Foschia del mattino (Margaery/Willas - ASoIaF @ p0rn fest)

Dec 30, 2009 18:29

Titolo: Foschia del mattino
Autore: pojypojy
Fandom: ASoIaF
Personaggio/Coppia: Margaery/Willas (hints di Margaery/Desmera Redwyne)
Rating: NC17
Conteggio Parole: ~2400
Avvertenze: Incest, dubcon, vago femslash
Note: Ho un difetto: salto sui crack!pairing con entusiasmo pavloviano, salvo che poi mi sento in dovere di *motivare* i suddetti, e così scrivo dei papiri XD E' andata bene che di Willas non sappiamo pressoché nulla, quindi ho potuto piegarlo alle esigenze della storia, mentre è difficile capire, nel canon, quanto Margaery sia sincera e quanto stia recitando una parte. Qui ho provato a trovare una via di mezzo tra l'inesperienza data dalla sua età e un certo pragmatismo, con l'aggiunta di una sessualità confusa. E dopo vorrei anche caffè e ammazzacaffè, grazie.
Prompt: Cronache del ghiaccio e del fuoco, Margaery/Willas, sotto le coperte @ Italian p0rn fest #3
Riassunto: Alla soglia del matrimonio, Margaery Tyrell si rende conto di non sapere nulla degli uomini. Chiedere a Willas era sembrata una buona idea.


Sotto l’ombelico nei rami
un sogno bianco già aspetta
Fratellino vieni e stringimi forte
e scuotimi le foglie dall’albero

Fai un gioco con me
dammi la tua mano e
gioca con me

Rammstein - Spiel mit mir

"Willas?" dice Margaery affacciandosi alla porta della stanza. E' una mattinata di foschia ad Alto Giardino, e l'umidità fa dolere la gamba del suo fratello maggiore, che è rimasto a letto. Sul tavolino appoggiato accanto a lui, i resti della colazione.

"Non hai mangiato molto", nota lei andandogli incontro. Willas appoggia il libro che stava leggendo.

"Perché dovrei abbuffarmi quando probabilmente passerò steso qui tutta la giornata?", dice sorridendo.

"Ti fa molto male?"

"Il solito. Cosa ti porta qui, sorellina?"

"Niente, volevo solo vedere come stavi", dice lei sedendosi sul bordo del letto. Willas la guarda stringendo gli occhi verdi. Sono la cosa più bella che ha; è un giovane uomo attraente, ma non quanto Loras, o anche quanto Garlan. Willas ha il volto di chi sembra destinato a passare la vita nella quiete di un castello piuttosto che sul campo di battaglia o nel vociare di una città, e Margaery si domanda quale destino le si possa leggere in faccia. Sta per avviarsi ad una vita ricca di eventi e di persone nuove, oppure finirà come le principesse di certe leggende, consumate dalla noia e dalla solitudine in una torre?

Willas le accarezza i capelli. "Beh, grazie dell'interessamento, ma non me la stai raccontando giusta. Di solito hai sempre qualcosa da fare con le tue amiche. Non stanno fervendo i preparativi per il matrimonio?"

"Ecco, è quello il problema", dice Margaery arrossendo un po'.

"Ho conosciuto Renly Baratheon quando era poco più che un ragazzino, è vero, ma se tanto mi dà tanto, secondo me ti piacerà. Lo trovai davvero amabile, e mi dicono sia diventato un uomo molto attraente."

"Lo so, ho visto i ritratti e tutti me ne parlano bene... d'altra parte dubito che qualcuno qui ad Alto Giardino ne direbbe male, al giorno d'oggi" dice Margaery, con un'improvvisa punta di cinismo che si concede solo con le persone di cui si fida davvero. "No, Willas, io mi domandavo..." soggiunge, tormentandosi l'orlo della manica "tu sei un uomo, giusto?"

Willas scoppia a ridere. "L'ultima volta che ho controllato era così."

"Sai, io... E' così imbarazzante! Se lo chiedessi a Garlan mi prenderebbe in giro fino al prossimo inverno. Però tutti mi stanno spiegando come comportarmi durante la cerimonia, e la messa a letto, me l'hanno raccontata in tutte le salse, mi esce dalle orecchie! Ma la verità è che non ho idea di come comportarmi con un uomo."

"In che senso, scusa?" chiede Willas intrecciando le dita sul petto.

