[KAT-TUN - Kis-My-Ft2] The courage to love you

Jun 14, 2012 10:28

Titolo: The courage to love you
Fandom: KAT-TUN + Kis-My-Ft2
Pairing: Tanaka Koki x Fujigaya Taisuke
Rating: PG13
Avvertenze: Slash, Death!Fic, AU!
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: Koki lo aveva seguito. Sì, si sentiva come uno stalker, ma dal primo momento che l’aveva visto, qualcosa dentro di lui era scattato e non riusciva a farne a meno.
Note: Scritta per la diecielode con il prompt “Il tempo è ladro di cose mai dette”
WordCount: 751 fiumidiparole

**



Koki non amava particolarmente andare a scuola. La trovava inutile, nonché una enorme perdita di tempo.
Poi aveva trovato qualcosa per il quale sembrava valere la pena alzarsi tutte le macchine e chiudersi in quella che considerava una specie di prigione.
Si era trasferito un nuovo studente. Un tale Fujigaya Taisuke, da Sapporo.
Pensava che fosse un ragazzo sperduto, uno di quei contadinotti ingenui che il massimo che hanno era una donna in un video porno. Quei fortunati che sperduti nell’Hokkaido avevano perfino la connessione internet.
Invece no.
Si dava da fare il ragazzo, in luoghi che non avrebbe dovuto frequentare, facendo cose che non avrebbe dovuto fare.
Koki lo aveva seguito. Sì, si sentiva come uno stalker, ma dal primo momento che l’aveva visto, qualcosa dentro di lui era scattato e non riusciva a farne a meno.
Lo guardava, ogni secondo che poteva e lo seguiva, aspettando che finisse di lavorare nell’host club, magari dopo aver anche fornito adeguata assistenza sessuale al pervertito di turno.
Stare intorno a Taisuke era pressoché impossibile. A scuola non parlava con nessuno, non intratteneva nessun tipo di rapporto e prendeva voti che erano più o meno nella media.
Aveva provato ad avvicinarsi, durante il pranzo ed era stato bruscamente rifiutato. Koki era rimasto fermo in piedi, accanto al tavolo, osservando il ragazzo che se ne andava via, incurante degli sguardi che aveva attirato su di sé.
Ma Koki era veramente testardo e più veniva allontanato, più cercava un modo per avvicinarsi.
Ed era stato in quel momento che aveva deciso, se proprio non voleva avere rapporti con lui in maniera consona, di farlo suo diventando un suo cliente.
Vedere lo stupore sulla faccia di Taisuke, ripagava di tutti i soldi che aveva speso per lui, per poter passare quelle poche ore insieme.
E gli era piaciuto stare con lui, ascoltarlo parlare, sentirlo così vicino.
Poi aveva dato fondo a tutti i suoi averi, solo per un paio d’ore nello stesso letto. Taisuke si era lasciato andare alle sue mani, alla sua bocca, senza dire nulla, senza fare nulla, lasciandogli libero accesso ad ogni parte del suo corpo.
E Koki si era spinto dentro di lui, senza fretta, perché voleva godersi quella pelle, quella carne calda e bollente.
Lo voleva come non aveva mai desiderato nulla in vita sua Koki.
E avrebbe voluto averlo sempre, in ogni momento della sua vita.

**

I loro incontri non erano mai troppo ravvicinati. Koki si era trovato un lavoro quasi subito dopo il diploma.
Avrebbe fatto qualunque cosa pur di riuscire a vedersi ancora con Taisuke.
Aveva visto il suo lento cambiamento, settimana dopo settimana. Era cambiato dal ragazzino che aveva conosciuto al terzo anno di scuola superiore.
Erano diventati amici, forse amanti, Koki non avrebbe saputo spiegare con precisione che cosa li legasse.
Eppure era insostituibile e grazie a quel sentimento, si era accorto di quei piccoli cambiamenti che un occhio estraneo non avrebbe mai visto.
Era più scontroso, arrabbiato. Deluso forse, Koki non avrebbe saputo dire esattamente quali fossero le cause del malessere di Taisuke.
Sapeva che prendeva delle pillole per mantenere sotto controllo il suo amore, ma il più grande non aveva mai saputo quanto fosse in realtà profonda e grave la malattia dell’uomo che amava.
E ogni volta che entrava dentro il club di Taisuke, Koki si riprometteva di parlargli di quello che provava, di portarlo via da là, di fare qualunque cosa per averlo accanto, solo lui, giorno dopo giorno.
Eppure, ogni volta, usciva dalla stanza del love hotel senza aver aperto bocca, seguito dallo sguardo triste e malinconico di Taisuke, che bruciava sulla pelle come un marchio.
Infine un giorno era successo.
Era entrato dentro al club e gli avevano detto che Taisuke non c’era più. Che era chiuso in un sacco dell’ospedale.
E Koki si era diretto senza fiato nel petto e lo aveva preso, portato con sé, gli aveva dato un degno riposo.
Perché era l’ultima cosa che poteva fare, che era in grado di fare per Taisuke, dopo tutti quegli anni in cui lo aveva rincorso, chiudendo a chiave quei sentimenti che non era mai riuscito ad esprimere.

**

Koki era vecchio.
Vecchio e solo. Non aveva ancora molto da vivere. Se lo sentiva dentro, ormai.
Arrancò faticosamente lungo le stradine del cimitero. Andava ogni settimana alla tomba di Taisuke, a parlare con lui, come se fosse ancora vivo.
Bagnò la tomba con l’acqua e accese l’incenso, sedendosi su un gradino della lapide, stanco.
Appoggiò la testa all’altezza del nome di Taisuke, inciso nel granito.
« Ti amo Taisuke. » furono le ultime parole che sussurrò, mentre un sorriso leggero si allargava lungo le sue labbra.

Fine.

fandom: kat-tun, challenge: diecielode {wtunes marzo}, pairing: tanaka x fujigaya, fandom: kis-my-ft2

Previous post Next post
Up