May 08, 2008 15:00
Allora ci riprovo stamattina mi ha dato buca internet dopo che avevo scritto tutto quindi speriamo che adesso vada sennò è proprio destino che io questa fict non la faccia leggere, xkè mi ci è voluto un mese e qualche spintarella per convincermi a farlo, forse perchè è la più spinta che ho scritto fin ora.
Titolo: Divano
Fandom: Arashi
Genere: pwp
Raiting: NC-17
Pairing: Sakumoto
Note: per chi non lo sà Jun circa un mesetto fa ormai ha vinto un divano bianco a 3 posti a Tokio Friends Park, con un giochino dove dovevano tirare le freccette a un bersaglio "mobile"; da qui e da qualcuno che sul forum ha detto: "ci vedrei una bella sakumoto sul quel divano" è nato l'imput per scriverla XD.
Desclaimers: Jun e Sho non sono miei, il divano è gentilmente offerto da Jun, mentre la storia da me XD.
DRIIIIIIIIIIN!!!!! suonò il campanello.
-Arrivo!- sentì dire al di là della porta.
Poco dopo il ragazzo venne ad aprirgli.
-Prego entra- disse facendolo accomodare; -ti preparo un thè- aggiunse poi dirigendosi in cucina.
Si tolse le scarpe e poi lo raggiunse.
-Tra quanto portano il divano?- gli chiese entrando in cucina e sedendosi al tavolo.
-Dovrebbero consegnarlo tra poco- rispose mentre metteva su l’acqua per il tè.
-Scusa ma se te lo portavano fino su che mi hai chiamato a fare?- chiese.
-Mi devi aiutare a sistemarlo, non so dove metterlo- gli spiegò.
-Se non sai dove metterlo perché hai comunque accettato il premio?-
-E’ un bel divano, poi è stato divertente vincerlo, e anche vedere le vostre facce quando me lo sono aggiudicato al primo colpo- disse ridacchiando.
Sho alzò le sopracciglia un po’ contrariato; ma poi lasciò correre senza controbattere.
Presero il thè e dopo un po’ suonarono al citofono.
-E’ arrivato, glielo faccio portare su- disse Jun correndo ad aprire.
Dopo una mezz’oretta il divano incellofanato era nel bel mezzo del soggiorno.
-Eccoci!- esclamò Jun tornando dall’ingresso dopo aver accompagnato i 2 enormi facchini alla porta; poi si diresse subito a liberarlo dalla plastica.
-Vorrei capire una cosa; perché hai chiamato proprio me per aiutarti?-chiese Sho.
-Oggi avevi il giorno libero e poi tu sicuramente ce la fai a spostarlo- disse tranquillamente mentre si chinava a liberare la parte inferiore del divano.
-Insomma mi hai chiamato solo per sfruttarmi!- disse Sho un po’ contrariato.
-Certo anche a questo servono gli amici- disse alzandosi dopo aver completamente scartato il suo nuovo divano, però quando vide l’espressione sul volto di Sho aggiunse:
-Troverò un modo per sdebitarmi-
-Ok, dove lo vuoi mettere?-chiese Sho rassegnato.
-Non lo so proviamo a spostarlo- rispose vago Jun.
Infine passarono quasi tutto il resto della giornata a spostare il divano per tutta la casa; Jun non era mai convinto di quale fosse il punto giusto dove collocarlo, e con grande disperazione di Sho non lo stava aiutando minimamente, glielo stava facendo spostare da solo con grande fatica , mentre lui guardando continuava a dire:
-Più a destra… accostalo al muro…è storto…lì non sta bene…-
Infine dopo ore di spostamenti Jun fu finalmente soddisfatto.
-Ok, lì va bene- concluse.
Sho si accasciò con sollievo sul divano rilassandosi dopo tanta fatica; occupava quasi mezzo divano e stava con la testa poggiata sull’incavo tra la spalliera e il bracciolo; quando Jun si sedette accanto a lui.
-Stanco?- chiese.
Sho lo guardò storto e rispose:
-Tu che dici? Mi hai fatto fare tutto da solo!-
-Scusa, ma dovevo verificare che stesse nella posizione giusta-
Sho lo guardò malissimo e allora aggiunse:
-Mi sdebiterò promesso- poi lo osservò per un po’; -…anzi ho un idea migliore- disse allungandosi sopra di lui tenendosi con le mani poggiate sul divano ai lati del busto di Sho.
