Titolo: Crossed Destinies
Fandom: Crossover “Hawaii Five-0”/“Suits”
Conteggio parole: 2097
Stagione: Post prima stagione per entrambe le serie (sono passati circa cinque anni)
Rating: NC17 per questo capitolo
Personaggi: Mike, Harvey, Steve, Danny, Chin, Kono, Kamekona, Grace, Rachel Edwards, OMC (con le fattezze e il nome di Sebastian Roché XD)
Pairing: Harvey/Mike, Steve/Danny, Harvey/Rachel, Sebastian/Mike
Warning: slash
Disclaimer: I personaggi - ahimé - non mi appartengono.
Note: Scritta per
bingo_italia (Bugie)
Riassunto: Harvey e Mike si sono lasciati e ora il secondo fa l'avvocato alle Hawaii. Lavora fianco a fianco col suo amico Danny e il compagno di quest'ultimo, Steve. Poi però Harvey si ripresenta nella sua vita e...
Capitolo 1 - Salto nel vuoto Mike si chiuse la porta alle spalle e si chiese ancora una volta perché continuasse a dirsi tutte quelle bugie. Mentire agli altri era un conto, ma a se stesso era qualcosa di patologico.
Aveva raccontato a Steve la fine del suo matrimonio con Harvey in modo neutro, come un normale processo di autodistruggimento. Come la data di scadenza su una confezione di cibo in scatola (“Toh, guarda! Il nostro matrimonio è andato a male. Gettiamolo nella spazzatura!”). E aveva rimosso tutto il resto, quei dettagli che adesso, nella solitudine della sua stanza da letto - tristemente vuota - gli risalivano lungo la gola, corrosivi come i succhi gastrici.
Non gli aveva detto delle cattiverie di Harvey, di quelle piccole meschinità che spesso l'avvocato gli rivolgeva, soprattutto dopo che si erano sposati. Anzi, ad essere sinceri, erano cominciate dopo il matrimonio, come se l'uomo si fosse pentito della scelta fatta. Non erano niente di grave, in realtà: frasi a doppio senso o frecciate lanciate quando Mike aveva sbagliato qualcosa. Eppure il ragazzo si sentiva ferito nel profondo perché provenivano dalla persona più importante della sua vita e non da un collega invidioso. Spesso Harvey si accorgeva di aver esagerato e si faceva perdonare con coccole e scuse dolci che riempivano il cuore di Mike di amore... salvo poi ricominciare tutto da capo pochi giorni dopo.
E poi c'erano i flirt di Harvey. Aveva ammesso davanti a Steve che il marito non lo aveva mai tradito ed era vero; ciò non toglieva però che l'avvocato si divertisse a flirtare con qualsiasi persona di qualsiasi sesso, colore o credo religioso che incontrasse sulla sua strada. Era nella sua natura, Harvey bramava essere amato e desiderato da tutti. Era parte del suo lavoro attirare le simpatie degli altri. Tutte cose che Mike capiva e comprendeva, ma non per questo gli erano indifferenti. Molte volte si era ritrovato da solo alle feste perché il suo compagno era impegnato a far colpo su una ricca vedova o su un petroliere appena arrivato dal Texas e, anche se alla fine non succedeva niente tra loro perché Harvey era troppo onesto per tradirlo (ebbene sì, l'uomo, per quanto si comportasse da squalo, aveva una sua etica ferrea), Mike soffriva a vederlo elargire in giro quei sorrisi e quegli sguardi che sarebbero dovuti essere solo suoi.
Molte volte il ragazzo si era chiesto se quella proposta di matrimonio, arrivata all'improvviso una sera dopo un litigio, non fosse stata altro che una concessione che l'avvocato gli aveva fatto per farlo sentire speciale. No, era meschino anche solo pensare una cosa del genere: Harvey lo aveva amato, a suo modo.
E neanche Mike era esente da colpe. Non era maturo per una relazione seria, era pieno di paure e di timori. Soprattutto non riusciva a fidarsi completamente di Harvey. Sapeva che l'avvocato lo poteva leggere fin nel profondo e più di una volta aveva visto sul viso del giovane quei dubbi. Non poteva fargliene una colpa se alla fine lo aveva lasciato andare.
Con un sospiro Mike si lasciò cadere sul letto e chiuse gli occhi. Il suo ultimo pensiero prima di addormentarsi fu che forse Steve e Danny avevano ragione. Doveva relegare Harvey tra i ricordi del suo passato e ricominciare a vivere. Doveva trovare un nuovo amore.
Lo svegliò un suono insistente e fastidioso. Per abitudine, Mike si voltò su un fianco e tastò il comodino alla ricerca della sveglia, ma quando la trovò si rese conto che non era quella a trillare. Il suo cervello era ancora mezzo addormentato e ci mise qualche secondo più del solito per realizzare che era il campanello l'artefice di tutto quel trambusto.
