[Daiya no Ace] give this ghost a new home

Mar 01, 2016 01:27

Titolo: give this ghost a new home
Fandom: Daiya no Ace
Personaggi: Miyuki Kazuya, Sawamura Eijun
Rating: SAFE
Prompt: "sabbia" + "cambiamento" [COW-T 6]
Wordcount: 1138
Avvertimenti: Devil!AU > Devil!Miyuki, Reborn!Eijun
Note dell'autrice: Scritta per la quinta settimana del COW-T e ispirata alla devil AU di saionjiakane.

In quel pomeriggio di maggio, la spiaggia dovrebbe essere deserta. Anche se le giornate sono quasi sempre soleggiate ormai, fa troppo freddo perchè si possa andare al mare e le vacanze estive sono ancora lontane. Ma c'è una madre, con il suo bambino e un'amica, a trasgredire la tacita regola.
Le due donne chiacchierano in modo affabile, sedute sul telo da spiaggia verde sotto il sole tiepido, mentre qualche metro più vicino alla riva il bimbo gioca con la sabbia. Una testolina tonda che spicca tra le dune chiare. È tutto concentrato, raccoglie attento con la paletta e riempie il secchiello fino all'orlo. Poi lo gira, dà qualche colpetto in cima e quando la torre è pronta il suo viso si illumina gioioso. Il suo sorriso, i suoi occhi dorati, sono sempre gli stessi. Miyuki si chiede se questo non sia uno scherzo del destino, riservato appositamente per lui. In piedi, lontano dagli altri e con le mani rifugiate nelle tasche del completo nero, osserva Sawamura Eijun, rinato in questo mondo per la seconda volta. Dall'aspetto, considera, non avrà più di cinque o sei anni adesso.
Per quanto ne sia felice in parte - è un demone e gli affari umani non dovrebbero interessargli - non può fare a meno di avvertire una strana inquietudine. Sawamura reincarnato è forse un dono troppo generoso da parte di un Dio tutt'altro che misericordioso. Gli umani sono troppo stupidi per capirlo perché non sanno. Non sanno che in realtà a Dio non interessa nulla dei loro problemi o dei loro mali. Sta lì, dall'alto della sua comoda poltrona, e si diverte semplicemente a giocare con le loro vite. In più di mille anni, l'unica cosa che Miyuki ha visto è stato un padre che dà la luce ai suoi figli e poi non se ne cura. Un immagine disgustosa. Persino loro demoni sanno essere molto più sinceri di quanto non faccia Dio con se stesso.

« Non dovresti odiarlo, Miyuki. Se lui non mi avesse creato, io non sarei stato in grado di vedere questo mondo, e non sarei stato in grado nemmeno di incontrare te »

Miyuki sospira. Non sa se si tratti di un altro dei suoi giochetti subdoli. Non sa se è forse un modo per tormentarlo. Ma si augura che questa nuova vita sia per Sawamura Eijun un modo per essere ricompensato di tutte le sofferenze che ha patito in quella passata. Spera che possa questa volta vivere più a lungo, perché nemmeno una vita intera è sufficiente per vedere tutto quello che il mondo ha da offrire agli umani come lui - figuriamoci venticinque miseri anni passati in malattia.
Miyuki chiude gli occhi. Può ancora vedere chiaramente Sawamura che perde conoscenza in chiesa nel bel mezzo della predica domenicale. Può vederlo mentre arranca sui suoi stessi piedi, ma continua testardo a dedicarsi con anima e corpo alla comunità. Lo vede mentre esala il suo ultimo respiro e lascia la presa sulla sua mano, che gli aveva chiesto di poter stringere. Miyuki era rimasto impassibile ma anche in un momento come quello Sawamura gli aveva sorriso con gentilezza. Aveva sorriso a lui, un demone, nei suoi ultimi attimi di vita. La Morte era immancabilmente venuta a prendere l'anima del giovane ragazzo nemmeno un attimo dopo. Gli aveva fatto un cenno del capo in segno di saluto, a cui però non aveva risposto.
Nella sua lunga vita da demone, di cose del genere Miyuki ne ha viste a bizzeffe. Eppure quella gli aveva lasciato un sapore stranamente amaro. Per la prima volta, si era trovato a chiedersi perché le cose erano andate in quel modo. Sospira di nuovo.
« Vuoi giocare con me? »
Miyuki quasi sobbalza, spalancando di colpo gli occhi. Il suo sguardo è catturato subito da due iridi puntate sue di lui - sangue e oro a incontrarsi di nuovo dopo tanto tempo, per la prima volta in quella vita. Senza che se ne sia accorto, Eijun gli è inaspettatamente venuto vicino. Si aggrappa alla manica della sua giacca e la strattona appena, come per attirare di più l'attenzione, intanto che l'altra mano è impegnata a tenere stretto il manico del secchiello.
Riesce a vedermi? Miyuki si chiede in un attimo di stupore, ma chissà perché non è poi del tutto sorpreso. Lo fissa per qualche secondo - Eijun tutto in trepida attesa per una risposta - e poi si accovaccia arrivando alla sua altezza. Gli poggia una mano sulla testa e gliela accarezza lentamente.
« Mi spiace, ma non posso » gli dice e Sawamura gli appare forse un po' sorpreso. Non è molto contento della sua risposta, lo vede dal modo vistoso in cui le labbra gli si arricciano prontamente in un piccolo broncio dispiaciuto. Miyuki potrebbe quasi trovarlo adorabile.
« Perché non puoi? » chiede, inclinando di poco la testa.
Perché non dovresti giocare con un demone. E poi non ti hanno insegnato che non si parla con gli sconosciuti?
Gli arruffa piano i capelli « Ho un impegno adesso. Sarà quindi per la prossima volta » promette per finta ed è sufficiente perché il viso del bimbo si distenda di nuovo in un sorriso luminoso. Miyuki non può che sorridere a sua volta, anche se non potrà per certo mantenere la parola data - ma questo ovviamente Sawamura non lo sa.
« Eijun!! »
La voce arriva forte e chiara ed entrambi si voltano in direzione della persona che sta agitando un braccio per farsi notare. A quanto pare è già tempo di andare.
« Tua madre ti sta chiamando. Farai meglio a non farla aspettare » lo incita, mentre ritrae la mano che era ancora rimasta sulla sua testolina. Eijun annuisce con un altro piccolo sorriso e lo saluta svelto, prima di mettersi a correre verso la donna che continua a chiamarlo. Miyuki si tira su e rimane a guardarlo mentre si allontana. Non appena Sawamura raggiunge le braccia della madre, a sua volta decide di incamminarsi - a lui tocca la direzione opposta - senza preoccuparsi troppo di come le scarpe laccate affondino in modo poco elegante nella sabbia.
Miyuki non sa ancora se c'è o meno qualcosa sotto, in tutta quella faccenda. Sawamura dà l'impressione di essere un bambino sano con un lungo futuro davanti a sé. Sembra che sia davvero una vita normale, questa volta.
Ma se così non fosse?
Se così non fosse, Miyuki sorride a se stesso, si dice che avrà qualcosa di molto interessante da fare. Lui è un demone. Non chiede, non supplica, non prega. È molto più il tipo da prendersi ciò che vuole - e anche con la forza se necessario. Se Dio è davvero intenzionato a giocare di nuovo con la vita di Sawamura, allora vedrà di fare in modo che questa volta si penta di averci anche solo provato.

!fandom: daiya no ace, !iniziativa: cow-t 6

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