Titolo: The date? Uhm, in the summer probably.
Fandom: RPF Attori
Personaggi: Dean O’Gorman, Aidan Turner
Genere: Introspettivo, Fluff, Erotico
Rating: Rosso
Avvertimenti: Oneshot, Slash, What if? (E se...), Lemon
Conteggio Parole: 1645
Note: 1. Tratta da una scena adorabile alla Convention di Boston ovvero:
Question: When are you two planning to get married or whatever?
Dean: What day did we set?
Aidan: The date? Uhm, in the summer probably.
Dean: New Zeland summer?
Aidan: Yeah, we'll sort it out.
2. Li amo çAç punto çAç sono i miei cucciolini çAç *sparge amore*
3. Non betata >w<
Quando Aidan chiuse alle sue spalle la porta dell'albergo nel quale alloggiava, non poté non concedersi un sospiro sollevato dinnanzi a quell'improvvisa e tanto desiderata pace.
Era la prima volta da quando era iniziata la convention che poteva dirsi finalmente 'solo'. Nessun fans - per carità, adorava tutte quelle persone ma al termine della giornata era sempre esausto -, nessun accecante flash né tanto meno manager che lo seguivano per ricordargli i vari impegni.
Socchiuse gli occhi, assaporando il rassicurante silenzio che lo circondava e pregustando addirittura una lunga e rilassante dormita, salvo poi ritrovarsi a spezzarlo lui stesso con un mugugno quando delle familiari labbra si posarono sulle sue cariche di necessità.
" Che altro posso desiderare?", si chiese sorridendo mentre assecondava con gioia ed altrettanto bisogno quel bacio.
Lui e Dean erano soli in quella stanza, e non avrebbe potuto chiedere di meglio.
Alzò le braccia per poterlo stringere a sé, carezzandogli la schiena da sopra la maglietta che indossava per osare poi insinuare le mani sotto quella leggera stoffa per sfiorarne la pelle nuda.
Quel leggero contatto strappò un brivido al suo compagno che, afferrandolo con sicurezza per i fianchi, mise fine a quel bacio stringendogli il labbro inferiore con i denti prima di tirarlo leggermente con fare malizioso.
Aidan non riuscì a non sospirare per quel trattamento, e quando Dean si allontanò del tutto fu solo in grado di rivolgergli uno sguardo alquanto eloquente.
Erano soli, e visti i futuri impegni di entrambi era certo che sarebbero stati troppo occupati per riuscire a ritagliare del tempo solo per loro... dovevano assolutamente approfittarne e rinunciare a qualche ora di sonno.
« Quest'estate, eh?», esordì Dean ignorando il suo sguardo per donargli invece un sorriso divertito al quale Aidan non fu in grado di resistere. Ed infatti, mugugnando in risposta a quella domanda, andò a baciargli le guance e le fossette che si creavano quando sorrideva in quel modo, soffermandosi poi il più delle volte sulle labbra senza però violarle.
« Ci sposiamo, no?», spiegò Dean, godendosi beato le attenzioni di Aidan, il quale sbuffò una risata contro la sua pelle.
Era divertente, oltre che curioso e talvolta imbarazzante, scontrarsi con le fantasie delle loro fans, e quella domanda che era stata rivolta loro durante il panel qualche ora prima andava perfettamente ad incontrarsi una situazione molto reale e poco fantasiosa.
A dirla tutta, non avevano mai affrontato quell'argomento - Aidan forse per via del suo primo matrimonio e Dean per le troppe difficoltà che avrebbero dovuto affrontare e che, sinceramente, un po' lo spaventavano -, eppure quando avevano risposto a quella domanda erano solamente stati in grado di scherzarci su come se fossero d'accordo già da tempo.
« Così pare», sussurrò in risposta l'irlandese, « diventeresti il 'signor Dean Turner'. Non suona male vero?»
« Neanche 'signor Aidan O'Gorman' sembra malaccio, non trovi?», ribatté divertito Dean.
« Te lo concedo. Non è male», assentì, carezzandogli ancora la schiena prima di tuffarsi sulle sue labbra per reclamare un altro bacio.
