Come cenere nel vento - parte 3

Jan 18, 2015 20:37

Penso che inaugurerò un nuovo tag (o si dice "una nuova tag"?) per raggruppare i post sui libri della Woodiwiss. Ci penserò su.
   Intanto torno a leggere questa meraviglia. Ad essere onesta, se non fosse per alcune scene veramente inutili e idiote, questo libro non sarebbe neanche tanto male. Peccato.

CAPITOLO 8

Capitolo pressoché inutile, non succede molto, anzi.
   L'unica cosa davvero degna di nota (forse) è che un tale dottor Brook, in ospedale, riconosce Alaina perché era solito frequentare la casa dei suoi zii. Nonostante ciò, decide di mantenere il segreto per sé e le dice che, quanto prima, vorrà scambiare due chiacchiere con lei.
   È domenica, giorno del Signore e giorno di riposo. Gli zii e Roberta sono in Chiesa, i domestici non ricordo dove, e Alaina ha la casa tutta per sé. La domenica è l'unico giorno in cui la nostra eroina può permettersi di essere se stessa: pulita, pettinata, profumata e, soprattutto, vestita come si conviene ad una fanciulla, benché i suoi miseri averi non siano poi troppo sfarzosi (e, anzi, sono rattoppati).
   Ma cos'accade? Ecco che, senza preavviso, arriva il capitano Latimer, esimio scocciatore. Alaina, allora, è costretta a cambiarsi di corsa e a sporcarsi il viso, ma non fa in tempo a togliere il corsetto e la biancheria da donna (quando ho letto questo, ero già pronta ad una scenetta da ficcy), né ovviamente può far nulla per togliere via il profumo di lavanda (mi pare fosse di lavanda, ma non è importante ai fini della trama). Fatto sta che, nella foga di scendere giù e di sgattaiolare via per non essere comunque vista dal capitano, finisce per cozzarci contro. Lui, evidentemente in posizione precaria, perde l'equilibrio e cade a gambe all'aria nella rimessa. Segue uno sciocco e inutile battibecco, conclusosi con illazioni del capitano circa il profumo usato da Al (che si giustifica dicendo che è colpa di sua cugina, che gli spruzza addosso il profumo perché puzza).
   In quel mentre, tornano a casa gli zii e Roberta. Quest'ultima si accende immediatamente, ma non appena il capitano, giustificando la sua presenza lì, dice di essere venuto per una visita, zio Angus subito smorza l'entusiasmo dei due, affermando che devono uscire di nuovo per andare a trovare dei vicini (anche se non è vero). Il capitano si scusa, saluta e se ne va. Gli zii rientrano in casa e Roberta e Alaina iniziano a discutere sulla presenza del capitano in casa: cos'è successo mentre erano da soli lui e Alaina? Quest'ultima, ovviamente, non perde tempo a far credere a sua cugina che si sono rotolati nella rimessa (e poi la stron*a è Roberta, eh).

CAPITOLO 9

Passa il tempo e i capelli di Alaina crescono, perciò devono essere di nuovo tagliati, questa volta da mano esperta, rendendo il suo viso più grazioso di prima. Nel frattempo, nutrendosi meglio, il suo corpo inizia ad ammorbidirsi e tutto ciò fa presagire che fra un po' di capitoli diventerà più bella e tettona di sua cugina.
   Degno di nota, comunque, è questo passaggio:

In quel momento il suo odio per gli yankee era al culmine. Guardare i prigionieri che le sfilavano accanto era stato come vedere suo fratello trascinato via in catene. Detestava la guerra! Detestava il nemico! Detestava Cole Latimer, più di tutti!

