Suits, Auverse; Calendario dell'Auvvento; Harvey/Mike; And you lean in for your last kiss

Dec 06, 2011 23:37

Titolo: And you lean in for your last kiss
Autore: chibi_saru11
Beta: ///
Fandom: Suits
Personaggi: Harvey Specter, Mike Ross, Donna
Pairing: Sort-of Harvey/Mike
Word Count: 2082 (Fidipù)
Rating: PG13
Warning: AU, Spoiler per la S6 di SPN
Riassunto: [SPN!AU/Fusion] Harvey, uno dei migliori demoni degli incroci che si sono in circolazione, è annoiato. Mike Ross vuole fare un patto.
Disclaimer: Suits non è mio, Supernatural non è mio.
Note:
1. Allora questa la scrissi un poco di tempo fa per il kinkmeme di suits inglese (MA NON AVRETE MAI IL LINK) per questo prompt: Based on the show Supernatural. Harvey is a crossroads demon and Mike makes a deal with him, and in Supernatural the true way to make a deal is to have sex with said demon. Ho deciso di tradurla - più o meno, è un poco differente, specialmente la fine - e postarla in italiano \o/
2. PER IL PRIMO GIORNO DEL CALENDARIO DELL'AUVVENTO DELLA BELLISSIMA COMM auverse ANDATE E' BELLA E CI SONO CHALLENGE E TABELLE E TUTTO. Prompt: Demoni!AU

Harvey può tranquillamente ammettere di essere annoiato. Terribilmente annoiato. Incredibilmente annoiato - pigramente si chiede quanti altre aggettivi può trovare per convogliare la sua noia, e quanto tempo questo possa occupare.

Non sa esattamente cosa sia successo, perché il mondo certamente non ha smesso di essere pieno di avidi ed ingordi pezzi di merda, però la quantità di contratti è diminuita drasticamente.

Ora che l’Apocalisse è finita - che Lucifero è chiuso nella gabbia, Crowley va in giro a flirtare con angeli e i Winchester sono da qualche parte a fare quello che fare meglio (distruggere l’universo) - è tutto troppo calmo.

Harvey non è mai stato interessato a combattere quella guerra - sinceramente l’idea di un mondo senza umani lo fa rabbrividire, perché mai dovrebbero liberarsi di una razza così patetica e divertente? - ma ha combattuto perché era quello che Lucifero aveva voluto… e loro avevano perso e ora erano praticamente senza lavoro.

Harvey è uno dei migliori demoni dell’incrocio in circolazione - probabilmente l’unico migliore di lui era Crowley stesso, e Harvey lo diceva senza alcuna modestia perché era la verità - e partecipare in una guerra non era certamente una cosa da lui, queste cose le lascia fare a demoni come Donna, che sono nati per torturare le povere anime degli umani (no, seriamente, Donna e Jessica. Harvey è completamente terrorizzato da loro).

E poi avverte quella familiare sensazione che accompagna ogni nuovo povero umano alla ricerca di qualcosa di più e sorride. Magari è la sua giornata fortunata, magari questo umano lo intratterrà abbastanza da mandare via la noia almeno per un poco.

Appare dietro l’umano - Michael Ross, non lo conosce, non è un cacciatore, probabilmente gli darà molte meno grande di quanto avrebbe potuto fare un qualsiasi Winchester - e rimane un secondo a guardarlo mentre si rialza.

È vestito con una maglietta slavata, vecchia e generalmente orrenda e dei jeans a cui Harvey  non si sarebbe mai avvicinato nemmeno con un bastone.

Povero, dunque - Harvey si rifiuta di pensare che potrebbe essere vestito così per scelta - e rimane ad osservarlo per qualche secondo - non che gli serva a qualcosa, ma ha già detto che è incredibilmente annoiato, sì?

Non sembra nervoso, anzi. Non è teso, sembra solo incredibilmente stanco.

Una reazione strana: normalmente tutti gli umani che Harvey incontra mostrano qualche segno di tensione, non Michael Ross.

