Titolo: L’importante è non arrendersi di fronte alle difficoltà
Fandom: Hey!Say!Jump
Pairing: Yabu Kota x Inoo Kei
Rating: NC17
Avvertenze: Slash
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: Yabu sapeva di non essere una persona perfetta. Durante i primi tempi della sua relazione con Kei aveva sbagliato approccio e aveva rischiato di perdere tutto, senza avere nessuna possibilità di appello.
Note: Scritta per la
500themes-ita con il prompt “477. Luci spente”, per il
mmom-italia con il prompt “Spiato” e per la
diecielode con il prompt “Difficoltà”
WordCount: 799
fiumidiparole **
Yabu sapeva di non essere una persona perfetta. Durante i primi tempi della sua relazione con Kei aveva sbagliato approccio e aveva rischiato di perdere tutto, senza avere nessuna possibilità di appello.
Non era una persona ragionevole quando si arrabbiava, tendeva ad essere geloso, sia in amore che in amicizia e quando litigava con qualcuno, aveva bisogno di molto tempo per far sbollire la rabbia.
Non aveva un gran carattere e aveva più difetti che pregi e di quello Yabu ne era perfettamente consapevole.
Eppure tutto di lui Kei poteva dire, tranne che facesse cilecca quando erano sotto le coperte. Si dice che c’è sempre una prima volta ed evidentemente, per Yabu Kota, quella prima volta era arrivata.
Era a luci spente nella sua camera da letto, mentre spingeva dentro Kei velocemente, senza fermarsi un solo secondo. Il sudore gli colò lungo le tempie e si morse un labbro a sangue, irritato da quella difficoltà mai incontrata prima.
Kei, sdraiato a pancia in giù e con le braccia incrociate sotto il mento, fissava passivamente il muro davanti a sé, in attesa di qualcosa che decisamente non sarebbe arrivato. Ad un certo punto il più piccolo si alzò sulle braccia e spinse indietro Kota, facendolo cadere sul letto e facendolo finalmente uscire da dentro di lui.
« Kota, dobbiamo decisamente parlarne. E’ più di un’ora che ci stai provando e se continui non raggiungerai mai l’orgasmo. » esclamò seccato.
Il più grande incrociò le gambe e le braccia, irritato quanto il fidanzato. Afferrò una sigaretta abbandonata sul comodino e iniziò a fumare. Nel buio l’unica cosa che illuminava la stanza era il mozzicone di sigaretta che bruciava fra le sue dita.
« Mi dispiace. » mormorò solo Kota, imbarazzato, senza riuscire a guardarlo negli occhi.
« Lo so perché non ti si alza Ko-chan! Una nostra vicina di casa ha avuto lo stesso problema con il marito. E dire che quando ne abbiamo parlato, io mi sono tanto vantato del tuo cento percento di successi! »
« Cos… Tu hai parlato della nostra vita sessuale con una perfetta sconosciuta? » esclamò Kota, strozzandosi con il fumo della sigaretta.
« Non è una sconosciuta. E’ la signora che abita due piani sotto di noi. L’hai anche conosciuta, è venuta qua qualche volta a prendere il tè. »
Kota scosse la testa, troppo stanco e deluso da sé stesso per preoccuparsi delle amicizie condominiali del fidanzato.
« Comunque. » riprese l’altro come se nulla fosse accaduto « E’ sicuramente tutta colpa dei video porno che ti guardi quando non siamo insieme. L’altro giorno cercavo dei documenti per la tesi che avevo salvato sul tuo computer e ho trovato la tua cartella nascosta! Sono veramente tanti e sei veramente un pervertito, Ko-chan! »
« Ma… Cos… Quelli sono una cosa diversa, io… Non sono un pervertito! » balbettò Kota, nervoso e a disagio.
« Sì invece! A causa di quelle stupidaggini ti sei creato chissà quale aspettativa! Ma io ho un buon metodo per farti passare tutto. » si avvicinò a lui, sensuale « Non dici sempre che la mia bocca e la mia mano fanno miracoli, Ko-chan? » mormorò poi in un soffio, chinandosi sulla sua erezione.
Iniziò a toccarla, sfiorandola leggermente con le dita, baciandola e leccandola lentamente e con un pizzico di superiorità notò con piacere come, sotto le sue attenzioni, l’erezione di Kota stesse di nuovo prendendo vita.
La circondò con la bocca, spingendosi fino in fondo, leccandola fin come poteva, continuando a toccarla con la mano, masturbandolo velocemente così come erano veloci i gemiti del fidanzato.
Il più grande si abbandonò contro di lui, muovendo i fianchi, spingendosi più in fondo, ritrovando l’eccitazione che fino a poco prima sembrava averlo abbandonato.
Venne dentro la sua bocca con un gemito strozzato e poi, soddisfatto, riprese a fumare la sigaretta lasciata a metà.
Ancora più soddisfatto di lui, Kei si alzò da letto, frugando in un cassetto e porgendogli un dvd.
« Ecco Ko-chan. La prossima volta che sei fuori per lavoro, non ti guardare un porno, ma questo video. Siamo io e te, l’ho filmato di nascosto. Potrebbe essere eccitante masturbarti su di noi, come se ci spiassi, no? »
« Cos… Io… Kei… Ma… » balbettò il più grande ormai privo di ogni parola.
« Perfetto Kota. Adesso andiamo a letto, sono esausto. » commentò poi Kei, continuando ad ignorarlo.
Si stese accanto a lui e, con la velocità della luce, cadde addormentato. Kota rimase immobile per qualche altro secondo, girandosi il dvd di Kei fra le mani. Poi con un sospirò si alzò in piedi, mettendolo in borsa.
Il giorno dopo avrebbe dovuto partire per delle registrazioni per il suo programma, quindi almeno un notte sarebbe rimasto lontano da Kei.
Alla fin fine, che cosa gli costava provare? Qualcosa gli diceva che non avrebbe mai più avuto quel tipo di problemi. Kei in fondo, era sempre eccitante, anche solo da vedere.