[Suits] I like my kisses down low

Nov 14, 2014 23:57

Fandom: Suits
Titolo: I like my kisses down low
Personaggi: Mike Ross, Harvey Specter
Rating: nsfw
Genere/warning: slash, pwp, man in lingerie \o\
Wordcount: 1642
In cosa questa fic consiste: Harvey e Mike ruolano come professore e studentessa \o\ /o/ \o/
Note: la roba più imbarazzante che abbia mai scritto.

"Entra.", lo chiama la voce di Harvey, di una nota più profonda e seria. Mike deglutisce e apre la porta.
"Voleva vedermi, signore?"
Harvey è dietro la scrivania, le gambe accavallate e le mani strette in grembo. Porta occhiali dalla montatura sottile, la camicia sembra ancora più bianca sotto la luce fredda della stanza, contrastando col gilet grigio scuro. Si sente ancora più nudo di prima, con la gonnellina blu scuro che gli copre a malapena il sedere. Harvey è un unico blocco serio, che non muove neppure un ciglio quando entra, perfettamente nel ruolo. Mike sente la pelle d’oca ovunque. Dio.
"Sì, ragazza.", un brivido lungo la schiena che parte dalla testa. "Vieni qui."
Mike abbassa gli occhi e si avvicina a passi indecisi, timidi, tiene le braccia lungo il corpo. Si ferma davanti alla scrivania di legno scuro, lo guarda mordicchiandosi il labbro appiccicoso di lucidalabbra alla fragola.
"Non ti ho vista molto attenta, durante le mie ultime lezioni. Visto che hai un po' di buona memoria pensi di poterti permettere di distrarti?"
"No, signore, io --"
"Tu? Ti ho vista flirtare col tuo compagno di banco, ragazza. Uno spettacolo indecente, tutto quello sbattere di ciglia e quel ridacchiare. . Non ti vergogni?"
Apre la bocca per dire qualcosa, ma la richiude subito. Harvey aggrotta di più le sopracciglia.
"Mh? Com'è che non parli più? Sei diventata improvvisamente timida, bambina?"
"No - no. Non lo farò più, signore, lo giuro."
"Ti rendi conto di che mancanza di rispetto sia nei miei confronti? Non solo sei così presuntuosa da farti gli affari tuoi durante il prezioso tempo che vi concedo, ma addirittura ti permetti di fare la puttanella sotto i miei occhi. Guardami in faccia quando ti parlo, ragazza."
"N-non lo so, signore, sono terribilmente dispiaciuta..."
"Secondo me lo sei solo perché ti sei fatta scoprire."
L'imbarazzo gli impedisce di parlare,  e gioca con l'orlo della gonna.
"N-no,  signore..." balbetta senza guardarlo.
Harvey sbuffa,  si gira di lato. "Vieni qui."
Mike ubbidisce velocemente. Harvey divarica le gambe e se lo mette in mezzo, tenendogli entrambi i polsi in una mano.
"Cosa devo fare con te, bambina?", domanda con tono esasperato, sospirando. Mike si mordicchia le labbra, sbatte le palpebre.
"Non lo so..."
"Per una col tuo cervello non sai molte cose."
“Mi dispiace…”
“Mi dispiace, mi dispiace, sai dire e fare solo questo?”
Allora Mike si inginocchia tra le sue gambe, lentamente, con grazia allenata. "Posso farmi perdonare così? La prego, farò tutto quello che vuole…"
Harvey si lecca le labbra, accenna un sorriso. “Proviamo, allora.”
Mike deglutisce e gli slaccia la cintura, affettando una timidezza virginea. Abbassa l’elastico delle mutande e gli tira fuori un’erezione dura a metà, tenendola con le dita. Bacia la punta, la lecca, come se non avesse mai visto un cazzo in vita sua, con una specie di timore reverenziale.
“Va bene così?”, domanda con voce sottile, guardandolo da sotto le ciglia lunghissime, truccate. “Vado bene? Sono brava?”
Harvey gli passa una mano tra i capelli, accarezzandolo. “Sei bravissima, ma lo immaginavo.”
