Titolo: La giusta punizione è il prezzo da pagare per i propri sbagli
Fandom: Glee
Autore:
queenseptienna Pairing: Dave Karofsky/Kurt Hummel (Kurtofsky \O/)
Personaggi: Dave Karofsky, Kurt Hummel, Will Shuester, Finn Hudson, Rachel Berry, Mike Cheng, Tina, Artie Abrams, Quinn Fabray, Noah Puckerman, Sue Sylvester, Mercedes Jones, Blaine Anderson.
Rating: NC17
Genere: romantico, angst
Avvertimenti: slash, sesso descrittivo, linguaggio, hurt/comfort, song fic, what if?
Info: per i prompt del
#4p0rn Fest di
fanfic_italia GLEE Dave Karofsky/Kurt Hummel “Pump it!” (Black Eyed Peas) e “For your entertainment” (Adam Lambert) che saranno rispettivamente il secondo e il terzo capitolo e dedicata a quelle donnine pucciose
vanryo ,
hikaruryu e
ishirane nonché anche a
3x9_lover che ha appena apprezzato questa ship XD.
Disclaimer: Glee non mi appartiene, così come i suoi personaggi.
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Ok, era vero. Non si aspettava che la tensione al Glee fosse così pesante. O meglio, non credeva che fosse così difficoltoso farne parte. Dave aveva creduto che il fatto che fosse obbligato a rimanere lì lo esimesse dai rituali di granita all’uva tirata in faccia nei corridoi. Insomma, pensava che i suoi amici potessero capire.
- Ci dispiace amico. - aveva incominciato Azimio quando lui e gli altri lo avevano circondato fuori dalla scuola, nei pressi del cassonetto che era regolarmente visitato da Kurt ogni mattina grazie a Puck. - Ma sei nel Glee adesso e ti abbiamo visto cantare con quella pessima imitazione di Lady Gaga, cerca di capire. -
Certo, capire.
Karofsky aveva capito tutto mentre uno lo afferrava sotto le ascelle e un altro corpulento ragazzo per i piedi, facendogli fare un volo di due metri prima di piombare tra i sacchetti della spazzatura.
- Bene ragazzi, questa settimana vi voglio trasgressivi. Vorrei sentirvi proporre delle canzoni piuttosto emancipate, che mettano in risalto la parte “oscura” di voi. Idee? - domandò Will, rimboccandosi le maniche e sperando che i suoi studenti non tirassero fuori roba oscena come quando avevano cantato Britney Spears.
Naturalmente le canzoni della cantante americana furono le più quotate, alcuni ragazzi proposero pezzi dei KISS, di Bonjovi, alcuni di Lady Gaga o artisti che avevano fatto storia con la propria immagine. Erano sempre comunque artisti di cui avevano già cantato almeno una volta una canzone, però.
Dave borbottò qualcosa che assomigliava pericolosamente a “Poison” di Alice Cooper, ma Kurt saltò in piedi come una fatina dei boschi e alzò una mano. - Professore, se mi permette. -
- Prego Kurt, vieni pure. - gemette il professore, temendo già il peggio.
Hummel si posizionò in mezzo alla stanza ed indicò il proprio corpo. - Come potete ammirare, il mio look di oggi è ispirato ad una grande star contemporanea, giovane, ma già star. -
- Un altro finocchio, Hummel? - sibilò Karofsky, ma il ragazzo lo mise a tacere grazie ad un’occhiata velenosa e un pizzicotto ben piazzato da parte di Finn.
Però era impossibile resistere dal dirlo, anche se quello che aveva provato Dave nel vederlo era piuttosto contrastante. Kurt aveva i capelli sparati in aria, il viso reso magnetico dagli occhi bistrati appena di nero e i vestiti di jeans che gli stavano addosso come una seconda pelle. E già il fatto che, per qualche misteriosa ragione, Kurt quella matita avesse della matita sulla palpebre, era di per sé parecchio inquietante.
Inutile dire che tutto quel trucco era stato rifatto da Mercedes e Quinn almeno venti volte nell’arco della giornata, visto l’altrettanto numero di granite che si era preso in faccia a causa della sua presunta bizzarria.
- Come quell’ignorante di Karofsky ha voluto gentilmente ricordarci, la star di cui sto parlando è gay. Ovviamente, vorrei ricordare sempre a quel troglodita del signor Karofsky che anche gente come Freddy Mercury, Eltohn John, George Michael e molti altri sono dei brutti froci. Oh, scordavo. Ho visto nel tuo zaino, Dave, che hai un paio di cd dei Green Day. Lo sapevi che il cantante si è baciato il bassista ad un concerto? -
Un boato di applausi invase la saletta e a Karofsky non rimase altro che infossarsi nella propria seggiola e pregare che quella stupida lezione finisse presto.
