Innanzi tutto, anche se in ritardo, buona Pasqua!
Sono consapevole che state passando di qui solo per sbaglio, nel caso in cui abbiate deciso di non andare a fare una scampagnata di Pasquetta, nel tentativo di allevare la noia e il peso sullo stomaco dovuto all’eccesso di cibarie pasquali, e anche che probabilmente la maggior parte di voi nemmeno leggerà ed è finita qui in cerca di fanart, ma mi sembrava comunque giusto rivolgere il mio augurio a tutte prima di addentrarmi nei meandri di un discorso che ha poco o nulla a che fare con la festività. XDDDD
A dirla tutta, qualcuno potrebbe pensare che sia un post non del tutto adatto al periodo, benché questa festa non sia precisamente una di quelle più gioiose. Qualcuno potrebbe ritenere che non sia “politicamente corretto”, tendente al polemico o quant’altro… per quanto mi riguarda ritengo che sia un semplice esprimere le mie opinioni e considerazioni personali in merito a una questione che mi tocca in prima persona, nate dal feedback che ho ricevuto al riguardo.
Ho voglia di sfogarmi e dato che abbiamo assodato che qui passano giusto due o tre persone, non vedo perché non farlo: almeno, il fatto che sia un blog così ignorato mi garantisce di evitare polemiche senza sostanza e senza fine.
È possibile che troverete un po’ d’ironia, di cinismo, sarcasmo e qualche francesismo, ma questo non è dovuto all’argomento trattato, quanto al mio modo di essere come persona; se ritenete che questo possa disturbarvi, rovinarvi la digestione e arrecare una macchia nel mondo di cuoricini e affetto famigliare in cui vi siete crogiolate, vi consiglio di non leggere e passare direttamente al secondo cut, dove troverete la fanart. Altrimenti… be’, a vostro rischio e pericolo.
Come suggerisce il titolo del post, il fandom è un mondo di figli e figliastri.
Ammetto di averlo “scoperto” con non poca perplessità, anche se non so davvero perché una cosa del genere debba stupirmi: in fondo si sa che l’uguaglianza è un concetto aleatorio con tratti mitologici, una di quelle cose di cui si parla sempre ma che nella realtà non esistono, eppure non posso fare a meno di rimanere perplessa di fronte all’incoerenza di base che permea anche in questo mondo. Mi spiego.
Ormai sono nel “mondo fanfiction” da un po’ e nel tempo ho avuto modo di leggere appelli antiplagio di ogni genere, dal piagnisteo alla minaccia con tanto di iettatura, dichiarazioni secondo le quali sono da denunciare persino “modi di scrivere, espressioni, atmosfere” - definite ispirazione - e si tenta di sguinzagliare le proprie lettrici come segugi alla caccia delle crudeli imitatrici, da flagellare e crocifiggere (adesso poi, che siamo in periodo pasquale, ci sta tutto), tanto che mi aspetto da un momento all’altro che qualcuna esca fuori dicendo: «Da ora in poi guai a chi scrive scene hot come faccio io, niente più cazzi in culo o verrete bannate vita natural durante da qualsiasi sito di scrittura amatoriale, poi vi scoverò, invierò Maria De Filippi a casa vostra e vi sputtanerò a “C’è posta per te” in modo tale che non possiate più mettere piede fuori della porta di casa!» o robe del genere.
In verità, però, non è tanto l’esistenza di queste dichiarazioni più o meno forti a stupirmi, quanto piuttosto le reazioni che esse determinano, perché è lì che si capisce se ci si trova al cospetto di un’Autrice o di un’autrice. La differenza è tutta nella “a”, se maiuscola o minuscola.
Quando è maiuscola, di solito le repliche sono di grande appoggio, piene di metaforiche pacche sulle spalle indipendentemente da quanto estrema (o assurda, in alcuni casi) possa essere la dichiarazione fatta e affermazioni di immenso amore nei confronti della sventurata, mentre quando è minuscola ci si può trovare al cospetto di reprimende più o meno pesanti e spiegazioni che raggiungono il limite dell’assurdo.
Oddio, ognuno ha diritto alla propria opinione, ci mancherebbe altro, ma alcune delle risposte che volenterose lettrici forniscono per spiegarti punto per punto perché stai sbagliando sono talmente folcloristiche che non posso fare a meno di chiedermi se sia il caso di ridere o di piangere. Al momento, quello che mi viene da fare è scrollare le spalle. E condividerle. Perché certe cose NON SI POSSONO NON CONDIVIDERE.
Com’è ovvio, parlo con cognizione di causa e per esperienza personale.