Bene.

«La tessera della biblioteca?» chiede, facendo girare l’altro «e per giunta scaduta?»

Il ragazzino - perché non può avere più di ventitre o ventiquattro anni, per forza - scuote le spalle, senza alcuna vergogna. Harvey quasi quasi ha voglia di sorridere - o magari non sorridere, qualcosa a metà tra un ghigno e un sorriso, è importante non mostrarsi troppo umani in questo genere di situazioni.

«Avevo paura che, dando la mia carta d’identità, non avrei potuto riprendermela» spiegò.

Non è esattamente la risposta che si aspetta, ma è abbastanza pragmatica. In più gli piacciono le persone che non tremano di paura, che sembrano sapere il fatto loro.

«Michael Ross, » dice alla fine, come una forma di saluto.

Il ragazzo piega la testa di lato. «Mike,» lo corregge, «lo preferisco, e non so il tuo nome.»

Harvey si trattiene a stento dal roteare gli occhi. «Non hai bisogno di sapere il mio nome,» gli ricorda e Mike  lo guarda un attimo, prima di annuire.

«Giusto,» dice alla fine. «Voglio fare un patto,» annuncia, come se fosse una grande sorpresa - ovviamente non lo era.

Harvey si trattenere dal rispondere qualcosa come “no, ma davvero?” e invece si accontentò di un medio «Sì?» cercando di far trasparire il sarcasmo più possibile.

Mike non sembra coglierlo. Aggrotta le sopracciglia, mordendosi il labbro e guardandolo confuso. «Io… sì?» e suona incerto. Magari sta cominciando a pensare di aver fermato la persona sbagliata, che magari Harvey è solo un passante che gli ha visto infilare la tessera dentro la scatola.

Harvey probabilmente non dovrebbe trovare tutto ciò così divertente. Lo fa comunque.

«E cosa vuoi, Mike?» chiede, facendo due passi avanti. Mike non ha ancora mai abbassato lo sguardo, non ha mai mostrato di essere spaventato o vergognato.

Harvey comincia a pensare che questo ragazzino magari sa un po’ il fatto suo.

Ci sono tre tipi di persone che ricercano un contratto: quelli che voglio fama, gloria e potere - la cui ingordigia non conosce limiti; Harvey ama mandare le loro anime nelle grinfie di Donna, sono gli umani più schifosi; quelli che cercano di cambiare qualcosa in loro stessi, che si odiano così tanto da essere disposti a vendere la loro anima pur di non doversi sopportare un giorno di più - Harvey li trova estremamente divertenti, ma non li comprende.

E poi c’è il terzo tipo. Harvey ha pena di loro.

Mike Ross appartiene certamente al terzo tipo - lì assieme ai Winchester e tutti quegli altri idioti.

«Voglio che mia nonna torni a star bene,» dice, serio e deciso. Ci ha evidentemente pensato più di quanto uno possa credere, ed è anche ovvio che non ha rimpianti, che lo sta facendo perché vuole e perché è convinto.

Harvey è mediamente impressionato.

Eppure…  «Solo questo? Niente di più? Soldi? Vestiti nuovi? Ne hai veramente bisogno,» chiede, perché la richiesta di Mike… è un po’ troppo alla Winchester. Tutto sacrificio e niente divertimento, sono quel genere di patti che gli fanno venire voglia di dire a Lucifero che ovviamente ha ragione e gli umani non meritano di vivere data la loro stupidità.

«No, grazie,» risponde l’altro, incrociando le braccia, e sembra quasi divertito «ho visto come vanno a finire le cose del genere, praticamente in tutti i film d’horror del mondo. Con la mia fortuna se chiedo qualsiasi altra cosa mi ritroverò senza anima e senza nient’altro di guadagnato.»

Non che Mike non abbia ragione. I patti sono una cosa complicata, un’arte che non molti riescono a comprendere per bene: ci sono insidie e trappole, una sola parola fuori posto o mancante può cambiare tutto l’intera transazione.

