X - True Colors

Dec 25, 2007 19:08


Allora, partiamo dal presupposto che io ADORO il rapporto che si viene a creare tra Subaru e Kamui sia in X che in TRC *_*
Sono... sono in ogni caso così pucci, che siano fratellini o meno.
DA inguaribile ottimista quale sono voglio sperare che Subaru voglia almeno un po' di bene al piccolo Kamui che, da parte sua, nutre una specie di adorazione per il Neo-Sakurazukamori ç_ç
Certo, frequentando una specie di circolo per Subaru/Kamui alla fine io ho scoperto che non mi spiace come coppia, ma mi piacerebbe più lavorare sul sempice affetto (più una che Shonen ai la dovrò proprio fare XD).
Non ho la pretesa di definirmi una buona scrittrice, ma  voglio comunque fare esperienza sul fandom di X perchè mi piacerebbe sinceramente imparare a scrivere ç_ç

Si, avete ragione, ho tanto criticato le fanfiction altrui e poi io sforno uno schifo simile ç_ç
Spero di non essere andata TROPPO OOC.
In fondo Kamui ADORA Subaru, Subaru è gentile con lui fino a quando non succede quel 'certo qualcosa' al Rainbow bridge (a me ricorda tanto l'approccio che aveva Hokuto con lui, anche se in versione infinitamente più delicata °_°) e Kamui è il personaggio che in X subisce il cambiamento più radicale.
Infatti se all'inizio è 'vivace' (T_T), poi diventa una tra le cose più pucciose esistenti °_° Un ragazzino tenerissimo e timidissimo che mi stuzzica l'istinto materno! *_*
KAMUI! XD

Fanfiction per la Write community TRUE COLORS
Fandom: X
Claim: Subaru e Kamui
Tema: 15 colori
#12 Panna





Kamui era una persona di quelle che nella loro vita si dovevano saper accontentare di poco.
Non che sua madre gli facesse mancare qualcosa, ma fin da bambino aveva dovuto abituarsi alla solitudine ed era per questo che anche le le cose più semplici, se condivise con qualcuno a cui voleva bene, lo riempivano di pura gioia.

Quando era piccolo a lui bastava la sua mamma. Tohru era bella, gentile e profumava sempre.
Se si concentrava a fondo poteva ancora quasi percepire il delicato aroma floreale che la accompagnava.
In ogni caso, era stata lei a fargli conoscere una delle cose che il ragazzo aveva imparato ad amare di più nella sua vita, il gelato alla vaniglia.

Quella crema candida era una specie di simbolo per lui e ed era sin dal principio inconsciamente stata una cosa da condividere unicamente con le persone che aveva più a cuore.
Quando ancora non conosceva Fuuma e Kotori c'era solo la mamma per lui e solo con lei andava in gelateria.
Beh, a dire la verità fino in fondo... lui andava sempre con lei perchè non conosceva nessun altro.
Non capiva perchè all'epoca, ma non gli era concesso stringer amicizia con nessuno... solo che non avendo mai avuto amici non riusciva a comprendere quanto potessero essere importanti.
Per Tohru esisteva solo Kamui e per Kamui esisteva solo Tohru.

L'equilibrio si era infranto dopo il loro trasloco a Tokyo.
Era stato un segno del destino conoscere quel bambino in quel giorno di pioggia.
Faceva freddo e lui era completamente fradicio. Gli adulti gli passavano accanto e passavano oltre perchè, in fondo, le persone serie non possono aver tempo per curarsi di un cucciolo d'uomo che rischia di ammalarsi per proteggere dalla pioggia un cucciolo di cane, sopratutto se anche il cucciolo d'uomo si era a sua volta sperso.
Sarebbe stato molto più facile prendere in braccio l'altro piccolo compagno di solitudine e correre insieme in cerca di un riparo, ma non poteva. Prenderlo con se sarebbe stato come illuderlo di aver trovato qualcuno, il ritrovarsi nuovamente solo in futuro lo avrebbe solo rattristato maggiormente e Kamui non si sarebbe sentito migliore delle persone che lo avevano abbandonato.
Ecco, mentre era perso in simili considerazioni era comparso 'lui', Fuuma, che non si era limitato solo a prendere con sè il cucciolo, ma aveva preso per mano anche lui come se di creature da salvare ne avesse trovate due.

A Kamui quel bambino era piaciuto sin dal primo istante.
Aveva degli occhi così dolci e le parole con cui rispondeva alle sue domande avevano uno strano potere sul suo cuore.
Si sentiva... felice.
Immaginate la sua sorpresa quando, dopo essersi asciugato a casa di Fuuma, si era visto metter davanti una coppetta di quel gelato tanto speciale che divideva solo con la sua mamma.
Aveva allungato titubante una mano verso il dolce offertogli ed aveva accettato.
Era stato così... bello condividere una cosa tanto importante con un suo coetaneo tanto gentile.
Tanto rassicurante che aveva sentito tutto il suo essere scaldarsi e le lacrime rendergli lucidi gli occhi.

La gioia si era centuplicata il giorno successivo quando aveva scoperto che Fuuma non sarebbe scomparso dalla sua vita come accadeva sempre. Sua madre l'aveva portato a conoscere una famiglia a cui si diceva 'molto affezionata'... e lo aveva rivisto.
Amici di Tohru, quindi forse gli sarebbe stato concesso di frequentarli.
Era immerso in queste sue considerazioni quando Fuuma lo aveva definito 'un suo amico'.
Aveva avuto voglia di piangere dalla gioia, di nuovo.

Poi? Poi aveva avuto modo di conoscere anche lei, Kotori, la sorellina di Fuuma.
Anche lei era speciale, adorabilmente gentile, il suo sorriso lo faceva sentire bene come riusciva a farlo solo quello della mamma.
Kotori era una presenza rasserenante e Kamui aveva non solo deciso di diventare sua moglie (solo con il passare degli anni aveva compreso per quale motivo Fuuma avesse trattenuto a forza una risata a quell'uscita), ma anche di proteggerla a costo della sua vita.
Suo 'marito' era stata la quarta persona ad entrare nella sua personalissima lista di persone speciali.

Persone che, una ad una, aveva perso.

Sua madre era morta, Kotori anche aveva perso la vita e Fuuma... non era più lui.
Per quanto volesse bene a Sorata, Arashi e Yuzuriha nessuno di loro poteva colmare il vuoto rimasto nel suo cuore.
Immaginate la sua sorpresa quando, aprendo la porta della sua stanza, si era ritrovato di fronte Subaru con in una mano un sacchettino bianco e nell'altra due cucchiai.

"Uhm, ciao. Fa caldo ed ho pensato che, siccome sei solo in casa, magari ti andava un po' di compagnia. Ho portato del gelato, c'era solo alla vaniglia, ti piace?"

Kamui aveva sussultato e gli aveva letteralmente gettato le braccia al collo trattenendo a stento le lacrime.
Stupido, stupidissimo sciamano, questo era un colpo estremamente basso nei confronti di una persona emotivamente a pezzi come lui.
Era dannatamente crudele da parte del capofamiglia Sumeragi domandargli, seppur non sapendolo, un frammento del suo cuore.
Però... però Kamui si sentiva così felice.

"Uh? Kamui? Tutto bene?"

Insomma, il gelato alla vaniglia gli era sempre piaciuto ed era sempre stato importante per lui, ma l'essere lì ad affondare il cucchiaio in un'enorme vaschetta che Subaru-san aveva scelto di dividere con lui lo rendeva ancora più speciale.

subaru, kamui, 15 colori, true colors, x, fanfiction

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