-Jun cosa stai facendo?- gli chiese Sho guardandolo dal basso.
-Comincio a ripagare il mio debito- disse poi abbassandosi a baciarlo mordicchiandogli le labbra.
-Jun sono stanco- sussurrò Sho a labbra strette.
-Faccio tutto io non ti preoccupare- disse con uno sguardo malizioso; poi tornò a baciarlo.
Sho era un po’ confuso ma poi si lasciò andare schiudendo le labbra e corrispondendo al bacio.
Come Jun vide che Sho lo stava approvando cominciò a passargli le mani lungo il petto fino al bordo della maglietta e infilandovi le mani.
A quel tocco Sho si ritirò e Jun si fermò perplesso.
-Mi stai facendo il solletico- rispose Sho alla sua espressione confusa.
Jun ridacchiò poi disse:
-Allora alza le braccia-
Sho obbedì e Jun gli sfilò la maglietta gettandola a terra, per poi sfilarsi anche la sua.
Ora erano a petto nudo entrambi; Jun si abbassò sul collo di Sho cominciando a baciarlo.
-Posso farti un succhiotto?- chiese Jun sussurrando nel suo orecchio.
-Solo se poi lo posso fare a te- rispose Sho provocandolo.
Jun ridacchiò e cominciò a mordicchiargli e baciargli il collo, accettando la proposta; e quando si fermò allontanandosi Sho aveva il suo marchio.
Lo baciò di nuovo intrecciando la sua lingua a quella di Sho finché non ebbero più fiato, poi Jun ricominciò a scendere lungo il suo corpo soffermandosi a giocare con il piercing, leccandolo e afferrandolo con i denti per tirarlo delicatamente.
Quando fu stufo di questo gioco, continuò a scendere fino a raggiungere i pantaloni; in quel momento il corpo di Sho si inarcò verso di lui per avvicinarlo a se; Jun poteva vedere la sua eccitazione premere contro la stoffa; avvicinò le mani slacciando il bottone e facendo scorrere la zip, mentre lentamente i pantaloni si allentavano Sho gemette.
-Jun…- chiamò piano Sho.
Jun alzò lo sguardo per guardarlo in volto.
-Andiamo di là?- chiese Sho.
-Perché stai scomodo?-
-No, però…-
-Allora aiutami ad inaugurare questo divano- rispose Jun ridacchiando.
Sho lo guardò alzando un sopraciglio, poi lo attirò a se baciandolo e cedendo al suo gioco; Jun contraccambiò e mise una mano dietro la schiena di Sho facendogli capire di alzarsi a sedere.
Continuarono a baciarsi, poi Sho poggiò la schiena alla spalliera mentre Jun gli rimaneva seduto a cavalcioni sulle gambe.
Jun fece scorrere una mano lungo tutto il petto di Sho, fino a posarla fra le sue gambe accarezzandolo piano.
Sho gemeva chiedendogli di più e Jun scese dalle sue ginocchia afferrando il bordo dei pantaloni insieme ai boxer del compagno e facendoli scorrere lungo le gambe fino a sfilarglieli completamente.
Ora Jun si trovava in ginocchio ai piedi del divano e guardava Sho dal basso;era eccitatissimo e lo poteva vedere chiaramente, la cosa lo rendeva soddisfatto di se stesso e del lavoro che aveva fatto fin ora.
Poggiò le mani su entrambi i ginocchi dell’amico allargandogli piano le gambe, poi fece scorrere le mani lungo le cosce avvicinandosi sempre più, finché la sua bocca non si trovò all’altezza dell’erezione dell’altro; alzò gli occhi a guardarlo, lo poteva sentir fremere desideroso di ricevere il piacere che stava per offrirgli e presto lo accontentò.
Sho affondò le mani nei suoi capelli accompagnandolo nei movimenti, mentre pronunciava il suo nome ogni volta che il piacere aumentava.
Jun sembrava determinato ad andare fino in fondo, ma Sho non voleva che finisse subito, e non voleva lasciare l’altro insoddisfatto, allora lo fermò.
-Jun alzati- disse con voce spezzata.
Jun si fermò guardandolo poi lentamente obbedì alzandosi in piedi.
Sho si sporse allungando le mani verso la vita del ragazzo sfilandogli lentamente i pantaloni, quando finalmente anche Jun fu nudo, Sho poté vedere che anche lui era più eccitato di quanto lasciasse vedere.