Nell’ultimo capitolo di “Era destino” ho pubblicato una nota nella quale ho precisato che le fossette di Neville non sono canon né fanon, quanto piuttosto una caratteristica che ho scelto di introdurre con un preciso scopo nella prima long che ho scritto, per dar vita a una determinata dinamica tra i personaggi, e mi è piaciuta talmente tanto che è diventata un po’ il mio marchio di fabbrica: anche se ho lasciato quella dinamica nella prima storia e per le altre né ho scelte di diverse (ovvio, come autrice - anche se con la "a" minuscola - non ho alcun desiderio di copiare me stessa…) ho comunque continuato a descrivere e disegnare Neville con le sue belle fossette. Per questo motivo, nel momento in cui ho ritrovato questa particolarità in altre fanfiction Blaville, ho fatto presente che avrei gradito uno straccio di credit, anche se, dovendo scegliere, avrei di gran lunga preferito leggere storie dotate di un minimo sindacale di originalità; in fondo, questo pairing è talmente tanto assurdo, poco scritto e privo di un background canon che chiunque avesse il desiderio di cimentarsi nella scrittura avrebbe davvero la possibilità di spaziare come e quanto vuole.
Ancor di più, mi domando: se non si ha alcun desiderio di inventare qualcosa, perché scriverne? Non sarebbe meglio buttarsi a peso morto sulle Drarry, dove si ha la scusante che scrivere qualcosa di nuovo è quasi impossibile e si ha almeno la certezza di ricevere una palata di commenti, indipendentemente dalla qualità?
Comunque, non ho scritto quella nota per sentirmi dire che ho ragione, quanto piuttosto per il desiderio di esprimere la mia opinione e chiarire il mio punto di vista al riguardo, perché sono un’anima candida e mi piace pensare che qualcuno possa… “essersi ispirato” senza averci pensato. Ovviamente, non so davvero come possa essere stata così ingenua! In fondo siamo in Italia, il paese della polemica senza sostanza, quello in cui si vive al solo scopo di fare il “bastian contrario” di turno senza sapere di cosa si parla, quello in cui si invitano Sgarbi e la Mussolini nelle trasmissioni per dar vita a una inutile quanto folcloristica piazzata.
Insomma, fatto sta che come le lumache dopo la pioggia, sono spuntate fuori lettrici di cui nemmeno conoscevo l’esistenza, gente che dichiara di amare le mie storie e di seguirmi fedelmente nonostante non si sia mai degnata di uscire dal lurkaggio fino ad ora (e, mi domando, perché mai uscire dall’accogliente anonimato ADESSO!?!?!), ma che con questa nota ha sentito la necessità di pigiare i propri cicciosi ditini sulla tastiera per dirmi che sto sbagliando. Son soddisfazioni!
La parte migliore è quella in cui le volenterosi lettrici - che mettono le mani avanti dicendo che non hanno mai scritto nemmeno un tema, ma si permettono comunque di mettersi in cattedra - ti spiegano punto per punto perché non hai ragione.
L'obiezione che va per la maggiore è quella in cui viene fatto presente che Neville è cicciotello, quindi ci sta che abbia le fossette: è ovvio, tutti sanno che questa caratteristica è legata al grasso corporeo! Se pensavate che fosse legato all’ereditarietà e alla struttura muscolare sbagliavate della grossa. Volete sorrisi circondati da fossette? Mettetevi all’ingrasso! Trattorie, ristoranti cinesi e McDonald vi garantiranno il successo: soddisfatti o infartati! Più fossette per tutti! XDDDDDD
Al secondo posto, metterei quella di chi dice di averlo sempre immaginato così.
Ora, lungi da me il mettere in dubbio che qualcuno possa aver creato un’immagine mentale di Neville con le fossette solo leggendo i libri, ci mancherebbe altro: le vie della mente (come quelle del Signore) sono infinite. Allo stesso tempo, però, non posso fare a meno di considerarlo un caso. Ho rovistato nella mia memoria nel tentativo di ricordare le scene in cui appare nei libri e ciò che ne è venuto fuori è: Neville che cerca affannosamente il suo rospo sul treno; terrorizzato sulla scopa la prima volta che ci sale sopra; terrorizzato a Pozioni davanti a Piton e a un calderone che sta per scoppiare; terrorizzato mentre vaga per la Foresta Proibita con Hagrid, Hermione, Harry e Draco durante una punizione; spaventato davanti alla Ricordella, consapevole di aver dimenticato qualcosa di importante; spaventato ma risoluto nel fermare il Trio durante un’uscita notturna delle loro; dispiaciuto e terrorizzato per aver scritto la parola d’ordine su un foglietto e averla persa, permettendo così a Sirius di entrare nel dormitorio… Be’, indubbiamente il ritratto di un bambino dal sorriso facile!
Ribadisco, ognuno è libero di usare la propria immaginazione come crede e/o come gli dice la testa, ma per me di certo non è stata la prima associazione mentale, né un processo spontaneo. Ho scelto questa caratteristica perché mi piace un sacco (e purtroppo, pur ingrassando come una vacca a me le fossette non son mai venute fuori… sarò l’eccezione che conferma la regola?) e perché mi serviva un modo per attirare l’attenzione di Blaise, e mi sono sentita rispondere che si tratta di una caratteristica troppo comune, che un terzo capezzolo (da me citato come ironico suggerimento, ma si sa, il sarcasmo sarà pure la forma più elementare di intelligenza, ma sfortunatamente c’è chi non possiede nemmeno quella) sarebbe stato una copiatura mentre le fossette, che sono molto più comuni (spintano come i pisciacani sui bordi delle strade) non possono esserlo.
