Buon sabato a tutti! La settimana appena trascorsa l'ho dedicata al puro cazzeggio post esame indi per cui ho scritto parecchio e così ho pensato di postare un capitolo un pò più lungo dei precedenti , spero vi faccia piacere!
Che l'atto secondo di questa storia abbia inizio!^_^
Buona lettura m(_ _)m
Titolo: i dolori del giovane Macchan
Fandom : Arashi
Genere: si tenta di mischiare il serio al faceto...ma quì la cosa sta diventando parecchio tragica .
Rating: pg. 17 ad abbondare, proprio!
Pairing : Aimiya
Desclaimers:Nessuno mi appartiene ma è solo questione di tempo .
capitoli precedenti
http://pasticci-fanfic.livejournal.com/445733.html#cutid1E a conclusione di quella fantastica serata si era anche messo a piovere!
Dopo qualche minuto perso nell'inutile tentativo di trovare la traiettoria giusta per arrivare alla macchina il meno baganato possibile, si arrese e decise che nn avrebbe dato a quel temporale la soddisfazione di vederlo correre perciò semplicemente camminò, come se nulla di bagnato gli stesse cascando sulla testa , fino alla sua auto.
Mise in moto e prese a dirigersi verso l'uscita quando , improvvisamente , la forma di una grossa macchia rosa gocciolante gli si appiccicò sul vetro con un tonfo, facendolo sobbalzare. Istintivamente frenò e la macchina inchiodò.
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Cercò di sbirciare fuori nonostante il paesaggio fosse appena visibile sotto la pioggia scrosciante.
Silenzio
Quello schifidol rosa o qualunque cosa fosse, sembrava essere sparito.
SBAM!
<>Gridò , voltandosi verso il sedile del passeggero a guardare negli occhi quello che credeva sarebbe stato il suo rapitore.UN losco individuo dal cappotto fradicio, con un grosso cappuccio nero calato sulla testa e un enorme borsone sospetto sotto traccio.
<>Balbettò, abbracciato alla cintura di sicurezza.
<>IL ragazzo tirò allora via il cappuccio dalla testa e il pallido viso di JUn comparve .<>
<<.....Ma che cavolo fai???Mi hai fatto prendere un colpo!>>
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Sho si fermò un attimo a riflettere e poi aggiunse.
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<>Sho sembrava costernato.
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Mise silenziosamente le mani sul volante e ripartì.
JUn passò qualche tempo a strofinarsi il viso e i capelli con un asciugamano mentre procedevano a rilento per le strade intasate senza scambiarsi una parola.
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<<...>>
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<<....Sono nel cruscotto>>
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Aprì il vano porta oggetti e una cascata di cianfrusaglie gli rotolò sulle gambe.
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Esclamò mentre frugava tra quei ninnoli. Scovò un pacchetto di fazzoletti e ne usò subito uno.
Sho dette una rapida occhiata mentre svoltava ad una curva.
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<>Ridacchiò JUn sventolando un piccolo esemplare di pinguino di peluche .
Sakurai notato l'animaletto sgranò gli occhi .Con gesto fulmineo lo afferrò e se lo nascose tra la schiena e lo schienale.
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Vistosi sgusciare via di mano il giochino in meno di un nanosecondo , JUn rizzò le antenne .
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Le guance di Sho si colorarono di un inevitabile rosso acceso mentre il loro proprietario rimaneva zitto e apparentemente impassibile a fissare la strada.
Matsumoto allora ridacchiò e si piegò in avanti per vedere meglio il viso dell'altro.
<>Disse dolcemente.
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<<.Però....Però che cazzo Sho, non mi hai detto niente!>>
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>aggiunse l'altro
<< E tu ? Non mi dici una cosa così importante? Credevo di essere io il tuo confidente , non Ohno!>>
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Scandendo le parole con il gesto del braccio , sembrava ripeterselo ancora una volta anche lì in macchina.
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Si rimproverò con voce strozzata<< E' una cazzata, gli piace un altro!....E invece no! Glielo dovevo dire per forza ...e guarda com'è andata?!Che adesso lui...molto probabilmente mi odia!>>Finì Sho in un urlo rauco mentre ormai le lacrime gli scendevano copiose sul viso.
<>Gli siavvicinò Jun allarmato accarezzandoli la spalla con la mano.
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Afferrò il volante costringendo l'auto vicino al marciapiede.
<>Bisbigliò nel vedere il suo amico ricurvo sul volante tra i singhiozzi.
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Sho grugni <>
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<>Rispose Jun con enfasi e Sho aggrottò le sopracciglia, perpelsso.
