Commento della regia a "A private kind of happiness"

Jan 27, 2010 01:33

Questo commento, fatto per il meme egocentrico, è stato richiesto da mokona_89.


“A private kind of happiness” è stata la mia prima incursione in un fandom di cui non conosco praticamente nulla. Il film “Shelter” mi ha stregata con la sua melassa prima che riuscissi a opporre resistenza. È arrivato proprio nel mio momento di decadenza sentimentale, quello in cui ho iniziato a desiderare disperatamente storie romantiche a lieto fine - e a scriverne di conseguenza. “Shelter” è un film semplice ma non troppo irreale, con un finale fluff da fanfiction per cuori deboli (Hanno un cane, gente, un cane. E un bambino, non dimentichiamolo.) ma che non stona e non fa stortare la bocca nauseati. L’ho sempre consigliato a tutti i fan dello slash e continuo a spacciarlo in giro, nella speranza che più anime si appassionino a questo film e ci scrivano sopra per la mia gioia.
Tornando alla fic, ho visto e rivisto quel film ma non mi sarei mai sognata di scriverci sopra. È stato un insieme di cause a spingermi a farlo: prima un’altra slasher, mio friend qui su lj e contatto in msn, ha scritto una cosina brevissima su di loro, rendendomi tanto gioiosa, poi io e framianne abbiamo fangirlato un po’ e sapete come vanno queste cose… Il plot richiama la mia attenzione in un battibaleno. In particolare sentivo il bisogno di immaginare come avrebbero vissuto insieme Zach, Shaun e il piccolo Cody dopo la fine del film, che lascia tante cose in sospeso. Non ho spiegato niente e non ho dato grandi risposte, ma ho messo per iscritto la visione domestica che mi hanno trasmesso e che non mi ha mollato per giorni, rendendomi peraltro tanto, tanto felice.
Come dico anche nelle note introduttive, la fic è ambientata circa due mesi dopo la fine del film, quando Ginny parte lasciando Cody in affidamento a suo fratello, che le dice piuttosto chiaramente che lo crescerà con Shaun andando a vivere con lui. Ho fatto molte ricerche prima di iniziare a scrivere, perché sono maniaca e me ne vanto. La scuola alla quale è iscritto Zach è la CalArts, un’accademia di belle arti situata in California in un posto chiamato Valencia, che è una sorta di sobborgo di un’altra cittadina, Santa Clarita. Lì pare che tutto sia un sobborgo di qualcos’altro… Dalla descrizione che ho trovato, Valencia è un posticino adorabile, tranquillo, pulito e ordinato, pieno di villettine per famiglie del mulino bianco e pensionati amorosi. Il posto ideale, insomma, in cui crescere un bambino. Certo, non ha nulla a che fare con il quartiere malfamato e dimesso in cui vivevano prima Zach e Cody e sicuramente la vita costa un po’ di più, lì, ma per fortuna Shaun è un riccone da spremere e ha voglia di far fare a Zach la vita del mantenuto, per cui… ;)
La storia è dal punto di vista di Shaun. Ho voluto mettermi nei panni di quest’uomo che si ritrova, da un giorno all’altro, sposato con un figlio a carico. Be’, si fa per dire. Dev’essere una sensazione strana: scopri di essere gay, ti metti l’anima in pace e ti dici che non avrai mai un figlio, poi ti innamori di questo ragazzotto pieno di problemi e bam! Di colpo hai una famiglia che dipende da te, che ti chiede certezze e ti accolla responsabilità. Shaun però mi è parso anche nel film ansioso di prendere su di sé questo carico da novanta, come se non volesse farsi sfuggire quest’opportunità di ottenere una famiglia tutta sua. Mi piace molto, Shaun. È calmo, riflessivo ma sicuro di sé, paziente ed empatico ma esigente, seppur con dolcezza, dalle persone che ha attorno. È l’uomo ideale per Zach, per vincere quella corazza di spuntoni che si è costruito attorno, per perforare la sua aria da uomo-che-non-deve-chiedere-mai e tirar fuori il bambino che non è stato coccolato abbastanza e che ha ancora bisogno di ricevere attenzioni.
La storia voleva essere domestica e l’ho resa il più possibile realistica: un uomo che è comunque uomo, con tutti i difetti tipici del genere, e americano, il che non aiuta. Amo il fatto di averlo fatto camminare a piedi nudi per casa, di avergli fatto bere il latte direttamente dal cartone (quanto è americana ‘sta cosa, eh?) e di averlo fatto inciampare. Amo anche il fatto che abbia la barba lunga dopo la notte di sonno; lo fa molto maschio e Shaun non è affatto femminella. Parte del motivo per cui sento questo personaggio familiare, poi, è legata al fatto che è uno scrittore professionista, quindi mi risulta abbastanza facile calarmi nei suoi panni. Non che io sia una scrittrice, ma conosco i fastidi del processo creativo e così via, quindi mi è, per qualche verso, affine.
Nel mezzo del risveglio accidentato ho abbandonato qualche frasetta pucciosa. È un bel posto per costruirsi un futuro è piaciuta molto alla beta e devo dire che è stata formulata per essere awwwosa. È una storia molto ottimista, piena di buoni sentimenti e di speranza, e chi mi conosce un po’ sa quanto questo, per me, sia OOC; tuttavia questi personaggi mi ispirano un po’ d’amore riflesso anche per il mondo ed è bello, di tanto in tanto, regalarsi qualche parentesi rosa.
Il quadretto mattutino è un piccolo inno all’ammmore (quello con 3 m, proprio) e alla bellezza di Zach. Diciamocelo, Zach è proprio un bel figliolo e Shaun ha avuto molto buon gusto. Ha occhi bellissimi e scrivendolo ho immaginato proprio i primi raggi del sole che colpivano l’iride, rendendoli più chiari. Che bonazzo… Per forza poi gli viene voglia di fargli cose sconce. Beato lui che può fargliele, alla faccia nostra.
Ho voluto chiudere la storia sul porn, sfumando senza descrivere troppo, perché questa coppia mi risulta difficile da immaginare porca, per qualche motivo non ben definito. L’ho tagliata con l’ennesimo pensierino teneroso e credo che sia stato un modo appropriato di ribadire il tema generale della fic.
Una nota finale sul titolo. Vorrei ringraziare ancora una volta framianne, che ha scovato questa canzone per me, me l'ha fatta amare e mi ha fornito il titolo a questa fic. È una canzone dolce, che profuma d'amore, serena e cristallina, che lascia sulla lingua il sapore di una poesia dedicata da maschio a maschio. Il quadretto che descrive (Ascoltate le parole, non fermatevi alla musica!) potrebbe adattarsi tranquillamente a Zach e Shaun. Ascoltatela, su youtube si trova. Ve ne innamorerete anche voi. ♥
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