[TRC] - Kamui e Fuuma - Quanto tempo è passato?

Feb 04, 2010 21:26



Titolo: Quanto tempo è passato?
Autore: sonadow_yuffie 
Fandom: Tsubasa Reservoir Chronicle
Personaggi: Kamui, Fuuma
Rating: Verde?
Prompt: L'universo si ferma un'istante / perché vuole ammirarti.
Wordcount: -
Beta:  Nessuno
Riassunto: A volte non ci si rende conto del tempo che passa.
Note: non posso scrivere la sera, in un'ora, quando torno dal lavoro XD Vorrei fare cose migliori, ma questo è quanto U:U Forse la lettura del prompt risulta un po' forzata, ma l'ho legato al fatto che Kamui è sempre, sempre, SEMPRE di corsa, concentrato sul fuggire da Seishirou, ma in questo caso sente il bisogno di fermarsi e... andiamo, l'ho pensata in meno di mezz'ora... stasera vedo di restare in piedi fino a quando non esce il prompt e POI vado a dormire <-<

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 Quando Kamui lo vide comprese a cosa fosse dovuto quel'opprimente senzazione di disagio che l'aveva assalito non appena lui e Subaru erano giunti in quel mondo: aveva percepito la presenza del cacciatore, ma c'era qualcosa di stonato in ciò che sentiva ed aveva deciso di andare a dare un'occhiata. Ovviamente non si aspettava di vederlo così...
"Allora Kamui?"
Il sorriso dell'uomo era rimasto uguale, ma il suo volto era segnato da profonde rughe ed i capelli, seppur spettinati come allora, erano ormai bianchi.
"Sei deluso?"
No, deluso non era la parola adatta per descrivere il suo stato d'animo; per la prima volta si rendeva conto che a differenza delle creature come lui e suo fratello il tempo per gli esseri umani scorreva in modo estremamente più rapido. Quanto era passato dal loro ultimo incontro?
"Sorpreso."
Lo osservò alzarsi a fatica, quasi non riuscendo a credere che a muoversi appoggiato ad un grosso bastone ricurvo fosse veramente il cacciatore che aveva incontrato in Tokyo, quindi studiò il modo in cui, lentamente, portava un bollitore sopra il fuoco preparando due tazze a fianco.
"Stai morendo..." riuscì a mormorare dopo un lungo, interminabile silenzio.
Il sorriso di Fuuma non si spense, ma l'uomo sospirò.
"Già. Ho quasi ottant'anni, sai?"
Ottanta... per lui era come parlare di un'adolescente, eppure leggendo i segnali che il corpo di Fuuma trasmetteva all'esterno, perfettamente percettibili da un predatore come lui, era palese che non gli restava molto tempo da vivere.
Per quale dannato motivo si sentiva in colpa nel pensare di aver avuto l'occasione di renderlo vampiro e non averlo fatto?
"Vuoi... come tuo fratello?"
Era... strano? Per qualche motivo gli sembrava di non riuscire nemmeno a parlare, come se qualcosa gli fosse rimasto bloccato in gola. Fuuma si voltò ad osservarlo per un momento, quindi sorrise nuovamente, seppur con più naturalezza.
"E rimanere per chissà quanto imprigionato in un corpo come questo? Kamui, ti ringrazio, ma per me va bene così. Ho avuto quasi tutto ciò che ho chiesto alla mia vita, anche dopo esser rimasto bloccato qui dopo la scomparsa di Yuuko, sono stato felice. "
Lo vide quasi perdere l'equilibrio ed, istintivamente, scattò in avanti per sostenerlo facendolo in parte appoggiare a sè.
"Guardati, non riesci nemmeno a stare in piedi."
"Per questo non ho mai desiderato rivedere te nè mio fratello, preferivo tu conservassi il ricordo dell'uomo che avevi combattuto a Tokyo." mormorò con tono divertito, questo nonostante Kamui fosse consapevole di quanto non dovesse essere odioso ed imbarazzante per l'altro farsi vedere in quel modo.
"Non era un bel ricordo comunque."
"Meglio del ricordo di un vecchio morente."
Il vampiro si morse il labbro inferiore e sentì l'altro ridere mentre gli appoggiava una tremante mano sulla testa per spettinarlo come si sarebbe fatto con un bambino piccolo.
Forse, una volta tanto, poteva scegliere di fermarsi un po' in un posto, accanto a qualcuno, nonostante Seishirou stesse ancora braccando suo fratello. Forse, dato che non ci sarebbe stata 'un'altra volta', poteva concedersi il lusso di smettere di correre come sempre faceva e fermarsi un attimo, perché non c'era nient'altro, nonostante fosse difficilissimo ammetterlo, in nessuno dei mondi che fosse importante come il restare lì, in quel momento, a fianco di Fuuma.
No, nemmeno Subaru.
"Suvvia, non piangere per me."
"Non sto piangendo, idiota."

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