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<<....Wow , grazie per la delicatezza, Sho, davvero ...Ma io non lo so! Uno cerca di aiutare e deve ricevere pure le frecciatine !>>Si lamentò facendo mulinare le braccia in tondo.
<>Chiese atteggiando il viso in un broncetto supplichevole.
Jun esutò pensoso per qualche istante <<....Ah!>>Sospirò <>
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<> Lo contestò Jun omettendo che la fonte serissima fosse facebook.
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<<......>>
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<<...Tu dici? >>Sho lo guardò intensamente con gli occhietti speranzosi e lucidi.
<> Annuì l'altro sorridendo.
Ma Sakurai pareva ancor essere parecchio abbacchiato.
<>propose JUn
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<<....>>
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Matsumoto si limitò a sorridere di nuovo<>
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Sho abbassò il capo in un broncio accusando il colpo.
<< Sei troppo timido Sho! Ti devi un po' svegliare!Altrimenti la prenderai sempre in quel posto nelle faccende amorose!>>
<< Forse hai ragione....>>Ammise a malincuore.
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<>LO minacciò. ridendo sotto i baffi.
<>lo implorò Sho , reggendogli il gioco.
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DRIIIIIIIIIN
….
DRIIIIIIIIIIN
…..
DRIIIIIIIIIN
<> Salto sù Sho ficcandosi una mano in tasca. Guardò il nome sullo schermo del telefono e rimase impietrito.POi sollevò lentamente la testa e fissò JUn .
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Sho si slacciò freneticamante la cintura di sicurezza e si tuffò fuori dalla macchina .
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Lo vide ricurvo su se stesso mentre si guardava intorno alla ricerca di un riparo.Fece una corsetta
per attraversare la strada e andarsi a rifugiare sotto un balcone .
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Passarono 10 minuti .Jun li trascorse quansi interamente a fissare Sho intento nel creare sotto i suoi piedi un solco sempre più profonodo a furia di camminare in tondo sotto lo stesso balcone. Poi un agente della stradale si avvicinò alla macchina per chiedere spiegazioni circa quella sosta non consentita. Fortunatamente l'uomo aveva una figlia, fortunatamente questa figlia era fan degli Arashi e fan di Matsumoto JUn, così la cosa venne "fortunatamente" risolta con un autografo e qualche sorriso.
Sho tornò poco dopo completamente zuppo ma con un sorriso che gli correva da orecchio ad orecchio.
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Sho rise <>
<<.....>>
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<>Sho rise di nuovo incapace di trattenere l'entusiasmo.
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<> Scosse il capo Sho cercando di tornare serio <>
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<<...sì...più o meno...>>
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<> Si accasciò Sho sul sedile lamentandosi.Chiuse gli occhi e prese a sbattere la capoccia contro lo schienale.
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JUn stette a rifletterci mentre fissava le mani di Sho giocherellare sovrapensiero con il pinguino di peluche.
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<< IO non voglio altro che stargli vicino. >>
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<<...A conquistare Aiba>> Aggiunse arrossendo nuovamente .
Quanto era limpido e schietto quel ragazzo quando voleva!
<>Scoppiò JUn in una risata <>
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<> Disse storcendo la bocca mentre fissava il contenuto di una busta di fronte a lui.
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h 4.45
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Si fissava concentrato nello specchietto retrovisore cercando di far sollevare quei maledetti muscoli risori ma i carissimi sembravano come essersi incartapecoriti.
Afferrò le guance con le dita tirandole in sù ed ecco che una fila di denti bianchissimi spuntarono , loro malgrado , dalla bocca.
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Ripetè studiando la sua espressione . Provò a sollevare le sopracciglia , per dare a quella smorfia la parvenza di un vero sorriso .
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Stufo , lasciò andare la presa <>
Era giovedì purtroppo e lui non aveva più alcuna scusa da poter tirare fuori per non incontrarlo: vsarashi dovevano registrarlo tutti e 5 assieme per forza.
In più la preparazione di quel programma era dannatamente lunga! Sarebbero stati insieme delle ore intere , per delle ore interminabili ...perciò era assolutamente indispensabile cercare di apparire il più normale possibile. Nonostante tutto non voleva che NIno si allontanasse definitivamente da lui ...voleva fargli capire che poteva parlargli e che potevano scherzare proprio come prima... magari non subito...ma di sicuro tra un po' ...perciò quei maledetti muscoli risori dovevano ricominciare a funzionare !
Fece un ulteriore. disastroso tentativo.
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Controllò l'ora.
4.55
Sospirò.
