[Angel]The sun would stream on the sheets (Capitolo 13)
Titolo: The sun would stream on the sheets
Fandom: Angel the series
Personaggi: Lindsey McDonald,Willow Rosenberg,altri pg
Paring: Willow/Lindsey
Parte: Capitolo 13
Rating: PG-13
Parole: 1221 (W)
Riassunto: Lindsey era tornato in albergo afflitto e sconfitto. Non aveva mai temuto Willow. Invece ora aveva visto con i suoi occhi il lato oscuro della donna che amava e ne era spaventato.
Note:
1.Per chi si fosse perso l'inizio di questo delirio: Capitolo 01, Capitolo 02, Capitolo 03, Capitolo 04, Capitolo 05, Capitolo 06, Capitolo 07, Capitolo 08, Capitolo 09, Capitolo 10, Capitolo 11 e Capitolo 12.
Disclamer: Lindsey e Willow,così come tutti i personaggi citati di Angel the series e Buffy the vampire slayer,non mi appartengono (in che mondo crudele viviamo ç_ç),ma appartengono a San Joss Whedon,un altro che ha deciso di rendermi la vita complicata...-.-”
Lindsey era tornato in albergo afflitto e sconfitto. Non aveva mai temuto Willow. Invece ora aveva visto con i suoi occhi il lato oscuro della donna che amava e ne era spaventato. Ma ciò che l'aveva ferito maggiormente era stata la freddezza con la quale Willow l'aveva scacciato. Quel cinico distacco dalle cose che l'aveva sempre caratterizzato,ora gli si ripercuoteva contro attraverso Willow.
Aveva mandato un fattorino all'Hyperion per recuperare la sua valigia. Non avrebbe sopportato le frecciatine di Angel,non avrebbe retto alle sue provocazioni;la stucchevole felicità che si respirava in quel luogo l'avrebbe disgustato e l'assenza di Willow avrebbe potuto ucciderlo,così aveva preferito chiudersi in camera.
“Lindsey,apri questa porta o la butto giù!”
Le urla di Angel raggiunsero Lindsey mentre si stava rivestendo. Un sorriso di sfida illuminò le sue labbra e continuò ad abbottonarsi la camicia lentamente mentre il vampiro continuava a battere i pugni contro la porta.
“Lindsey,maledizione,apri!!!”
Lindsey si avvicinò lentamente alla porta e l'aprì,sorridendo ad Angel.
“Angel...qual buon...”
Il vampiro non gli diede il tempo di terminare la frase,perché entrò in camera e lo afferrò per il colletto della camicia,sbattendolo contro il muro.
“Dov'è?Dimmi dov'è?!”
“Dov'è chi,imbecille di un vampiro?!”
Lindsey si tolse con forza le mani di Angel dal collo e si allontanò dal vampiro stringendo i pugni.
“Non fare l'ingenuo con me,Lindsey!So che è qui!Dimmi dov'è!”
Angel si guardò attorno alla ricerca di qualcosa mentre Lindsey lo osservava accigliato e a tratti incuriosito.
“Non so di chi tu stia parlando,Angel!”
“Willow,stupido!Dov'è Willow?!”
Nel sentir pronunciare il nome di Willow,una fitta colpì il cuore di Lindsey e una paura inconscia gli intorbidì i muscoli. Osservò Angel a lungo con astio e nella sua voce odio e paura si mescolarono in fretta.
“Non è qui...non so dove sia...”
Angel si avventò nuovamente su Lindsey,trattenendolo e guardandolo negli occhi da pochi centimetri di distanza.
“Non mentire!Buffy mi ha appena telefonato...Willow non torna a casa da ieri e tu sei stato l'ultimo a vederla!”,Angel lasciò andare Lindsey e fece un passo indietro come a volersi trattenere dal picchiarlo, “Quindi se mi dici dove si trova,farò finta che non sia successo nulla e non ti ucciderò,ok?”
Lindsey fissò Angel negli occhi,ma non lo vide realmente. Nella sua mente si accavallarono le immagini della discussione con Willow del giorno prima e quella chioma di capelli rossi che si perdeva nella folla. Perché non l'aveva fermata? Perché non l'aveva rincorsa? Aveva sbagliato tutto di nuovo. Si lasciò cadere sul divano prendendosi la testa tra le mani e scuotendola.
“Non vedo Willow da ieri,Angel...noi abbiamo...discusso...e lei...se n'è andata...”
Angel restò stupito dalle parole di Lindsey. Non stava mentendo. Poteva percepirlo dalla sua voce. A tratti stentava a riconoscere in quell'uomo sconfitto il nemico che Lindsey era stato.
“Angelica aveva ragione allora...”, Angel si lasciò sfuggire le parole tra i denti,iniziando a camminare per la stanza nervoso.
