[The Hobbit] Recklessly Embarrassing

Jun 21, 2013 23:31


Titolo: Recklessly Embarrassing
Fandom: The Hobbit
Personaggi: Tauriel, Fìli, Kìli
Genere: Introspettivo, Erotico
Rating: Rosso
Avvertimenti: Oneshot, Slash, Sesso non descrittivo, Incest, Voyeur, What if? (E se…)
Conteggio Parole: 790
Note: 1. Non sono d’accordo con la creazione di Tauriel maaaa... non riesco ad odiarlaXD Mi piace e se posso la inserisco nelle mie ficXD
2. Dedicata all’amore della mia vita! Ti amo!
3. Se ve lo chiedete... no: non è betata XD




Quando Tauriel si arrampicò sulla finestra della camera che era stata offerta a Kìli e Fìli dal Governatore di Esgaroth, si era già preparata in anticipo ad affrontare un 'qualcosa di anomalo'.
Questo perché, essendo un Elfo, possedeva un ottimo udito e le era stato quindi impossibile ignorare i gemiti che provenivano dalla stanza. Inizialmente - e forse ingenuamente - trovò semplice pensare che fossero dei lamenti, magari causati da delle ferite subite durante la loro fuga e l'attacco degli Orchi, ma quando fu davanti alla finestra socchiusa comprese di essere andata totalmente fuori strada.
Certo, delle bende sui corpi dei due Nani confermavano la presenza di qualche ferita, ma i versi che aveva sentito non erano di certo causati dal dolore.
Benché avesse già avuto modo di vedere degli amanti in atteggiamenti intimi, non riuscì a non trovarsi impreparata quando posò gli occhi su quei due corpi nudi e sudati, impegnati in un lussurioso amplesso. Le mancò quasi il respiro per lo stupore, e non poté neanche impedirsi di sentire la necessità di fare marcia indietro e tornare nel bosco.
Cosa le era venuto in mente?, si chiese a disagio. Si stava comportando come una ‘ragazzina’, anche se quando era partita non le era sembrata così assurda e sconsiderata l’idea di incontrare ancora una volta quel giovane e strano Nano con il quale aveva stretto amicizia - un Nano ed un Elfo amici, era dai tempi antichi che non si sentiva parlare di una simile relazione e Tauriel non sapeva se si trattava di una cosa positiva o negativa.
Doveva andarsene.
Era la scelta giusta da fare, si disse. Ma soprattutto doveva fare finta di non aver visto niente - anzi: doveva proprio dimenticarlo!
Eppure il suo corpo si rifiutò di muoversi, così come i suoi occhi rimasero incatenati sui due Nani che, ignari di tutto, continuavano a violentarle le orecchie con i loro gemiti.
Riprese lentamente a respirare, stupendosi non poco quando si rese conto di avere il volto in fiamme - neanche fosse una ragazzina alla prima esperienza!
Erano solo due Nani, maledizione!
Scosse il capo riuscendo a distogliere lo sguardo, ma un nuovo gemito di Kìli - ora con il petto schiacciato sul materasso - la costrinse istintivamente a guardarli ancora.
Sì, erano ‘solo due Nani’ che, per sua sfortuna, erano giovani ed attraenti anche perfino per i suoi gusti, ma che soprattutto la stavano mettendo in una posizione alquanto scomoda.
Non era una spiona - tutte le volte che le era capitato di scorgere qualche suo compagno concedersi qualche momento di intimità aveva sempre avuto abbastanza tatto da girare alla larga -, ma era davvero complicato distogliere lo sguardo dai due fratelli.
Soprattutto mentre un umido alone di saliva sotto la guancia di Kìli iniziò ad allargarsi ad ogni suo gemito, mentre le dita continuavano a stringersi spasmodiche sulle lenzuola.
Sembrava cercare un appiglio. Era come se Fìli, con le sue forti spinte, lo stesse trascinando chissà dove.
Non era solo un'unione fisica, si disse Tauriel stringendo la mano al petto come per arginare il violento battito del suo cuore. Era qualcosa di più profondo ed affascinante che le impediva di distogliere lo sguardo dal volto del Nano più giovane e dalla sua espressione carica di piacere e lussuria.
Rabbrividì, stringendo con forza le gambe per trattenere un brivido che la scosse da capo a piedi, lasciandosi poi sfuggire una mezza imprecazione nella sua lingua - parole che, a detta di Legolas, non avrebbero mai dovuto abbandonare le labbra di una fanciulla: capitano delle guardie o meno.
I gemiti di Kìli continuavano a rimbombarle nella testa e quando il maggiore, ansimando e mugugnando ad ogni spinta, afferrò l’altro per i capelli facendogli tirare indietro il capo - poteva vedere i muscoli fremere, il sangue pulsare sotto la pelle tesa ed il sudore scivolare lungo la curva del collo -, non riuscì a trattenere un verso.
Fu quella sua improvvisa reazione a spingere Tauriel ad allontanarsi dalla finestra, premendo ancora la mano sul petto e l’altra sulla sua bocca terrorizzata dall’idea di essere stata scoperta.
Il suo cuore batteva così forte che inizialmente non riuscì neanche a sentire più i gemiti dei due Nani all’interno della stanza, versi che per sua fortuna la raggiunsero qualche istante dopo lasciandole un vago senso di sollievo oltre che di vergogna.
Doveva davvero andare via. Aveva rischiato anche troppo!, si disse con più convinzione, e aiutata dal fatto che fosse stata quasi scoperta - anche se a dirla tutta Fìli e Kìli avevano ben altro per la mente ed era impossibile che l’avessero sentita -, riuscì a saltare giù dalla finestra e ad allontanarsi velocemente dalla casa e da Esgaroth, rintanandosi nella famigliare sicurezza del suo bosco... promettendo a se stessa che la prossima volta ci avrebbe pensato ben più di due volte prima di andare a trovare il Nano.

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Outside a Saint, Inside a Devil



Heirs of Durin



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