Mike arrossisce, e lo prende in bocca lentamente, centimetro dopo centimetro, pianissimo. Se lo fa uscire ed entrare con grandi rumori maldestri, accenna all’uso dei denti solo per farsi tirare per i capelli, per farsi sgridare. “Non provarci di nuovo, ragazza, o vedi.”
“Scusi, staro più attenta…”
C’è una parte di Mike che vuole essere punita in questo momento, sfidarlo dopo avergli disubbidito, e un’altra che vuole vedere il viso soddisfatto di Harvey quando viene dopo un pompino fatto bene, e vuole i complimenti. Lo lecca dalla base, succhia la punta e ogni tanto lo guarda, sperando che la sua espressione stoica si spezzi - ma rimane uguale, sorride solo quando nota il suo sforzo.
“Come sei carina, bambina…”, e lo dice con voce bassa, chiudendo gli occhi. Comincia a succhiare più forte, passa la lingua sui testicoli, torna ad essere bravo come sempre, ad amare il cazzo di Harvey come se fosse nato per farlo. Quando sta per venire, Harvey gli tira la testa indietro per venirgli sul viso. Mike si lecca le labbra e lo guarda con un’espressione tutta occhi e bocca semichiusa.
“Allora non sembri solo una puttanella, lo sei davvero…”
Si allaccia di nuovo i pantaloni, e lo tira su di colpo, facendolo aderire alla scrivania. Infila le mani sotto la gonna, gli accarezza le cosce.
“Che bella pelle, bambina…”, mormora, “Mi fa venire voglia di mangiarti.”
Mike geme forte, sentendo le sue dita percorrerlo dalle ginocchia al profilo delle natiche. Gli alza la gonna sopra il sedere, scoprendo le mutande di pizzo color indaco, che gli esaltano gli occhi.
“Oh, che amore…”, e gli accarezza l’erezione che ormai esce dall’elastico. “È un regalo per me? O pensavi di farti scopare da qualcun altro? Sei eccitata da quando sei entrata o da prima?”
“Signore…”
“Rispondimi, bambina.”
Si sente andare a fuoco.
“Sono un regalo, sono un regalo per lei…”
“E anche queste?”, continua, infilando un dito sotto il bordo delle calze lunghe fino alla coscia, dello stesso colore delle mutande, con fiocchetti di raso ai lati.
“Mh-mh…”
“Non posso dire di non apprezzare, ma ti sembra il modo di presentarti ad un tuo professore?”, gli domanda, continuando ad accarezzarlo, salendo fin quasi fino al sesso che comincia a fargli male.
“No, signore…”
 “E cosa devo fare con una bambina così insolente, mh?”
“Non lo so, signore…”
“Voltati e piegati sul tavolo, ragazza.”
“Sì…”
Ubbidisce lentamente, afferra i lati della scrivania con le mani, tanto che le nocche gli diventano bianche. Lo sente posizionarsi esattamente dietro di lui, tanto che i pantaloni gli sfiorano le gambe.
“Brava ragazza.”
Le dita vanno sotto le mutande, poi gliele abbassano. Il primo sculaccione arriva, come sempre, come uno shock.
“Ah! Che male, signore, per favore -”
“Zitta. È solo quello che ti meriti.”
Mugugna, mordendosi le labbra. La sua voce, le sue parole, lo stanno uccidendo.
Harvey comincia subito a sculacciarlo forte, senza prepararlo. Mike non riesce a tenere chiusa la bocca, e i suoi versi riempiono tutto lo spazio come nuvole color porpora.
“Dio, come gemi, come ti piace il dolore, mh? Ti piace da morire, vero?”
“Nh…”
“Dillo. Ad alta voce.”
“Mi piace da morire il dolore, signore, mi piace da morire…”
Prende a colpirlo così forte da farlo piangere, ma ne vorrebbe ancora, e ancora, e ancora. Spinge il sedere verso la sua mano, e Harvey si ferma.
“Mi stai chiedendo qualcosa, ragazza?”
“Mh…”
“So che sai parlare, su.”
“Mi scopi, per favore, mi scopi, mi scopi più forte che può…”
“Oh, sì, potrei…”
Lo sente inginocchiarsi dietro di lui e Mike potrebbe urlare, e lo fa appena Harvey gli infila la lingua tra le natiche, aprendolo, e Mike pensa che le gambe non possano più reggerlo. Si sente sciogliere, è così caldo che quando Harvey gli soffia sulla pelle lui rabbrividisce.
