Titolo: Gita fuori porta
Fandom: Hey!Say!ump
Pairing: Arioka Daiki x Yamada Ryosuke
Rating: G
Avvertenze: Slash
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: //
Note: Scritta per la
think_fluff con il prompt “Castello” e per la
camera_oscura con il prompt “Fontana.”
WordCount: 354
fiumidiparole **
A Ryosuke era sempre piaciuto fare le gite. Fin dall’asilo, quando li portavano a vedere i luoghi caratteristici di Tokyo, o semplicemente a fare dei giri nei musei o allo zoo. Gli piaceva stare insieme agli altri bambini o ragazzi, a divertirsi tutto il giorno e quella passione per passare le giornate fuori casa a rilassarsi non l’aveva perduta nemmeno quando era diventato un idol.
Ogni volta che ne aveva la possibilità infatti, prendeva uno zaino, le chiavi della macchina, e girava finché poteva o fino a che non si stancava.
Quel giorno la sua felicità superava vette indescrivibili. Stava da poco insieme da Daiki e aveva deciso di sfruttare la giornata libera che avevano per andare a visitare il castello di Nijo-ji, a Kyoto, vicino al Palazzo Imperiale.
Erano arrivati di buon’ora, anche se tirare giù dal letto Daiki quella mattina era stata un’impresa, ma nulla avrebbe potuto smorzare la sua allegria. Il fidanzato lo aveva seguito come uno zombie almeno fino all’arrivo a Kyoto, rifiutandosi di guidare e addormentandosi di nuovo sul sedile.
Yamada aveva ridacchiato e lo aveva lasciato fare. Daiki si era ripreso appena avevano fatto colazione e poi si erano divertiti insieme a farsi foto e a fotografare tutti i giardini o l’interno del complesso Ninomaru.
Arrivata l’ora di pranzo, infine, Daiki si era ritrovato solo nei giardini, perso nella contemplazione della bellezza che lo circondava. Senza preoccuparsi troppo per l’assenza del fidanzato, Daiki lasciò il castello, uscendo sulla strada, raggiungendo infine la grande fontana che si trovava nella piazza di fronte a lui.
Daiki ridacchiò, osservando Ryosuke. Era seduto a gambe incrociate sul bordo in pietra della fontana, mentre mangiava voracemente una porzione di takoyaki caldi, appena presi dal chiosco vicino a lui.
Il più grande rimase qualche minuto ad osservarlo, a guardare come la felicità trasparisse dal suo volto, come fosse sempre e inesorabilmente ottimista. Sorrise anche lui, desiderando di riuscire a fargli mantenere sempre quel sorriso e quell’allegria.
Comprando a sua volta dei takoyaki e sedendosi accanto a lui, Daiki si disse che in fondo era stato un bene essere svegliato all’alba per poter ammirare il capolavoro più bello di tutti.