Era complicato riuscire a stare lontano dalla sua bocca e da quel modo così irresistibile che aveva di sorridere - gli angoli delle labbra si arricciavano e si formavano quelle adorabili fossette -, anche davanti ad un argomento così delicato.
Voleva sposarsi di nuovo?
Non ne era certo ma sapeva di non poter fare a meno di Dean e della sua costante presenza.
Cercò quindi di allontanare quei pensieri - magari sarebbero tornati sull'argomento in seguito - e di trascinare al tempo stesso il suo compagno verso il letto.
Lo spinse sopra senza troppi problemi, reclamando ancora e ancora le sue labbra in dei baci interrotti solo dai loro indumenti che venivano lanciati sul pavimento senza troppi complimenti.
Avevano ormai dimenticato la stanchezza, ed incoraggiati dalle loro crescenti erezioni continuarono a spogliarsi e a baciarsi, guidati da quella fretta che ormai caratterizzava quasi tutti i loro fugaci incontri.
Aidan rimpiangeva non poco i momenti passati in Nuova Zelanda, quando entrambi - nonostante fossero il più delle volte esausti - potevano concedersi dei calmi momenti di intimità. Certo, neanche lì mancavano le classiche sveltine, ma il più delle volte riuscivano a passare delle serate davvero piacevoli.
Erano sempre insieme, alle volte nella sua roulotte ed altre in quella di Dean... e a ben pensarci, alla luce della 'famosa domanda' del panel, la loro vita dietro le telecamere de Lo Hobbit era quasi da 'neo-sposini in una luna di miele perenne'.
Era raro vederli separati, e oltre il sesso c'erano anche non poche coccole e qualche litigio che risolvevano sempre nel giro di poco.
Sarebbe stato bello poter tornare indietro e riacquistare la sicurezza di poter passare quasi tutta la giornata in compagnia della persona amata...
Quel pensiero, ovviamente, lo costrinse a pensare ancora al matrimonio.
Si chiese se sposandosi avrebbero riottenuto quella situazione, se sarebbero stati in grado di vedersi più a lungo e non solo per una notte di sesso.
Forse la risposta era affermativa ma i gemiti che stavano iniziando ad abbandonare le labbra di Dean mentre lo preparava, si dimostrarono abbastanza lascivi da essere in grado di riportarlo con i piedi per terra.
Dean era lì in quel preciso istante e, per quanto lontano e complicato potesse apparire, ci sarebbe stato anche del futuro.
Si aggrappò a quella consapevolezza, e sfilando le dita dall'apertura arrossata del suo amante andò ad accostarvi la propria erezione.
La sfregò contro l'orifizio, mugugnando e tentando di mantenere un certo controllo che venne meno quando Dean, esasperato da quella lentezza, lo baciò soffiando sulle sue labbra qualcosa di estremamente osceno.
Aidan cercò ancora la bocca del suo compagno pur di farlo tacere - Dean poteva farlo venire solo parlando, era troppo sensibile alle oscenità che uscivano da quelle labbra e al suo accento -, iniziando però a spingersi oltre lo stretto anello muscolare che si chiudeva attorno al suo sesso.
Soffocato da quel calore, l'irlandese iniziò a far ondeggiare il bacino, accogliendo della sua bocca i versi compiaciuti, ma anche un po' doloranti, del suo amante.
Solo qualche momento dopo riuscì ad affondare del tutto nell'orifizio del neozelandese, e nascondendo il volto nell'incavo del collo di quest'ultimo, Aidan si concesse un verso sollevato prima di riprendere a muoversi.
I loro gemiti si mischiarono rapidamente e Dean, pur di impedire al suo amante di allontanarsi troppo, alzò le gambe per cingere la vita di Aidan, accompagnando poi ogni spinta con dei versi entusiasti.
Era mancata ad entrambi quella pace dei sensi, tant'è che se fosse stato per loro avrebbero continuato per tutta la notte fino a crollare stremati ma soddisfatti. L'unico problema di quel momento era che entrambi erano già esausti e con l'approssimarsi dell'orgasmo sentirono le loro energie scivolare via dai loro corpi insieme al seme che schizzò sul petto di Dean quando raggiunse l'apice, imitato poco dopo anche dall'irlandese.
