Titolo: Bentornato, Capitano.
Autore:
slayer_87 Fandom: Torchwood
Pairing: Jack/Ianto
Rating: Nc17
WordCount: 500(fdp)
Dedica: a
adamanthea86 per il suo compleanno. So che è domani mia cara, ma domani non ci sono a casa, quindi te la cucchi prima, e non farmi credere che ti dispiaccia.
E la dedico anche a
mokona89 , in risposta alla sua richiesta rimming su
hotfic_exchange . Spero piaccia ad entrambe!
Bentornato, Capitano.
Le spinte erano rapide, ormai.
Una patina di sudore ricopriva i loro corpi giunti al limite delle forze.
Quanto tempo stavano andando avanti? Ore? Giorni? Nemmeno loro lo sapevano più. Si erano ritrovati quel giorno, o meglio, Jack era tornato poco prima, e da quel momento Ianto aveva avuto una sola cosa in testa.
Probabilmente anche il suo Capitano non aspettava altro, visto come si era lanciato su di lui non appena erano rimasti soli.
L'aveva baciato con passione, e Ianto non aveva potuto fare a meno di sciogliersi completamente a quel gradito, inatteso, e quanto mai sospirato ritorno. Il sapore di Jack non era cambiato, ed in realtà erano passate solo poche settimane da quando se n'era andato, ma gli era mancato.
Ne aveva sentito la mancanza in modo feroce, come se qualcosa lo avesse tenuto prigioniero fino a quel momento.
Si era fatto guidare fino alla scrivania del suo ufficio, entrambi troppo eccitati e bisognosi di contatto per anche solo cercare di fare qualcosa di più elaborato.
Jack era riuscito, chissà come, ad avanzare oltre la camicia e aveva immediatamente cominciato a tormentargli il collo, riscoprendo gli incavi e le vene che era solito baciare e succhiare, nei mesi precedenti.
Ianto non aveva opposto alcuna resistenza, anzi, aveva reclinato la testa all'indietro per dargli maggior accesso, mentre le sue mani ritrovavano il loro posto naturale tra i capelli di Jack.
Quando l'altro lo fece sedere sul tavolo, per poi togliergli i pantaloni e l'intimo rapidamente, Ianto era sull'orlo di una combustione spontanea. Già prima di allora erano stati assieme, in molti modi tra i quali qualcuno che di certo non era mai stato sperimentato prima da umano, ma mai come in quel momento si sentiva il bisogno di Jack: i suoi gesti, i suoi gemiti, parlavano di quanto lo volesse, lo desiderasse, in profondità.
Neanche si accorse di Jack che gli stava allargando le gambe, fino a quando non sentì una lingua lambire piano la sua apertura.
Sobbalzò colto di sorpresa, ma Jack lo tenne giù, riprendendo poi la sua esplorazione. Non pago di quello stimolo, aveva anche aggiunto una mano ad accarezzare la sua erezione, e così facendo lavorò in tandem su di lui, procurandogli decine di migliaia di scosse di piacere che si irradiavano sulla sua spina dorsale inibendo qualunque capacità di fare qualsiasi cosa avesse mai voluto fare.
Era solo capace di gemere il nome del suo torturatore, in una litania che divenne sempre più veloce, mentre sentiva quella lingua dentro e intorno a lui.
Venne colto di sorpresa quando la stimolazione cessò. Alzò la testa per vedere cosa fosse successo, e in quel momento Jack si spinse dentro di lui. Era talmente lubrificato, o probabilmente era così eccitato, che non sentì quasi il leggero fastidio dato dalla penetrazione.
L'unica cosa che vedeva, che sentiva e che stava assorbendo con ogni suo senso era Jack.
L'acme giunse e passò: Ianto era così spossato che si addormentò sul tavolo, senza timore.
Ora c'era Jack ad occuparsi di lui.
The End