Margaery si aggiusta i capelli nervosamente. "Ho sempre frequentato solo femmine - a parte voi tre ragazzi, è ovvio. E' vero che non ho mai sentito il bisogno di vedere nessun altro, però adesso che mi devo sposare significa che devo condividere con un uomo una parte piuttosto importante della mia vita, vero?"

"Vero."

"E se tutto va come deve andare e Renly vincerà la guerra, non sarò solo sua moglie, sarò la regina. Non posso sbagliare."

"Tranquilla, Marge. Noi maschi siamo animali semplici. Comportati come ti sei sempre comportata e vedrai che farai bene."

"Se fossi davvero così semplice anche tu, Willas, ti saresti già sposato" dice Margaery inarcando le sopracciglia.

"Ops."

In effetti, nonostante la sua menomazione, Willas aveva ricevuto diverse proposte di matrimonio nel corso degli anni. Certo, la maggior parte di loro non erano abbastanza di alto profilo per le ambizioni dei Tyrell, ma anche le più papabili si erano concluse con un nulla di fatto: Willas era sempre riuscito a svicolare, preferendo i propri studi e l'occasionale compagnia di qualche damigella, o meglio ancora delle servette. Margaery sospetta che, in fin dei conti, suo fratello non ami molto le donne del suo stesso ceto.

"Non ho mai baciato un maschio" dice Margaery, a precipizio. Ecco, ce l'ha fatta. Si sente avvampare fino alle orecchie. Per grazia dei Sette Dei, la reazione di Willas non va oltre un battito di ciglia.

"Suppongo che significhi che hai baciato delle femmine?" le chiede.

Margaery annuisce mordendosi il labbro. "Sì, abbiamo... fatto delle prove."

"Tu e chi?"

"Io, Alyse, Genna, Desmera Redwyne..."

"Ah, però."

"Abbiamo provato a turno." Margaery non può credere di stare parlando di questa cosa con suo fratello - tra le ragazze avevano promesso solennemente di mantenere il segreto riguardo i loro esperimenti, ma giustifica se stessa dicendosi che dopotutto è pur sempre la più alta in rango tra di loro, e se c'è qualcuno con l'autorità per rompere il patto, quella è lei. Ora lo sguardo di Willas è fisso su di lei, e non le è più così facile decifrarlo.

"E vi siete baciate e basta" dice lui dopo un attimo di silenzio "o avete fatto anche altre cose?"

L'esitazione di Margaery è già una risposta. La cosa strana è che mentre faceva il bagno con Desmera, lavandosi a vicenda, lasciando che l'una toccasse l'altra nelle parti più intime, non aveva sentito particolare imbarazzo. Solo un misto di curiosità, eccitazione e diffuso piacere. Invece adesso, a parlarne con Willas, sente la vergogna pesarle sul petto, imporporarle le guance. D'altra parte è qui proprio per questo: per capire come affrontare questo mondo a lei ignoto, il mondo degli uomini quando stanno con una donna.

"Beh", dice piano Willas "finché non hai perso la tua verginità, credo sia accettabile. Non l'hai persa, vero?"

Margaery scuote la testa con veemenza. "No, assolutamente no."

"Ne sei certa?"

"Sì..?" Margaery non è sicura: né della sua verginità (non ha mai perso sangue, ma d'altra parte va spesso a cavallo fin da quando era piccola, e ne conosce le conseguenze), né di capire dove voglia andare a parare Willas.

"Te lo dico io", le dice il fratello. "Vieni sotto alle coperte."

Adesso Margaery ha capito, intuisce confusamente ciò che sta per succedere, ma non le passa neanche per l'anticamera del cervello di opporvisi. E' a disagio e al tempo stesso ritrova la memoria di quando Desmera la toccava nel calore del bagno.

Fa il giro del letto e si infila di fianco a Willas. Anche se la giornata fuori è fresca, lì sotto fa caldo.

Willas le accarezza il viso. "Ormai hai quattordici anni", dice. "Certe cose dovresti saperle."

Margaery deglutisce. "E' per questo che sono qui."

Senza smettere di guardarla, Willas comincia a sollevarle la gonna, con lentezza estenuante. Margaery si trova a trattenere il respiro. Sa che quello che stanno facendo è sbagliato, ma sa anche che ci sono molte cose sbagliate che accadono ugualmente dietro le porte chiuse. Sotto le coperte estive.

