Good vibes your vibes

Apr 08, 2012 19:12

Titolo: Good vibes your vibes
Autore: 
reine_duvet
Fandom: RPF Musica > One Direction
Personaggi: Louis Tomlinson, Harry Styles
Diclaimer: non è vero, non succederà mai, non rappresento le persone citate, le suddette non sono di mia proprietà, la storia non è a fini di lucro, bla bla blah.
Genere: fluff, romantico, malinconico
Rating: giallo
Avvertimenti: slash, what if?
Conteggio parole: 500 esatte secondo il contatore di Word.
Note: scritta per la maratona Let’s ship again con il prompt convivenza e What makes you beautiful :) mi chiedo sempre quanto ci sia di vero e quanto dettato dal management, nelle bromance. Quanta verità emerga da quello che fanno i ragazzi, a parte le ovvie esagerazioni, quanto siano davvero liberi. Le solite teghe, insomma :)



«Ehi, Lou.»
Ogni volta è la solita storia. Mentre il bus continua ad andare nella notte e tutti gli altri stanno già dormendo, il sussurro di Harry rompe il silenzio.
«Quanto manca?»
Che poi, silenzio… le ruote corrono sull’asfalto e ad ogni curva qualcosa scivola o sbatte. Ecco una sirena della polizia che si allontana - Zayn borbotta qualcosa, nel sonno.
Dormono tutti tranne loro due.
«Che ne so, quanto manca?» ribatte Louis. Appoggia meglio il viso sul tavolino e strizza gli occhi, nel buio - si stava appisolando con le carte in mano e per sua natura Harry non lo può lasciare in pace.
Poi lo sente, il viso fresco dell’altro sulla nuca, i ricci che gli fanno il solletico ed il respiro dell’altro che gli si infila nella maglietta.
«Mmh.» anche Harry si sta addormentando - è un brivido. La sua voce, bassa e roca, lo raggiunge dentro, lo accarezza con un sorriso.
Ancora. Perché non continua a parlare? Una domanda, una qualsiasi - come ogni notte che passano con gli altri. Chiacchiere solo per sentire la sua voce.
Un sospiro e le carte sono abbandonate sul sedile «Chi stava vincendo?»
«Ti cito.» però l’altro è più sveglio di quanto non sembri «Che ne so?»
E sono i brividi nel ricordare i brividi - nel provarli di nuovo, mentre il respiro di Harry gli accarezza la pelle nuda della schiena. Lui stringe i pugni - ci sono gli altri, lì con loro. Non possono.
«Sei perfido.» devono aspettare. Quanto, ancora? Almeno finché non otterranno di nuovo la stessa stanza in hotel. E già si stanno lasciando andare, con gli altri, facendo pressioni per stare assieme - ma non li devono scoprire.
Non lo possono scoprire. Finché sono i suggerimenti del management, d’accordo, ma se fosse reale? Se fosse vero? -allora no.
«Perché?» domanda Harry, e tutta la sua innocenza è andata a farsi fottere non appena ha aperto bocca, poco prima.
Perché devono rimandare. Devono aspettare.
«Sei rumoroso, ecco perché.» e lui è il più grande, quindi deve rispettare le decisioni che prende, o rischiano di farsi scoprire come quella volta vicino a Liverpool.
«Dai.» e c’è anche il braccio dell’altro che gli scivola lungo la schiena e la mano che si appoggia sul sedile. Harry non è più tiepido, è caldo.
«Puoi portarlo in avanti quel braccio, allora.» ops.
Harry ridacchia, perché… oddio. Stylizzazione in corso - ormai lui si sta rovinando completamente.
«Scherzavo!» aggiunge lui in fretta, perché davvero… no. Solo quando sono da soli.
Solo quando non avranno più paura, potranno scoprirsi, quando forse non saranno più immagini pubbliche, quando si prenderanno per mano e si sussurreranno - porcate - perché lo vogliono davvero, non solo per le fan.
Fingere di fingere, è quella la cosa peggiore. Giocare a fare gli attori, quando gli altri iniziano già a vedere che di vero, nei loro innuendo, c’è fin troppo.
«Odio tutto questo.»
Rimandare, in quelle notti condivise con gli altri. Accontentarsi dei brividi, della voce di Harry, ciò che rende bellissimi anche dei mormorii sconnessi.
«Anch’io.»

!fanfiction, fandom: one direction, pairing: slash, pg: louis tomlinson, pg: harry styles, fandom: rpf

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