Lindsey sollevò lo sguardo e guardò Angel, “Cosa hai detto?”
Angel si voltò verso Lindsey quasi come se le sue improvvise parole l'avessero spaventato.
“Nulla...ora io...devo andare...”
Angel si avvicinò alla porta per andare via,ma Lindsey con un movimento felino gli fu alle spalle,lo costrinse a voltarsi e lo afferrò per la giacca.
“No,tu non te ne vai di qui se prima non mi dici cosa sta succedendo!”
Il vampiro guardò a lungo Lindsey negli occhi. Vide l'ira illuminargli le iridi azzurre e la paura velarle di una sfumatura sconosciuta e inaspettata. Sorrise un istante per poi tornare serio.
“Willow potrebbe...essere in pericolo...”
Lindsey non si trattenne e sbatté Angel con forza contro il muro.
“Non usare giri di parole con me,imbecille!!!Sputa il rospo!Voglio sapere cos'è successo a Willow!”
Angel allontanò Lindsey da sé e si mise a posto la giacca.
“Pensiamo...cioè gli altri pensano che sia stata rapita...io invece...pensavo fosse con te...”
“Giusto,perché secondo la tua testa bacata io potrei fare del male a Willow,vero?!”,quella di Lindsey non era una vera domanda,ma solo l'esposizione dei pensieri di Angel.
“Tu sei la causa di tutto quello che sta succedendo a Willow...tu le hai spezzato il cuore...tu le hai rovinato la vita!”,Angel si distaccò dal muro e si avvicinò pericolosamente a Lindsey,sputando le parole senza trattenersi.
Lindsey strinse i pugni fino a farsi venire le nocche bianche e colpì Angel al volto con un pugno che racchiudeva tutta la sua rabbia verso il vampiro e verso se stesso. Aveva il fiato corto e sentiva il cuore scoppiargli nel petto. Se Willow era in pericolo a causa sua,non se lo sarebbe mai perdonato.
“Io la amo,Angel!Potrai anche non crederci ma quella donna mi ha cambiato la vita e io...la amo!Tu non puoi farci nulla!”
Angel restò stupito dalle parole di Lindsey,ma non lo dette a vedere. Aprì la porta e si voltò verso Lindsey.
“Se la ami davvero,Lindsey...stalle lontana...per il suo bene...”,il vampiro uscì dalla porta.
Lindsey afferrò la giacca e uscì dalla camera,sbattendosi la porta alle spalle e raggiungendo Angel.
“Tu non vai da nessuna parte senza di me,pallone gonfiato di un vampiro!E poi se ci fosse da combattere ti servirebbe qualcuno che sappia farlo...e tu sei circondato da rammolliti!”
Angel alzò gli occhi al cielo,ma non ribatté alle parole di Lindsey:in fin dei conti se i loro timori si fossero tramutati in realtà,avrebbe davvero avuto bisogno di Lindsey.
Willow aprì lentamente gli occhi e non riuscì a mettere a fuoco dove si trovasse. Solo ombre si stipavano dinanzi ai suoi occhi. Tentò di stropicciarsi gli occhi,ma il suo braccio non si sollevò. Voltò lo sguardo verso il proprio braccio e notò che questo era legato con spesse corde. Spostò il capo e vide che anche l'altro braccio era legato. Provò a sollevare le gambe,ma anche queste erano legate. Il panico l'assalì e sollevò lo sguardo. Sopra di lei il cielo punteggiato di stelle si stendeva come una coperta di velluto. Improvvisamente un brivido di freddo le attraversò il corpo e si rese conto di essere legata a un altare di marmo candido che risplendeva ai raggi della luna. Solo una lieve veste di seta la separava dalla fredda superficie.
“Signorina Rosenberg...o posso chiamarla Willow?Finalmente si è svegliata...”
Una donna si chinò su Willow e le sorrise compiaciuta,allungò una mano e quasi con voluttà le sfiorò una guancia. Willow si ritrasse a quel tocco e voltò il capo.
“Oh,non faccia la timida...sappiamo bene che certe...attenzioni...non la disgustano,anche se ultimamente ha cambiato...come dire...gusti...beh,Lindsey è sempre stato bravo in certe cose...”
Willow tornò a guardare la donna con odio,sgranando gli occhi.
“Chi è lei?”
“Oh,mi scusi,che maleducata che sono!Non mi sono neanche presentata!Sono Lilah Morgan...”
Willow rabbrividì nel sentir pronunciare quel nome e strinse i pugni.
“Cosa vuole da me?Dove mi trovo?”
Lilah si lasciò sfuggire una risata sarcastica e reclinò il capo divertita.
