La dott.ssa Cozzalella presenta: lelle & musica

Mar 09, 2011 17:21

La dott.ssa Cozzalella si sveglia da una notte disastrosa in stato semi-comatoso avvolta in un sacco a pelo e con lo stomaco in subbuglio giusto per propinarvi un'importante inchiesta sulle lelle ed il loro modo di intendere e fare musica.

"Pelameee, sbucciami!
Pelameeeee, sbucciamiiii!"
da "Pelame" di Cristiano Malgioglio, il nuovo inno di Frociolandia.

In virtù dei nostri innumerevoli viaggi nel panorama lello underground, vi sarete certamente accorte che le camion non brillano né per lo spirito né per il gusto (cit.) e la musica non fa eccezione.
L'IVECO adulta arriva a consumare quasi una tonnellata di musica al giorno, pari ad un terzo del suo peso corporeo, scarpe antinfortunistiche escluse. Raramente questo mammifero dalle proporzioni eccezionali è in grado di concepire la musica se non come un mero passatempo che non comunica sentimenti o insegnamenti.
"La musica che fa tunza tunza", potrebbe rispondervi una lella della specie saltatrix, se intervistata su cosa ascolta, poi cercherebbe di infilarvi la sua lingua protrudibile in bocca: fateci attenzione, perché molte ricercatrici sono morte per asfissia o, peggio, sono andate a convivere con l'intervistata.
Le lelle della generazione precedente, invece, oltre ai polpettoni anni '80, apprezzano i cantautori. La differenza tra un cantautore e un coyote, molte volte, è solo la differente estensione vocale, palesemente a favore di quest'ultimo. Se vi capiterà mai di uscire con queste gerontolelle, altrimenti amorevolmente definite "cariatidi", siate pronte ad indigestioni musicali di melensaggini tetre, che riflettono la tristezza intrinseca dell'essere cariatide. La gerontolella, infatti, deve sempre autopunirsi a causa della sua omofobia interiorizzata e, per farlo, spesso sceglie la strada del martirio musicale. La gerontolella media conosce a memoria il repertorio di almeno quindici cantautori e ve li sa citare a memoria a comando. Un buon esercizio per tenerla allenata è citare una strofa: se la vostra gerontolella saprà continuarla, datele un biscottino o una testa di pesce. Si può andare avanti così per ore (o finché non le scoppia l'esofago).
Se volete mandare in tilt una lella che ascolta cantautori, basterà nominare un qualsiasi gruppo rock a vostra scelta: potrete così osservare la gentile bestiola schiumare dalla bocca, crollare a terra e contorcersi convulsamente, preda di un attacco di autarchia musicale. La gerontolella, infatti, solitamente non conosce altre lingue oltre all'italiano e si trova a disagio se messa di fronte allo sconfinato panorama musicale d'oltreoceano: non vorrete mica ucciderla sul colpo, vero?
Test clinici hanno dimostrato che, sebbene rare, sopravvivono intere sottospecie di lelle-con-classe, che ascoltano la Vera Musica e la sanno apprezzare. Una coccolavongole di classe conosce perfettamente la storia del rock a partire dagli anni '50, e si orienta perfettamente anche nel panorama musicale moderno, senza tralasciare nulla. Se poi è anche in grado di suonare qualcosa (oltre al citofono, beninteso), è proprio da sposare. Un ultimo consiglio alle lelle canterine: la quantità di matita che vi mettete sugli occhi non influisce in alcun modo sulle vostre qualità vocali, ficcatevelo in testa!

dott.ssa cozzalella, nonsense, musica

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