5:55 (Ayako/Akagi - Slam Dunk)

Sep 07, 2008 01:37

Titolo: 5:55
Autore: pojypojy
Fandom: Slam Dunk
Personaggio/Coppia/Gruppo: Ayako/Akagi
Rating: G
Avvertimenti: Post finale del manga; sdolcinatezza & angst
Conteggio Parole: 555
Disclaimer: Slam Dunk (c) Takehiko Inoue
Note: Mi ero dimenticata quanto amassi i personaggi di questo manga ç_ç Chiedo scusa al Maestro Inoue per averli fatti ubriacare e deportare a forza in uno shojo, praticamente... Tra l'altro mi rendo conto che questa non è la prima storia che scrivo ambientata all'alba e con i personaggi reduci da una notte brava: ma è o non è vero che quelli sono sempre i momenti migliori?
La canzone che ha fornito il titolo (e il wordcount) è 5:55 di Charlotte Gainsbourg.

Ayako deve scavalcare un po' di gente addormentata e sbronza per arrivare in terrazzo. Sembra assurdo che proprio Kogure abbia organizzato una festa del genere. Ma sarebbe un giudizio superficiale. Se c'è qualcuno che si era affezionato allo Shohoku - la scuola e la squadra - quello era Kiminobu; Ayako può immaginare quanto gli dispiaccia andarsene. Questa festa di primavera conclude un'epoca.

Ayako trova Akagi seduto per terra, una lattina di birra semipiena in mano. E' tra quelli che hanno bevuto meno di tutti; lei, invece, ha esagerato un po'. Ha ancora un altro anno allo Shohoku davanti a sé, ma la nostalgia già si sente, dolorosa.

"Senpai", lo saluta, sedendosi di fianco a lui. Akagi alza lo sguardo, distolto da chissà quale pensiero.

"Ayako. Hai visto mia sorella?"

"Starà dormendo da qualche parte", dice Ayako con noncuranza. In verità l'ultima volta che l'ha vista, Haruko era alquanto brilla, e rideva appiccicata a Sakuragi in camera di Kogure. Non ci vuole molto a fare due più due, e nonostante Ayako sia contenta che quei due si stiano dando una mossa, sa anche che è meglio tacerne con Akagi. Fortunatamente, lui non approfondisce.

"E così, è finita", dice.

"Pensa che sta cominciando, piuttosto. All'università riprenderai a giocare, e sarà tutto un altro livello."

"Lo so. Però sarà anche il momento in cui dovrò scegliere. Non siamo in America. E se quando finirà l'università non sarò arrivato al professionismo?"

"Avrai... sempre una laurea?"

"Ma se voglio puntare seriamente al professionismo, non posso studiare come dovrei. E viceversa." Prende un sorso di birra. "Vorrei che il liceo non fosse mai finito."

"Non dire stupidaggini", dice Ayako. Ha visto com'è stato male Akagi, non giocando per tutto l'ultimo semestre. "Tu hai sempre saputo cosa vuoi. Tu vuoi giocare a basket, lo vedrebbe anche un cieco."

"Sì, ma -"

"Torna in te" sbotta Ayako, strappandogli di mano la lattina "ti sta venendo la sbornia triste, è chiaro." Beve lei. "Sarà già abbastanza difficile senza di te, non occorre che peggiori le cose."

Ayako prende un altro sorso. Confusamente, soppesa le parole appena dette, senza sapere nemmeno lei di chi stava parlando e a chi. Si chiede se si sentirebbe così se fosse Ryota a doversene andare. Guarda Akagi con la coda dell'occhio e le pare che anche lui stia trattenendo il respiro; le prime luci dell'alba non bastano ancora per essere certi di ciò che si vede. Non capisce se la posizione delle sue spalle, le sopracciglia aggrottate, vogliano dirle continua a parlarmi, oppure: è troppo tardi.

Ma Ayako non riesce a proferire parola. Una paura sconosciuta la blocca.

Paura di farsi male.

Per una volta, vorrebbe che fosse lui a farsi avanti, ma Akagi evidentemente non ne è capace, ed è ironico che sia proprio questa sua segreta insicurezza a farle battere il cuore.

Si sente arrivare il camion della nettezza urbana, e l'attimo è passato: forse sarà il caso di andare a riordinare in cucina, per non lasciare tutto da fare a Kogure.

"Scusa, che ore sono?", mormora Ayako, evitando di guardarlo.

"Le cinque e cinquantacinque", dice lui, la voce più bassa del solito.

"Grazie", dice Ayako, ed entra nel soggiorno ancora buio, senza voltarsi. Ma spera, anzi prega, disperatamente, che lui la segua.

Ormai è davvero troppo tardi, per lasciare che finisca così.

a cinq heures cinquante-cinq
ante meridiem
too late to end it now
too early to start again

five fifty five
five fifty five

soon the morning will arrive
can I begin another day
whilst this old day is still alive
refusing to be put away

(Charlotte Gainsbourg, 5:55)

character: ayako, tipo: oneshot, rating: g, fandom: slam dunk, pairing: ayako/akagi, character: takenori akagi

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