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Scese controvoglia dalla macchina . Camminava a fatica sentendosi le gambe cedere sotto il peso della sua agitazione. Il cuore gli rimbombava nelle orecchie mentre si guardava attorno :NIno avrebbe potuto comparirgli davanti in qualsiasi momento ...poi
Qualcosa di peloso attrasse la sua attenzione .Un gattone grigio,a grandezza umana, con una macchia color latte sulla fronte , stava dritto in piedi di fronte a lui dall'altro lato della strada e sventolava instancabilmente non la mano ma l'intero braccio , salutando nella sua direzione.
Aiba si guardò attorno alla ricerca del bambino a cui certamente quell'enorme gattone si stava rivolgendo ma non trovò nessuno.
Tornò allora a voltarsi verso il felino che gli fece segno di avvicinarsi.
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Gli chiese.
E quello scosse la testa in segno di assenso.
Quando furono uno di fronte all'altro il gatto gli afferrò la mano e gliela strinse sbatacchiando tutto il suo braccio in su ed in giù per qualche secondo per poi inchinarsi profondamente.
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> Gli rispose Aiba ancora un po' titubante.
<>Aggiunse poi indicando l'entrata degli studio ma il gattone si mise di fronte alle porte scorrevoli con le braccia ben stese per impedirgli di passare.Scosse la testa.
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Gli fece segno di aspettare e andò a recuperare una scatolina appoggiata sulla sediolina lì vicino.Gliela porse inarcando la schiena e tendendo le braccia in avanti.
<>Chiese Aiba prendendo la scatola in mano.
IL gattone annuì , vergognoso .
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>
Si portò le mani a battersi il petto , disegno nell'aria un cuore grande e poi puntò le sue due manone verso il ragazzo.
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>Tentò di tradurre Aiba . Neko-chan annuì nuovamente e Aiba non potè fare a meno di ridacchiare tra l'imbatrazzato e il felice.
Aprì lo scatolino e ci trovò dentro due file di pasticcini l'uno diverso dall'altro>>
<>
Il Neko, evidentemente felice per la reazione positiva, si mise allora a battere le mani e a saltellare.
<> Si inchinò Aiba .<
>
Il gattino fece segno di aver capito e lo salutò con la mano .
<> Gli rispose Aiba varcando la soglia di vetro.Fece qualche passo , sorridendo mentre si rimirava quei bei pasticcini .
<> Ridacchiava tra sé.
Poi sentì alle spalle la porta che si apriva nuovamente e
<>gli si gelò il sangue nel sentire quella voce .Era NIno!In un lampo si fiondò dietro il grosso pilastro a sinistra dell'ingresso.
<> Rispose secco Sakurai entrando nell'edificio a grandi passi. Aveva una grossa testa pelosa e grigia sotto braccio e una lunga coda con sonaglio che gli sballonzolava dietro .
Ma cosa?Era lui?...Prima?
Si voltò verso Aiba facendolo sussultare .Si inchinò leggernente disegnando con le labbra un “konnichiwa” per salutarlo poi sul viso paonazzo comparve un imbarazzato sorriso e il ragazzo corse via inseguito da Kazunari che ripeteva saltellando <>coi pugnetti a mò di gattino .
<> Si sentii ululare in lontananza.
Macchan rimase lì dov'era nel tentativo di metabolizzare l'accaduto.
Sho....era stato così tremendamente dolce !Gli aveva regalato dei dolci. Perchè? Per...consolarlo dal rifiuto di NIno?
E travestirsi addirittura da gatto per consegnarglieli!
Non riusciva a credere che Sho tenesse così tanto a lui e al pensiero si sentì avvampare. Gli aveva confessato di amarlo e adesso glielo stava dimostrando! Come avrebbe voluto esser anche lui così tanto risoluto!
Corse al camerino con l'idea di ringraziare il suo amico come si meritava e lo trovò ancora alle prese con Kazunari che non la smetteva di tirargli la coda e ridere come un matto.
Aveva anche trovato un sottofondo musicale e canticchiava “ neko mimi modo deeee”~ tra uno strattone e l'altro .
<> Lo chiamò e Nino smise di respirare rimanendo freddato col sonaglio tra le mani.
Approfittando dello stato di shock dell'altro Sho si liberò la coda , prese il piccolo Nino per le spalle e lo fece volare a qualche metro di distanza per presentarsi sull'attenti presso l'altro.
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Si intromise JUn con l'espressione più stupita che poteva,sbucando alle spalle di Masaki.
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Senza neppure finire di formulare la frase JUn allungò la mano dentro lo scatolo ma Aiba , svelto, lo spostò portandolo in alto sopra la sua testa.
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A quella reazione JUn fece un veloce occhiolino in direzione di Sho per poi continuare fingendosi l'offeso.