Mike è evidentemente abbastanza intelligente da capirlo, da sapere che giocare con il diavolo è pericoloso. Questo non l’ha fermato dal venire qui.

«Voglio solo che mia nonna stia bene,» ribadisce, ed è la prima volta che non lo vede completamente rilassato.

Harvey ci pensa due secondi, e poi ghigna.

«Sai cosa si deve fare per completare un patto? » chiede all’altro, avanzando ancora - non ha voglia di concludere, non ancora, Mike è abbastanza interessante da non farlo annoiare a morte per ancora qualche minuto.

Mike aggrotta le sopracciglia, ma non dice nulla.

Oh, ma così è fin troppo facile.

«Dobbiamo fare sesso,» risponde alla fine, come se fosse normale «conoscerci intimamente o…»

«Oddio, sì! Sì, ho capito! Stai zitto!» lo blocca Mike, avvampando e chiudendo gli occhi.

Il demone ghigna di nuovo, deliziato da quella reazione. Davvero troppo facile. Un altro demone, un cacciatore, non mostrerebbe mai una tale debolezza a quella proposta, non in una trattativa così importante.

A volte gli umani sono così… umani, è imbarazzante.

Harvey sbuffa, pronto a dire a Mike che no, non è vero, basta solo un bacio - non sa bene perché, forse perché è il metodo più veloce per raggiungere l’anima dell’umano? Forse perché il primo demone aveva voglia di fare sesso? - quando il ragazzino risponde.

«Okay,» dice, aprendo gli occhi e guardando Harvey negli occhi - rossi, neri, non ha la minima idea di che colore siano i suoi occhi in questo momento, di solito adotta “l’uniforme” dei demoni dell’incrocio e li lascia rossi, ma ha sempre preferito quelli neri. «Okay,» ripete Mike, ed è assolutamente sincero, Harvey lo vede dal suo sguardo.

I demoni non sono bravi a resistere alle tentazioni, non è nel loro DNA. E Mike ha appena offerto tutto quello che poteva offrirgli - la sua anima e il suo corpo su un piatto d’argento.

Harvey potrebbe fare tre passi e prenderseli tutti e due.

I demoni non sono bravi a non essere ingordi - è uno dei motivi per cui sono demoni, dopotutto, questo è Demonologia 101, seriamente.

Si avvicina a Mike, spingendolo contro uno degli alberi che costeggiano la strada. Mike lo lascia fare senza dire nulla, non sta tremando, non si vergogna, non sembra avere ripensamenti.

Quando Harvey passa a lasciare un bacio sulla gola dell’umano, questo sembra quasi non respirare. Non si muove, non si tira indietro, ma nemmeno risponde.

Così non è divertente, però, quindi Harvey passa a mordergli il collo, leggermente e infila una gamba in mezzo a quelle dell’altro.

Mike geme, un suono leggero, che Harvey sente semplicemente perché lo sta aspettando. Lo sta aspettando e lecca il punto che ha appena morso, accarezzando i capezzoli dell’altro da sopra la maglietta.

Il respiro dell’umano accelera ed è esattamente quello che Harvey vuole.

Si spinge in avanti, sfiorando il cavallo dei pantaloni di Mike con la gamba e l’altro geme di nuovo, spingendosi in avanti.

«Sto vendendo la mia anima al demonio nel bel mezzo del nulla,» dice Mike, quasi senza voce «e ho un’erezione. Ovviamente ho un’erezione. »

Non è spaventato, e ancora non sembra stare ripensando alla sua decisione.

E Harvey decide in quel preciso istante qualcosa che, probabilmente, non avrebbe mai deciso se non fosse stato così annoiato prima.

«Andrò all’inferno,» continua Mike e Harvey ghigna.

«Sì, ci andrai,» mormora, avvicinando la sua bocca a quella dell’umano «tra dieci anni,» aggiunge e poi lecca il labbro inferiore dell’altro prima di baciarlo.

