COW-T; Avengers RP; Cry in the night.

Mar 16, 2012 20:43

Titolo: Cry in the night
Autore: chibi_saru11
Beta: ///
Fandom: Avengers RP
Personaggi: OC, Steve e Tony
Pairing: GEN (Steve/Tony)
Word Count: 539 (Fidipù)
Rating: PG
Warning: LOL viene da un RP? XD
Riassunto: Un tempo non aveva un nome
Disclaimer: Bolt è mio. E questo è preso da un RP. Whatevz
Note:
1. Questa fanfiction partecipa al COW-T. E fa cacare. Ed è preso dall'RP.



C’era un tempo in cui lui non aveva avuto un nome - non era una cosa così strana, non tra i gatti e i cani di strada, che non avevano un padrone e non avevano bisogno di chiamarsi in alcun modo - e la sua mamma gli aveva raccontato che un nome, uno vero, uno datoti da qualcuno di importante, da un umano, era una cosa importante.

La sua mamma era stata un cane di casa, un tempo, e lei un nome ce l’aveva, quindi sapeva di cosa stava parlando.

Si chiedeva che nome avrebbero dato a lui, se mai ne avrebbe avuto uno, che genere di umani sarebbero stati quelli che l’avrebbero chiamato.

A volte pensava che non avrebbe mai avuto un nome.

Poi erano venuti quegli umani e non è che lui ricordasse bene cosa fosse successo.

Sapeva solo che ora una delle sue orecchie non stavano più entrambe ritte come prima e che era stato portato in un posto che sapeva di cani, croccantini, umani, cani, cani.

Canile, qualcuno lo chiamava. Lui sapeva solo che c’erano così tanti altri cani e alcuni avevano un nome, mentre altri no.

Di solito erano i più grandi ad avere un nome, quelli che erano stati abbandonati dai loro umani e che si trovavano lì perché non avevano altro posto dove andare.

E poi erano venuti quei due strani umani, uno di loro era vestito in maniera strana, con un qualcosa che odorava di metallo e elettricità, mentre l’altro sapeva di sudore e un po’ di sangue.

Erano strani, quello che sapeva di metallo ed elettricità si teneva in disparte, mentre l’altro era andato a giocare con quanti più cani possibili.

Aveva voglia di giocare con loro anche lui, quindi si avvicinò, proprio quando quello che sapeva di metallo i era unito all’altro.

Non era un brutto odore, strano forse, ma non brutto, aveva voglia di scoprire di cosa sapeva se l’avesse leccato. Avrebbe saputo di metallo? Di qualcos’altro?

E poi c’era anche un altro odore strano che avevano entrambi, un odore che non aveva nessuno degli altri umani che aveva incontrato, sapeva un po’ di quei croccantini ai pesce che gli davano a volte.

Quello che sapeva di sudore e sangue gli accarezzò la testa, fermandosi a grattare sotto l’orecchio buono e lui piegò la testa per dargli più spazio.

«Cosa ne dici di questo qui?» chiese, mentre l’altro allungava una mano e gli prendeva l’altro orecchio, alzandolo.

Lo guardò e arricciò il naso, perché l’odore era ancora più forte così da vicino. E poi voltò il viso e lecco il palmo della mano ed era un sapore diverso da quello che aveva immaginato, ma andava bene.

«Ti assomiglia, va bene» disse, rimuovendo la mano, e l’altro lo prese in braccio.

Lui si mosse ad odorarlo meglio, cercando di capire cosa stesse succedendo - stavano andando da qualche parte? Aveva un buon profumo. Oh, era così alto ora! - e poi sentì quello che l’aveva preso dire «Dobbiamo solo dargli un nome» e si fermò.

Era questo che stava succedendo? Questi due sarebbero diventati i suoi umani? Gli avrebbero dato un nome?

«Potremmo chiamarlo Bolt!» disse il primo, che stava continuando ad accarezzarlo e che aveva delle mani grandi e calde.

«O Fury» disse il secondo, ridacchiando.

E fu così che il suo nome divenne Bolt H. Fury.

!fanfiction, *cow-t

Previous post Next post
Up