[Hey!Say!Jump] Sleep
Titolo: Sleep
Fandom: Hey!Say!Jump
Pairing: Takaki Yuya x Chinen Yuri ; Yamada Ryosuke
Rating: G
Avvertenze: Slash
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: //
Note: Scritta per la think_fluff “Scuola” e24ore con il prompt “Libro”
WordCount: 515 fiumidiparole
**
Chinen sbadigliò, cercando di non farsi vedere dal professore. Era stanco. Quella notte non aveva dormito quasi per niente e infatti non riusciva quasi a tenere gli occhi aperti.
Era rimasto a casa di Yuya alla fine. Il più grande aveva insistito talmente tanto che il buonsenso di Yuri era andato a farsi benedire.
E all’altro non importava che il giorno dopo avesse un esame a scuola o che dovesse ancora finire di ripassare. Si era comportato come un bambino viziato, ma alla fine l’aveva avuta vinta lui. E nel ricordare il suo sorriso felice, Chinen si disse che, in fondo, poteva anche fare uno strappo alla regalo e rimanere con il suo fidanzato anche durante la settimana.
Alla fine si era svegliato presto, intorno alle cinque ed era andato in salotto con il libro di testo, per ripassare.
Yuya si era svegliato poco dopo, preoccupato dalla sua assenza e aveva preparato il caffè, poi si era messo al suo fianco, offrendosi di ascoltarlo ripetere. Il più piccolo gli aveva detto che poteva tornare tranquillamente a letto e che avrebbe fatto da solo, ma nuovamente Yuya aveva insistito.
E mentre tratteneva un altro sbadiglio, si disse che effettivamente era stato utile ripetere a voce alta, anche se era convinto del fatto che in realtà il fidanzato non lo stesse ascoltando veramente.
Ma poco importava. Alla fine ciò che più contava era riuscire a ricordarsi tutte le date e gli eventi più importanti per l’esame di storia.
Ad un certo punto vide Yamada, seduto al banco accanto al suo fargli del cenni strani con le mani, cercando di nasconderle dietro all’astuccio.
Se ne accorse troppo tardi e il professore calò su di lui come un’ombra. Gli chiese di alzarsi in piedi e di ripetere la lezione fino a quel punto.
Nel rimanere in silenzio, Chinen non ricordava di aver mai provato più vergogna di quella e continuò a rimanere in silenzio anche mentre usciva dall’aula, per mettersi in punizione nel corridoio.
Tenne gli occhi chini per tutto il tempo, fino a quando non suonò la campanella e si ritrovò Ryosuke accanto a lui, preoccupato.
« Ehi! Che è successo? Di solito sono io quello che finisce in punizione perché dormo! » esclamò cercando di sdrammatizzare.
Yuri accennò un sorriso.
« È vero. » ridacchiò « È che ieri sera sono rimasto da Yuya e… » arrossì, interrompendosi e distogliendo lo sguardo.
Yamada gli diede una pacca sulla spalla, ridendo fragorosamente.
« Ho capito, ho capito, non continuare. L’importante è che tu ti sia divertito, no? » continuò facendo gesti allusivi con una mano.
Il più piccolo arrossì ancora di più, dandogli uno schiaffo in testa.
« Che cosa fai, sei impazzito? » sibilò irritato.
« Ma no, è che è… normale no? » chiese mentre seguiva il compagno che rientrava in classe.
Yuri si voltò verso di lui, fulminandolo con lo sguardo.
« Giuro, dì un’altra parola e ti scordi di copiare il compito di storia. » ringhiò.
Yamada annuì, ridacchiando, sedendosi al suo posto.
Forse, poteva anche rischiare di prendere un brutto voto al compito pur di prendere in giro Yuri.
Anzi. Avrebbe atteso l’ora del pranzo.
Dopo non avrebbe più saputo con che cosa ricattarlo, no?
Fine
Fandom: Hey!Say!Jump
Pairing: Takaki Yuya x Chinen Yuri ; Yamada Ryosuke
Rating: G
Avvertenze: Slash
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: //
Note: Scritta per la think_fluff “Scuola” e24ore con il prompt “Libro”
WordCount: 515 fiumidiparole
**
Chinen sbadigliò, cercando di non farsi vedere dal professore. Era stanco. Quella notte non aveva dormito quasi per niente e infatti non riusciva quasi a tenere gli occhi aperti.
Era rimasto a casa di Yuya alla fine. Il più grande aveva insistito talmente tanto che il buonsenso di Yuri era andato a farsi benedire.
E all’altro non importava che il giorno dopo avesse un esame a scuola o che dovesse ancora finire di ripassare. Si era comportato come un bambino viziato, ma alla fine l’aveva avuta vinta lui. E nel ricordare il suo sorriso felice, Chinen si disse che, in fondo, poteva anche fare uno strappo alla regalo e rimanere con il suo fidanzato anche durante la settimana.
Alla fine si era svegliato presto, intorno alle cinque ed era andato in salotto con il libro di testo, per ripassare.
Yuya si era svegliato poco dopo, preoccupato dalla sua assenza e aveva preparato il caffè, poi si era messo al suo fianco, offrendosi di ascoltarlo ripetere. Il più piccolo gli aveva detto che poteva tornare tranquillamente a letto e che avrebbe fatto da solo, ma nuovamente Yuya aveva insistito.
E mentre tratteneva un altro sbadiglio, si disse che effettivamente era stato utile ripetere a voce alta, anche se era convinto del fatto che in realtà il fidanzato non lo stesse ascoltando veramente.
Ma poco importava. Alla fine ciò che più contava era riuscire a ricordarsi tutte le date e gli eventi più importanti per l’esame di storia.
Ad un certo punto vide Yamada, seduto al banco accanto al suo fargli del cenni strani con le mani, cercando di nasconderle dietro all’astuccio.
Se ne accorse troppo tardi e il professore calò su di lui come un’ombra. Gli chiese di alzarsi in piedi e di ripetere la lezione fino a quel punto.
Nel rimanere in silenzio, Chinen non ricordava di aver mai provato più vergogna di quella e continuò a rimanere in silenzio anche mentre usciva dall’aula, per mettersi in punizione nel corridoio.
Tenne gli occhi chini per tutto il tempo, fino a quando non suonò la campanella e si ritrovò Ryosuke accanto a lui, preoccupato.
« Ehi! Che è successo? Di solito sono io quello che finisce in punizione perché dormo! » esclamò cercando di sdrammatizzare.
Yuri accennò un sorriso.
« È vero. » ridacchiò « È che ieri sera sono rimasto da Yuya e… » arrossì, interrompendosi e distogliendo lo sguardo.
Yamada gli diede una pacca sulla spalla, ridendo fragorosamente.
« Ho capito, ho capito, non continuare. L’importante è che tu ti sia divertito, no? » continuò facendo gesti allusivi con una mano.
Il più piccolo arrossì ancora di più, dandogli uno schiaffo in testa.
« Che cosa fai, sei impazzito? » sibilò irritato.
« Ma no, è che è… normale no? » chiese mentre seguiva il compagno che rientrava in classe.
Yuri si voltò verso di lui, fulminandolo con lo sguardo.
« Giuro, dì un’altra parola e ti scordi di copiare il compito di storia. » ringhiò.
Yamada annuì, ridacchiando, sedendosi al suo posto.
Forse, poteva anche rischiare di prendere un brutto voto al compito pur di prendere in giro Yuri.
Anzi. Avrebbe atteso l’ora del pranzo.
Dopo non avrebbe più saputo con che cosa ricattarlo, no?
Fine