Titolo: Amakute suppai toko nokoshite oide
Fandom: KAT-TUN + Kis-My-Ft2
Pairing: Tanaka Koki x Fujigaya Taisuke
Rating: NC17
Avvertenze: Slash, Non!Con
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: Il problema è lui. Fujigaya. Taisuke.
Note: Scritta per la
diecielode con il prompt “Vieni con me” e per il
mmom_italia e per il Bad Wrong Week di
maridichallenge con il prompt “Deprivazione sensoriale”
WordCount: 1312
fiumidiparole **
Ci hai provato. Tu lo sai che non hai colpa. Hai provato ad ignorarlo, a fingere che non esistesse, a fartene una ragione.
Così non è stato, vero? No, perché anche adesso, dopo mesi, lasci che il tuo sguardo gli scivoli addosso, come se fosse la sua mano a sfiorare quella pelle scura. Non te ne sei mai fatto una ragione, per quanto con gli altri sei davvero a fingere che sia così.
A fingere che tu lo abbia dimenticato. A fingere che tu non lo trovi ancora sexy come la prima volta. A fingere che tu non abbia visto come Kitayama adesso lo guarda, come se volesse mangiarselo con gli occhi, come se adesso finalmente non avesse più nessun timore nel farlo.
Gli altri non pensavo che tu lo sappia. Tu lo sai.
Lo sai e lo odi, tremendamente. Vorresti stringere le sue dita intorno al suo collo, stringerle fino a che il suo corpo non rimane che cadavere fra le tue mani.
Ma ti contieni. Perché, sai anche questo, alla fin fine il problema non è Kitayama che lo guarda, non è nemmeno Kitayama che molto probabilmente se lo scopa e, in fondo, il punto di tutta questa surreale questione non è nemmeno Kitayama che si prende gioco di te, dicendo ai suoi piccoli compagni quanto sia migliore di lui.
No.
Il problema è lui. Fujigaya. Taisuke.
E' lui il problema principale. Perché è lui che permette tutto questo, perché è lui che si fa scopare come una puttana ed è lui che ti ha dimenticato, ti ha abbandonato in un angolo, ti ha gettato nella spazzatura come una bambola rotta, andando subito a farsi stringere da altre braccia e a farsi toccare e baciare da qualcuno che non sei tu.
E' lui il problema. E lo sai.
E sono mesi che ci pensi, sono mesi che lo sogni, che desideri che torni da te, perché tu ne sei assolutamente convinto, l'unico posto dove lui può stare è accanto a te.
E, dentro di sé, sai che lo sai anche lui. Glielo devi solo dimostrare.
**
Lo osservi. Nudo nel tuo letto. Ti piace. Ti eccita. E' sempre stato così. Ti ha sempre fatto uno strano effetto il tuo Taipi, un po' come la droga.
La provi una volta e non te ne liberi più.
Lui è uguale. Solo l'odore della sua pelle ti eccita. Emana sesso da ogni poro e ti domandi come mai solo lui riesca a farti uscire di testa in questa maniera.
Hai provato in questi mesi a frequentare qualcun altro, ma nessuno di loro poteva essere al suo steso livello.
Lui è la tua droga e nessuna disintossicazione riuscirà mai a strappartelo via dalla testa.
Ti avvicini. Lui è ancora svenuto. Si risveglierà presto e finalmente lui capirà che siete fatti per stare insieme.
Gli sfiori il volto, stando ben attento a non togliergli la benda che ha sopra gli occhi. E' più divertente così, no?
Gli accarezzi i capelli. Sono morbidi. Scivoli lungo la guancia, accarezzandogli poi il collo e infine le clavicole. Lo vedi storcere un attimo la bocca e poi il naso. Ti allontani.
Sta per svegliarsi.
Sorridi. Lo senti agitarsi, chiedere ripetutamente dove si trova, le braccia immobilizzate alla spalliera del letto.
Cerca di togliersi la benda, senza successo. Senti il suo respiro farsi sempre più pesante mentre sali sul letto, sulle ginocchia.
Gli accarezzi il petto. Lui ansima ancora più pesantemente, e ti chiede ancora chi sei. La tua mano scivola lungo l'addome, finendo poi sul suo inguine, stringendogli tra le mani l'erezione.
Lui sussulta e si morde un labbro. Ti implora ancora di lasciarlo andare, chiunque tu sia. E tu sorridi. Perché ti piace la sua voce che ti implora. Ti è sempre piaciuta.
