[TRC] Kamui, Fuuma - Sogni d'oro, cretino.

Feb 08, 2010 20:34

Titolo: Sogni d'oro, cretino.
Fandom: Tsubasa Reservoir Chronicle
Personaggi: Kamui, Fuuma
Rating: verde
Genere: deathfic
Beta: nessuno
Wordcount: -
Prompt:
Riassunto:
"Ora sono stanco, Kamui."
"Lo so, idiota..."
Note: Scritto per il meme di San Valentino di michiru_kaiou7. Sequel della fanfiction "Quanto tempo è passato?"

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Siede in silenzio accanto al letto mentre suo fratello attende fuori dalla porta, seduto a terra con le ginocchia strette al petto.
"Sei stato straordinariamente e stranamente gentile, oggi." mormorà Fuuma sfilandosi gli occhiali, ora necessari per vedere e non solo più per figura, ed appoggiandoli stancamente sul comodino: ha provato a cacciare via il vampiro, lui, non voleva che l'altro lo vedesse faticare anche a fare le cose più elementari, ma Kamui è rimasto.
"E' perché sei diventato un incapace." brontola in risposta questi guardando altrove, sollevato dal fatto che il cacciatore ora non può più notare i suoi occhi arrossati, nè il modo in cui, lievemente, le sue mani continuano a tremare.
L'anziano ridacchia debolmente appoggiando la testa al cuscino ed il vampiro, senza nemmeno rendersene conto, si ritrova a rimboccargli le lenzuola, ben conscio del fatto che quella sarà l'ultima occasione per farlo: è palese, ormai il corpo dell'altro sa di morte ed il suo istinto di predatore gli sta sussurrando di andarsene, di lasciar perdere che quella preda ormai è tutt'altro che buona, per questo sa che manca poco.
"Ci vediamo domattina, allora..."
"Già..."
Abbassa lo sguardo quando gli risponde, sa perfettamente che Fuuma non si risveglierà più, è solo questione di ore ed è quasi contento del fatto che, probabilmente, non se ne accorgerà nemmeno.
Lo sente sospirare e lo guarda osservare il soffitto, probabilmente senza poterlo nemmeno vedere chiaramente, poi Fuuma accenna un sorriso.
"Anche se il mio corpo non è più quello di una volta il mio cervello funziona ancora, sai?"
Il vampiro stringe i pugni ed annuisce.
"La mia data di scadenza è veramente vicina, vero?”
Kamui inarca un sopracciglio; in qualsiasi altro momento avrebbe borbottato contro di lui, commentando come poco sia appropriato parlare in quel modo, chiedendogli come possa comportarsi da idiota anche sapendo di essere in punto di morte, ma dopo un lungo silenzio si limita a fare spallucce.
"Mangiarti ora mi farebbe venir solo il mal di stomaco."
Fuuma incrocia le mani sul ventre, rilassandosi e chiudendo gli occhi: è stato difficilissimo, per lui, abituarsi a convivere con una mente lucida ed un corpo che si rifiutava di fare ciò che lui desiderava ogni giorno di più, ma ora sa che tutto sta per giungere al termine e l'idea gli trasmette una stranissima sensazione di sollievo.
"Sono stati quattro giorni veramente piacevoli, grazie di tutto."
"Sono stati quattro giorni lunghissimi."
Mente, non gli è mai sembrato che il tempo passasse in modo così veloce; non sa se esser felice o meno di esser potuto restare al suo fianco prima della fine, se non fosse mai arrivato lì magari si sarebbe sempre illuso di poterlo, un giorno, rincontrare e combattere nuovamente con lui.
"Ora sono stanco, Kamui."
"Lo so, idiota...”
"Buonanotte, ci reincontreremo in una prossima vita."
Kamui si alza in piedi ascoltando il ritmo del respiro dell'altro farsi sempre più regolare nel sonno, sfiora la sua guancia con il dorso delle dita quasi con timore e, seppur silenziosamente, si concede di piangere accanto a lui.



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