Independent Days Festival - Gran Finale Nani Cinesi

Sep 08, 2007 00:42

Ultima parte del resoconto della giornata epico/campale. La mia memoria non mi assiste ma proverò a fare del mio meglio.

Dopo l’ esibizione dei Maximo Park io e Kiara siamo tornate in collinetta per raggiungere i nostri compagnucci di viaggio. Lì ci siamo ricongiunte anche con altri nostri amici  di Roma che amo chiamare “i nostalgici del Black Out Rock Club” XD

Mentre la gente in pieno delirio continuava ad accalcarsi nell’ arena io mi sono accomodata sul mio bel telo batik, binocolo tascabile alla mano, sigarettina in bocca e anche i Tool hanno fatto finalmente la loro comparsa sul palco.
A questo punto devo fare una premessa: prima dell’Independent non avevo mai visto i Tool dal vivo ma ero stata ad un concerto degli A Perfect Circle che mi aveva lasciato un po’ l’ amaro in bocca. In quell’ occasione avevano eseguito ogni brano in maniera perfetta ed ineccepibile tanto da risultare fin troppo perfetti e a mio giudizio addirittura un po’ sterili. Mi era sembrato di ascoltare un cd e non di assistere ad un live, mancavano l’ emozione ed il trasporto.
Fortunatamente il live dei Tool a Bologna non è stato deludente come me lo aspettavo. La loro performance è stata carica di energia, la scenografia era molto bella e suggestiva e i due laser verdi mi hanno conquistato [ma quanto sono lame? XD] La voce di Maynard ci ha deliziati tutti, anche se l’ audio non era dei migliori purtroppo e il cantato risultava un po’ coperto dalla parte strumentale. Nonostante la performance impeccabile e nonostante sua maestà Maynard James Keenan si sia rivolto alla folla due volte - o forse tre, non ricordo bene - non ho trovato i Tool trascinanti, non mi hanno catturato a prescindere dal bellissimo spettacolo che hanno offerto.

I Nine Inch Nails invece sì che mi hanno letteralmente rapito e mi hanno portato in un’ altra dimensione. Su un altro pianeta. E’ stato un live davvero emozionante. La sensazione che si prova quando una delle tue band preferite in assoluto, da cui ti aspetti tantissimo, sale sul palco riuscendo a darti ancora di più è davvero difficile da descrivere a parole. Sono stata sopraffatta dalle note e dall’ energia potentissima di ogni singola canzone. Trent & co. hanno dato davvero l’ anima dando vita ad uno spettacolo trascinante, incredibile ed indimenticabile. Ovviamente la mia lucidità è andata a farsi benedire completamente mentre mi beavo di questa performance eccezionale cercando di contenere la mia bocca spalancata. Sono sicura che altrove qualcuno avrà postato una set list completa ed ordinata, io non sono in grado di farlo, come al solito. Purtroppo non hanno fatto alcuni dei miei brani preferiti, tra cui “Sin”, “Starfucker” e “Piggy”, ma non posso e non voglio di certo lamentarmi…come potrei dopo aver assistito alla superba esecuzione di brani come “Closer”, “Heresy”, “March of the Pig”, Head Like a Hole”, “The Beginning of the End”, “Survivalism” e “Dead Souls”???
Il finale mi ha letteralmente ucciso una “Hurt” da lacrime che mi ha fatto provare bridi intensissimi. Una pioggia di lucine bianche cadeva lenta sul pannello posto sul palco mentre la voce di Trent Reznor riempiva il cielo scuro. Un’ esperienza da sogno, amgica direi quasi mistica :°D

E con questo finisce il racconto delle mie mirabolanti avventure del 2 settembre. Ci sarebbe il favoloso viaggio di ritorno, Bologna -Roma ma quello posso anche risparmiarvelo ;]

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