Per la serie, evviva la coerenza: detesta più di tutti proprio l'uomo che immaginava di baciare al posto di Roberta.
   E qui, comunque, si ritorna ad un cliché dei libri della Woodiwiss (almeno nei tre letti da me): la protagonista inizia sempre per odiare il suo futuro sposo (andiamo, sappiamo già che Alaina e Cole finiranno insieme). E, nonostante il disprezzo, ecco che i suoi ormoni fanno la hola ogni volta che si trova vicina a lui.
   Un bel giorno Alaina assiste ad una discussione non da poco fra il capitano e il maggiore Magruder (quello che ha dato della sgualdrina a Roberta e non ha molta simpatia per Al): un ferito sudista rischia di avere la gamba amputata perché il maggiore non è riuscito ad estrargli il proiettile ed è convinto che l'unico modo per salvargli la vita sia, appunto, tagliargli via l'arto. Il capitano Latimer si oppone, sostenendo che, invece, si può fare un altro tentativo e, dopo un'accesa discussione, opera il prigioniero lui stesso insieme al dottor Brook (che è sudista e, proprio per questo, si occupa dei prigionieri confederati che sono stati feriti). Ovviamente l'operazione riesce e Al, quando viene a saperlo, è lì lì per lasciarsi andare alle emozioni e alla gratitudine, ma poi riesce a fermarsi in tempo lasciando perplesso il capitano.
   In tutto ciò, migliorano le condizioni dello yankee ferito (tale Bobby Johnson) a cui Alaina aveva dato una mano sotto la guida di Cole. I due riescono persino ad instaurare una sorta di rapporto di amicizia, al punto che, sentendosi forse troppo a suo agio con l'uomo, mentre legge per lui, Alaina non fa caso al tono di voce che usa (mi ero dimenticata di annotare che già in uno degli ultimi capitoli era stato specificato che quando parla nei panni di Al non usa la sua vera voce) e ciò fa capire a Bobby (che è rimasto cieco ma non idiota) che in realtà Al è una ragazza. Promette, tuttavia, di non dire nulla a nessuno se non sarà necessario. Ed è bellissimo constatare che un cieco si accorge della sua identità e un vedente invece no. Capitano Latimer, stai per vincere il premio per il più cretino dei protagonisti dei libri della Woodiwiss (anche perché sei lì lì per cadere nelle grinfie di una come Roberta).
   E ora mi faccio un'altra bella risata: come preannunciato già nel primo capitolo, ecco che ricompare Jacques DuBonné, il tipo con cui Alaina si era quasi azzuffata nello scendere dalla nave che li aveva portati a New Orleas. Accade quando, durante un giorno di pioggia, dopo che lei aveva pulito a meraviglia tutto l'ospedale, ecco che lo spavaldo e piccolo francese entra inzaccherando tutto di fango, mandando a gambe all'aria Al che gli aveva chiesto di fare attenzione a non sporcare. La ragazza non ci sta e, nel giro di un attimo, dà una lezione all'uomo, colpendolo con la scopa e rovesciandogli il secchio d'acqua sporca addosso. A questo punto, un nero (servo di Jacques, pare) la immobilizza mentre il piccoletto estrae un coltello per farla pagare ad Al. Tutto quel trambusto, però, attira l'attenzione di Cole (tra tutti i medici, giusto lui) che, dando voce e raggiungendoli, induce Jacques a rinfoderare il coltello prima di esser visto. La spiegazione viene presto data e Cole, pur comprendendo le ragioni di Al, promette a Jacques di punirlo per ciò che ha fatto. Intanto, però, dopo averlo persino riconosciuto, il francese giura vendetta nei confronti del ragazzino (ma sono certa che, quando saprà che si tratta di una leggiadra fanciulla, vorrà punirla in altro modo). Poiché è ferito, Cole si offre di curarlo e i due si allontanano insieme al nero, lasciando Al da sola a ribollire di rabbia.
   Servono altre spiegazioni, purtroppo. Jacques è stato ferito da una certa signora Hawthorne, che l'ha infilzato per benino ad un braccio quando, per riscuotere un debito, lui le ha presentato i documenti per avere la sua casa. Si ripromette di tornare dalla donna con lo sceriffo e questo Al lo ha memorizzato bene, perché l'idiota lo ha spifferato ai quattro venti. Quando Alaina torna a casa, fa una sfuriata a sua cugina, tanto per, e poi afferma di sparare prima al capitano Latimer (perché, allontanandolo da Jacques durante il diverbio, l'ha tirata via per le brache e le ha palpeggiato una natica, pur non sapendo di stare oltraggiando una fanciulla) e poi a Jacques. Detto ciò, tira fuori dall'armadio la pistola d'ordinanza di suo padre (che nessuno sapeva essere in suo possesso) e si avvia verso casa della signora Hawthorne, che è cliente di suo zio al negozio e perciò si fa spiegare da Roberta dove abita (furba anche questa qua, direi).
   Il capitolo si chiude con Alaina che si avvia per compiere la sua vendetta e con il capitano che, andando dai suoi zii per parlargli, viene a sapere da Roberta quello che sta accadendo. Si mette dunque sulle sue tracce perché teme possa cacciarsi in guai davvero troppo grossi.
   Tutto ciò non vi emoziona? A me no, sinceramente: trovo Alaina un'emerita cretina.

