[Hey!Say!Jump] You abused me in a way that I've never known

Mar 14, 2012 10:57

Titolo: You abused me in a way that I've never known {Break me, Shake me - Savage Garden}
Fandom: Hey!Say!Jump
Pairing: Arioka Daiki x Inoo Kei ; Yabu Kota x Inoo Kei; Takaki Yuya
Rating: NC17
Avvertenze: Slash; Tortura; Death!Fic; AU!
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La ( Read more... )

pg: takaki yuya, challenge: cow-t2, pairing: yabu x inoo, fandom: hey!say!jump, challenge: mezza tabella, pairing: arioka x inoo

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vogue91 March 25 2012, 22:53:33 UTC
Dì quello che vuoi.
Dì che non ti piace, che per te non ha un senso, che non ti piace come l’hai scritta, ma questa per me è una delle tue storie migliori.
Innanzitutto, dovresti saperlo, amo il genere.
E poi è qualcosa di nuovo, e mi piace vedere i Jumpi in queste vesti.
Ma non è solo questo il punto.
Mi piace fin da subito com’è costruita.
Il punto di vista di Yabu sugli omicidi quando ancora era soltanto un caso come un altro, quando ancora non era niente di personale, e la sua frustrazione, danno un quadro chiaro della situazione, mi piace il modo in cui descrivi le indagini, il ritrovamento dei corpi e il modus operandi, lo trovo particolarmente realistico (...anche se la mia concezione di realistico si basa ormai su Criminal Minds, e sappiamo benissimo entrambe che una serie in cui sono presenti soggetti come Spencer Reid e Penelope Garcia non possono davvero essere reali).
Ma non divago xD

Mi piace anche come si scoprono i dettagli un po’ per volta; mi piace il piccolo scorcio sul passato di Kei, come sia finito a fare il modello, e la descrizione del servizio fotografico con Daiki, la sua sensazione di disagio che dà già dall’esterno una visione inquietante del personaggio.
Che poi ci fosse lo zampino dell’Inoobu era scontato, ma loro sono inseparabili, piccoli <3

E dà bene l’idea di quello che sia la sua psicosi (perché sì, è psicotico “-.-) proprio il pezzo iniziale, tutta la descrizione di quello che cerca nei suoi ‘modelli’, tutto quello che non riesce a trovare e quanto la cosa riesca a frustrarlo.
Nessuna sorpresa che sia un serial killer, insomma xD

…ma andiamo al clou della vicenda.
Ok, la presenza di Yuya passa del tutto inosservata.
Sono stata la prima a dirgli che era inutile, che come sempre non serviva a niente, che era solo di sfondo.
E sono felice che tu mi abbia smentito xD
Perché finché non lo vedi scritto nero su bianco, non ti rendi conto di come ci sia lui dietro a tutta questa follia, né tantomeno arrivi a pensare che il motivo sia personale, che possa avere del rancore nei confronti di Yabu e che metta in atto la sua vendetta attraverso Kei.
Insomma, mi piace com’è costruito ogni dettaglio.
E, nelle battute finali, ho provato tanta pena per Daiki, perché Yuya è decisamente la figura dominante, e si può dire che abbia plasmato la mente del fratello fino a renderlo complice di quella follia, quando mi sembra del tutto chiaro che Dai-chan non sia affatto mentalmente stabile.
Insomma. Sono felice che Yuya sia morto, che sia morto così, perché non sarebbe stata giusta nessun’altra fine per lui.
E, per quanto fossi consapevole del fatto che Kei alla fine sarebbe morto, devo dire che non me lo sono aspettato fino alla fine.
Perché era troppo perfetto.
Yuya con una pallottola in testa (...la sua soddisfazione nel morire è molesta, ma vabbé), Daiki in prigione e il poliziotto che si sfonda di seghe mentali va a salvare la sua bella principessa (sì, Kei è una bellissima principessa xD).
...e la bella principessa muore.
È seriamente straziante.
Mi piace come hai descritto il dolore di Yabu, perché è qualcosa di davvero difficile da fare, a parer mio.
Perché non riesco ad immaginare uno scenario peggiore di quello che si è ritrovato davanti, né come possa davvero continuare a vivere portandosi dietro il peso di quel dolore.
E, come scrivi alla fine, non se ne libererà mai fino alla morte, perché non può farlo, perché l’uomo che ama è morto in un modo orribile e lui probabilmente cova dentro di sé del senso di colpa, il pensiero che se le cose fossero andate diversamente Kei potrebbe essere ancora vivo.

Ma la chiudo qui, sul dolore di Yabu.
E sulla morte di Kei.
E sulla pena per Daiki.
E sul fatto che il mio ichiban è uno stronzo, e io sono contenta così.
E lo ripeto: è una delle storie più belle che tu abbia scritto. E su questo non si discute u.u

Questa recensione partecipa a Recensioni di Primavera @ maridichallenge.

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