Si scambiarono un bacio umido e stanco, e mugugnando quasi indolenzito, il neozelandese iniziò con l'abbassare le gambe per permettere ad Aidan di allontanarsi dal suo corpo per distendersi.
Erano ben consci che in un'altra occasione avrebbero ripreso ad accarezzarsi e a giocare con i loro corpi fino ed essere in grado di sostenere un secondo round, ma dopo quella giornata i due attori sentivano il bisogno di dormire almeno per qualche ora.
Infatti, stanchi ma soddisfatti, si concessero entrambi una breve doccia prima di crollare di nuovo sulle lenzuola sfatte, stringendosi l'un l'altro in un abbraccio.
Si augurarono una veloce "buonanotte" prima di spegnere la luce e chiudere gli occhi in attesa di cadere tra le braccia di Morfeo. Tuttavia, nonostante la stanchezza, Aidan non riuscì a prendere sonno... tant'è che dopo mezz'ora di forzato silenzio si ritrovò ad aprir bocca.
« Deano... sei sveglio?», il neozelandese mugugno, stringendolo a sé come per dargli una risposta, « Vorrei che fosse vero», continuò sincero Aidan.
Dean ci mise qualche istante prima di assimilare le parole del suo compagno senza tuttavia comprenderne il nesso.
« Cosa?»
« Sposarci...», sussurrò l'irlandese così piano che lui stesso temette di aver pronunciato quelle parole solo nella sua testa.
Non poteva dire di averci ragionato a lungo, ma più volte in quella serata i suoi pensieri erano andati su quell'argomento e sulla domanda che aveva causato quello sconvolgimento.
Era già stato sposato una volta, ed il suo matrimonio era durato solo pochi anni. Ed anche se quello che aveva provato per Charlene non era neanche lontanamente paragonabile a quel forte sentimento che lo legava a Dean, non poteva fare a meno di temere quell'unione... tuttavia non riusciva neanche a non desiderarla.
Il vivere con Dean e l'idea di poter creare una famiglia con lui, appariva ai suoi occhi come la cosa più bella che sarebbe mai potuta accadergli.
« Lo vorresti davvero?», chiese il neozelandese, senza nascondere un tono sorpreso ed Aidan si limitò ad annuire sincero contro il suo collo.
Dean rimase inizialmente in silenzio davanti a quella muta risposta, stupito ed in un certo qual modo anche esaltato per quella rivelazione - il sonno era stato spazzato via all'istante.
« Lo vorrei anch'io», rispose qualche attimo dopo. Non poteva negare un certo disagio nel parlare di quell'argomento che segnava un netto passaggio da una relazione per così dire leggera ad una decisamente più seria, tuttavia le sue labbra iniziarono sin da subito a piegarsi verso l'altro ed anche se Aidan non poteva vederle era certo che potesse sentire il gioioso battito del suo cuore.
« Davvero?»
« Cazzo, sì!», sbottò O'Gorman.
« Non sarà semplice», gli ricordò Aidan. « Io sono già stato sposato e...»
« Beh, non con me!», tagliò corto Dean. « Ho paura anch'io. Responsabilità e tutto il resto... ma lo vorrei anche io, ti voglio sposare».
Turner parve trattenere il respiro ma quell'impressione durò solo qualche attimo.
« Non desidero altro!», rispose velocemente, sollevandosi per cercare al buio il viso del compagno, lasciandosi guidare dal respiro che gli carezzava il volto.
« Bah, allora facciamolo no?»
« Ti amo, signor Dean Turner», dichiarò Aidan ridendo.
« Ti amo anch'io, signor Aidan O'Gorman».
« Estate, quindi?», continuò a ridacchiare l'irlandese, senza nascondere una certa leggerezza nella sua voce che contagiò subito anche Dean.
« Estate», confermò infatti, cercando poi le sue labbra come per suggellare quella promessa.