“Dove sono andati tutti gli altri?”

Dec 10, 2009 18:30

11 Dicembre 1979, per non dimenticare.Trent'anni fa avevano sequestrato dieci tra ragazzi e professori e li avevano gambizzati. Trent'anni fa uomini e donne, studenti e professori, persone che nel 1979 avevano la mia età sono state ammassate nell'aula magna dove studiai e seguii le lezioni al mio primo anno ( Read more... )

indignazione, why?odioferoce, memorandum, beware!i bite!

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heden_el December 11 2009, 12:50:47 UTC
Non so davvero cosa dire.
Non potrei aggiungere niente di più e niente di meno alle tue parole. Si parla tanto dei giovani qui e giovani lì, tutto in termini astratti, senza nessuna base concreta. E poi si leggono episodi del genere.
Non capisco neanche io come facciano ad essere tanto apatici i giovani d'oggi. Ed io sono scappata per un soffio a questa generazione.
Insomma, è stato chiesto loro di partecipare ad un evento, non di prendere la luna. Hanno pure cancellato le lezioni per permettere a tutti di venire, perciò che scuse avrebbero mai da porre?
"non ne ho voglia"? Devi solo sederti ed ascoltare, potrebbe perfino interessarti, pensa un po' che strano.
"non mi interessa"? è inaccettabile. Parlano della scuola che frequenti, delle aule in cui entri, di persone che erano studenti proprio come te. Anche se non te ne frega niente, lo fai, fosse solo per rispetto verso di loro.
Ma, giusto, che sbadata! Il rispetto non esiste. Quelli che dicono di portare rispetto sono tutti dei fessacchiotti, giusto?

A questo punto, ho il terrore di cosa combineranno queste generazioni quando cresceranno e prenderanno le redini del nostro paese. Ricorderanno mai questi episodi? O butteranno tutto nel dimenticatoio al grido di "vabbè è roba VEEEECCHIAAA"? I campi di concentramento diventeranno una favoletta quando gli ultimi sopravvissuti moriranno?
Ho paura. In che mani stiamo lasciando questo povero mondo?

Intanto a voi, a te e a tutti quelli che hanno avuto il cuore e il rispetto sufficiente per presentarsi lì ed ascoltare quelle testimonianze, un applauso.
Ve lo siete meritato.

Elly

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sepherim_ml December 13 2009, 17:51:40 UTC
Hai ragionissima, mia cara. Non era stato chiesto a nessuno di pretendere la luna, le stelle e le galassie celesti. Era stato semplicemente chiesta una presenza e la possibilità di ascoltare, capire, uscire dal guscio delle futilità per dieci secondi.
Era stato semplicemente rischiesto di fare un tuffo nel passato, di avere una testimonianza da chi aveva sofferto. Eppure, eppure, eppure niente. Niente di niente.

[cit. I campi di concentramento diventeranno una favoletta quando gli ultimi sopravvissuti moriranno?]

Sappi che sta già avvenendo. E non solo tra adolescenti, giovani o quant'altro. C'è chi nega lo sterminio e i campi di concentramento. C'è chi ci crede. Chi sostiene.
E se siamo giunti a questo punto... (ci sarà sempre un peggio, dici, Neu? Sì, in effetti...)

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heden_el December 14 2009, 22:09:19 UTC
Ed io che pensavo fosse un'esagerazione quando, al mio quinto anno di liceo, nel corso di una conferenza sui campi di concentramento (erano state sospese le ore di lezione e gli studenti costretti a scendere in aula magna, perciò niente fuga neanche volendo), uno dei docenti ha detto queste stesse cose. Mi ricordo che, in quel momento, mi sono chiesta cosa avrebbero detto i giovani venuti dopo di me ai loro figli e nipoti.
Suggerirei di mandare tutti i giovani (TUTTI) in viaggio d'istruzione ad Auschwitz, Birkenau e Mauthausen. Così, giusto per citarne tre. Io personalmente non ci sono mai stata, ma tutti quelli che li hanno visti e me ne hanno parlato - non importava quanto tempo fosse passato da quando ci erano andati - non si erano dimenticati NIENTE.

Un motivo forse ci sarà.
Memoria (e realtà) 1 - Idiozia galoppante 0

Elly

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sepherim_ml December 15 2009, 18:39:50 UTC
Caspita, questo professore è una cima! E' letteralmente sconvolgente. Un professore. Oddio.

Appoggio la tua petizione: ci deve essere un momento, nella vita di qualsiasi giovane, da trascorrere in un viaggio di istruzione in un campo di concentramento. Per capire. Per non dimenticare.
Io ci sono stata qualche anno fa, durante la gita a Monaco di Baviera, ci hanno portato a vedere il campo di concentramento (e sterminio) di Dachau. E' stata un'esperienza straziante, però fa riflettere. Fa capire fino a che punto si può spingere l'odio, la follia, la bigotteria, il razzismo.
Camminando in quel campo, osservando ogni suo dettaglio e ascoltando la guida, ti giuro, mi è venuto un groppo alla gola. Io e una mia amica ci siamo prese per mano e ce la stiamo stretta per tutto il tragitto, quasi a ricordare l'una all'altra che era "un salto nel passato", tanto era forte il collegamento e il legame con il presente e con la realtà in cui eravamo calate.
Eppure, pur in quei momenti, pur toccando con mano, con lo sguardo, quei luoghi, non abbiamo sentito noia o fastidio. E' stata un'esperienza toccante, che fa riflettere. E da non dimenticare.

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