La tua mano si muove sempre lentamente su di lui. Ed è un uomo, per quanto è spaventato, lo senti che si sta eccitando mentre gli diventa via via sempre più duro e il tuo sorriso si fa più ampio.
Ti fa piacere vedere che riesci ancora ad eccitarlo, come un tempo. Il suo fiato si fa più pesante, questa volta mentre cerca ti trattenere gemiti di piace.
Ti muovi più velocemente, ascoltando solo il suo respiro. Poi lo lasci. Monti su di lui, poco delicatamente e gli afferri il volto per il mento. Lo costringi ad aprire la bocca, infilando dentro di lui la tua erezione che stringeva fino a poco fa dentro i tuo pantaloni.
Lo senti soffocare un grido di sorpresa e poi tossisce, ma non gli dai modo di respirare troppo. Vorresti farlo, ma il calore della sua bocca è talmente forte che non riesci quasi a tenere gli occhi aperti.
Ti muovi dentro di lui, lentamente. Ti spingi fino in fondo alla sua gola, sfiorandola e trattieni con poco successo dei gemiti di piacere. Lo afferri per i capelli, intimandogli con voce roca di collaborare.
E lui, trattenendo invece dei singhiozzi, lo fa. Senti la sua lingua contro di te e gemi ancora, a voce più alta.
Senti le sue labbra stringersi sulla tua erezione e vorresti rimanere per sempre dentro quella bocca calda e accogliente, ma sai che non puoi.
Se lo fai, il gioco finirebbe subito ed è un gioco troppo allettante affinché tu possa farlo finire così in fretta.
Ti muovi più velocemente, fino a che non esci da lui, sull'orlo dell'orgasmo. Ti concedi qualche secondo per riprendere fiato.
Ed è in quel momento che lui ti chiama per nome, perché ti ha riconosciuto. Sorridi, ma non gli rispondi.
Ti piace sentirlo implorare. Ed è troppo eccitante perché tu lo possa effettivamente lasciar andare.
Gli baci la pelle, mentre lo senti trattenere i singhiozzi. Ti irritano quei lamenti inutili, ma fai finta di niente.
Lo perdoni perché è l'uomo che ami. Lo hai sempre perdonato.
Scivoli oltre la sua erezione ancora leggermente dura, penetrandolo con la lingua. Lo senti trattenere un gemito e continui il tuo lavoro.
Vuoi che goda, non che soffra. Lui deve capire che può stare solo con te e con nessun altro. La sofferenza non lo aiuterebbe.
Ti aiuti anche con le dita per prepararlo. Affondi dita e lingua dentro di lui, lo prepari, lo allarghi e senti i suoi gemiti di piacere e ti piace la sua faccia mentre gode e si morde un labbro.
Torni fra le sue gambe, allargandogliele perché devi stare comodo. Poi fai passare un braccio sotto una sua gamba, alzandogliela leggermente e inizi a prepararlo.
I suoi denti affondando nelle sue labbra e ti muovi lentamente, perché si deve abituare. Entro del tutto in lui e senti come il suo corpo ti avvolge completamente e hai di nuovo la certezza che l'unico che può completarti è solo lui, solo il tuo Taisuke.
Inizi a muoverti, a spingere, dapprima sempre piano, poi la tua eccitazione si fa ancora più alta e le tue spinte aumentano di intensità e di profondità.
Lui geme, questa volta di piacere.
Gli stringi di nuovo la mano intorno all'erezione, la muovi, lo vuoi far godere perché il suo viso stravolto dal piacere è quanto di più bello tu abbia mai visto.
Ti spinsi con ancora più forza dentro di lui, dentro il suo corpo bollente e caldo, fino a che non lo senti venire ed è in quel momento che le tue spinte si fanno sempre più violente perché ti senti anche tu sull'orlo dell'orgasmo.
Vieni dentro di lui con un gemito roco, pieno di soddisfazione. Ti accasci accanto a lui, mentre senti che la sua guancia è umida e ti domandi perché.
Non lo vuoi sapere.
Sai che anche lui vuole stare con te. Non può essere altrimenti. Monti di nuovo su di lui, gli accarezzi il viso, lo baci.
Poi le tue mani si stringono sulla sua gola. Le stringi, le stringi con forza, fino a che non la smette di agitarsi.
Poi ti sdrai di nuovo accanto a lui.
E' finita. La sua storia con Kitayama è finalmente finita. Adesso Koki, tu e lui potete stare per sempre insieme.
Fine