Ora non so che ne pensate voi, ma io credo che un terzo capezzolo - urgh, che schifo! - sia difficilmente una caratteristica che qualcuno copierebbe, sbaglio? XD
Mi viene da proclamare: “PIÙ TERZI CAPEZZOLI PER TUTTI!”
Che poi, non è strano che le fossette, da molte ritenute una particolarità immediatamente riconducibile a Neville, appaiano solo nelle Blaville italiane? Com'è che chi scrive Neville/Luna, Neville/Seamus, Neville/Hannah, Neville/Chiunque altro vi venga in mente non le mette? Com'è che nel fandom inglese non appaiono? D'accordo, io non ho letto tutto ciò che è stato scritto su di lui, ed è possibile (anche se non probabile) che siano presenti PROPRIO nelle storie che mi mancano, ma in tutta franchezza ho i miei dubbi.
Infine, la più fantastica obiezione in assoluto, ovvero quella secondo la quale le fossette sono una cosa “di natura” e di conseguenza rivendicare i credit è impossibile perché io non sono né Madre Natura né Dio. Okay, stima a palate per chi ha saputo, con questa spiegazione, rimettermi al mio posto con estrema arguzia. Non sono Madre Natura! Non sono Dio!
Uhm… certo, è dura venire a patti con questa consapevolezza! E anche con quella che qualche giapponese possa aver scritto una Blaville dove appaiono le fantomatiche fossette prima di me.
Peccato che io non sia mai salita sull’altare a predicare “Non avrete altre Blaville al di fuori delle mie, io ho inventato il pairing, i personaggi e anche J.K.Rowling”, che non abbia mai preteso di aver scoperto l’acqua calda e rivendicato i credit su ogni fossetta che possa aver attraversato a tradimento il fandom né ho cercato di convincere il mondo di essere stata la prima ad inventare questa cosa.
Tutto ciò che ho detto è che essendo questo pairing così poco scritto e privo di vincoli canon un’autrice che voglia scrivere di loro ha davanti un mondo ricco di possibilità, quindi perché non inventare qualcosa di nuovo? E, soprattutto, se non si riesce a pensare un altro modo per dar vita all’attrazione di Blaise per Neville che non siano delle fossette NON CANON, per quale motivo scrivere di una coppia così di nicchia?
E ora concludo - che è pure ora.
Per amor di chiarezza, voglio precisare che non mi sono alzata una mattina e mi sono detta: «Toh, ho voglia di polemizzare, cosa m’invento oggi?» e ho scritto la prima cosa che mi è passata per la mente: ci ho riflettuto su, ho letto i regolamenti dei siti in cui scrivo, ho chiesto delucidazioni agli admin dei siti e prima di pubblicare la nota ho chiesto il permesso.
Certo, è vero che ancora non mi è chiaro che cosa si intenda per “ispirazione non creditata” e ancora mi domando perché qualcuno (le Autrici con la A maiuscola, "le figlie") possano dar vita a una caccia alle streghe inseguendo un’atmosfera e/o un modo di scrivere (italiano? Metti i credit a Dante Alighieri! Un uccello gigante? Allora Madre Natura… o un chirurgo plastico, forse?) mentre altre debbano subire tentativi di lavaggio del cervello flagellandosi al pensiero di inesistenti autrici giapponesi che sono di certo arrivate prima, ma non mi farò né mi faccio il sangue cattivo per una stronzata del genere: ho una vita, un lavoro, degli amici, degli hobby… insomma, se la gente vuol copiare farà come gli pare, non è che questo mi cambia la vita.
Allo stesso tempo, però, non vedo per quale motivo io non debba permettermi di esprimere una mia opinione, se ne ho una. Solo perché sono una figliastra? Perché sono una "a" minuscola?
D'accordo, non cambia nulla, ma per qualche tempo ancora siamo in un paese libero. Quantomeno, così dicono...
Non c'entra niente con il discorso, ma ecco a voi la fanart! :D
Titolo: Courage.
Pairing: Blaise/Neville (Kurt!Neville/Blaine!Blaise)
Prompt: 066 Courage
Rating: G
Media used: pennarelli a inchiostro, pastelli aquarellabili
Note: Sì, lo so, è un'idea scema che più scema non si può, ma avevo già iniziato a pensare a questo "scambio di ruoli" nel momento in cui mi sono ritrovata a correggere scrivere più di una volta Blaine al posto di Blaise durante la stesura di una fic, e quando ho letto questo prompt non ho potuto fare a meno di dar fondo a tutta la mia stupidità. Compatitemi! Enjoy!
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