La mano di Willas ora è appoggiata sull'interno della sua coscia, la accarezza piano in piccoli cerchi, ogni volta più vicino ai riccioli bruni che nemmeno un paio di anni fa hanno cominciato a ricoprirle il pube. Quando arriva a toccarle il sesso, la mente di Margaery torna di nuovo a quella volta nella vasca con Desmera. La ragazza le aveva detto che andava bene perché nessun bambino sarebbe nato da quella cosa che stavano facendo.

Sempre molto lentamente, Willas fa scorrere le dita lungo la sua fessura, schiudendone le labbra. Si è girato su un fianco, e il suo respiro arriva tiepido a lambire la guancia di Margaery. Lei non lo guarda, tiene gli occhi fissi sulle coperte che le coprono il grembo, sotto le quali si intuisce il movimento, ma ciò che non vede è facilmente completato da quello che sente.

"Vediamo se Renly Baratheon avrà di che lamentarsi", dice Willas in una voce bassa, roca, che Margaery non gli aveva mai sentito usare. E' così quando chiede alla serva di trattenersi dopo che ha finito di rassettare? O si limita ad alzarle le gonne e a prenderla in piedi contro il muro, come le aveva raccontato Alyse, che l'aveva visto fare a Horas Redwyne?

Il dito medio di Willas scivola nel suo sesso viscido, entrando piano fino alla nocca. Margaery spinge istintivamente il bacino contro la mano del fratello, cercando qualcosa che non sa ben definire.

"Mmh", dice Willas "o sei andata molto a cavallo, o le tue amiche amano un po' troppo i lavori manuali."

"E quindi?" dice Margaery, un po' stridula. Sente i capezzoli induriti premerle contro la stoffa del corsetto.

Willas schiocca la lingua. "Volevi sapere qualcosa sugli uomini? Ecco, agli uomini piace pensare di avere il cazzo più grosso che la loro donna abbia mai provato. Ma se Renly è fisicamente uguale a Robert come dicono, nel tuo caso potrebbe anche essere la realtà. Vedrai che allora troverà ancora qualcosina da rompere." Sfila il dito e Margaery apre la bocca come per dire qualcosa.

"Vuoi che te lo faccia ancora?"chiede piano Willas, il viso vicino al suo. In questo momento è come uno sconosciuto. Margaery non avrebbe mai potuto immaginare che suo fratello - il placido, serafico Willas - potesse essere così. Non ha una parola per definirlo. E' qualcosa che sta a metà tra "affascinante" e "disgustoso" e le fa allargare le cosce un po' di più.

Willas la bacia mentre riprende ad accarezzarla, la lingua calda e umida che si fa strada tra le sue labbra, mentre, sotto alla lenzuola, la stuzzica con le dita senza mai penetrarla. Margaery si trova a dondolare i fianchi a ritmo con le sue carezze, smaniosa di trovare sollievo, come fa a volte, da sola, nella sicurezza del suo letto. Ma sentirlo fare dalla mano di Willas invece che dalla propria è tutta un'altra cosa. Si sente come una corda tesa pronta a spezzarsi da un momento all'altro.

Willas le mormora qualcosa all'orecchio che lei non capisce, e finalmente comincia a scoparla, stavolta con due dita - gli basta muovere un po' la mano perché Margaery ceda rovinosamente, con un gemito basso e poco signorile, e avverte distintamente il sorriso di Willas premuto contro il suo collo. Lui depone un'ultima carezza sul suo clitoride gonfio, prima di mostrarle la mano bagnata dei suoi umori.

"Questa sei tu, Margaery", le dice. Si succhia un dito e poi le posa l'altro sulle labbra perché lei faccia lo stesso. Margaery torna a guardarlo negli occhi per la prima volta mentre lo fa. Willas allora le prende la mano e stavolta è il suo turno di scivolare sotto alle coperte, in quel calore insopportabile. Lui le fa appoggiare il palmo sulla sua erezione, malamente contenuta dalle brache di tessuto leggero.

"Devo farlo io a te, adesso?" chiede Margaery. Sa che è una domanda retorica, ma sente di dover parlare per restare aggrappata alla realtà. Willas le fa appoggiare la testa nell'incavo della sua spalla e le dà un bacio sulla fronte. Non le dice nulla, semplicemente si slaccia le brache e libera il proprio sesso.

"Fai così", le dice, accompagnandole la mano con la sua. "Puoi stringere un po' di più, se vuoi."

