Titolo: Ride the dragons wings
Fandom: CO Angel the series/Supernatural
Personaggio/Coppia: Dean Winchester,Angel
Prompt: Sex, drugs and rock 'n' roll are my only vice (Saving Grace)
Rating: PG (ma solo per qualche parolaccia qua e là)
Conteggio Parole: 987 (W)
Riassunto:Dean posò con forza il bicchiere vuoto sul bancone,lanciando un'occhiata all'uomo seduto accanto a lui.
Note:
1.Scritta su richiesta di
darknumb @ “All you need is love f-list”.
2.Il titolo è evocativo...e alla fine scoprirete perché XD,soprattutto non spaventatevi,ma in questa fic angst e demenziale si mescolano come non mai!
Disclaimer: Sempre la solita storia...Dean e Angel non mi appartengono,ma sono rispettivamente di Eric Kripke e Joss Whedon...due uomini che hanno la mia sanità mentale sulla coscienza!u.u
“Amico,daccene un altro!”
Dean posò con forza il bicchiere vuoto sul bancone,lanciando un'occhiata all'uomo seduto accanto a lui, “Tanto non c'è il rischio che debba reggerti i capelli mentre vomiti,vero?”
“No,è una possibilità remota...ma se continui così,credo di dover essere io a portarti in spalla...”,Angel scolò il suo bicchiere,posandolo a sua volta sul bancone.
“Non saranno mica due bicchierini a mettere KO Dean Winchester!”
“Se lo dici tu...”
Entrambi posarono i gomiti sul bancone con lo sguardo perso nel vuoto.
“Chi l'avrebbe mai detto che mi sarei ritrovato a bere con un vampiro...”,Dean sospirò rumorosamente.
“Chi l'avrebbe mai detto che mi sarei ritrovato a bere con un cacciatore!Sono stato con una cacciatrice...ho perso l'anima per una cacciatrice...ho tentato anche di ucciderne un paio,ma bere con un cacciatore...”
Dean lanciò un'occhiata di traverso ad Angel.
“Non sei il mio tipo!”
Angel si imbarazzò immediatamente, “Neanche tu,fidati...”
“Perfetto...”,Dean prese il bicchiere nuovamente pieno e lo trangugiò d'un fiato.
Restarono per un po' in silenzio,ognuno perso nei suoi pensieri.
Dean pensò a Sam e alle sue bugie. Il fratello era nuovamente 'scomparso'. Sicuramente era con Ruby a dare sfogo alle sue dannate doti da freak.
Angel era concentrato su Connor. Quel figlio che non avrebbe mai sperato di avere e che lo odiava con tutto se stesso.
Il barista riempì nuovamente i bicchieri e li guardò torvo,per poi allontanarsi per servire gli altri clienti che premevano verso il bancone.
Dean prese il bicchiere e lo sollevò,guardando Angel.
“Un brindisi...agli strani casi della vita...”
“Agli strani casi della vita...”,Angel sollevò a sua volta il bicchiere e lo avvicinò piano a quello di Dean, “ Cin cin...”
Entrambi trangugiarono il contenuto del proprio bicchiere e restarono nuovamente in silenzio. Fu Dean a rompere quella tregua silenziosa.
“Mio fratello se la fa con un demone...un demone,ti rendi conto?!”
Angel l'osservò,per poi lasciarsi sfuggire una breve risata quasi isterica, “Beh,almeno non ha tentato di ucciderti come ha fatto mio figlio!”
“Hai un figlio?!”,Dean guardò Angel con uno sguardo stupito e indagatore.
“E' una lunga storia,comunque sì...ho un figlio che mi odia...non che io possa fargliene una colpa,in fin dei conti è cresciuto in una dimensione infernale e io non sono riuscito a salvarlo...quindi non lo biasimo...”,nella voce di Angel la malinconia era tangibile come una lama.
“Io sono stato all'Inferno...”,Dean rivide per un istante troppo lungo il ghigno di Alastair dinanzi agli occhi e le sue narici si riempirono del ricordo del noto fetore di zolfo.
“Anch'io ci sono stato...”,Angel sospirò piano.
“Davvero?!”,Dean guardò Angel con occhi diversi. Forse finalmente aveva trovato qualcuno che avrebbe potuto davvero comprendere cosa si muoveva nella sua anima ferita dopo aver trascorso quattro mesi all'Inferno.
