[Saiyuki Gaiden] Mortalmente vivo
Titolo: Mortalmente vivo
Fandom: Saiyuki Gaiden
Pairing: /
Rating: G
Avvertenze: One Shot
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: Scostò con un piede un paio di libri, scoprendo il volto di Tenpou. Sospirò. Si annoiava. Terribilmente.
Note: Scritta per il COW-T2 di maridichallenge con il prompt “Sud”
WordCount: 469 @fiumidiparole
*°*
Il mondo celeste era davvero noioso.
Questo pensava il Generale di Divisione dell'Esercito Celeste dell'Ovest, Kenren Taishu.
Si trovava, come al solito, nella piccola casa del suo superiore, Tenpou Gensui, ancora addormentato sotto una catasta di libri e bottiglie di sakè vuote.
Chissà perché aveva iniziato a bere in quella maniera, senza nessuno motivazione plausibile dato che, come sempre, i demoni sul mondo terreno erano tenuti a bada da Nataku e che Goku non si faceva vedere da quelle parti da più di una settimana.
“Forse per noia”, si disse poi.
Non era lo stesso motivo per cui anche lui andava in giro con del sakè attaccato alla vita, motivo per cui veniva ripetutamente ripreso dai superiori?
Scostò con un piede un paio di libri, scoprendo il volto di Tenpou. Sospirò.
Si annoiava.
Terribilmente.
Era già da qualche giorno che non si vedeva Goku in giro, probabilmente in punizione per aver svuotato per l'ennesima volta la credenza della residenza di Konzen.
Al pensiero di quella scimmia sorrise leggermente. Poi si chinò, tornando a quello per cui era andato a chiamare Tenpou.
C'era una riunione dei generali e poi, subito dopo, l'esercito dell'Ovest doveva scendere sulla Terra per una ricognizione.
Scosse un paio di volte Tenpou, lo obbligò a lavarsi e, mentre sentiva l'acqua scorrere nel bagno diede una ripulita alla divisa del più grande e una veloce riordinata.
Si domandò come fosse umanam- divinamente possibile creare tutto quel disordine in soli due giorni, ma il fatto rimaneva. Tenpou non sarebbe stato in grado di fare nulla se non ci fosse stato lui ad aiutarlo.
**
Le giornate scorrevano noiose come al solito.
Ormai nemmeno passare le giornate a bere su un qualsiasi albero di ciliegio perennemente in fiore lo aiutava ad arrivare a fine giornata.
Si sentì da chiamare e chinò la testa verso la base dell'albero. Goku, Tenpou e Konzen, un Konzen particolarmente di cattivo umore notò con irritazione, lo stavano aspettando.
Li raggiunse. Goku aveva un cestino fra le mani e saltellava in giro come sempre e come sempre sembrava l'unico che non si faceva influenzare dal malumore del suo tutore.
« Tenpou ha proposto un pic-nic sulla Terra. » esclamò il bambino « A sud! Dice che ci sono dei paesaggi splendidi dove crescono tanti frutti squisiti. E possiamo anche combattere un po'. »
Kenren alzò lo sguardo, stupito, verso il superiore. Non la considerava una persona arida di sentimenti, ma incapace di dimostrarli, quindi quella piccola esternazione di affetto, anche se indiretta, lo stupiva.
Sorrise, annuendo.
« Vedrai che ti batterò, stupida scimmia! » esclamò mentre si incamminavano verso il Portale.
Il bambino iniziò a strepitare, Tenpou a ridacchiò e Konzen a minacciarli con il suo harisen.
Kenren scoppiò a ridere e li fissò mentre si allontanavano di qualche passo.
Forse aveva iniziato a capire per quale motivo la sua vita, senza di loro, appariva mortalmente noiosa.
Fine
Fandom: Saiyuki Gaiden
Pairing: /
Rating: G
Avvertenze: One Shot
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: Scostò con un piede un paio di libri, scoprendo il volto di Tenpou. Sospirò. Si annoiava. Terribilmente.
Note: Scritta per il COW-T2 di maridichallenge con il prompt “Sud”
WordCount: 469 @fiumidiparole
*°*
Il mondo celeste era davvero noioso.
Questo pensava il Generale di Divisione dell'Esercito Celeste dell'Ovest, Kenren Taishu.
Si trovava, come al solito, nella piccola casa del suo superiore, Tenpou Gensui, ancora addormentato sotto una catasta di libri e bottiglie di sakè vuote.
Chissà perché aveva iniziato a bere in quella maniera, senza nessuno motivazione plausibile dato che, come sempre, i demoni sul mondo terreno erano tenuti a bada da Nataku e che Goku non si faceva vedere da quelle parti da più di una settimana.
“Forse per noia”, si disse poi.
Non era lo stesso motivo per cui anche lui andava in giro con del sakè attaccato alla vita, motivo per cui veniva ripetutamente ripreso dai superiori?
Scostò con un piede un paio di libri, scoprendo il volto di Tenpou. Sospirò.
Si annoiava.
Terribilmente.
Era già da qualche giorno che non si vedeva Goku in giro, probabilmente in punizione per aver svuotato per l'ennesima volta la credenza della residenza di Konzen.
Al pensiero di quella scimmia sorrise leggermente. Poi si chinò, tornando a quello per cui era andato a chiamare Tenpou.
C'era una riunione dei generali e poi, subito dopo, l'esercito dell'Ovest doveva scendere sulla Terra per una ricognizione.
Scosse un paio di volte Tenpou, lo obbligò a lavarsi e, mentre sentiva l'acqua scorrere nel bagno diede una ripulita alla divisa del più grande e una veloce riordinata.
Si domandò come fosse umanam- divinamente possibile creare tutto quel disordine in soli due giorni, ma il fatto rimaneva. Tenpou non sarebbe stato in grado di fare nulla se non ci fosse stato lui ad aiutarlo.
**
Le giornate scorrevano noiose come al solito.
Ormai nemmeno passare le giornate a bere su un qualsiasi albero di ciliegio perennemente in fiore lo aiutava ad arrivare a fine giornata.
Si sentì da chiamare e chinò la testa verso la base dell'albero. Goku, Tenpou e Konzen, un Konzen particolarmente di cattivo umore notò con irritazione, lo stavano aspettando.
Li raggiunse. Goku aveva un cestino fra le mani e saltellava in giro come sempre e come sempre sembrava l'unico che non si faceva influenzare dal malumore del suo tutore.
« Tenpou ha proposto un pic-nic sulla Terra. » esclamò il bambino « A sud! Dice che ci sono dei paesaggi splendidi dove crescono tanti frutti squisiti. E possiamo anche combattere un po'. »
Kenren alzò lo sguardo, stupito, verso il superiore. Non la considerava una persona arida di sentimenti, ma incapace di dimostrarli, quindi quella piccola esternazione di affetto, anche se indiretta, lo stupiva.
Sorrise, annuendo.
« Vedrai che ti batterò, stupida scimmia! » esclamò mentre si incamminavano verso il Portale.
Il bambino iniziò a strepitare, Tenpou a ridacchiò e Konzen a minacciarli con il suo harisen.
Kenren scoppiò a ridere e li fissò mentre si allontanavano di qualche passo.
Forse aveva iniziato a capire per quale motivo la sua vita, senza di loro, appariva mortalmente noiosa.
Fine