[Personal] We Gotta Get Out Of This Place

Mar 17, 2012 13:38

Ultimamente sto ripensando all'università. E anche molto seriamente, se vogliamo dirla tutta.
Tipo, avevo pensato di trasferirmi a Bologna, visto che in pratica adesso vivo a Riccione con mia madre.
Mi sono più o meno informata e ho chiamato per sapere come fare.
A parte il tempo passato ad aspettare una risposta, alla fine dei conti mi è stato risposto che prima bisogna immatricolarsi alla nuova università (ossia Bologna), nel mese di Luglio, e solo successivamente, intorno ad Ottobre (quindi ad anno accademico iniziato), mi sarebbe stato comunicato quanti esami dati a Roma avrebbero potuto essere convalidati. In parole povere, si corre il rischio - abbastanza sicuro da parte loro a dirla tutta, ché considerato come non funziona il sistema in Italia andrebbe sicuramente a finire così - di perdere tutti gli esami dati finora al DAMS di Roma. E la cosa è ancora più assurda se si considera che il passaggio avviene all'interno della stessa facoltà, non solo dello stesso ambito. Si sarebbe trattato di un trasferimento dal DAMS di Roma al DAMS di Bologna, mica da Lettere a Medicina, per dire. Ma il nostro è un così bel Paese che oltre a non avere una politica del lavoro per i giovani (posti disponibili, anybody?) fa di tutto per rendere impossibile perfino laurearsi, anche volendo.
Quindi in definitiva non è cambiato un cazzo per me. Sto ancora ferma al da farsi, anche perché se l'università è una schifezza, la mia vita non va certamente meglio. L'unico progresso è che almeno per il momento non sto avendo attacchi di panico, e da almeno un mese e passa a questa parte ho un briciolo di equilibrio.
Certo, aiuterebbe non avere mia madre che a tempi periodici non comincia a lamentarsi di come non faccia niente tutto il giorno, il suo compagno che o mi prende per il culo o si offende con me alternativamente, mio padre che non mi faccia sentire in colpa per qualsiasi cosa e mia nonna paterna che chiede ogni giorno a mia madre cosa sto facendo all'università, e perché non mi laureo, e cose così.
Il punto è che potrei anche gridarlo, ma non servirebbe a niente, perché per tutti loro alla fine dei conti la colpa sarebbe mia, e mia soltanto. Il massimo che ottengo è lo sbeffeggiamento che viene con la fatidica frase: "Ah, e pensi che a Londra o a New York sarebbe diverso? Se non socializzi qua, figurati là!".
Al che potrei facilmente obiettare che forse può anche essere vero, ma è un dato di fatto che quando sono stata negli States ho chiacchierato un po' con qualcuno, fosse anche il tipo che ci aiutava a portare i bagagli in stanza, o il taxista. In Italia questo non è mai avvenuto, chiedetevi il perché. Io la mia risposta la ho, ma sicuramente "è una mia convinzione", e "vedo solo quello che mi piace vedere", e via dicendo.
Il succo del discorso, per chi se lo stesse chiedendo, è che certi giorni più di altri mi viene voglia di mollare tutto, buttare il cellulare in mare e andar via.

personal: we gotta get out of this place, personal: it's my life, personal: going away

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