“'Rivo...” biascicò alzandosi controvoglia e dirigendosi verso la porta dell'appartamento. Il suo sonno era stato funestato dai ricordi della sua vita con Harvey e adesso si sentiva ancora meno riposato della sera precedente. Se solo pensare al suo ex gli faceva questo effetto, rivederselo davanti poteva essere deleterio per la sua salute mentale già provata.
Aprì la porta e sbadigliò, pronto ad affrontare il primo scocciatore della giornata. “Cosa vuoi a quest'ora?” chiese, convinto di trovarsi davanti Steve in tuta da ginnastica o Danny con il solito sacchetto di malasadas.
“Non mi sembra così tanto presto, chéri!”
A quella voce sconosciuta, il cuore di Mike perse un colpo e il ragazzo divenne tutto rosso in volto mentre metteva a fuoco finalmente il visitatore mattutino. Davanti a lui se ne stava un uomo sui quarant'anni, con profondi occhi azzurri e un sorriso che avrebbe fatto sciogliere un iceberg. E Mike non era certo un pezzo di ghiaccio.
“C-ciao... tu... sei?” chiese con voce tremante, intuendo però che il piano di Steve e Danny era già entrato in azione.
“Sebastian, ma tu puoi chiamarmi Seb, mon chéri” rispose l'uomo con quell'espressione da bastardo che avrebbe fatto innamorare chiunque. E Mike non era certo insensibile. “Kono mi ha detto che volevi imparare a surfare. Et voilà!”
“Già... surfare...” Quei figli di puttana di poliziotti gliel'avrebbero pagata! Sapevano bene che non amava l'acqua, che sapeva a malapena nuotare, e per fargli trovare un nuovo amore si inventavano quella scusa tremenda! “Mh, senti... io... ci avrei ripensato... e...”
Ma già la mano di Sebastian si era stretta sul polso dell'avvocato, mentre quel sorriso malizioso non si voleva scollare dal suo volto. “Niente scuse. Tu oggi imparerai a surfare!”
Mike era senza parole: cosa gli era successo? Era dai tempi di Harvey che non seguiva un uomo come un cagnolino obbediente, col cervello in pappa e la lingua attaccata al palato, incapace di proferire una semplice parola come “no”. E invece eccolo lì, in costume da bagno, in piedi su una tavola da surf, col rischio di cadere da un momento all'altro. Se fosse successo davvero, si sarebbe probabilmente infilato sotto la sabbia e vi avrebbe cercato la morte per soffocamento.
“Relax”, Mickey... Ci sono io qui con te...” Le mani di Sebastian si posarono sui suoi fianchi mentre lo aiutava a stare in equilibrio sulla tavola. In fondo erano ancora sulla spiaggia, non c'erano onde a farlo dondolare pericolosamente... eppure a Mike quel contatto piaceva e non aveva nessuna intenzione di rinunciarvi.
Ma cosa gli stava succedendo? Dovevano essere per forza i suoi ormoni a parlare, dovevano aver preso possesso del suo cervello. Fino a poche ore prima si piangeva addosso per la fine della sua storia con Harvey e adesso si gettava tra le braccia del primo venuto. Doveva essere l'astinenza, non c'era altra spiegazione. Improvvisamente si sentì sporco, sbagliato. Stava ingannando una persona, stava per imbarcarsi in una storia con Sebastian ben sapendo che era un altro l'uomo che gli interessava. Non era giusto, lui non era così. E non sarebbe cambiato solo per fare un dispetto al suo ex.
“Mickey, mi stai ascoltando?” chiese Sebastian in un sussurro all'orecchio dell'avvocato che rabbrividì.
“Scusa, ero distratto... io... Che ne dici di una pausa? Ho bisogno di un caffè” mormorò Mike ritraendosi leggermente. L'uomo avvertì quel movimento e lo lasciò andare, seguendolo poi fino al bar sulla spiaggia.
“Ho sbagliato qualcosa?” chiese colpevole, sedendosi accanto a lui. Sorseggiava il suo caffè e fissava il profilo dell'avvocato con evidente interesse. Mike doveva porre fine a quella storia - ammesso che si potesse chiamare così - prima che fosse troppo tardi.
“Sebastian...” cominciò.
“Seb” lo corresse l'altro, ma Mike scosse la testa.
“Sebastian, tu sei una bella persona. Certo, ti conosco da poche ore ma mi piaci molto. Solo che... ecco, io non sono pronto. Non so cosa ti abbia detto Kono, però credo che tu meriti la verità così potrai andare per la tua strada. Ecco, io...”
“Tu sei innamorato del tuo ex” rispose con naturalezza Sebastian. Rise di fronte all'espressione stupita di Mike e continuò. “So tutto, Kono mi ha riferito ogni cosa e non preoccuparti, non ti sto giudicando. Anzi, mi fa piacere che tu mi abbia voluto... avvertire, diciamo. Posso però dirti Mike che anche tu mi piaci e molto. Quindi sono disposto a lottare per farti dimenticare il tuo ex e farti innamorare di me.” Fece l'occhiolino e di nuovo sorrise: Mike era così dolce quando passava attraverso tutta la gamma di rosso, dalla vergogna all'imbarazzo fino - e quello era il più bello di tutti - all'eccitazione. “Sì, innamorare. Non mi accontento di una storia di una notte. Io ti voglio per me. E per me soltanto...” mormorò, baciandogli la mano.
