[CM] Le ore di Peter

Aug 27, 2008 14:21

Titolo: Le ore di Peter
Fandom: Criminal Minds
Personaggio: Aaron "Hotch" Hotchner
Prompt: 006. Ore @ fanfic100_ita
Rating: arancione, PG13
Conteggio parole: flashfic 356 (W)
Note: ispirato all'episodio 2x02: P911/Vite all'asta.
Avvertimenti: Accenni di pedofilia.
Disclaimer: I personaggi non sono miei, ma appartengono al loro creatore Jeff Davis e agli aventi diritto (che suppongo siano la CBS). Io non guadagno assolutamente niente da tutto ciò.
Tabella: qui

Stiamo tutti guardando la stessa cosa. Quel timer che scorre inesorabile all'indietro a segnalarci che ogni secondo in più che usiamo per rabbrividire di fronte a queste immagini è un secondo in meno speso per farle cessare.
I secondi scorrono più veloci quando un contatore digitale te lo fa notare.
L'agente Kathrine Cole è quella più provata di noi ed è strano, essendo lei quella che ogni giorno combatte contro questi crimini e che dovrebbe essere più abituata a queste scene. Ma il suo non è solo orrore, è senso di colpa. Si sente in colpa perché ha deciso di andare avanti, di trascurare un bambino perduto per cercarne un altro. L'ammiro per aver avuto la forza di farlo e capisco come possa sentirsi. Io mi sono sentito in colpa quando hanno sparato ad Elle. Ripulire il suo appartamento dal suo stesso sangue è stato solo un modo per cancellare quella sensazione insieme alle scritte sul muro. Non ha funzionato. Così come non hanno funzionato le solite frasi che l'agente Cole si sarà sentita dire.
- Non potevi fare altro. -
- E' stata la cosa giusta da fare. -
- Pensa a quanti bambini hai salvato! -

Il timer prosegue inesorabile. Il tempo diminuisce mentre l'angoscia cresce. Reid citando qualche statistica direbbe che è un rapporto inversamente proporzionale.
E Peter è solo con uno sfruttatore che lo sta vendendo.
Dove saranno i suoi genitori?
Non posso fare a meno di pensare che potrebbe esserci Jack sopra quel conto alla rovescia. Il mio Jack. Il bambino che condivide casa con me, quelle rare volte in cui ci sono, e che quasi non conosco. Provo a ricordare il suo volto, ma vedo solo quello disperato di Peter. Peter che grida senza voce e il timer. Un secondo che passa. Un altro. Un altro ancora.
Chissà qual'è il nome di Peter, il suo vero nome. Chissà se ce l'ha.
17:27:25. Questo è il tempo che ci rimane. Ed è troppo poco.
- Ce lo faremo bastare. - dice con sicurezza Morgan quando Reid lo fa notare.
Dobbiamo farcelo bastare, non abbiamo altra scelta. Peter non ha che noi.

***
Sono tornata dalla Germania e sono ancora viva. E' molto più di quanto mi aspettassi, c'era il serio rischio che Alberto venuto a conoscenza delle mie nulle scarse capacità linguistiche cercasse di uccidermi perché l'avevo trascinato in una trappola in un paese straniero. Oppure che mi lasciasse là. E invece è stato caritatevole, forse perché l'ho riempito di Brezen, Kartoffeln, Schnitzel e birra. E perché avevo in ostaggio la cartina.
Ho ricominciato a studiare (dalimice smettila di ridere come una psicopatica!) e a lavorare e per ora sono abbastanza calma e rilassata. E con un po' di ispirazione, vedremo cosa riuscirò a combinare.
Tschüss a tutti!

fandom: criminal minds, claim: aaron hotchner, community: fanfic100_ita, [flashfic]

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