- In ogni caso. - continuò Kurt, sorridendo ai suoi amici in maniera assurdamente detestabile - Colui che vi porto ad esempio oggi è Adam Lambert. Brad, mi segua. -
Da parte delle ragazze ci fu un coro di esclamazioni di giubilo e delirio puro, chiunque conosceva Lambert non poteva fare a meno di cadere in stato catatonico nel vedere il video del suo più grande successo: For your entertaintment.
So hot out the box can we pick up the pace?
Turn it up, heat it up I need to be entertained
Push the limit, are you with it?
Baby, don’t be afraid
I’m a hurt ‘yareal good, baby
Let’s go it’s my show
Baby, do what I say
Don’t trip off the glitz
That I’m gonna display
I told ya I’ma hold ya
Down until you’re amazed
Give it to you ’til your screaming my name
No escaping when I start
Once I’m in I own your heart
There’s no way you’ll ring the alarm
So hold on until it’s over
Kurt cantava e ballava in una maniera disgustosamente sexy, la voce da coro delle voci bianche era arrochita dal tono sconcio del brano e dalle parole pronunciate come se fossero tanti piccoli orgasmi.
Dave mise inconsapevolmente i gomiti sulle ginocchia e si sporse per ammirare lo spettacolo, doveva ammettere che Hummel si muoveva in maniera decisamente troppo sensuale e detestava il fatto che tutti in quel momento fossero con la bava alla bocca per lui. Lo stavano guardando troppo e non era molto sicuro che la cosa gli andasse più di tanto.
Era una sensazione molto simile alla gelosia, ma poi si diede subito del cretino per ciò che aveva pensato.
Oooh, do you know what you got into?
Can you handle what I’m about to do?
‘Cause it’s about to get rough for you
I’m here for your entertainment
Oooh, I bet you thought that I was soft and sweet
‘Ya thought an angel swept ya off ya feet
Well I’m about to turn up the heat
I’m here for your entertainment
It’s alright you’ll be fine baby, I’m in control
Take the pain take the pleasure
I’m the master of both
Close your eyes not your mind
Let me into your soul
I’ma work ya ’til your totally blown
No escaping when I start
Once I’m in I own your heart
There’s no way you ring the alarm
So hold on until it’s over
Dio, sì! Desiderava con tutte le sue forse che Kurt fosse la sua fonte di intrattenimento, che si contorcesse nudo fra le lenzuola scure di un letto che esaltasse solo la sua carnagione chiara e gli occhi che brillavano per il desiderio.
Si perse per la seconda volta in un mare di fantasie sessuali ai limiti del pornografico, in cui era sdraiato in un punto a caso del succitato letto e Hummel sopra di sé, che si impalava senza sosta senza accennare a fermarsi. Aveva in mano un frustino, simile a quello che usavano i master. Con quello stesso arnese gli picchiava una gamba, incitando Dave a muovere i fianchi più in fretta, perché era lui che comandava lì e Karofsky doveva solo obbedirgli se voleva anche solo lontanamente pensare di venire.
Un sottile velo di sudore gli ricopriva il torace glabro, dove vi si trovavano due capezzoli rosa che parevano fatti apposta per essere torturati dalle dita di Dave, scatenando gemiti ancora più acuti.
Era indecente, bellissimo ed era stretto oltre al limite immaginabile e lui c’era quasi, stava per…
Entertainment…
I’m here for your entertainment…
Do you like what you see?
Let me entertain ya ’till you scream
La canzone terminò brutalmente come era iniziata, strappando Karofsky da quelle meravigliose elucubrazioni in cui si era perso. Nonostante tutto però Kurt gli parve ugualmente appetibile e questo lo terrorizzava a morte.
No, lui non era gay, doveva smetterla con quelle cose, ma era indubbio che Hummel non aiutava proprio per niente con quegli atteggiamenti. Per un attimo gli balenò per la mente che lo stesse facendo apposta, ma era totalmente assurdo, doveva essere stata la canzone che lo aveva traviato.
Quando il ragazzo, ancora ansimante, riprese il suo posto fra gli applausi generali, gettò la testa all’indietro e sorrise al soffitto, pienamente soddisfatto della propria performance e Dave represse con decisione l’istinto di complimentarsi con lui… e anche quella di saltargli addosso per ficcargli la lingua in gola.
Doveva solo stargli lontano, quel ragazzo era pericoloso e lui non voleva più trovarsi nella situazione di perdere il controllo.
Aveva paura di Kurt per la prima volta in tutta la sua vita.
Continua...