[Green Day] 17 Febbraio

Dec 26, 2010 23:34

Titolo: 17 Febbraio
Autore: queenseptienna 
Fandom: RPF Green Day
Pairing: Billie Joe/Mike
Personaggi: Mike Dirnt, Billie Joe Armstrong
Rating: PG13
Genere: romantico
Avvertimenti: pre-slash
Info: TANTI AUGURI DI BUON COMPLEANNO, BILLIE JOE! <3
Disclaimer: Loro si appartengono (dannazione!) e questo è solo il mio regalo di compleanno per un nano da giardino speciale <3
A parte il fatto dove rotolano insieme, la faccenda del regalo della chitarra è vera, il resto è solo frutto della mia mente malaaaaata.

Amore non è guardarci l'un l'altro, ma guardare insieme nella stessa direzione.
- Antoine de Saint Exupéry

17 Febbraio 1991 - Berkeley

Quella mattina, il giovane Billie Joe Armstrong compiva la bellezza di diciannove anni e si sentiva in fibrillazione per quello che sarebbe accaduto. Scalciò le coperte e le gettò a terra, gridando -Tanti a auguri a me!-
Peccato che nessuno gli rispose.
Si accigliò vedendo il letto rifatto a fianco al suo, quello di Mike Dirnt. Dove diamine era finito quel bastardo? Proprio il giorno del suo compleanno, doveva darsi alla macchia?
BJ si stiracchiò pigramente, tirandosi su i boxer e strisciando verso il piccolo bagno che condivideva con l’amico in quel microscopico appartamento che si erano riusciti a permettere di affittare grazie ai loro secondi lavori. Billie ne andava decisamente fiero, perché finalmente avevano qualcosa di loro, insieme.
Ripensò al fatto che nel pomeriggio sarebbero dovuti andare a casa di sua madre per mangiare la torta, ma quella mattinata avrebbe voluto passarla insieme all’amico, che però aveva avuto la brillante idea di sparire.
Così si chiuse la porta del bagno alle spalle, avvicinandosi al gabinetto. Dopo aver dato sfogo ai propri istinti fisiologici, il giovanissimo cantante sollevò lo sguardo sullo scassato mobiletto che fungeva da specchio a muro e, posato sulla mensola degli spazzolini da denti, un fiore di campo faceva la sua bella mostra. Non era un fiore particolarmente pregiato, anzi, era piuttosto rozzo e privo di fascino.
Ma era comunque un fiore.
Improvvisamente seppe che era stato Mike a metterlo lì, un piccolo modo di dargli il buongiorno che lo fece sorridere dolcemente. Tipico di Dirnt: poche parole, ma fatti concreti.
Si mosse fino alla cucina, annusando quel profumato fiorellino che teneva fra le dita ed un’altra sorpresa lo aspettava sul piccolo tavolo della zona cottura. La colazione profumava, già pronta per lui, ben servita nonostante la povertà delle loro stoviglie. Un altro fiore lo aspettava posato su un cucchiaio e Billie prese anche quello, insieme al biglietto che vi trovò sotto.
Mike lo avvisava che quella mattina era stato chiamato al lavoro e sarebbe tornato entro un paio d’ore e gli augurava un fantastico Buon Compleanno e di accontentarsi di quel poco che aveva preparato per lui. Avrebbero festeggiato insieme più tardi.
Armstrong si sentì il cuore esplodere dalla felicità per quei piccoli gesti che per lui valevano più di qualunque altra cosa, più che essere ricco e famoso o in compagnia di chissà chi.

Due ore più tardi, come promesso, il bassista rientrò, portandosi dietro un po’ di gelo invernale. Sorrise quando entrò in salotto e vi trovò Billie rannicchiato sul divano, addormentato e con una coperta sulle spalle e la televisione accesa. Si tolse la giacca e gli si sedette vicino, baciandogli la fronte.
Il cantante riaprì lentamente i suoi occhi verdi ed allungò le braccia verso il collo di Dirnt, che si sporse verso lui per un bacio dolce che sapeva di bentornato.
-Ciao…- Armstrong sussurrò quelle parole con voce roca, con ancora i due fiori stretti fra le dita. Mike li notò e lo baciò nuovamente, stringendolo un po’ di più.
-Perdonami, avrei voluto essere io a svegliarti stamattina.- gli disse -Ma credo che mi farò perdonare. Buon compleanno, Billie.-
-Grazie.- rispose l’interpellato, stringendolo ancora un poco a sé.
Fecero l’amore sul divano, con calma e pazienza, con quei baci così dolci ed intossicanti che diedero a Billie Joe la certezza di essere amato. Quello era il suo regalo più bello.
Più tardi, Mike gli sorrise. -Ehi, piccolo, non ti ho ancora dato il mio regalo.-
-Pensavo me l’avessi già dato.- replicò maliziosamente il cantante, mordicchiandogli il mento.
-No no, quello era solo un assaggio.- Dirnt si alzò e si infilò in camera da letto e ne uscì con un pacco decisamente voluminoso.
Billie Joe aggrottò le sopracciglia e si fece consegnare l’oggetto. Strappò la carta con foga e fremette quando riconobbe la custodia di una chitarra. La aprì e rimase letteralmente senza fiato. -Ma questa è la tua chitarra, Mikey!- esclamò al bassista, che sorrideva placidamente. -Hai speso tutti i tuoi risparmi per comprarla, non posso accettare!-
-Mi piace di più suonare il basso.- rispose l’altro -E preferisco che questa l’abbia tu. La Blue ormai è vecchia, l’hai assemblata con parti di chitarre scassate… questa è meglio, per un cantante come te ci vuole uno strumento adatto. Chiamala come preferisci.-
Billie accarezzò con le dita la scocca bianca e azzurra della chitarra, sorridendo come un demente. La Blue gli era stata regalata da suo padre e poi lui l’aveva rimaneggiata. -La chiamerò Blue2.- sussurrò.
-Ne sono onorato.- Mike gli accarezzò i capelli, sentendo che, se BJ aveva voluto chiamare quell’oggetto come quella che il genitore morto anni prima gli aveva donato, doveva solo esserne fiero. Significava molto per lui.
-E’ il compleanno più bello della mia vita.- esclamò il moro, voltandosi verso di lui con un sorriso splendente e le lacrime che colavano sulle guance.

Diciannove anni dopo - 17 Febbraio 2010

Suonare di fronte ad un pubblico come quello, durante un tour di dimensioni ciclopiche, non avevano cancellato in Billie Joe Armstrong la voglia di vivere che aveva da tutta una vita nonostante le battaglie, le fatiche e i sacrifici che lui e tutta la band avevano dovuto affrontare per giungere dove erano arrivati, con un sacco di premi alle spalle e Dio sapeva solo quante copie vendute dei loro album.
Sorrise a chi gli urlava “Buon Compleanno!”, facendo scorrere veloce le dita su quella stessa chitarra che Mike gli aveva consegnato diciannove anni prima ed era diventata il suo tesoro più prezioso.
Quasi pianse quando il suo amico intonò la famosa canzoncina di augurio al basso e non resistette a stampargli un bacio sulle labbra, davanti a tutti.
-Buon compleanno, piccolo.- sussurrò Mike, sorridendogli in quel modo schivo e defilato che aveva fatto impazzire d’amore il cantante.

FINE

real person fiction, personaggio: billie joe armstrong, rating: pg13, personaggio: mike dirnt, fandom: green day, avvertimenti: pre-slash, genere: romantico, avvertimenti: fluff

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