Lo costringe ad aprire la bocca (anche se Mike non pone poi così tanta resistenza, anzi, il ragazzino sta ancora cercando di strusciare il suo sesso contro la sua gamba) e si prende il suo tempo ad esplorare la bocca dell’altro.

Il contratto viene fatto in pochi secondi (Harvey sente il preciso istante con chiarezza) ma non capisce perché dovrebbe staccarsi subito.

Si tira indietro ad un certo punto, e il viso di Mike lo segue quasi inconsciamente.

Rimangono ancora così per tre secondi, i visi troppo vicini e i loro corpi a stretto contatto, prima che Harvey si allontana definitivamente, sistemandosi i vestiti.

Mike sbatte gli occhi tre volte (ha un’espressione abbastanza stupida in viso) e poi chiede qualcosa come «Bzuh? »

«Tua nonna sta bene,» lo informa Harvey, guardandolo con un sopracciglio alzato. Dovranno lavorare molto più di quanto credeva, apparentemente. «Il bacio basta per questa parte della transazione, riceverò il resto una volta che avrai ricevuto l’altra parte del contratto. »

Mike sembra ancora più confuso e probabilmente sta per dire qualcosa come “altra parte del contratto? No, ho visto Drag me to Hell, grazie”, ma Harvey lo zittisce con una sola occhiata.

«Ti aspetto tra due giorni, non fare tardi, odio i ritardatari,» dice, prima di scomparire (non abbastanza velocemente da perdere il “aspettarmi dove? Oh e sparisci così? Cosa? Chi sei, Harry Potter?” E Harvey dovrà trovare un modo di farlo stare zitto, o almeno di fargli vedere qualche altro film).

**

Harvey va a trovare Donna.

«So che ti stai divertendo, torturando anime e cose così - ti ho già detto che sei in forma smagliante? - ma mi chiedevo se non ti andasse di riprendere per un poco il nostro posto da Jessica,»  dice - non domanda, perché non è così che funziona tra loro.

«Vuoi dire tornare a prendere il mio corpo umano? » gli chiede Donna e Harvey sorride, sa fin troppo bene che Donna ama il suo ultimo corpo umano, specialmente i capelli rossi.

«Già,» conferma e Donna si volta a guardarlo, lasciando andare l’anima dolorante di un povero stupido idiota.

«Perchè?» e Harvey la conosce abbastanza bene da sapere che è un ordine, più che una domanda. Harvey deve spiegarle la motivazione o Donna lo ridurrà peggio di quella patetica anima che ha appena finito di torturare.

«Un umano, sembra interessante,» ed è sincero, dopotutto.

La Pearson Hardman è una copertura che Jessica ha creato tanto tempo prima, spinta dalla noia. Lo staff è composto quasi interamente da demoni e sono tutti avvocati - ovviamente, i demoni erano portati per essere avvocati ed era divertente rendere la vita delle persone un inferno legalmente - ma ogni tanto qualche demone portava un umano per addestrarlo.

«Nome?» chiede Donna, e Harvey tira fuori la tessera scaduta della biblioteca di Mike (si chiede se l’altro si sia reso conto della sua mancanza).

L’altra la prende, osservandola, prima di ghignare.

«Solo se possiamo rendere la vita di Louis un inferno,» risponde e Harvey la guarda per un attimo.

«Donna, seriamente, sono domande da fare? Mike è solo un bonus,» la rassicura e Donna ghigna. Bene.

**

Due giorni dopo una serie di casi fortuiti avrebbero condotto Mike Ross in una sala piena di neo-laureati interessati ad un posto come associato per la Pearson Hardman, Donna avrebbe fatto entrare Mike senza destare troppi sospetti e Harvey avrebbe trovato qualcosa da fare per, almeno, i dieci anni successivi.

fandom: suits, paring: harvey/mike, !fan fic, character: harvey specter, *auvvento, character: mike ross

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