Titolo: “La grande invenzione”
Fandom : Original
Personaggio/Coppia : Il Dottore, Cerby, la Signora Berta
Rating : PG
Prompt: Sedia a sdraio @
festival del cocomero Conteggio Parole : 453 parole
Note: Demenziale, come sempre. Per capirla a mio avviso bisogna prima dare un’occhiata alle altre scemenze scritte a riguardo…
qui Disclaimer: Il Dottore è un piacevole parto della mia mente sotto stress da esami, quindi ci faccio quello che mi pare, compreso fargli mangiare i broccoli, che gli fanno schifo! XD Idem valga per Cerby e la Signora Berta…
La vecchia 500 fucsia del Dottore era partita all’alba, stracarica delle carabattole della Signora Berta, in direzione Liguria.
La signora Berta, con quel fastidiosissimo accento piemontese, non stava zitta da due ore, ossia da quando erano partiti, con Cerby nel suo vaso, ancorata ad un sedile posteriore, tra pile di roba che forse nemmeno la Berta sapeva a cosa potesse servirle. Se quella pianta avesse avuto una faccia, vi giuro che la sua espressione sarebbe stata degna di un Munch.
E così, sotto il sole cocente delle 10, la signora Berta aveva trascinato un riluttante Dottore sulla spiaggia, dopo avergli riempito le braccia di tutte le cianfrusaglie inutili che s’era portata dietro, lui l’aveva seguita sbuffando, ma senza protestare: ormai era rassegnato. Da anni.
Il Dottore detestava la spiaggia, si scottava sempre e mettersi tutta quella crema unticcia gli faceva ribrezzo. Poi diciamo che non aveva nemmeno tutta la prestanza fisica da permettersi un costume da bagno…più che ad un uomo assomigliava ad un muffin scaduto coi riccioli biondi!
La signora Berta non la finiva più di ripetere: “Certo che alla Violetta lo potevi anche dire che venivamo qui! Chissà come si divertiva! E poi la vedevi anche in costume! Tu certe occasioni proprio non sai sfruttarle”
“Tu certe occasioni per tacere non sai proprio sfruttarle!” pensava il Dottore, sudando sempre più. Se avesse saputo nuotare, avrebbe almeno fatto un bagno…e invece no! Doveva stare lì, di fianco a quella stressa-dottori di sua madre, che non stava zitta un attimo.
Per fortuna, aveva progettato una nuova sedia a sdraio geniale, piena di funzioni che tutti gli avrebbero invidiato: faceva massaggi, spruzzava l’acqua, aveva un termometro per sapere quanti gradi c’erano, un motore la poteva spostare nella direzione più opportuna ed aveva uno schermo al plasma gigantesco: lui sì che era un luminare, un grande scienziato, un genio! E poi l’aveva anche fatta fucsia, così si sarebbe intonata ai suoi meravigliosi occhiali: che stile!
Pieno di aspettative, aprì la sua invenzione e ci si sedette.
Intanto la Berta non la finiva di cianciare, con quel suo tono di voce isterico: “Edgardo, ma l’hai vista quella?! Ma cosa s’è messa? Sembrano le tendine del soggiorno!”
Dopo alcuni minuti - troppi - in cui non riceveva risposta, la signora Berta si decise a guardare nella direzione del figlio.
“Edgardo? Edgardo, dove sei?!” si mise a strillare, subito allarmata.
Il bagnino accorse a quelle urla fastidiosissime e dal volume decisamente troppo elevato per essere umane che stavano velocemente facendo fuggire la clientela e schiattare i pesci.
“Ma signora, cosa strilla, non lo vede suo figlio? È pinzato nella sedia!”
La morale di oggi è che è inutile progettare grandiose sedie a sdraio se poi non le si sa aprire!