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>
<>Ripetè JUn scandendo bene le parole. <>
<>Ammise Aiba con un filo di voce.
<>Ribadì JUn quasi urlando.<> Aggiunse poi con le mani a megafono ai lati della bocca , sgolandosi nella direzione di NINo che se ne stava seduto di spalle a giocare al suo nintendo.
Aiba , capita l'antifona e imbarazzato come non mai, parcheggiò il pacchetto nella mani di Sho e andò ad appiccicare una mano sulla bocca del più giovane costringendolo a zittirsi.
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> Gli sussurrò all'orecchio con tanta sofferenza che JUn si sentì letteralmente stringere il cuore, pensò che forse aveva esagerato e si chetò.
Aiba allora lo lasciò andare ma rimase suo malgrado e come dire, inevitabilmente, a fissare la schiena...il collo... l'attaccatura dei capelli ... la forma delle braccia della figuretta seduta lì in fondo alla stanza.
Fece un lungo respiro e poi si diresse verso di lui. Gli si parò davanti a poca distanza così che quello, nonostante fosse impegnato a premere i tasti della console , non poteva non accorgersi di lui. Di fatti dopo poco alzò il capo, titubante , mostrando una espressione un po' turbata e preoccupata che triplicò l'angoscia nel petto dell'altro.
Pregò comunque i muscoli risori di fare il loro dovere e quelli miracolosamente reagirono .
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<>si inchinò leggermente con le labbra socchiuse e gli occhi all'insù , verso di lui .
Ok, per oggi quella dose di straziante bellezza poteva bastare : si inchinò anche lui un istante e se la svignò .
Se c'era una cosa che Aiba temeva quel giorno era di dover fare qualche gioco in coppia con NIno: avrebbe dovuto parlargli e avrebbero dovuto scherzare come nulla fosse accaduto ...forse NIno avrebbe anche potuto toccarlo...la cosa gli faceva mancare il respiro.
Per fortuna...o per sfortuna, è difficile dirlo, loro due non capitarono mai in coppia assieme e Aiba ebbe l'impressione che sotto quella coincidenza ci fosse lo zampino di JUN .
A dire il vero stava maturando l'idea che Sho e JUn avessero fatto comunella per “ proteggerlo” dato che tra un gioco e l'altro si sedevano sistematicamente uno alla sua destra ed uno alla sua sinistra, continuavano a coinvolgerlo nei loro scherzi, mentre le loro reazioni alle battute di NIno erano più fredde del solito . La conferma che effettivamente non si stava sbagliando la ebbe poi quando fu il turno per NINo del “pinball randa”:Kazu avrebbe corso col pesante cestino sulla schiena mentre Sho e JUn gli avrebbero dato istruzioni .
Fu un disastro. I due suggeritori infatti continuarono per tutto il tempo a sovrapporsi sputando fuori numeri a casaccio e passando dal gridare “2, 2,2 !!!” a “9, 9, 9!!!” Così che lo sventurato corridore era costretto a gettarsi a destra e a sinistra senza sosta nel tentativo di afferrare qualche palla, operazione che portò a scarsissimi risultati.
Alla fine, Kazunari si accasciò stremato e boccheggiante al suolo mentre solo 4 palle gialle erano finite nella sua rete.
Sho e JUn mostravano la loro espressione di disappunto sul volto mentre il pubblico si spanciava dalle risate.
Quando riprese fiato NIno protesto col suo tipico dito puntato , accusando i compagni di essere usciti completamente fuori di testa e quei due si difesero sostenendo che non era colpa loro se lui era tanto pigro da non riuscire a stare al passo.
Il pubblico rise di nuovo alla espressione sconcertata di Kazunari ma solo Aiba notò , mentre si rianzava , gli angoli della sua bocca piegati all'ingiù e l'espressione triste sul suo viso.
Forse si era accorto che Sho e JUn lo avevano preso di mira?
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Gli bisbigliò Ohno all'orecchio in un momento di pausa, mentre i loro microfoni erano spenti .
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<>Storse il naso Aiba incrociando le braccia .
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Ohno rimase basito.
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Masaki strinse i pugni passando il peso da una gamba all'altra poi rispose .
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<<.....>>
<< Oh-chan?...>>
Lo chiamò , supplichevole.
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Il ragazzo prese le mani dell'altro nelle sue , le strinse forte e lo fissò negli occhi deciso.
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<> Ohno si liberò dalla stretta dell'altro allargando le braccia e sventolandole all'altezza della fronte <>
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Ma quello se n'era già andato via sbuffando .
“Così magari imparerà una buona volta a non giocare più coi sentimenti delle persone!”
Cosa vuoi dire Oh-chan? Nino ha fatto star male anche te?