CAPITOLO 10

Quando Alaina arriva a casa della signora Hawthorne, scopre che Jacques e lo sceriffo sono già lì. La scena si svolge davanti l'edificio, dove lo sceriffo non sa se credere o meno a ciò che dice Jacques perché non hanno avuto modo di ascoltare la versione della signora. Quest'ultima, una donna sulla sessantina o poco più, se ne sta ritta davanti l'uscio di casa, con la sciabola puntata in terra, ed è intenzionata a dar battaglia perché sostiene che i documenti di cui parla Jacques sono illegali: il suo debito (che scopriamo essere un'ipoteca) è stato saldato sei mesi prima. Jacques però non vuole sentire ragioni e ordina allo sceriffo di procedere con l'arresto della signora che non vuole lasciare la casa (e lo ha pure ferito). Lo sceriffo, genio dal polso fermo, obbedisce a Jacques. Ma proprio mentre sta per avvicinarsi alla signora, Al spara lì dove lui stava per poggiare il piede, facendogli prendere un comprensibile coccolone. Alla fine, comunque, arriva il capitano Latimer e risolve tutto meglio di Detective Conan, facendosi da garante per la signora e per Al: alla banca devono essersi sbagliati e, sicuramente, Al stava solo difendendo la signora perciò non c'è bisogno di arrestarlo. Lo sceriffo, indiscusso uomo d'acciaio, obbedisce al capitano.
   Dopo che Jacques ha giurato ancora una volta vendetta contro tutto e tutti, ognuno se ne va per la sua strada, tranne Alaina, che viene fatta accomodare in casa dalla signora, che le offre una tazza di tè come ringraziamento per aver preso le sue difese. Mentre parlano, la signora le dice che ha già capito che è una ragazza (perché prima di sposarsi insegnava in una scuola femminile) e si fa raccontare da cima a fondo l'intera faccenda. Il numero delle persone che sanno della vera identità di Al, a parte i suoi zii, sua cugina e i due domestici, sale a tre: il dottor Brooks, Bobby Johnson e la signora Hawthorne.
   Quando Alaina torna a casa, ecco l'ennesimo battibecco con Roberta, felice e festante perché ha appena ricevuto una visita del capitano. Dulcie (la serva), che ha assistito alla scena, sta ovviamente dalla parte della nostra eroina e non tarda a farglielo sapere, chiedendole quando si deciderà a togliersi di dosso gli abiti da straccione per vestire come la signora che è in realtà.
   È di nuovo domenica e Alaina decide di andare a pulire l'appartamento di Cole (faccenda che aveva rimandato di proposito per essere sicura di non trovarlo in casa). Caso volle, però, che non trovi più la chiave che lui le ha affidato. Tiro a indovinare: l'ha presa Roberta per fare una sorpresa al capitano. Intanto, comunque, Alaina chiede un'altra chiave a Cole che gliela dà, a patto però che lo aspetti per aprirgli o che gliela riporti all'ospedale una volta finite le faccende.
   Durante il pranzo, veniamo a sapere che il nostro eroe è talmente affascinante da ricevere ben due lettere profumate da altrettante fanciulle, ripromettendosi di leggerle con calma a casa. Riceve, inoltre, una terza lettera dal suo avvocato, che purtroppo lo informa della morte di suo padre.
   Frattanto, comevolevasidimostrare, Roberta si fa lasciare dal cocchiere nella via in cui abita il capitano. Leggiamo poi qualcosa che non aspetteremmo mai da una verginella tanto pudica:

