Glee; Klaine; Seblesse; I'm in love with an uptown girl

Nov 07, 2011 13:54

Titolo: I'm in love with an uptown girl
Autore: chibi_saru11
Beta: ///
Fandom: Glee
Personaggi: Sebastian Smyth, Jesse St. James, Blaine Anderson, Kurt Hummel
Pairing: Klaine (established), Pre-Seblesse (Sebastian/Blaine/Jesse) 
Word Count: 1262 (Fidipù)
Rating: PG
Warning: SPOILER 3X05; SEB E JESSE SONO PARENTI..
Riassunto: Jesse riceve una telefonata da suo cugino. E lì cominciano i problemi.
Disclaimer: Glee non è mio, non riuscirei mai ad essere abbastanza troll per mandare avanti una cosa simile. Blaine non è mio, Kurt non è mio. Jesse non è mio. SEBASTIAN NON E' MIO PURTROPPO.
Note:
1. SEBASTIAN COSA STAI FACENDO DELLA MIA VITA? NO IO COSA... NON LO SO OKAY. NON LO SO, STO PIANGENDO PERCHE' NON LO SO.

Quando riceve la chiamata da Sebastian non è esattamente sorpreso - dopotutto si sentono più o meno una volta ogni due settimane, sono cresciuti quasi come fratelli e la loro differenza d’età non deve per forza significare che non possano continuare ad essere amici, giusto? - è quello che dice a sorprenderlo.
Sebastian è sempre stato abbastanza diretto nelle sue storie amorose, marciando e prendendosi quello che voleva, sempre e comunque (nemmeno a dirlo, Jesse è sempre stato molto fiero di lui, sente di essere riuscito bene, come maestro) e quando l’altro gli ha detto «Ho conosciuto l’uomo dei miei sogni,» Jesse ha quasi riso.
«Nel senso che l’hai sognato in una posizione compromettente o che hai deciso che diventerà il tuo ragazzo per venti minuti?» chiede comunque, sistemandosi i capelli - è importante che siano sempre perfetti, decisamente uno non diventa Jesse St. James con una cura scadente dei propri capelli e del proprio aspetto fisico in generale.
«Se sotto i vestiti si rivelerà promettente come sembra con, anche un po’ di più…» e questo, questo fa bloccare Jesse per un attimo. Sebastian che parla di intrattenersi con una singola persona per più di una serata? Una singola persona che, con ogni probabilità, non è Brad Pitt né una porno star?
Jesse è incredibilmente curioso.
«E posso sapere chi è questo fortunato?» chiede, appoggiandosi meglio alla sedia e dedicando alla convenrsazione la sua massima attenzione.
«A dire il vero è proprio per questo che ti ho chiamato,» risponde Sebastian, che ha lo stesso tono di quando hanno rotto il vaso della mamma di Jesse e poi hanno nascosto i cocci - non li hanno mai beccati. «Tu hai dei contatti con il Glee Club del McKinley, giusto?»
Jesse aggrotta la sopracciglia.
Conosce tutti in quel Glee Club, ma non riesce a capire chi potrebbe catturare l’attenzione di suo cugino. Kurt? Eppure sa per esperienza che a Sebastian i tipi come Kurt non interessano.
Finn? No, decisamente troppo etero persino per Sebastian. Mike? Okay, può ammettere che abbia dei pettorali niente male, ma la vede difficile a staccarla dalla sua ragazza asiatica. Sam? Assolutamente possibile, ma non se n’è andato?
Puck? Oh, questa vuole vederla.
Prima che possa continuare a speculare, però, Sebastian ricomincia a parlare. «Si è trasferito quest’anno, prima era un Warbler, il Warbler. Blaine Anderson.»
Jesse lo ricorda. Lo ricorda alle regionali, che cantava un duetto con Kurt ed erano così disgustosamente innamorati. E sì, ricorda anche che questo Blaine Anderson è decisamente qualcosa da guardare.
Non abbastanza, però, da scatenare questa reazione in Seb. O così almeno crede.
«Vuoi che vada a spiare?» chiede alla fine e Sebastian ride.
«Esattamente.»
Jesse può farlo.

È stato facile convincere Mr. Shue a riprenderlo (persino troppo, questo professore imparerà mai?) e in un attimo è di nuovo nella sala prove del McKinley, con Rachel che gli sorride tra le braccia di Finn (e no, Jesse si rifiuta di stare lì a pensarci o a piangersi addosso perché lui è Jesse St James e sai cosa, Rachel Berry? Sei stata tu a perderci), tutto il resto della classe che lo guarda male e Blaine Anderson che lo guarda come se non sapesse che pesci prendere.
È carino, ma ha un maglione assolutamente orrendo e un papillon che Jesse sarebbe felice di bruciare.
Ha dei bei capelli, Jesse gli può concedere questo.

