Titolo: And I will love with urgency but not with haste
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi/Pairings: Inghilterra, OC!Nord Irlanda
Rating: SAFE
Warning: Slash
Scritta per: terza missione del COW-T d
maridichallengeWordcount: 322
Note: 1. Okay: in sostanza queste sono tre drabble divise - soprattutto temporalmente - e unite dal filo comune del fatto che mi pesa troppo il culo per postarle separatamente.
Ancora più in sostanza è che li amo e basta.
2. Artúr è il corrispettivo gaelico per Arthur ; a tighearna è sempre gaelico è in sostanza significa mio signore.
3. La prima drabble è più o meno del periodo pre-conquista romana, la seconda sempre più o meno nel 1700 e la terza ambientata ai giorni nostri.
4. Per una marea di capelli arancioni&britannici random:
http://ask-the-british-isles-family.tumblr.com/ ACCIAIO;
Le due daghe si incrociano con un clangore metallico che costringe gli uccelli appollaiati sugli alberi vicini a scappare, spiegando le ali e abbandonando il rifugio sicuro dato dai rami robusti; Ossian getta il capo all’indietro, ridendo sonoramente nello sfuggire di lato per evitare il secondo colpo di Artúr ed esultando mentalmente nel vederlo incespicare in avanti.
«Questo è il massimo che sai fare, Artúr?» ride di nuovo quando sente l’altro ringhiare qualcosa che non capisce e si prepara immediatamente all’ennesimo attacco; «se avessi la mia lancia saresti già morto!»
«Se ti volessi morto non faresti nemmeno in tempo a pensare di prendere la tua stupida lancia».
ARANCIONE;
«I tuoi capelli sono di un colore incredibile» bisbiglia Artúr da qualche parte nella semioscurità della stanza, arricciando distrattamente una ciocca della chioma ribelle dell’irlandese con le dita.
«Sono soltanto arancioni» sospira pigramente Ossian, il capo lasciato andare contro il petto dell’altro e le dita della mano destra impegnate a sfiorare la sua coscia nuda.
«Con questa luce sono arancione di Caltrans» l’irlandese sorride di nascosto nell’udire quel sussurro che probabilmente l’altro aveva intenzione di nascondere, strofinando appena il capo contro la mano dell’inglese.
«As you prefer, a tighearna».
PELLE;
Le dita dell’inglese scorrono lentamente lungo la sua schiena, soffermandosi a sfiorare con attenzione ogni singola lentiggine che scurisce la pelle di Ossian.
«Mh..?» mormora l’irlandese con un tono di voce assonnato al quale Artúr non può impedirsi di reagire con un sospiro divertito.
«Shh, continua a dormire» in fondo può permettersi di calare appena la maschera, considerato lo stato di coma profondo in cui Ossian sembra versare: per questo si china su di lui e sfiora con le labbra la pelle morbida dell’incavo del suo collo; «goodnight, little fawn».
Prima di chiudere gli occhi e addormentarsi Artúr si ritrova a ripercorrere mentalmente più di due millenni di reciproca conoscenza e per una volta, osservando l’irlandese sorridere nel sonno accanto a lui, è quasi grato di quello che - per fortuna o sfortuna - hanno avuto.