Margaery segue le istruzioni. E' caldo, duro, ma coperto di pelle delicata. La punta umida come è ancora umida lei tra le gambe. Studia Willas di sottecchi. Ha gli occhi chiusi e la bocca semiaperta, le mormora indicazioni: "Usa anche l'altra mano, Margie. Sì, là sotto, brava. Ah, Margie... che marito felice avrai."

Per un attimo, Margaery considera l'idea folle di salire a cavalcioni di Willas e metterselo dentro, capire una volta per tutte com'è. Si sente pronta a farlo, anzi, sull'onda del piacere appena provato, le sembra la cosa più desiderabile al mondo. Ma malgrado tutto, Margaery Tyrell non perde mai completamente il controllo di sé, e stavolta non fa eccezione. Si limita allora a stringere la presa ed aumentare il ritmo, con gran soddisfazione di Willas, che finalmente ammutolisce e sussulta prima che Margaery senta colare tra le dita un fiotto di seme caldo.

Guarda la sua mano sporca di liquido perlaceo. Da sotto le coperte arriva un odore denso, intimo e familiare anche se in realtà non crede di averlo mai sentito prima. Assaggia, di nuovo: un sapore più forte del suo, ma non per questo del tutto sgradevole.

Willas le accarezza i capelli. "Grazie", le dice. E' come se stesse tornando al vecchio sé. Margaery si pulisce la mano sulle lenzuola e poi striscia lentamente fuori dal letto, stremata. Chiederà subito di farsi preparare un bagno, e lo vuole fare da sola.

Si volta a guardarlo solo quando è già sulla porta.

"E' tutto quello che devo sapere?", chiede.

"Cosa?" dice Willas sbattendo le palpebre. Come se fosse appena arrivato, come se non si fossero visti fino ad un attimo fa.

"Tutto quello che devo sapere su come stare con un uomo."

Per la prima volta oggi, vede qualcosa di simile alla colpa attraversare lo sguardo di suo fratello. "No. Di sicuro non con Renly Baratheon."

---

Renly le bacia il dorso della mano, ora che sono soli nel solarium, con l'affetto di un fratello più che di un marito. "C'è una cosa di cui ti devo parlare, mia signora", le dice, il sorriso appena un po' incrinato dall'incertezza.

Margaery si siede davanti a lui e sorride graziosamente. "Loras mi ha già informata."

"Oh, questo... mi solleva molto. Sono discorsi un po' imbarazzanti da fare."

"In un certo senso, sono contenta che mio fratello sia coinvolto in prima persona. Se non altro abbiamo la confidenza necessaria per saltare i convenevoli."

"Loras è davvero un ragazzo di valore" dice Renly sorridendo con più calore "e ti prego di credermi: lo dico nel senso più puro possibile."

Margaery ricambia il sorriso. Sì, mi piace quest'uomo. "Ti credo, certo. Perché è la verità. C'è un motivo per cui Loras è il mio fratello preferito, dopotutto."

"Anche Willas e Garlan mi sembrano persone valide" soggiunge Renly. "Mi rendo conto che non ci siamo mai visti prima e che questo matrimonio è soprattutto politica, ma sono contento di imparentarmi alla tua famiglia. Margaery Tyrell."

Margaery si limita a fare un cenno di assenso e poi porta lo sguardo fuori della finestra, sulle vigne e i frutteti che ricoprono le terre fertili attorno al castello. Willas si è sempre comportato come se quel giorno non fosse mai successo nulla, ma lei non ce la fa a dimenticarlo. Ancora non riesce a venirci a patti. Da un lato, pensa che in fondo l'aveva voluto anche lei, dall'altro non può fare a meno di sentirsi manipolata. Soprattutto perché Willas aveva sempre saputo dell'omosessualità di Renly - un dettaglio che quel giorno aveva casualmente omesso, però. Margaery ha la strisciante sensazione che così Willas le abbia davvero insegnato qualcosa sul conto degli uomini, e non è sicura di voler ripetere l'esperienza tanto presto.

Non che questo le tolga il sonno, pensa, mentre una cameriera bussa alla porta per portar loro un tè caldo. Dopotutto, si è sempre trovata meglio con le ragazze.

fandom: asoiaf, rating: nc17, character: willas tyrell, tipo: oneshot, !p0rn fest, character: margaery tyrell, pairing: margaery/willas

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