[fic] [teen wolf] [r] Tre lune piene

Jun 15, 2013 22:04

fandom: Teen Wolf (2011)
rating: R
pg/pair: Boyd/Erica
spoiler: 3x02 - Chaos Rising
disclaimer: not mine :(
note: AU; this might hurt
teaser:
«Derek ci troverà».


Tre lune piene

Boyd si sveglia di soprassalto. Dopo la luna piena è disorientato e febbricitante. Ricorda appena il rumore di una porta che si apre e si richiude; un grido; e qualcosa di caldo e appiccicoso che gli scivola tra le dita. Nient’altro.

Fa fatica a muoversi. Le ferite lasciate dalle frecce di Allison non sono ancora guarite: non dopo che gli Alpha le hanno esplorate coi loro artigli. Boyd si trascina a sedere, esausto.

È allora che la vede: una mano minuta e ben manicurata che spunta da dietro una colonna.

«Erica!», chiama, roco. «Erica!», sempre più preoccupato.

La mano non si muove.

Boyd striscia verso di lei, i polmoni che gli bruciano per lo sforzo. Il sangue che trova incrostato sotto le sue unghie lo fa esitare.

Si costringe ad andare avanti, verso capelli biondi macchiati di rosso e vestiti fatti a brandelli. Verso occhi spalancati al soffitto e un viso reso quasi irriconoscibile da morsi e lacerazioni.

Boyd grida. Prende Erica tra le braccia e non vuole lasciarla andare.

*

Tre giorni dopo, uno degli Alpha tenta di portargliela via. Fa caldo, nella gabbia, e l’Alpha si lamenta che l’odore di composizione arriva fino ai piani superiori e non la lascia dormire.

Boyd le mostra le fauci; questo è quello che gli rimane di Erica. Ed è suo e soltanto suo.

L’Alpha pare divertita. «Non ti preoccupare, lupacchiotto», ride. «Quella non è la tua amichetta». Si volta, e un secondo Alpha entra nella gabbia e getta qualcosa sul pavimento. No, qualcuno.

Erica è priva di sensi. Ha un taglio sulla fronte e le dita e i gomiti piegati nel modo sbagliato. Ma è viva. È viva.

Boyd abbandona il corpo che ha stretto per giorni e si precipita al suo fianco. Affonda il viso nei suoi capelli. Sanno di aconito. «’rica», mormora, scosso dai singhiozzi.

Il primo Alpha si piega sulle ginocchia. «Non era lei», dice, mentre il suo compagno afferra il cadavere della ragazza sconosciuta e lo trascina fuori dalla gabbia. «Non questa volta». Sorride, e il suo sorriso è una promessa.

*

«Hanno fatto lo stesso con te?»

Erica scuote la testa contro la sua spalla. «No. Ero da sola».

Boyd le bacia la fronte.

«Derek ci troverà», dice lei.

«Sì, ci troverà presto». Boyd spera che Erica sia ancora troppo debole per sentire la bugia nelle sue parole.

*

Accade di nuovo la luna piena seguente. Così come l’Alpha - Kali - aveva promesso.

Boyd siede accanto al cadavere per tre giorni. Tre giorni in cui rifiuta di dormire e mangiare. Perché non sa. Semplicemente non sa. I suoi sensi sono troppo confusi dopo più di un mese di prigionia.

La ragazza ha gli stessi riccioli biondi di Erica; la stessa altezza; lo stesso peso. I suoi vestiti sono quelli che Erica indossava l’ultima volta che l’ha vista; odorano ancora di lei - e di Boyd.

Alla fine del terzo giorno, nessuno gli riporta indietro Erica. La gabbia rimane chiusa e il cadavere resta immobile sul pavimento. Boyd urla e ulula fino a che non ha più voce e la sua gola e la sua bocca sanno solo di sangue e vomito.

Nelle ore che seguono, si lancia furioso contro i muri e le sbarre della sua prigione. Si spezza una gamba, sei costole, la mascella… qualche dente, forse. Guarisce; si fa male di nuovo; ricomincia da capo.

Non sente il dolore. Non quello fisico.

Alla fine cade sulle ginocchia e rimane immobile, gli occhi che non vedono nulla. Non vuole vederla. Non una seconda volta: fatta a pezzi dalle stesse mani che solo due giorni prima aveva baciato.

«Uccidetemi», sussurra, quando gli Alpha ritornano.

Kali ride. «Oh, ma non sarebbe divertente se lo facessimo», gli prende il volto tra le mani e lo costringe a sollevare la testa. «E poi la tua amichetta si sentirebbe sola».

Il secondo Alpha getta il corpo di Erica sul pavimento.

Erica si sveglia e tossisce sangue sul pavimento.

«Non questa volta», ripete Kali. «Non ancora».

*

«Posso sentirti tutto il tempo. Tu non puoi sentire me, ma io posso sentirti».

Erica non incontra il suo sguardo. Non lascia che le sia avvicini. Se ne sta con la schiena appoggiata al muro opposto con le ginocchia al petto. «Isaac era qui. Ha visto una delle ragazze che hai…», si morde le labbra. «Derek ci troverà».

Boyd non dice nulla. Non se la sente di continuare a mentire.

*

Il giorno dopo la terza luna piena Boyd è lucido quando si risveglia.

La ragazza riversa sul pavimento ha le labbra e gli occhi di Erica - così capisce subito che non si tratta di Erica nemmeno questa volta.

Eppure, c’è qualcosa di familiare in lei. Un odore che traspira, appena percepibile, dalle sue labbra e dalle sue mani.

Boyd appoggia la testa contro una colonna e ride. Di tutti i modi in cui poteva scoprire di essere impazzito, avere un’allucinazione olfattiva su Stiles Stilinski non era esattamente quello che si era aspettato.

*

Erica non gli parla più. Scansa il viso quando prova a chiederle di perdonarlo. Come se lui fosse davvero da incolpare per i lividi che le segnano il corpo.

Boyd vorrebbe capire che cos’è che gli Alpha stanno usando su di lui. Forse lo aiuterebbe a fermare tutto.

Erica è in controllo del suo lupo e Boyd sta diventando sempre più feroce e violento.

Le prove sono finite. La prossima luna piena ci sarà davvero Erica nella gabbia con lui.

E allora Erica lascerà che Boyd la uccida o sarà lei stessa ad uccidere Boyd.

Boyd lo sa. Erica lo sa. Gli Alpha li spiano attraverso le sbarre e sorridono.

Boyd chiude gli occhi. Pensa: “Isaac era qui”, e “Derek deve trovarci alla svelta”.

La luna comincia a chiamarlo a sé.

Su AO3.

1. fandom: tv, 4. pairing: boyd/erica, 3. character: erica reyes, language: italian, 0. fic, 2. tv: teen wolf (2011), 6. type: au, 3. character: vernon boyd, 5. rating: r

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