Prompt: Orfano, Crepuscolo
Titolo: Dusk
Autore:
soflylikea36Wordcount: 1809
Rating: Verde
Avvertimenti: One shot
Note: Questo promt mi è letteralmente saltato addosso, era la perfezione per questa fic because of reasons. *Ammicca* Inutile sprecare parole qui per dire quanto amo questa serie. Il dolcetto mi ha fatto immediatamente venire in mente Benny che lo regalava a Sarah per farsi perdonare. Lui deve sempre farsi perdonare. Scritta per la quinta sfida della Staffetta in Piscina @
piscinadiprompt, Team Calzelunghe! ♥ e per la quarta edizione della Maritombola @
maridichallenge, promt numero 80.
Il cimitero era avvolto da una spettrale nebbiolina, e se non fosse stato impegnato a fare il meno rumore possibile, Ethan l'avrebbe di sicuro apprezzato molto. Si nascose dietro una grossa lapide e solo allora si permise di riprendere fiato, poggiandosi una mano al petto. Tirò un un lungo respiro e trattenne l'aria nei polmoni per qualche secondo prima di ributtarla fuori. Appoggiò il capo alla pietra fredda e viscida e girò la testa alla sua sinistra, "Dove avrebbe dovuto esserci Benny..." pensò con una punta di rammarico. Non avrebbero mai dovuto separarsi, eppure a ripensarci era stata una cosa inevitabile.
✦ - ✦ - ✦"Ma no, che iella, io volevo succo di mela!" disse Benny dopo aver bevuto un sorso dalla confezione di cartone che teneva tra le dita. Fece un gesto con la mano, e dopo un lampo di luce, si portò di nuovo la cannuccia alle labbra soddisfatto. Ricominciò a bere guardandosi intorno con aria assorta. Davvero, la situazione era in caduta libera e tutti loro non sapevano come fermarla. "Proprio una brutta storia..." mormorò pensieroso.
Il suo sguardò si posò sulla vetrinetta da esposizione dietro alla quale erano disposte ciambelle e dolcit. Un sorriso smaliziato si distese sul suo viso. "Meglio affrontarla a stomaco pieno!"
✦ - ✦ - ✦La porta era chiusa a chiave.
Oh be'.
Con un calcio la fece volare dall'altra parte della stanza. Entrò e si diresse a passo sicuro verso la scrivania del preside Hicks. Aprì tutti i casseti alla ricerca del suo telefono.
"Proprio bel giorno per farsi requisire il cellulare, i miei complimenti!" aveva ironizzato Benny, e lei aveva resistito alla voglia di scarventarlo dall'altra parte della città solo perchè decisamente quello non era il momento.
"Bingo!" esultò lei intravedendo sotto una PSP la sua cover viola. Dopo averlo recuperato si assicurò di rimettere tutto a posto, anche se la porta era piuttosto malridotta. "Infondo nessuno ci farà caso, non dopo tutto quello che sta succedendo in città..." pensò Sarah con un'alzata di spalle.
Controllò il display: erano segnalate ventotto chiamate di Ethan, sedici di Erica e diciannove di Rory. "Aiuto..." mormorò leggermente agitata -insomma, inutile cercare di negarlo, la faccenda era davvero davvero grave-. Sciacciò il tasto di richiamata e attese che Ethan le rispondesse. Si guardò intorno e si accorse che il corridoio deserto della scuola le metteva i brividi -sì, anche se era un vampiro-. Si avviò velocemente verso l'uscita, e mentre la varcava, dall'altra parte della città, nel cimitero avvolto da una nebbiolina degna dei migliori film horror di serie B, Ethan le rispose.
✦ - ✦ - ✦Ethan si affacciò da dietro la lapide per controllare che non ci fossero guai in avvicinamento, poi si risedette pesantemente sul terriccio umido e digitò il numero che conosceva a memoria.
"Qui Benny il grande!" rispose una voce giuliva, e Ethan non potè fare a meno di chiedersi cosa cavolo avesse da essere così allegro.
"Benny, sono io, dove sei?"
"Mi sono rifugiato nella caffetteria vicino a casa!"
Ecco il perchè di tanta euforia: aveva trovato del cibo. Scosse la testa. "Benny, ho appena sentito Sarah, ci siamo dati appuntamento al cimitero. Io sono già qui, sbrigati a raggiungerci!"
Dall'altra parte tutto taceva, a parte per il rumore di mandibole che lavoravano. "Non sono un esperto, ma di solito quando due persone si danno appuntamento in un posto appartato come è il cimitero, di solito non si vogliono terzi incomodi intorno, sai com'è..." ciancicò scherzosamente Benny.
