Titolo: Drunk
Fandom: Hey!Say!Jump
Pairing: Yabu Kota x Inoo Kei
Rating: G
Avvertenze: Slash
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: //
Note: Scritta per la
think_fluff “Liquore” e
24ore con il prompt “Quieto vivere”
WordCount: 493
fiumidiparole **
Quando Yabu rientrò a casa trovò Kei completamente ubriaco.
Alzò un sopracciglio. Era raro che fosse il fidanzato quello che beveva fino a superare i loro limiti.
Kei lo sentì in corridoi e dal salotto gli corse incontro e Yabu dovette far ricorso a tutte le sue forze per non farlo cadere a terra.
Il più piccolo iniziò a ridere, senza smettere e poi fece cenno di farlo scendere. Yabu lo assecondò, desiderando comunque solo andare a letto. Erano le quattro del mattino ed era stanco morto.
« Kei-chan, perché ti sei messo a bere? » chiese poi lentamente.
L’altro riprese a ridere.
« Perché? Mica sono ubriaco! Ho solo… bevuto un paio di bicchieri di… » indicò il tavolo in salotto dove si trovavano quattro bottiglie di liquore completamente abbandonate a sé stesse « Non lo so che cosa era, ma era buono! » commentò poi.
« Un paio di bicchierini, eh? » borbottò fra sé e sé Yabu, passandosi un braccio di Kei dietro al collo « Forza, ora andiamo a lavarci la faccia con un po’ di acqua fredda e poi andiamo a dormire che devi essere stanco. »
« Bla, bla, bla. » gli fece il verso Kei ridacchiando « Sei proprio vecchio e palloso Kota. Sono giovane. Non posso bere? »
« Certo, certo che puoi bere. » gli disse « E chi te lo vieta? Sei ubriaco! »
Kei alzò la mano libera, mimando di nuovo la voce del più grande. Yabu normalmente un po’ se la sarebbe presa, ma per il quieto vivere proprio e del vicinato lasciò correre. Kei di certo non era in grado di intendere e di volere e scatenare un litigio a quell’ora non gli sembrava decisamente il caso.
Lo trascinò in bagno, lavandogli la faccia.
« Mi vuoi dire perché hai bevuto così tanto? » domandò poi, una volta che furono seduti sul letto.
Yabu iniziò a spogliarlo per mettergli il pigiama e Kei non faceva altro che ridere.
« Ho bocciato un esame oggi. » rise ancora di più « E sai cosa? Ero talmente arrabbiato che credo di averlo anche insultato. »
Il più grande sospirò, alzandogli in braccio per infilargli la maglietta a maniche corte.
« Forza, ora dormi. » gli disse invece « Ne riparliamo domani. »
« Non ho sonno, Kota. » si agitò Kei mentre lo spingeva sul letto « Giochiamo a carte. » iniziò « Dai! Fammi felice. Sei stato via fino ad ora! Dai, giochiamo a carte! » continuò.
Kota sospirò di nuovo, cercando di farsi coraggio. Si sarebbe addormentato a breve.
Si alzò dal letto, tornando in salotto e prendendo le carte. Quando rientrò, chiudendosi la porta della stanza alle spalle, vide Kei già profondamente addormentato.
Tirò un sospiro di sollievo mentre si avvicinava a lui. Gli tirò il lenzuolo fin sopra la spalla sapendo che era un tipo freddoloso e poi gli diede un bacio sulla guancia, augurandogli come tutte le sere la “Buonanotte”.
Anche lui, alla fine, appena appoggiò la testa sul cuscino, crollò addormentato.
Fine.