[fic] [elemeNtarY] [pg13] Frontespizio
fandom: elemeNtarY
rating: pg13
pg/pair: Joan Watson, Sherlock Holmes, Clyde
spoiler: per tutti gli episodi fino a ora andati in onda in America
disclaimer: not mine
note: scritto per il prompt Vite perdute di h_mushroom per l'iniziativa Sconfiggiamo l'autofill!teaser:
Joan trova un libro.
Frontespizio
Joan trova il libro durante una delle sue escursioni solitarie.
Dalla sezione di medicina, si scopre senza sapere come in quella delle storie dell'orrore. Da lì, cominciare a sfogliare qualche poliziesco le costa solo un paio di passi verso sinistra.
I titoli, a dire il vero, non la attraggono molto; li trova ritriti: scontati come quelli di un romanzetto affettato o di un racconto erotico di quarta categoria. Persino le copertine non le dicono nulla di particolare con i loro ‘come visto in tv’ e ‘dall'acclamato autore di’. Fa per andarsene, magari per consultare qualche copia di giornale o tornare a curiosare nella la libreria di Sherlock, quando qualcosa attrae la sua attenzione.
È un grosso volume dalla copertina in pelle, incastrato tra le opere prime di Agata Christie e le inchieste del Commissario Maigret. Non ha alcuna scritta incisa sul dorso.
Joan lo estrae dalla sua fila, sorpresa quando i suoi polpastrelli non incontrano un familiare strato di polvere. Il libro non è a molto in attesa di un lettore; è un'aggiunta recente. In copertina ci sono incise due lettere dorate, unica decorazione di un’immagine altrimenti vuota: J.W.
Joan apre il libro all'altezza del frontespizio e sussulta: quelle che ha tra le mani sono le Memorie del Dottor John Watson.
Porta lo sguardo all'indice dei capitoli. È turbata nel riconoscere in essi analogie con gli ultimi mesi della sua vita, ma non è che quando trova la dedica che la tachicardia ha inizio.
Infila il libro in borsa e si precipita verso l'uscita, affatto sorpresa che gli allarmi della libreria non suonino per segnalare un furto. In fondo, quel volume non è mai stato nei loro cataloghi.
Trova Sherlock seduto a gambe incrociate sul pavimento della cucina, intento a condurre chissà quale esperimento con Clyde e diversi tipi d'insalata. Joan non gli dice una parola; invece, gli passa il libro e aspetta che anche lui arrivi alla scritta elegante nell'ultima pagina.
Questo è il primo indizio - M
Sherlock fissa quelle parole per ciò che sembrano ore, immobile con Clyde arrampicato sulle sue cosce. Poi le chiede accomodarsi al tavolo mentre lui legge ad alta voce Le Avventure di Sherlock Holmes.
«Libro primo, Watson», recita Sherlock, con una punta di sarcasmo e una di eccitazione. «Uno Studio in Rosso».
Joan ascolta in silenzio il racconto di una vita che non ha mai vissuto.
*
Editato: 12/06/2013
Su AO3.
rating: pg13
pg/pair: Joan Watson, Sherlock Holmes, Clyde
spoiler: per tutti gli episodi fino a ora andati in onda in America
disclaimer: not mine
note: scritto per il prompt Vite perdute di h_mushroom per l'iniziativa Sconfiggiamo l'autofill!teaser:
Joan trova un libro.
Frontespizio
Joan trova il libro durante una delle sue escursioni solitarie.
Dalla sezione di medicina, si scopre senza sapere come in quella delle storie dell'orrore. Da lì, cominciare a sfogliare qualche poliziesco le costa solo un paio di passi verso sinistra.
I titoli, a dire il vero, non la attraggono molto; li trova ritriti: scontati come quelli di un romanzetto affettato o di un racconto erotico di quarta categoria. Persino le copertine non le dicono nulla di particolare con i loro ‘come visto in tv’ e ‘dall'acclamato autore di’. Fa per andarsene, magari per consultare qualche copia di giornale o tornare a curiosare nella la libreria di Sherlock, quando qualcosa attrae la sua attenzione.
È un grosso volume dalla copertina in pelle, incastrato tra le opere prime di Agata Christie e le inchieste del Commissario Maigret. Non ha alcuna scritta incisa sul dorso.
Joan lo estrae dalla sua fila, sorpresa quando i suoi polpastrelli non incontrano un familiare strato di polvere. Il libro non è a molto in attesa di un lettore; è un'aggiunta recente. In copertina ci sono incise due lettere dorate, unica decorazione di un’immagine altrimenti vuota: J.W.
Joan apre il libro all'altezza del frontespizio e sussulta: quelle che ha tra le mani sono le Memorie del Dottor John Watson.
Porta lo sguardo all'indice dei capitoli. È turbata nel riconoscere in essi analogie con gli ultimi mesi della sua vita, ma non è che quando trova la dedica che la tachicardia ha inizio.
Infila il libro in borsa e si precipita verso l'uscita, affatto sorpresa che gli allarmi della libreria non suonino per segnalare un furto. In fondo, quel volume non è mai stato nei loro cataloghi.
Trova Sherlock seduto a gambe incrociate sul pavimento della cucina, intento a condurre chissà quale esperimento con Clyde e diversi tipi d'insalata. Joan non gli dice una parola; invece, gli passa il libro e aspetta che anche lui arrivi alla scritta elegante nell'ultima pagina.
Questo è il primo indizio - M
Sherlock fissa quelle parole per ciò che sembrano ore, immobile con Clyde arrampicato sulle sue cosce. Poi le chiede accomodarsi al tavolo mentre lui legge ad alta voce Le Avventure di Sherlock Holmes.
«Libro primo, Watson», recita Sherlock, con una punta di sarcasmo e una di eccitazione. «Uno Studio in Rosso».
Joan ascolta in silenzio il racconto di una vita che non ha mai vissuto.
*
Editato: 12/06/2013
Su AO3.