“Sì,davvero...anche questa è una lunga storia...”,Angel fece un cenno al barista che gli riempì nuovamente il bicchiere. Lo bevve d'un fiato e tornò a guardare Dean.
“Come hai fatto a...a tornare?Come hai fatto a riprendere a...vivere dopo quello che...che avevi visto?!”,Dean era alla ricerca anche di una bugia. Si sarebbe accontentato di qualsiasi cosa pur di trovare un modo per ricominciare a vivere e a essere se stesso.
“Vivere?!Non si tratta di vivere,Dean,si tratta di riuscire a convivere con i propri peccati. La redenzione è una strada lunga e tortuosa,soprattutto se sulla tua anima gravano decine di anni di peccati e delitti...”,la voce di Angel sembrò rimbombare profonda come un colpo di cannone nella mente di Dean. Peccati e delitti,continuava a ripetersi ossessivamente. Peccati e delitti che l'avevano per sempre allontanato da tutto ciò che era umano. Le donne,l'alcool,il cibo,tutto aveva un sapore diverso da quando era tornato dall'Inferno.
Angel osservò Dean un istante e vide gli occhi di lui adombrarsi. Conosceva quello sguardo. Era lo stesso sguardo che aveva animato i suoi occhi per lungo tempo dopo che gli era stata restituita l'anima. Un'anima che feriva costantemente e che gli rammentava la sua mostruosità. Si schiarì la voce e aggiunse: “Bella macchina comunque...”
Dean sembrò risvegliarsi improvvisamente dai suoi pensieri.
“Cosa?!”
“Ho detto bella macchina la tua...”, Angel accennò un piccolo sorriso.
“Oh,grazie,anche la tua...è una Cadillac,vero?”,Dean si sforzò di sorridere a sua volta.
“Sì,la tua è un'Impala...del 1967 se non sbaglio...”
“Esatto...”
“Non le fanno più così le auto...”
“Purtroppo...ma la mia piccola ruggisce ancora come una tigre...”,Dean questa volta sorrise realmente,trangugiando l'ennesimo bicchiere.
Improvvisamente un faretto illuminò un piccolo palco alle loro spalle,si voltarono e videro salirci una ragazza che,preso un microfono,iniziò a cantare un pezzo di Mariah Carey su una base registrata.
Dean e Angel guardarono la ragazza quasi con disgusto,poi si voltarono e ordinarono un altro bicchiere. Lo bevvero in silenzio,poi Dean si alzò e diede una pacca sulla spalla ad Angel.
“E ora,amico mio,daremo fondo alla nostra autostima salendo su quel palco!”
Angel guardò Dean spalancando gli occhi,aggrappandosi al bancone,come se Dean potesse sollevarlo di peso e costringerlo a salire sul palco.
“Non ci penso nemmeno,amico!E poi non so cantare!”
“Non fare il timido,ragazzone!Il karaoke non è sport da timidi!”, Dean sollevò Angel dallo sgabello,dandogli una sistemata alla giacca,poi lo spinse verso il palco.
Angel si mosse piano,con un'espressione afflitta e contrita sul viso come un condannato a morte che cammina verso il patibolo. Salì sul palco e prese il microfono. Quasi sottovoce,accennò la prima strofa di Mandy.
Dean inorridì a quelle parole e si affrettò a salire sul palco.
“Cazzo,amico,no,no e poi no!Barry Manilow no!”, Dean prese l'altro microfono e si avvicinò all'addetto al karaoke per sussurrargli il titolo della nuova canzone. Un riff di chitarra esplose dalle casse e Angel guardò titubante Dean.
“Asia?!”
“Sì,Angel,Asia...tutti amano questa canzone!”,Dean sorrise e iniziò a cantare.
Angel deglutì rumorosamente nel microfono e accennò le prime parole della strofa. Cantando,la titubanza iniziale svanì lentamente e,quando giunsero al ritornello,entrambi presero a cantare a squarciagola.
It was the heat of the moment
Telling me what your heart meant
Heat of the moment shone in your eyes
And now you find yourself in 82
The disco hotspots hold no charm for you
You cant concern yourself with bigger things
You catch the pearl and ride the dragons wings
It was the heat of the moment
Telling me what your heart meant
Heat of the moment shone in your eyes