“Le ho preparato una sorpresa,Willow...e le assicuro che le darà molto...piacere...”
Fandom: Angel the series
Personaggi: Lindsey McDonald,Willow Rosenberg,altri pg
Paring: Willow/Lindsey
Parte: Capitolo 13
Rating: PG-13
Parole: 1221 (W)
Riassunto: Lindsey era tornato in albergo afflitto e sconfitto. Non aveva mai temuto Willow. Invece ora aveva visto con i suoi occhi il lato oscuro della donna che amava e ne era spaventato.
Note:
1.Per chi si fosse perso l'inizio di questo delirio: Capitolo 01, Capitolo 02, Capitolo 03, Capitolo 04, Capitolo 05, Capitolo 06, Capitolo 07, Capitolo 08, Capitolo 09, Capitolo 10, Capitolo 11 e Capitolo 12.
Disclamer: Lindsey e Willow,così come tutti i personaggi citati di Angel the series e Buffy the vampire slayer,non mi appartengono (in che mondo crudele viviamo ç_ç),ma appartengono a San Joss Whedon,un altro che ha deciso di rendermi la vita complicata...-.-”
Lindsey era tornato in albergo afflitto e sconfitto. Non aveva mai temuto Willow. Invece ora aveva visto con i suoi occhi il lato oscuro della donna che amava e ne era spaventato. Ma ciò che l'aveva ferito maggiormente era stata la freddezza con la quale Willow l'aveva scacciato. Quel cinico distacco dalle cose che l'aveva sempre caratterizzato,ora gli si ripercuoteva contro attraverso Willow.
Aveva mandato un fattorino all'Hyperion per recuperare la sua valigia. Non avrebbe sopportato le frecciatine di Angel,non avrebbe retto alle sue provocazioni;la stucchevole felicità che si respirava in quel luogo l'avrebbe disgustato e l'assenza di Willow avrebbe potuto ucciderlo,così aveva preferito chiudersi in camera.
“Lindsey,apri questa porta o la butto giù!”
Le urla di Angel raggiunsero Lindsey mentre si stava rivestendo. Un sorriso di sfida illuminò le sue labbra e continuò ad abbottonarsi la camicia lentamente mentre il vampiro continuava a battere i pugni contro la porta.
“Lindsey,maledizione,apri!!!”
Lindsey si avvicinò lentamente alla porta e l'aprì,sorridendo ad Angel.
“Angel...qual buon...”
Il vampiro non gli diede il tempo di terminare la frase,perché entrò in camera e lo afferrò per il colletto della camicia,sbattendolo contro il muro.
“Dov'è?Dimmi dov'è?!”
“Dov'è chi,imbecille di un vampiro?!”
Lindsey si tolse con forza le mani di Angel dal collo e si allontanò dal vampiro stringendo i pugni.
“Non fare l'ingenuo con me,Lindsey!So che è qui!Dimmi dov'è!”
Angel si guardò attorno alla ricerca di qualcosa mentre Lindsey lo osservava accigliato e a tratti incuriosito.
“Non so di chi tu stia parlando,Angel!”
“Willow,stupido!Dov'è Willow?!”
Nel sentir pronunciare il nome di Willow,una fitta colpì il cuore di Lindsey e una paura inconscia gli intorbidì i muscoli. Osservò Angel a lungo con astio e nella sua voce odio e paura si mescolarono in fretta.
“Non è qui...non so dove sia...”
Angel si avventò nuovamente su Lindsey,trattenendolo e guardandolo negli occhi da pochi centimetri di distanza.
“Non mentire!Buffy mi ha appena telefonato...Willow non torna a casa da ieri e tu sei stato l'ultimo a vederla!”,Angel lasciò andare Lindsey e fece un passo indietro come a volersi trattenere dal picchiarlo, “Quindi se mi dici dove si trova,farò finta che non sia successo nulla e non ti ucciderò,ok?”
Lindsey fissò Angel negli occhi,ma non lo vide realmente. Nella sua mente si accavallarono le immagini della discussione con Willow del giorno prima e quella chioma di capelli rossi che si perdeva nella folla. Perché non l'aveva fermata? Perché non l'aveva rincorsa? Aveva sbagliato tutto di nuovo. Si lasciò cadere sul divano prendendosi la testa tra le mani e scuotendola.
“Non vedo Willow da ieri,Angel...noi abbiamo...discusso...e lei...se n'è andata...”
Angel restò stupito dalle parole di Lindsey. Non stava mentendo. Poteva percepirlo dalla sua voce. A tratti stentava a riconoscere in quell'uomo sconfitto il nemico che Lindsey era stato.
“Angelica aveva ragione allora...”, Angel si lasciò sfuggire le parole tra i denti,iniziando a camminare per la stanza nervoso.
