[Desperate Romantics] What would Annie Miller do?

Jun 03, 2013 13:55


Titolo: What would Annie Miller do?
Fandom: Desperate Romantics
Personaggi: John Everett Millais, John Ruskin
Genere: Introspettivo, Erotico
Rating: Rosso
Avvertimenti: Oneshot, Slash, Blowjob, What if? (E se…)
Conteggio Parole: 720
Note: 1. Non doveva essere questa la mia prima fic nel fandom... ma ormai è fattaXD La prossima sicuramente una Gabriel/Maniac ù_ù
2. Dedicata all’amore mio che vedendo quella serie con me mi ha resa taaanto felice *O*
3. Se ve lo chiedete... no: non è betata XD




Spostò il peso da un piede all'altro, fermo davanti alla porta di John Ruskin diviso tra la necessità e la vergogna.
Ma... che cosa poteva fare?
Il padre di Lizzie era stato fin troppo chiaro con Gabriel: cinquanta sterline o la carriera di modella della figlia sarebbe terminata lì.
E John, ovviamente, non possedeva una simile cifra di denaro e la sua Ophelia era l'unica cosa che lo avrebbe risollevato dalla rovina. Quel quadro era importante per lui - e lo era anche per la Confraternita -, ma non poteva esistere senza Lizzie.
Si vergognava per quanto stava per fare, ma se si era presentato a casa del signor Ruskin con l'intenzione di chiedergli un prestito era solo per quel nobile motivo.
Non aveva altri amici facoltosi - nessuno nella Confraternita sguazzava nell'oro - e non poteva fare a meno di rivolgersi a lui.
John Ruskin si era sempre dimostrato un uomo comprensivo oltre che colto e gentile, e il giovane Millais sperava proprio di appellarsi all'amore che l'uomo provava per l'arte per ottenere quell'ingente somma di denaro.
Sospirò, e raccogliendo tutto il suo coraggio - Gabriel e William sarebbero stati fieri di lui per aver trovato la forza di farlo! - bussò alla porta dei Ruskin.
La sua baldanza tuttavia svanì quasi subito - per l'amor di Dio, era come andare ad elemosinare! -, ma non fece in tempo a fuggire che venne accolto dalla governante. La donna, dopo averlo squadrato da capo a piedi - lo stava giudicando, ne era certo -, lo condusse senza troppi giri di parole nello studio del Signor Ruskin e lì John rimase immobile in attesa del padrone di casa.
Non sapeva assolutamente come comportarsi.
Che poteva dirgli? Sapeva già di Lizzie?, si chiese nervoso.
Era certo che non sarebbe uscito vivo da quella situazione, ed infatti quello che accadde dopo l'arrivo di Ruskin lo avrebbe volentieri rimosso dai suoi ricordi.
Non era stato semplice spiegare all'uomo il suo problema, né esporre la sua richiesta, ma alla c'era incredibilmente riuscito.
Ruskin si era dimostrato comprensivo - e John non avrebbe smesso di ringraziarlo neanche per un attimo -, tuttavia... voleva qualcosa in cambio, e le parole del suo caro amico, Gabriel, si insinuarono nella sua testa in modo quasi ossessivo: “ Cosa avrebbe fatto Annie Miller in quella situazione?”
Cercò di allontanare quel pensiero, ma ben presto si ritrovò sulle ginocchia e con la testa tra le gambe di Ruskin in una posizione poco onorevole.
Chiuse con forza gli occhi, stringendo le labbra e cercando di ignorare il senso di vertigine e la nausea che gli stavano facendo rivoltare lo stomaco.
Si ripeteva che quello era l’unico modo per salvare la sua carriera, per ottenere quelle cinquanta sterline necessarie per riavere Ophelia e finire il suo quadro.
Che era quello che avrebbe fatto Annie Miller in una situazione simile... ma niente riusciva ad impedirgli di trovare disgusto per sé stesso, ed anche se non era il paragone più calzante, si sentiva perso esattamente come Ophelia.
Era in balia delle acque, di una forza più grande di lui... della necessità di fare qualcosa pur di ottenere quello che desiderava.
Il suo quadro e una posizione nell’Accademia.
Lasciava quindi che fosse il Signor Ruskin a muoversi e a stringere la mano sui suoi capelli, guidandogli il capo al ritmo che desiderava.
Non aveva mai fatto una cosa simile - né aveva mai progettato o pensato di farla -, ma il fine in quel caso aveva giustificato i mezzi. O almeno tentò di utilizzare quella scusa per lenire la crescente vergogna che provava e la necessità di vomitare che lo colse soprattutto quando l'uomo raggiunse il piacere nella sua bocca.
Con quel pensiero fisso abbandonò l'abitazione di Ruskin - ringraziandolo ancora e ancora per il suo buon cuore e per la generosità -, e continuò poi a ripetersi quelle parole anche quando incontrò il resto della Confraternita e consegnò le cinquanta sterline a Gabriel.
Si rivelarono tutti sinceramente stupiti dal fatto che lui - il giovane e timido John Millais - fosse riuscito ad ottenere così rapidamente quella somma di denaro, tant'è che quando gli chiesero come avesse fatto e quali parole avesse usato per convincere Ruskin, John non poté non rispondere tra sé e sé con un: " Solo quello che avrebbe fatto Annie Miller in quella situazione.", che ovviamente non portava con sé né orgoglio né onore... solo un vergognoso segreto che sperava non venisse mai svelato.

character: john ruskin, rating: rosso, character: john everett millais, !fanfiction, pairing: millskin, warning: missing moment, warning: slash, warning: oneshot, warning: lime, warning: oral sex, fandom: desperate romantics, warning: what if?

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