Intanto, a chilometri di distanza, Harvey Specter stava finendo di preparare le valige. Lui e Rachel sarebbero andati a trovare la madre di lei prima di partire per le Hawaii.
Le Hawaii... non vedeva l'ora di stendersi al sole in riva all'oceano, lontano dalla monotonia della vecchia città. Certo, New York gli piaceva e gli dispiaceva lasciare il suo studio legale, ma l'amore era l'amore e non ci voleva rinunciare.
Certo, Donna aveva insinuato che non era un caso che anche Mike si trovasse alle Hawaii e in fondo era vero, mancava la sua firma su alcune carte perché il divorzio fosse effettivo in modo che potesse sposare Rachel. Non c'erano altre motivazioni, il loro matrimonio era finito da anni e lui era andato avanti.
Harvey si voltò a guardare la donna che dormiva nel suo letto e in silenzio andò fino in soggiorno. Aprì un cassetto e ne tirò fuori una foto, ancora incorniciata. Era un'immagine di lui e Mike il giorno delle loro nozze, felici e sorridenti. Malgrado tutto, Harvey si trovò a sospirare. Donna sapeva leggere le persone meglio di lui, era stata l'unica a capire che ancora il ragazzo era una presenza costante della sua vita e che spesso si chiedeva se non avesse sbagliato a lasciarlo andare. La vita però aveva seguito il suo corso e ora era innamorato di Rachel. Era felice con Rachel e voleva che diventasse sua moglie. E la segretaria aveva torto quando diceva che il suo interesse era aumentato quando aveva saputo che era l'ex moglie di Danny, l'amico che Mike aveva raggiunto alle Hawaii. Era stato solo un caso. Uno splendido caso, vero, ma ininfluente sulla sua decisione.
Sempre senza fare rumore, tornò in camera da letto e tolse la foto dalla cornice, nascondendola poi sul fondo della valigia.
Non era giusto quello che stava pensando, lo sapeva anche da solo, senza bisogno dei suggerimenti di Donna: lui era un uomo fedele e non poteva tradire Rachel, né far del male a Mike. Era probabile che anche il ragazzo si fosse rifatto una vita, anche se una parte di lui - la parte egocentrica, che lo faceva sentire l'unico uomo interessante e appetibile della Terra - riteneva che fosse impossibile. Mike lo avrebbe amato fino alla fine dei suoi giorni, ne era sicuro.
E con questo pensiero confortante ed egoista si addormentò accanto alla sua promessa sposa.
Proprio mentre l'autostima di Harvey toccava nuove vette, Mike si inginocchiava tra le gambe di Sebastian e prendeva in bocca il suo sesso caldo. Era stata una serata fantastica, l'uomo lo aveva fatto sentire amato come non gli succedeva da anni. Certo era prematuro parlare di amore o altro dopo neanche ventiquattr'ore, ma Mike non era nuovo ai colpi di fulmine: in fondo si era preso una cotta per Harvey un attimo dopo essere entrato nella stanza del colloquio con una valigetta piena di droga.
E poi Sebastian era il primo uomo che gli aveva fatto dimenticare il suo ex per almeno una sera. Era difficile non farsi travolgere dall'entusiasmo di quell'uomo: Seb amava la vita e riusciva a coinvolgere ogni persona che gli stava accanto. Mike non si stupiva che avesse così tanti amici in ogni posto che visitava. Era perfetto... perfetto per lui. Così carismatico - proprio come Harvey - e allo stesso tempo così sensibile - cosa che Harvey non era mai stato. Perfetto.
Sebastian gemette, accarezzando la testa di Mike, senza però forzarlo verso il basso. Fu il più giovane a scendere con la lingua lungo la sua erezione, inghiottendola tutta con un mugolio di piacere.
“Oh, Mickey... sì... sì...”
Mike scoprì che gli piaceva essere chiamato così, gli piaceva il modo in cui Sebastian pronunciava il suo nome, con quell'adorabile accento francese. Sì, Mike era stato colpito dal cosiddetto colpo di fulmine e mai come in quel momento era grato ai suoi amici per avergli dato una nuova speranza.
Non correre dice una vocina dentro di lui. Ricordati cosa è successo con Harvey. Era vero, col suo ex le cose erano andate talmente veloci che nel giro di pochi mesi dal primo appuntamento si erano già trovati sposati e con decine di problemi irrisolti. Ma gli era difficile controllarsi specialmente in quel momento, con le dita di Sebastian intrecciate ai suoi capelli.
E mentre veniva tra le sue labbra, sussurrando il suo nome, Mike capì che avrebbe potuto innamorarsi. Un'altra volta.
Continua...