Lindsey sollevò lo sguardo e guardò Angel, “Cosa hai detto?”
Angel si voltò verso Lindsey quasi come se le sue improvvise parole l'avessero spaventato.
“Nulla...ora io...devo andare...”
Angel si avvicinò alla porta per andare via,ma Lindsey con un movimento felino gli fu alle spalle,lo costrinse a voltarsi e lo afferrò per la giacca.
“No,tu non te ne vai di qui se prima non mi dici cosa sta succedendo!”
Il vampiro guardò a lungo Lindsey negli occhi. Vide l'ira illuminargli le iridi azzurre e la paura velarle di una sfumatura sconosciuta e inaspettata. Sorrise un istante per poi tornare serio.
“Willow potrebbe...essere in pericolo...”
Lindsey non si trattenne e sbatté Angel con forza contro il muro.
“Non usare giri di parole con me,imbecille!!!Sputa il rospo!Voglio sapere cos'è successo a Willow!”
Angel allontanò Lindsey da sé e si mise a posto la giacca.
“Pensiamo...cioè gli altri pensano che sia stata rapita...io invece...pensavo fosse con te...”
“Giusto,perché secondo la tua testa bacata io potrei fare del male a Willow,vero?!”,quella di Lindsey non era una vera domanda,ma solo l'esposizione dei pensieri di Angel.
“Tu sei la causa di tutto quello che sta succedendo a Willow...tu le hai spezzato il cuore...tu le hai rovinato la vita!”,Angel si distaccò dal muro e si avvicinò pericolosamente a Lindsey,sputando le parole senza trattenersi.
Lindsey strinse i pugni fino a farsi venire le nocche bianche e colpì Angel al volto con un pugno che racchiudeva tutta la sua rabbia verso il vampiro e verso se stesso. Aveva il fiato corto e sentiva il cuore scoppiargli nel petto. Se Willow era in pericolo a causa sua,non se lo sarebbe mai perdonato.
“Io la amo,Angel!Potrai anche non crederci ma quella donna mi ha cambiato la vita e io...la amo!Tu non puoi farci nulla!”
Angel restò stupito dalle parole di Lindsey,ma non lo dette a vedere. Aprì la porta e si voltò verso Lindsey.
“Se la ami davvero,Lindsey...stalle lontana...per il suo bene...”,il vampiro uscì dalla porta.
Lindsey afferrò la giacca e uscì dalla camera,sbattendosi la porta alle spalle e raggiungendo Angel.
“Tu non vai da nessuna parte senza di me,pallone gonfiato di un vampiro!E poi se ci fosse da combattere ti servirebbe qualcuno che sappia farlo...e tu sei circondato da rammolliti!”
Angel alzò gli occhi al cielo,ma non ribatté alle parole di Lindsey:in fin dei conti se i loro timori si fossero tramutati in realtà,avrebbe davvero avuto bisogno di Lindsey.
Willow aprì lentamente gli occhi e non riuscì a mettere a fuoco dove si trovasse. Solo ombre si stipavano dinanzi ai suoi occhi. Tentò di stropicciarsi gli occhi,ma il suo braccio non si sollevò. Voltò lo sguardo verso il proprio braccio e notò che questo era legato con spesse corde. Spostò il capo e vide che anche l'altro braccio era legato. Provò a sollevare le gambe,ma anche queste erano legate. Il panico l'assalì e sollevò lo sguardo. Sopra di lei il cielo punteggiato di stelle si stendeva come una coperta di velluto. Improvvisamente un brivido di freddo le attraversò il corpo e si rese conto di essere legata a un altare di marmo candido che risplendeva ai raggi della luna. Solo una lieve veste di seta la separava dalla fredda superficie.
“Signorina Rosenberg...o posso chiamarla Willow?Finalmente si è svegliata...”
Una donna si chinò su Willow e le sorrise compiaciuta,allungò una mano e quasi con voluttà le sfiorò una guancia. Willow si ritrasse a quel tocco e voltò il capo.
“Oh,non faccia la timida...sappiamo bene che certe...attenzioni...non la disgustano,anche se ultimamente ha cambiato...come dire...gusti...beh,Lindsey è sempre stato bravo in certe cose...”
Willow tornò a guardare la donna con odio,sgranando gli occhi.
“Chi è lei?”
“Oh,mi scusi,che maleducata che sono!Non mi sono neanche presentata!Sono Lilah Morgan...”
Willow rabbrividì nel sentir pronunciare quel nome e strinse i pugni.
“Cosa vuole da me?Dove mi trovo?”
Lilah si lasciò sfuggire una risata sarcastica e reclinò il capo divertita.
“Le ho preparato una sorpresa,Willow...e le assicuro che le darà molto...piacere...”