Ethan prese molta più aria di quanta gliene serviva per sbraitargli contro, salvo poi ricordarsi che se voleva rimanere al sicuro, era meglio rimandare le lavate di capo? ad un altro momento. "Benny, smettila, muoviti da lì e cerca di arrivare qui tutto intero, che non ci serve un maestro di incantesimi a cui mancano dei pezzi!"
"Agli ordini!" bofonchiò l'altro, che chiaramente si era messo in bocca un'altra ciambella glassata.
✦ - ✦ - ✦Quando giunse al punto convenuto, Benny stringeva tra le braccia un sacchetto di carta pieno di dolci, dalla quale aveva attinto per tutto il tragitto. Svoltò un paio di volte, guardandosi intorno cercando la presenza dei suoi amici, poi si piantò tra una tomba di famiglia sovrastata da statua arcigna e una fila di lapidi leggermente storta.
"Però che strano..." disse con aria assorta, prendendo un dolcetto senza nemmeno guardarlo e addentandolo. "Non mi pareva di avere preso anche quelli con la meringa!"
Si sentì afferrare per le spalle e senza neanche rendersene conto si ritrovò scaraventato dietro una grossa lapide, dove un Ethan accigliato lo guardava con faccia sorpresa.
"Ethan!" Disse sorridente. La vampira gli si accucciò di fronte. "Sarah! Vi ho trovati!" esclamò esultante, cacciandosi in bocca il resto del dolcetto alla meringa tutto contento.
"Benny, quanto ci hai messo? Eravamo preoccupati per te!"
"Scusami tanto se non ho la super velocità vampiresca, e poi..." disse abbassando uno sguardo orgoglioso verso il suo dolce bottino, "Non potevo lasciare tutti questi dolci soli soletti con tutti quei brutti tipi in giro, ti pare?" chiese, quasi offeso da quel pensiero. Sarah fece per prendergli il sacchetto in un moto di stizza, ma Benny buttò in avanti una mano aperta, che si fermò a pochi centimetri dalla faccia della ragazza. "Ah-ah, aspetta!" disse lui allarmato. Frugò un pocò e poi estrasse dalla busta un cupcake con due cuoricini per decorazione e lo porse a Sarah con un sorriso soddisfatto. "E poi non dire che non penso mai a te..." disse magnanimo, posandoglielo sul palmo della mano che la vampira aveva aperto esterrefatta.
Un millesimo di secondo dopo quello stesso dolcetto volava lontano, inghiottito dalle tenebre e dalla nebbiolina.
Benny aprì la bocca scioccato "Ma..."
"Non provare a dire povero dolcetto o lo raggiungi." disse seria la ragazza, inarcando un sopracciglio e indicando con un pollice la direzione in cui il cupcake era sparito. Benny stava per ribattere offeso quando comparvero Erica e Rory.
Quest'utimo aveva in mano proprio il dolcetto bistrattato. "Ehi, non sapevo che nei cimiteri piovessero cupcakes!" disse azzannandolo senza togliere la cocottina di carta.
Erica aguzzò lo sguardo per un secondo, chiedendosi per l'ennesima volta quanto la testa di Rory fosse vuota, poi scosse la testa. "Non importa... Sarah, noi abbiamo fatto il giro per vedere chi era tornato oltre al gruppo di vampiri. Abbiamo visto, o meglio, sentito il tanfo dei lupi mannari e degli zombie nel parco, per la strada principale abbiamo sentito il motore di una macchina che ruggiva, e vicino a casa mia abbiamo visto degli animaletti con gli occhi rossi davvero poco appetitosi..." Storse il naso. "Oh, e c'erano anche delle mummie. Mi pare di aver intravisto quel tuo amico tra loro... " disse sorridendo maliziosa.
"Oh no, Hottie è tornato..." disse Sarah sgranando gli occhi. Puntò lo sguardo e un dito accusatore verso i due amici che nel frattempo ascoltavano il resoconto sempre più preoccupati. Fecero istintivamente uno scatto indietro, aderendo completamente alla pietra fredda, e sui loro volti si dipinse un'espressione impanicata.
"Voi due, cosa avete combinato?"
"Noi niente Sarah, davvero..." Provò a scusarsi Ethan, ottenendo solo di far spostare l'ira della ragazza unicamente sull'amico. "Hai letto qualche incantesimo al contrario di nuovo, non è così?" abbaiò la vampira.
