Original, Boia Fausst!

Sep 01, 2008 19:57

Titolo: Boia Fausst!
Fandom: Original
Personaggi: Il Dottor Fausst, un vampiro, un lupo mannaro, una mummia e uno zombie
Parte: 1/1
Prompt: eclissi @ fanfic_italia
Rating: NC-17 (per un lieve sfottò ai preti riguardo alla pedofilia…)
Conteggio Parole: 871
Riassunto: In una notte buia e tempestosa, dei loschi figuri decidono che, alla prossima eclissi, domineranno il mondo.
Note: Il nonsense/comico/volgare regna sovrano: abbandonate ogni decenza, voi che entrate!

Il laboratorio del Dottor Fausst era illuminato solo da un candelabro con quattro moccoli ormai prossimi a spegnersi. Nella fioca luce polverosa si potevano distinguere creature al di là dell’umana ragione: un vampiro, in piedi e un po’ discosto dalla luce, una mummia, vestita solo delle sue lunghe bende ingiallite e un paio di occhi spiritati, un lupo mannaro, accovacciato sotto al tavolo, con le zanne brillanti scoperte sulle gengive ed uno zombie che rantolava orribilmente.

Il Dottor Fausst comparve dopo qualche istante, con un camice bianco e minuscoli occhiali a cerchio, che lo facevano somigliare al fratello brutto di John Lennon. “Buonasera!” esclamò “E ben arrivati in mio laboratorio!”

In risposta ottenne un grugnito generale, tranne il vampiro, che disse:”Ma ciao bel fusto!”

Fausst fece due passi indietro, vagamente nauseato.

“Perché ci hai chiamati?” ringhiò il lupo mannaro, rosicchiando una gamba dello zombie, che manco se n’era accorto.

“Già, perché ci hai chiamati? Io avevo un importantissimo provino per Heroes, perché ormai a noi vampiri non ci caga più nessuno, siamo fuori moda, invece in Heroes magari mi shippano con Sylar…quel bonazzo…” aggiunse il vampiro, lucidandosi i canini già bianchi.

“Kon mia grande scienza vi ho evokati per tominare Monto!” sputacchiò il dottore.

“EH?!” nessuno capiva il Tedesco stretto, evidentemente!

“Per dominare Monto!” ripeté Fausst, seccato.

“Aah!”

“Fico! Così Dolce e Gabbana lavoreranno solo per me!” commentò il vampiro.

“E a me che me ne frega? Il mondo posso dominarlo benissimo da solo!” ribatté il lupo mannaro, sempre rosicchiando il polpaccio zombie.

“Kagnaccio kattivo!” disse il Dottore, colpendolo sul muso col giornale arrotolato “Nein parlare kon bokka piena, maledukaten! E poi kosa fuoi fare? Pipì su zerbinen?!?”

Uggiolando, il lupo mannaro sputacchiò via pezzi di zombie e mugugnò: “Va bene, ti aiuto, ma metti via quel giornale!”

“E ci sarebbe anke bagnetten, ke sei pieno ti pulci e puzzi!” rincarò la dose Fausst, con le mani sui fianchi, in un tono che non ammetteva repliche.

“Però il collare non me lo metto!” piagnucolò il lupo, la coda fra le zampe.

“Ma perché no?! Il collare di strass è l’ultima moda!” si intromise il vampiro, che per poco non venne azzannato alla gola.

Proprio in quel momento, lo zombie, che fino ad allora sembrava non avere capito niente, chiese: “Dominiamo il mondo?”

“Certo, bidone di karne putrefatten, certo ke dominiamo Monto! A prossima eklissi, voi e io ci ribelliamo e mettiamo tutti kaputt!” urlò il dottore, sputacchiando un po’ ovunque.

“Ed io entrerò nel cast di Heroes!” squittì il vampiro, pensando a Sylar.

“Ya, ya, Iros…interezzante…” sbadigliò Fausst “Piuttosten, penziamo a mio geniale piano di battaglia!”

“’Spetta, Doc!” lo interruppe il lupo.

“Ankora kon zombie in bokka! Ma tu essere proprio kattivo kagnaccio recidifo!” gli urlò contro Fausst, stavolta incazzato nero.

“Scusa, scusa, SCUSA! Basta picchiarmi col giornale, dannazione!”

“Se lo fai ankora fedi! Ti faccio kastraren!” lo minacciò il Dottore, sventolando ancora il giornale. Poi, riprendendosi un attimo disse. “Komunqve, ticefi?”.

“Chi è ‘sto Rotolone Regina, che ancora non ha aperto bocca?” domandò il lupo mannaro, indicando la mummia, che non s’era nemmeno scomposta e sedeva con le braccia incrociate sul petto e uno sguardo che nemmeno nei peggiori bar di Caracas.

“Si kiama…boh! Non zo kome zi kiama, zo zolo ke zuo nome pieno di K e H e per evocare lei a momenti sputo tonzillen! Essere mummien, komunqve.”

“OK, non che mi importi, tanto non è buona da sgranocchiare”

“Basta manciare alleati di male!” lo rimbrottò il Dottore “Passiamo a diabolico piano per…”

“NO!” lo interruppe il vampiro, sconvolto “Mi rifiuto di stare allo stesso tavolo con quel…coso!” disse, indicando lo zombie, che se ne stava seduto con la testa piegata di lato e un rivoletto di bava che gli colava sul mento. “Non voglio stare vicino a uno che indossa gli abiti dell’anno scorso: è così out!” spiegò il vampiro, esasperando il Dottore.

“Era MORTO! Kome pretendi ke sappia qvale è moda?!” urlò Fausst, imbufalito.

“Allora che venga a fare shopping con me qualche volta…gli prendiamo una polo di Ralph Lauren verde, ché gli dona al colore della pelle e si intona al rosa dei vermi che gli escono dalle orecchie…” mormorò il vampiro, ormai parlando da solo.

“Qvello ke fuoi, ma DOPO konqvista di Monto, ke ci fanno lo skonto, almeno!” sbuffò Fausst, esausto e con gli occhi fuori dalle orbite.

“E sacrificheremo tanti maschioni?” chiese il vampiro, eccitatissimo.

“Ya, maskioni, tonne, pampini…a me piacciono pampini…”

“E mangerò finalmente carne fresca?” chiese il lupo mannaro, leccandosi i baffi.

“Tanti pei pampini…”

“Dottore?!” lo chiamò il lupo, preoccupato.

“…pampini…”

“Lascialo stare, era lì lì per diventare prete, prima di passare al Lato Oscuro, è tutto normale!” lo tranquillizzò il vampiro, scuotendo la testa.

Dopo altri lunghi minuti di vaneggiamenti, il Dottore si riprese, ma a differenza dello zombie si asciugò la bavetta colante.

“Allora, quando ci sarà l’eclissi? Io ho fame…” domandò il lupo mannaro, tornando a rosicchiare lo zombie.

“Stando a miei kalkoli precisissimi…eklissi sarà il 6 Settempre 2007!” esclamò il Dottore, riemergendo dai suoi confusissimi appunti.

“Ma ormai è il  6 Settembre 2008!” ribatté lo zombie, indicando il calendario.

Solo allora la mummia si alzò in piedi e parlò con fortissimo accento torinese: “Boia Fausst!”

il dottor fausst, nonsense

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