Jan 26, 2004 18:40
And I feel them drown my name
So easy to know and forget with this kiss
I'm not afraid to go but it goes so slow...
Le persone educate si scusano per le inadempienze: ed io, da bravo bambino, mi scuso per aver latitato a lungo questi lidi.
...eh, sarebbe troppo facile ridurre la faccenda a queste due righe.
La realtà è che non m’interessava troppo rendervi partecipi di cose per le quali, forse, avreste finto dell’interesse. Tanto più che mi è parso di capire che da queste parti se non c’è miseria umana, tests dalla dubbia simpatia, foto di ragazze o racconti di sesso, l’interessamento scema. E siccome per queste cose basta la vita vera (mero campo di sterminio dei sentimenti al di sopra degli organi genitali), trasformo questo mio piccolo mondo nell’eremo dove un me-asceta si ritira a meditare su grandi e piccoli misteri della propria quotidianeità.
Fondamentalmente non scrivo per nessuno se non per me stesso: i confronti, quelli sinceri, sono comunque sempre ben accetti, sia ben chiaro! E' degli altri che non sentirò certo la mancanza.
That’s all folks. *love*
Ah, in conclusione concedetemi una mini-considerazione sul natale.
Natale l’ho passato a giocare a Baldur’s Gate II con un occhio bendato. Però è il primo natale che passo con mamma da qualche anno a questa parte. E contro la consolidata tendenza de “il natale è una merda”, posso serenamente affermare che, dopo tutto, capita pure che natale non sia così male. Anche con un occhio e un padre di meno.
Messaggio rivolto a tutti i ragazzini viziati e finti depressi, mesta categoria nella quale debbo autocriticamente includere me stesso: sulla bilancia vanno messe pure le cose che si hanno ed erroneamente si pensano dovute. Non vi pare?
Wait in the fire...