«Lui e Kurt sono stati appiccicati tutte le prove,» riferisce a Sebastian quella sera e non può vedere il viso dell’altro, ma è questi certo che stia aggrottando le sopracciglia.
«Non è che mi cambierebbe molto se lui decidesse di restare con Kurt,» dice e Jesse sa benissimo che lo pensa, che cose come ragazzi e precedenti (o pre-esistenti) relazioni sono cose che non gli danno minimamente fastidio, che lo eccitano anzi (una cosa che ha a che fare con il brivido della caccia o qualcosa del genere) «il problema è che Blaine è così… vecchio stampo e si è rifiutato di fare qualcosa alle spalle di questo Kurt.»
«Dunque vuoi farli lasciare,» conclude per lui Jesse. Si può fare anche questo, lui è bravo a fare mollare le persone.
«Questo, o almeno convincere Kurt a fare una cosa a tre,» Jesse storce il naso (non perché Kurt non meriterebbe, ma la vede molto, ma molto dura). «Sì, lo so. Quindi dobbiamo farli mollare.»
Jesse sospira. È ora di pianificare qualcosa.

Il giorno dopo, alla fine delle prove, Jesse chiama Blaine da parte e quando Kurt, aggrappato al braccio del suo ragazzo, si presenta a sua volta Jesse arcua un sopracciglio.
«Non mi fido,» dice Kurt, «nessuno si fida di te qui, Jesse Approfittatore St James. Hai un qualche piano, lo so, devo solo capire quale e…»
«Non essere così melodrammatico, Kurt, sono qui semplicemente perché ho ritenuto che il vostro piccolo Club potesse beneficiare del mio apporto.»
Kurt gli lancia un’occhiataccia, Blaine sorride. Okay, okay, quando sorride è anche più carino.
«In ogni caso ho bisogno di parlare da solo con Blaine un secondo,» dice, e Kurt stringe la presa sul braccio dell’altro. Blaine ride di nuovo.
«Avanti, Kurt, sono quasi certo che non abbia intenzione di uccidermi nel mezzo della sala prove,» dice, dimostrando di avere un poco di buon senso (e comunque, se dovessero fare qualcosa nella sala prove, probabilmente sarebbe altro…)
Kurt guarda Blaine, poi si volta di nuovo verso di lui e sbuffa. «Tu ti fidi troppo, Blaine. Ci vediamo tra poco, okay?» dice alla fine e Blaine annuisce, ancora sorridendo.
Non si salutano con un bacio, ma è quasi evidente che vogliano farlo (Kurt può non stargli simpaticissimo e lui è lì per farli mollare, ma gli dispiace vedere una cosa del genere. Jesse non comprendere come il mondo non possa riconoscere i vantaggi della bisessualità, davvero).
Kurt se ne va, continuando a guardarlo male fino a che non è fuori dalla porta e poi Blaine gli rivolge la sua più completa attenzione. E sta ancora sorridendo.
Jesse piega la testa leggermente di lato. «Non condividi la visione del tuo ragazzo che io sono il diavolo sceso in terra, con un’acconciatura di capelli decisamente favolosa, e che dovresti starmi alla larga?» chiede, prima di potersi fermare.
Blaine sbatte due volte le palpebre e poi scrolla le spalle.
«Kurt e Rachel mi hanno raccontato cosa hai fatto,» comincia, evidentemente misurando le parole (come se non volesse ferire i suoi sentimenti o qualcosa del genere. Sul serio?) «non è stato molto casino…» aggiunge, come se avessero cinque anni e quello fosse un grande rimprovero.
Si passa le mani tra i capelli poi e ricomincia a parlare, «Rachel ti ha perdonato, però, e io non ero qui a giudicare e… e credo che tutti si meritano una seconda chance.»
Jesse si chiede se Blaine sia semplicemente così buono di natura o se sia solo una specie di finta. Tutte e due le possibilità sono possibili.
«Volevo solo chiederti come ti stessi ambientando al McKinley e, soprattutto, visto che non ci conosciamo pensavo potremmo prenderci un caffè assieme,» dice, e Blaine sorride e annuisce entusiasta.
Jesse avrebbe dovuto chiamare Sebastian e dirgli di presentarsi al Lima Bar all’orario dell’appuntamento. E una volta lì avrebbero convinto Blaine Anderson a passare dal lato oscuro della forza (ovvero uno dei loro letti a scelta, sono sempre stati bravi a dividere, lui e Sebastian).

Sebastian, come Jesse ha pianificato, si limita a ridere al telefono.
«Vero che quei pantaloni che si ostina a mettersi gli fanno un culo da paura?» chiede. Jesse ci pensa e non può esattamente dire di no.
«Ha un bel sorriso, gli da un’aria innocente che…» dice e Sebastian fa un suono che è probabilmente un assenso.
Quindi sì, avrebbero convinto Blaine a lasciare Kurt e poi avrebbero insegnato a Blaine Anderson cosa si può fare quando si hanno i giusti cantanti.

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