, ma perché lei era promessa sposa ad un altro. E se Tomas avesse scoperto che lei aveva perso la sua virtù poteva arrivare a farle davvero del male. Ma quando Mary cominciò a sospirare sulle sue labbra, Francis perse quasi completamente il suo autocontrollo e le sue facoltà mentali. Passò a baciarle il collo, ricordando come Mary emanasse un così buon odore, e il sapore della sua pelle gli fece girare le testa. Tornò a baciarla avidamente e le mani di Mary si posarono sui suoi capelli. Mary pensò che se mai Francis li avesse tagliati sarebbe entrata in depressione, erano così morbidi. Continuarono a baciarsi per un tempo infinito, sospirando per ogni tocco che sembrava proibito, e a guardarsi negli occhi. Francis avrebbe voluto di più, come anche Mary, ma sapeva di doversi fermare. Ma era alquanto difficile abbandonare le labbra di Mary quando queste, finalmente, si schiusero completamente e Francis sentii la lingua di Mary, timida, cercare la sua. Fu proprio in quel momento, quando le loro lingue si sfiorarono, che dalle labbra di Mary uscii un gemito, che fece tendere Francis. Francis la odiava perché l’amava e perché le sue labbra e la sua pelle erano così buone, così soffici, così tanto meravigliose. Le loro lingue cominciarono una dolce lotta che fece gemere entrambi. Sia Francis che Mary sapevano di stare per perdere il controllo. E fu quando Mary, noncurante di questo, quasi strattonò i capelli di Francis che quest’ultimo capì, finalmente, di doversi fermare. Che andare oltre, cosa che avrebbero fatto sicuramente, sarebbe stato ed era sbagliato. Non per i loro cuori però. Francis, sempre riluttante, bloccò le mani di Mary e si allontanò da lei. Si guardarono, col respiro corto e il cuore a mille. Francis scoppiò a ridere e Mary fece lo stesso. Risero perché stavano impazzendo entrambi.
- Non posso pensare che tra poco dovrò dirti addio. - disse Francis, cercando di reprimere le lacrime. Mary lo guardò sconsolata.
- Non posso sposarlo. Sono sì una regina ma anche una ragazza. Noi eravamo fidanzati da quando avevamo 6 anni e, se tutto fosse andato come noi volevamo (sorrise nel dirlo e Francis con lei), ci saremmo sposati, non solo per stringere un’alleanza, ma anche per amore. Non posso continuare così, Francis. Non posso sposare Tomas continuando ad amarti. E, soprattutto, lo conosco appena. E ho paura che tu abbia ragione su quello che hai sentito dire su di lui. - Francis la guardò e annuii. Annuii soltanto, perché la voglia di baciarla stava tornando e non doveva cedere di nuovo. O stavolta davvero non si sarebbero fermati.
- E poi.. non ho paura solo per la mia incolumità, ma anche per un’altra cosa.. - disse Mary, cercando di non arrossire e abbassando la testa. Francis la guardò senza capire e le alzò delicatamente il viso. I suoi occhi, senza parlare, le chiesero di cosa avesse paura.
- Più che paura è tristezza.. non voglio regalare a lui la mia virtù, non voglio neanche pensarci. L’unico a cui vorrei regalarla sei tu. Sei stato il mio primo amore e il mio primo bacio, vorrei che tu fossi anche il primo in questo. - disse Mary, sicura di assomigliare ad una mela matura. Il cuore di Francis scoppiò. Sorrise con tutti i muscoli facciali e Mary lo guardò esitante.
- Non sposare Tomas, non farlo. Troveremo una situazione per salvare la Scozia, una che sia abbastanza. L’unica cosa che ti chiedo è di diventare mia moglie appena tutto si sarà risolto. Sarò anche un futuro re e tu una regina, ma sono anche un uomo. Un uomo che ti ama. E sento ribollire il sangue nelle vene non appena penso che lui, in futuro, possa arrivare a toccarti in quel modo. Nessuno, nessuno oltre me, deve permettersi di farlo. - la voce di Francis era dolce, ma anche sicura. Mary lo abbracciò d’istinto.
- Quando mi hai detto che Tomas ti avevo chiesto di sposarlo ho sentito come una spilla nel petto e volevo ucciderlo quando ti ha portavo via da me e ti ha fatto ballare con lui quella specie di tango acrobatico. - Mary rise, capendo la gelosia di Francis.
- Non siamo ancora sposati e già ti comporti come un marito geloso? - Francis sorrise baciandole una guancia.
- Sì, Mary. Mi sono sbagliato su tutto, ma soprattutto su una cosa. - disse, staccandosi da lei e guardandola seriamente. Mary si preoccupò.
- E’ vero, l’amore è irrilevante per persone come noi. Ma quando ci si innamora, anche i re e le regine, cedono. E non sai quanto ho sofferto a cercare di reprimere i miei sentimenti per te, Mary. - Mary sorrise e gli accarezzò il viso.
- Ti amo. Faremo andare le cose come vogliamo noi. - disse Mary con fermezza e sorridendo. Poi Francis la baciò castamente e tutto sembrava migliore. Quasi come se Francis non fosse il futuro re di Francia e lei la regina di Scozia. Ma avrebbero trovato una soluzione. Ne era sicura, doveva esserlo, dovevano farlo. Perché non poteva e non voleva rinunciare alle labbra di Francis che coccolavano le sue.