Aveva sottratto la chiave dalla giacca di Alaina e il suo contatto fresco dentro il guanto la rassicurava: tutto sarebbe andato liscio. Persino le moine per convincere suo padre a concederle l'uso del calesse per una passeggiata domenicale non avevano presentato alcuna difficoltà. Quando Cole Latimer fosse rientrato a casa, l'avrebbe trovata in abbigliamento tale da eliminare qualsiasi riluttanza da parte sua.

E mentre immagino 'sta battona in perizoma e reggiseno di pizzo nero, scopro che, oltretutto, è anche peggio di quanto credessi:

Una volta che Cole l'avesse posseduta, avrebbe potuto dichiarare che era incinta, e anche se lui si fosse mostrato contrario a riparare, Roberta sapeva che suo padre l'avrebbe convinto a farlo.

Non so davvero dire se è peggio di Gwineth (la sorellastra di Wulfgar), ché almeno quella era sempre ostile ad Aislinn, mentre questa qua teoricamente sta dalla parte di sua cugina... bah. Parenti serpenti.
   I suoi spregevoli piani, comunque, vanno in fumo, perché proprio quando è ormai a due passi dall'appartamento, si imbatte giusto nel capitano Latimer, che ha avuto il pomeriggio libero per via del lutto. Quando lei inizia a fare la civetta, temendo di dover rinunciare ai suoi piani, ecco che il giovane le domanda se è venuta sin lì per Al, in quel momento impegnata a pulire l'appartamento. I due entrano e le fanciulle si squadrano malamente a vicenda. A quel punto, comunque, Cole si affaccia al balcone e scorge il calesse di Roberta; chiede quindi ad Al di riaccompagnare lì sua cugina, poiché non ha intenzione di mettere a repentaglio la sua reputazione. Roberta fa per protestare, ma lui la interrompe e le dice che non quel giorno non è dell'umore adatto a far compagnia a chicchessia: ha appena saputo che suo padre è morto.
   E mentre Roberta già pensa ai soldoni che erediterà il povero capitano, Alaina, più comprensiva e discreta, accetta di accompagnarla al calesse, perché pensa che Cole abbia bisogno di stare da solo.