“Per favore per favore per favore signore la prego la prego la prego…”, comincia a cantilenare, disperato. Sa quanto Harvey ami le suppliche, il potere che ne deriva, la capacità di negare o meno i desideri e il godimento, e Mike non manca mai di accontentarlo fino in fondo, sciogliendosi in una pozza senza dignità, senza freni. “Mi scopi mi scopi mi scopi oh Dio voglio sentirla così forte Dio Dio Dio -“
Si tira su dopo un tempo infinito, si piega su di lui, gli lecca il collo e lo morde piano, perché lo sta solo assaggiando. Gli si avvicina all’orecchio, e la sua voce è di miele, densa e appiccicosa. Mike ci farebbe il bagno, nella sua voce.
“Cosa vuoi, ragazza?”
“Mi scopi per favore la supplico -“
“Con cosa? Vuoi ancora la mia lingua?”
“No -“
“Devi essere più specifica, ragazza. Posso usare le dita, posso usare il mio cazzo, posso usare un giocattolo, ho un sacco di alternative per le ragazze come te…”
“Il cazzo, Cristo, mi scopi con il suo cazzo la prego sto impazzendo -“
“Vienitelo a prendere.”
Harvey torna a sedersi in poltrona, a gambe larghe. Mike si disfa delle mutande e si impala rapidamente su di lui, che subito gli mette le mani in vita, perché sarà lui a dettare il ritmo. Mike glielo concede, finalmente felice di farsi scopare. Non gli interessa se è Harvey a guidare il gioco, a lui basta essere riempito, ed è quello che sta succedendo.
"Ti piace, mh?”, mormora dopo una spinta particolarmente forte, e Mike è così fuori dalla propria testa che non se ne rende conto, e continua solo a gemere e urlare. Gli si aggrappa al collo, lo riempie di baci, di leccate. Si spinge contro di lui, e non si ricorda neppure come si chiama. Harvey gli slaccia la camicetta bianca e trova un reggiseno, sempre color indaco.
“Ti dona - davvero, bambina, ti dona davvero…”
“Grazie - signore -“, geme acuto Mike, e inarca la schiena, buttando la testa all’indietro. Espone il collo che Harvey morde subito, perché non rifiuta mai un invito così esplicito.
Stringe le natiche attorno al cazzo di Harvey, che geme col respiro strozzato.
“Le piace, signore?”, domanda con voce satura di innocenza zuccherosa, da brava bambina. Harvey spinge con maggiore brutalità.
“Chi ti ha insegnato certi trucchetti, ragazza?”
“Mh, non lo so, signore…”
Una nuova spinta più forte, e Mike spalanca la bocca.
“Tu sei mia, lo sai? Da adesso sei solo mia.”
“Non lo sono sempre stata, signore?”, gli soffia sulle labbra, baciandolo forte, continua per minuti interi gonfiandogli la bocca.
Harvey si alza dalla sedia tenendoselo stretto addosso, e lo fa sdraiare sulla scrivania, continuando a scoparlo con le cosce sulle spalle. Osserva l’orgasmo di Mike esplodere, sporcandolo. Si abbassa a leccarlo - il collo, i capezzoli sopra il pizzo, la pancia sporca. Continua a spingere dentro di lui con sempre più forza, fino ad esplodere lui stesso. Si accascia su Mike, che allarga le gambe e le lascia penzoloni, esausto. Gli abbraccia il collo con una stretta lenta, molle, e schiocca mille piccoli baci.
“Mai di nessun altro, signore.”, mormora con voce stanca, soffice. Harvey si volta per baciargli le labbra gonfie.
“Sarà meglio.”, replica con un soffio divertito. Si fa forza e lo tira su, se lo prende in braccio. Se lo lascia addormentare addosso, seduto sulla sedia, mentre lo pulisce. Gli bacia la testa, e Mike la spinge piano, verso di lui, inconsciamente.

serie: suits, genere: pwp, genere: slash, rating: nc-17

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