Mischief Managed [1/1]

Mar 23, 2009 22:36



Titolo: Mischief Managed
Autore: LaTuM aka Lokex
Fandom: Formula 1
Personaggi: Kimi Räikkönen
Rating: PG-13
Genere: Introspettivo
Riassunto: Personalmente non amo giocare scorretto.
Note: scritta per il Fidelity's Spring Party
Disclaimer: Kimi e tutto ciò di cui mi parlo non mi appartiene.



Mischief Managed

Nel flusso indefinito degli eventi e degli stati d'animo,

gran parte della storia è incisa nei sensi.

La storia è un susseguirsi di successi o sconfitte.

A nessuno piace perdere. Tutti vogliono vincere e per farlo, posso anche farlo nel modo più scorretto possibile.

Personalmente non amo giocare scorretto. Sia chiaro però… Non è che abbia la fedina propriamente pulita. Ho fatto spesso degli errori e, certe volte, alcuni di essi erano proprio voluti, ma non sono di certo l’unico ad aver giocato allo stesso modo. L’inglese non si è mai tirato indietro, anche se lui in un solo anno ha fatto più di quanto io mi sia mai arrischiato a pensare.

Non si era accorto del rosso…* Non so perché ma non sono mai stato incline al crederci e, per quanto non l’abbia mai davvero accusato, credo che le mie dichiarazioni in proposito ai giornali siano state sufficienti.

Sono errori che si possono commettere, hanno detto. L’avrei accettato se l’avesse fatto un qualunque Seppo neopatentato per le strade di Espoo, non un pilota professionista di Formula 1… ma che ci volete fare: è giovane, espansivo, piacevole e simpatico. Sicuramente molti lo preferiscono a me o Felipe, per quanto la McLaren giochi sporco. Ho corso per anni con quella scuderia e le devo molto, ma l’evidenza non posso negarla. E, ora come ora, sarebbe anche stupido farlo.

Non è decisamente stato il mio anno: si era aperto male e si è concluso anche peggio. Felipe comunque è arrivato secondo. Il bastardo inglese invece ha vinto.

Dicono che non ero motivato, che non avevo voglia… Può darsi. Non saprei assolutamente definire il mio stato d’animo prima di una gara e di solito passo le settimane ad allenarmi e correre: tempo per riflettere sul ‘se ho voglia o no’ non ne ho. Faccio quello che devo fare per contratto. Non che mi lamenti: amo la vita e il mio lavoro. Certo, rischio sempre ogni volta che mi chiudo in quel trabiccolo, ma è proprio questo il bello: l’adrenalina, la velocità e i riflessi sempre all’erta per non andare fuori pista o non rischiare di andare addosso a qualcuno. Avete mai visto i Gran Premi in televisione? Gli incidenti sembrano quasi più terrificanti di quanto non lo siano in realtà. le monoposto si sfracellano, diventando lattine di birra pressate ma, effettivamente, non è diverso da ciò che sono in realtà. Veli di materiali fintamente resistenti il cui unico scopo di norma è scintillare sotto il sole mostrando i colori degli sponsor. Non sono un ingegnere - ho studiato ben poco - ma so anch’io che è proprio grazie a quegli strato di apparente inutile lamiera che le monoposto possono raggiungere tali velocità, sfruttando ogni molecola d’aria e distruggendola. Deve essere devastante il loro impatto sul muro invisibile. Vi siete mai accorto di quanto ingombrante sia l’aria? Assolutamente necessaria, eppure in qualche modo dobbiamo cercare di lasciarcela alle spalle. Descrivere quanto sia piacevole toccare la terra con i propri piedi e togliersi il casco a fine gara mi è difficile. Mi piace ciò che faccio, ma ho vissuto per anni in mezzo al nulla. O natura. Ho conquistato la mia libertà guidando - prima nei rally e poi in Formula 1 - e da allora ho cominciato ad apprezzare le peculiarità della mia terra. Esattamente nel momento in cui la sua costante presenza non è più diventato un qualcosa di certo e costante, ho potuto capire quanto in realtà ci sia affezionato. Ma non mi lamento neanche adesso: sono ricco e ho tutto quello che voglio.

Il Fato, la Morte e il Destino sono solo parole usate per esaltare le proprie vittorie e celare le proprie sconfitte. Io solo posso essere il mio solo Destino**… Almeno finché avrò voglia di pensarlo. Poi lascerò ai miei sensi, riflessi e attenzione il compito di portare a termine - epicamente parlando - la missione che mi è stata affidata. Che siano loro a decidere se è il caso che una vittoria o una sconfitta diventino storia.

Note:

* 8 giugno 2008. Hamilton, uscendo dai box, ha tamponato la monoposto di Kimi perché non aveva visto il rosso (…)

** frase del demone Ambar nel GDR on-line eXtremelot. Non so se il personaggio esiste ancora.

Note dell’autrice:

Appena visto il contest ero certa che avrei scritto su Kimi. Poi me e sono dimenticata, ho cambiato fandom - lasciandomi alle spalle le RFP - e poi mi sarebbe dispiaciuto non dedicare neanche due righe al finnico. È cortissima, ma Kimi è uno di poche parole XD

Il 29 oltretutto inizia il GP’09, mi sembrava che il periodo fosse giusto. Ben lungi da me fare di questa storia un rito propiziatorio: come gufo non mi batte nessuno XD E’ semplicemente un tributo alla F1 <3

Il titolo non voleva venir fuori, così ho optato per il suggerimento offertomi via Winamp da John Williams. Tutto grazie alla Row, ovviamente ^^
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contest [iii]: fidelity's spring party ', formula 1, fangirl: lokex

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