CAPITOLO 11

Oh, che capitolone! Pieno zeppo di eventi!
   Anzitutto, quando Alaina giunge in ospedale, scopre che le condizioni di Bobby sono peggiorate e, nonostante un intervento d'urgenza eseguito da Cole, il giovane muore nel giro di poco tempo. Quello stesso giorno, il dottor Brook, l'unico all'ospedale a conoscere il suo segreto, la manda a chiamare e, suo malgrado, è costretto a informarla che suo fratello più grande, Jason, è stato dato per disperso e, quindi, per morto (anche suo padre ed il secondo dei suoi fratelli, Gavin, sono morti in guerra).
   Il dolore è così grande che Alaina si lascia andare ad un lungo sfogo. Non vuole tornare a casa e si sofferma sulla riva del Mississippi, dove, dopo un po', scorge un tronco trascinato dalla corrente. Aguzzando meglio la vista, però, si accorge che c'è qualcuno che sta per annegare e subito Alaina si tuffa per aiutarlo; ci riesce e scopre che - tataratààà! - il quasi affogato è niente meno che Cole Latimer! Il capitano è ubriaco, ha un bernoccolo in testa e ha indosso solo un paio di mutandoni. Non sapere cosa caspita fare, visto che non può portarlo al suo appartamento (la sua chiave non la trova più e quella del capitano di certo non è nei suoi mutandoni), la poveretta capisce che l'unica cosa da fare è tentare di portarlo a casa dei suoi zii, approfittando anche del fatto che loro sono a non ricordo che circolo (mi pare... boh, va beh) e non torneranno probabilmente prima dell'alba.
   Sebbene Alaina sia descritta come piccola e minuta, pare avere la forza per trascinare e sollevare un uomo grande e grosso il doppio di lei. Lo issa sul cavallo e se ne vanno insieme a casa. Tra diverse difficoltà, riesce infine a metterlo a letto, nella camera degli ospiti. Dopo essersi fatta un bagno caldo, essersi profumata e aver indossato la camicia da notte, sprofonda nel sonno; circa un paio d'ore dopo, però, viene svegliata da dei rumori e da un'imprecazione provenienti dalla camera degli ospiti, che si trova proprio accanto alla sua.
   Per timore che sua cugina si svegli, Alaina corre a vedere cosa sta combinando Cole (al quale, mettendolo a letto, ha tolto i mutandoni), dimenticandosi però di non essere più nei panni di Al. Non sapendo come uscirne, visto che Cole è ubriaco ma parzialmente lucido, con un'abilità che avrebbe fatto invidia ad Elena di Troia, Alaina gli fa credere di essere in una casa di piacere e di essere lì per soddisfare le sue voglie. Non prima, però, che lui beva un bicchiere di brandy, con la speranza che il giovane crolli nuovamente addormentato. L'inganno, tuttavia, le si ritorce contro e, in breve, Cole l'agguanta, la bacia, la strizza, se la pastrugna tutta e poi la butta sul letto. Alaina cerca di divincolarsi, ma lui non cede: ha pagato e ora vuole ciò che gli spetta. Lei, allora, gli fa presente che non ha ancora pagato, e Cole deve crederle perché, guardandosi attorno, non vede i suoi abiti, figurarsi il suo borsellino. Allora prende la catenina d'oro (con tanto di medaglione) che ha al collo e che Alaina aveva già visto in un'occasione e la mette al collo di lei, dichiarando che quel pagamento vale tre volte quanto le spetterebbe. Detto ciò, se la ciula tutta e, dopo un'iniziale ritrosia, l'ex-verginella ci sta fin troppo.
   Quando tutto finisce, Cole crolla addormentato come un sasso, mentre Alaina riprende fiato e lucidità. Quindi, realizzando ciò che è successo, scappa piangendo in camera sua, non curandosi di chiudere la porta di quella degli ospiti. Il trambusto sveglia Roberta che, andando a vedere cos'è successo, si accorge della porta socchiusa. Sbircia nella stanza e vede un uomo nudo e delle lenzuola macchiate di sangue. Ride fra sé, perché sua cugina non è più pura, ma solo quando si accorge che l'uomo nudo è Cole Latimer, perde completamente la testa.

Quella sgualdrina! Una rabbia maligna le si gonfiò nel petto. Me l'ha fatta, se l'è preso alle mie spalle! Troia! L'ha avuto! Ed era mio! Mio!

Ad ogni modo, Roberta non si perde d'animo e subito escogita un piano per rigirare la situazione a proprio favore: denudandosi, si stende accanto a Cole. E poiché si è resa conto che l'uomo è ubriaco, è decisa a far credere che le macchie di sangue della verginità perduta siano le sue e non di Alaina.
   Oh, che mente perversa! Chissà come andrà a finire tutta questa storia!

Buona serata,
Shainareth

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