Benny si indspettì di fronte a quell'accusa. Si raddrizzò e disse "Ehi, quello non mi succede già da un po'!"
"No, questa volta noi non c'entriamo niente con questa storia, ma ho un'idea di cosa possa essere successo." Gli altri si chinarono leggermente in avanti, aspettando il resto del discorso.
"Vi ricordate di quella forza negativa di cui la nonna di Benny ci ha parlato poco tempo fa? Ecco, credo che in qualche modo si sia impossessata del libro dove tutti i mostri che abbiamo duvuto affrontare erano descritti e li abbia riportati in vita tutti insieme."
Ricevette solo sguardi scettici e sopracciglia alzate in risposta.
"Ragazzi, dico sul serio, ho avuto una visione toccando quel libro! Tutti i nostri nemici passati sono usciti da lì!"
Il viso di Benny si rilassò in un sorriso felice. "Amico, dillo subito che hai avuto una visione, perchè sennò i tuoi discorsi sembrano delle cose campate per aria!"
"E sentiamo, quand'è che avresti avuto questa visione? Perchè non ce l'hai detto prima?" chiese frettolosamente Sarah.
"In biblioteca. Due secondi prima che quel vamipiro sbucasse fuori e provasse a staccarmi la testa. Ognuno è corso in una direzione diversa e non ho avuto modo di avvisarvi. Ho provato a chiamarti, ma il tuo cellulare era nell'ufficio del preside. E tu..." indicò Benny "...Lui era troppo intento a scappare verso la caffetteria per rispondermi."
"Avevo il silenzioso attivato, e mentre correvo non l'ho sentito..." ribattè piccato Benny, addentando l'ennesima ciambella.
"Quindi che si fa?" chiese Erica, sistemandosi indietro i capelli con aria pensierosa.
"Be', è semplice no? Io ricaccio tutti i mostri nel libro con un bell'incantesimo!" saltò su Benny, inghiottendo un boccone tutto intero e prendendo il suo libro di incantesimi.
"Davvero puoi? Senza... Fare più danni di quelli che ci sono già?" chiese incerta Sarah.
"Tranquilla, fai fare a Benny il Magnifico... Ethan, tira fuori il libro, che rimandiamo i piccoli a nanna!" disse baldanzoso, la faccia spavalda di chi ha tutto sotto conttrollo.
"Ehm, Benny, il libro mi è caduto in biblioteca quando siamo fuggiti..."
Sulla faccia dell'amico si dipinse un'espressione sconcertata. Si voltò a guardarlo, gli occhi sgranati, mentre Sarah ed Erica si lasciavano andare indietro scoraggiate.
"Perfetto, ora sì che siamo a posto..." disse rassegnata Erica, notando con disappunto che aveva gli stivali nuovi sporchi di fango.
"No aspettate!" esclamò Benny, mentre sfogliava furiosamente le pagine del suo libro di incantesimi. "Ah, lo sapevo! Mi basta avere un altro libro per poter eseguire l'incantesimo! Non deve per forza essere lo stesso dalla quale sono usciti!" Concluse trionfante.
"Bene, allora usa il tuo libro e siamo chiudiamo questa storia!" Il maestro di incantesimi fulminò Rory con lo sguardo.
"Genio, una volta sigillati il libro deve rimanere chiuso, e a me questo serve!"
"Sì be', per come lo usi tu serve a poco lo stesso..." disse acida Erica.
"Ehi, tu non hai sempre nella borsa una copia di Dusk V?" La bionda fissò Sarah sbigottità."Vuoi scherzare? Vuoi che sacrifichi la mia copia per..." Tutti la fissarono intensamente. "E va bene... Ecco, tenete! Ma fai in modo che il tuo incantesimo abbia essetto, o ti stacco le dita ad una ad una!"
Benny annuì deciso. Pronunciò l'incantesimo e diversi lami di luce vennero risucchiati dal libro aperto davanti a lui; poi si richiuse con uno scatto e rimase fermo immobile.
Aspettarono qualche secondo prima di parlare "E'... Andata?" "Sì, sembrerebbe di sì!"
Benny prese cautamente il libro in mano e lo scosse.
Non successe nulla.
Tutti i presenti tirarono un sospiro di sollievo.
✦ - ✦ - ✦Il sole cominciò a rischiarare il cielo a est.
"Che nottata gente..." esalò un Ethan sollevato, fermo nella posizione supina in cui era crollato poco prima.
"Bene, è quasi ora di colazione..." Tutti gli sguardi rassegnati conversero su Benny.
"Chi vuole un dolcetto?"