Supernatural; I sing a little prayer for you
Titolo: I sing a little prayer for you
Fandom: Supernatural
Beta: ///
Character: Sam Winchester, Gabriel
Pairings: Destiel, Sabriel (se ce lo volete vedere)
Rating: PG
Parole: 468 (FiDiPu)
Riassunto: Sam corre a chiamare Gabriel. Seguito di Halloween di koorime_yu
Note:
1. Eh. E' tutta colpa della koorime_yu. TUUUUUUUUUUUUUTTA.
Sam non riusciva a non pensare all’espressione di Cas quando gli aveva detto di andare, non riusciva a non pensare a Dean, con la coda che continuava a muoversi e lo sguardo famelico e sapeva, sapeva, di non avere tempo da perdere.
Non sapeva dove trovare Gabriel e non poteva sprecare tempo prezioso a cercarlo quindi chiuse gli occhi, sentendosi un poco stupido, unì le mani davanti al viso e pregò Gabriel (era strano pensare che quel coglione che aveva reso la loro vita un inferno - no, Sam non lo avrebbe mai davvero perdonato per quella faccenda dei Mercoledì e di Dean, morto, ancora ed ancora - fosse addirittura un Arcangelo).
«Io, uhm, prego in tuo nome, Gabriel, mostrati davanti a me e…» e cosa, ugh, e ritrasforma mio fratello in un essere umano?
«Sam! Sammy-Sam!» disse improvvisamente una voce alle sue spalle e si voltò, pronto a colpire - più per istinto che per altro - quando si rese conto che c’era Gabriel, lì davanti a lui, e che sembrava essere immensamente divertito.
«Gabriel…» disse, cercando di contenere l’irritazione - solo lui avrebbe potuto infilarli in un casino simile - «devi ritrasformare Dean, lui… vuole mangiare Cas! Come nella maledetta fiaba e se non li fermi…»
Gabriel rise a quel punto, ad alta voce, gettando la testa all’indietro e mandando il più piccolo dei Winchester su tutte le furie. Castiel era suo fratello, cosa ci trovava di divertente in quello che aveva appena detto?
«Sammy, ti posso assicurare che sei arrivato ormai troppo tardi,» disse, ridendo e avvicinandoglisi un poco, abbassando la voce «temo che il tuo fratellone si stia già divertendo a divorare il mio fratellino. Se capisci cosa voglio dire…»
E no, Sam non capiva. Capiva che ora Dean stava mangiando Castiel e che… e poi comprese. Oddio. Oddio.
Non era certo di cosa stesse facendo il suo sangue, perché era quasi certo di essere arrossito, ma allo stesso tempo pensava di essere diventato un poco verde.
Gabriel rise ancora più forte. «E se vuoi saperlo, credo che il nostro piccolo ed innocente Cas si stia divertendo anche più di…»
Sam si portò le mani alle orecchie, cercando di ignorare la voce dell’altro. «Sta zitto, maledizione. Non ho bisogno di queste immagini mentali! Non legato a cappuccetto rosso! Dio, era una delle fiabe che Dean mi leggeva quando… la mia infanzia, maledizione!»
Gabriel rise e rise, e Sam avrebbe voluto spaccargli la faccia, ma in questo momento aveva bisogno d’altro. Decisamente.
Gabriel comprese immediatamente, e gli toccò la spalla. In un secondo erano davanti ad un bar, Sam non aveva la minima idea di dove.
«Che ne dici se lasciamo i nostri rispettivi parenti a divertirsi con le loro attività ricreative e noi ci facciamo un goccetto?»
«Maledizione, sì.»
E poi magari il giorno dopo avrebbe fatto finta di essersi dimenticato tutto e, semplicemente, di non aver trovato Gabriel.
Fandom: Supernatural
Beta: ///
Character: Sam Winchester, Gabriel
Pairings: Destiel, Sabriel (se ce lo volete vedere)
Rating: PG
Parole: 468 (FiDiPu)
Riassunto: Sam corre a chiamare Gabriel. Seguito di Halloween di koorime_yu
Note:
1. Eh. E' tutta colpa della koorime_yu. TUUUUUUUUUUUUUTTA.
Sam non riusciva a non pensare all’espressione di Cas quando gli aveva detto di andare, non riusciva a non pensare a Dean, con la coda che continuava a muoversi e lo sguardo famelico e sapeva, sapeva, di non avere tempo da perdere.
Non sapeva dove trovare Gabriel e non poteva sprecare tempo prezioso a cercarlo quindi chiuse gli occhi, sentendosi un poco stupido, unì le mani davanti al viso e pregò Gabriel (era strano pensare che quel coglione che aveva reso la loro vita un inferno - no, Sam non lo avrebbe mai davvero perdonato per quella faccenda dei Mercoledì e di Dean, morto, ancora ed ancora - fosse addirittura un Arcangelo).
«Io, uhm, prego in tuo nome, Gabriel, mostrati davanti a me e…» e cosa, ugh, e ritrasforma mio fratello in un essere umano?
«Sam! Sammy-Sam!» disse improvvisamente una voce alle sue spalle e si voltò, pronto a colpire - più per istinto che per altro - quando si rese conto che c’era Gabriel, lì davanti a lui, e che sembrava essere immensamente divertito.
«Gabriel…» disse, cercando di contenere l’irritazione - solo lui avrebbe potuto infilarli in un casino simile - «devi ritrasformare Dean, lui… vuole mangiare Cas! Come nella maledetta fiaba e se non li fermi…»
Gabriel rise a quel punto, ad alta voce, gettando la testa all’indietro e mandando il più piccolo dei Winchester su tutte le furie. Castiel era suo fratello, cosa ci trovava di divertente in quello che aveva appena detto?
«Sammy, ti posso assicurare che sei arrivato ormai troppo tardi,» disse, ridendo e avvicinandoglisi un poco, abbassando la voce «temo che il tuo fratellone si stia già divertendo a divorare il mio fratellino. Se capisci cosa voglio dire…»
E no, Sam non capiva. Capiva che ora Dean stava mangiando Castiel e che… e poi comprese. Oddio. Oddio.
Non era certo di cosa stesse facendo il suo sangue, perché era quasi certo di essere arrossito, ma allo stesso tempo pensava di essere diventato un poco verde.
Gabriel rise ancora più forte. «E se vuoi saperlo, credo che il nostro piccolo ed innocente Cas si stia divertendo anche più di…»
Sam si portò le mani alle orecchie, cercando di ignorare la voce dell’altro. «Sta zitto, maledizione. Non ho bisogno di queste immagini mentali! Non legato a cappuccetto rosso! Dio, era una delle fiabe che Dean mi leggeva quando… la mia infanzia, maledizione!»
Gabriel rise e rise, e Sam avrebbe voluto spaccargli la faccia, ma in questo momento aveva bisogno d’altro. Decisamente.
Gabriel comprese immediatamente, e gli toccò la spalla. In un secondo erano davanti ad un bar, Sam non aveva la minima idea di dove.
«Che ne dici se lasciamo i nostri rispettivi parenti a divertirsi con le loro attività ricreative e noi ci facciamo un goccetto?»
«Maledizione, sì.»
E poi magari il giorno dopo avrebbe fatto finta di essersi dimenticato tutto e, semplicemente, di non aver trovato Gabriel.