Sho gli cinse la vita avvicinandolo a se facendolo sedere di nuovo sulle sue ginocchia; cominciò a baciargli il petto lasciando che fosse Jun ora a provare il piacere che fino a poco prima gli aveva dato lui; continuò così leccando e succhiando avidamente le spalle e il petto di Jun che inarcava la schiena contro di lui.
Quando Sho si fermò alzando il viso Jun si lamentò dell’interruzione; Sho lo guardò perdendosi nei suoi occhi che sembravano immensamente più grandi, lo baciò di nuovo, poi avvicinò le labbra al suo orecchio e sussurrò:
-Ora tocca a me lasciarti il mio marchio-
Cominciò a scendere lungo il collo mentre Jun reclinava in dietro la testa dandogli più spazio; poi Sho avvicinò le dita alle labbra di Jun che cominciò a baciarle e succhiarle avidamente.
Mentre continuava a baciargli e mordergli il collo Sho allargò leggermente le sue gambe , costringendo Jun che era su di lui a fare lo stesso.
Allontanò la mano dalle sue labbra e con l’altra lo tirò verso di se facendo aderire i loro corpi; aveva ancora il viso affondato nel collo di Jun, quando mosse la mano introducendosi piano dentro di lui.
Quando Jun sentì le dita di Sho entrare dentro di se, si schiacciò ancora di più contro il corpo del compagno, portando una mano sui suoi capelli invitandolo a continuare e l’altra afferrò saldamente la spalliera del divano.
Quando Sho pensò che Jun fu stimolato abbastanza, si allontanò liberandolo, e mentre lo faceva poté sentire Jun gemere il suo nome.
Tornarono a baciarsi, mentre assumevano posizioni più comode, Jun si inginocchio fino ad avere le ginocchia contro la spalliera del divano, poi quando Sho si mosse avvicinando il suo bacino a quello di Jun, si alzò sui ginoccchi e dovettero interrompere il bacio, perché Jun si trovò molto più in alto, ma Sho riprese a baciarlo sullo stomaco finché Jun non fu pronto e lentamente si abbassò sopra di lui e Sho lo issò su di se penetrandolo.
Jun si morse forte le labbra aggrappandosi alle spalle di Sho graffiandolo, per l’improvviso dolore che stava provando.
Sho rimase immobile dentro di lui continuando a baciarne delicatamente il petto e il collo, mentre gli dava modo di abituarsi.
Quando finalmente Jun allentò la presa sulle sue spalle e cominciò a rilassare i muscoli, si tornarono a guardare e dopo un bacio fugace fu Jun a cominciare a muoversi su e giù gemendo sempre più forte; poi entrambi si trovarono a chiamarsi a vicenda finché non vennero insieme e Jun si fermò crollando addosso a Sho ansimando; quando poi ebbe preso abbastanza fiato si alzò da Sho facendolo uscire da dentro di se e lasciandosi cadere al suo fianco.
-Posso dire che in fondo non è vero che non ho vinto nulla a Tokyo Friend Park- disse Sho sorridendo e girandosi a guardare Jun al suo fianco che gli sorrideva in risposta.
-E c’è sempre il viaggio a Disneyland- disse Jun guardandolo malizioso.
-Ci verresti con me?- chiese Sho.
-Ci andrei solo con te- confessò Jun.
-Jun posso chiederti una cosa, che mi sta tormentando da un po’?- chiese Sho.
-Certo-
-Per caso avevi architettato tutto fin dall’inizio?- domandò
-Può darsi- rispose Jun ridacchiando tra se.
-Jun sei un manipolatore- affermò Sho.
-Lo so- gli rispose sorridendo compiaciuto.
-E io ti adoro quando lo sei- concluse Sho.
Poi cominciarono a ridere insieme.
Epilogo 1
Camerino degli Arashi prima della registrazione di un video.
-Ragazzi questi sono i vostri costumi cambiatevi alla svelta- disse il costumista entrando, posando i vestiti e uscendo dal camerino.
I ragazzi presero ognuno il suo e cominciarono a spogliarsi; quando improvvisamente un grido ruppe il silenzio.
-Guardate!!!!!!!- esclamò Aiba indicanto Sho e Jun.
Nino e Ohno alzarono lo sguardo verso i due cercando di capire cosa stava succedendo, nell’istante in cui se ne accorsero di cosa c’era di strano nei due spalancarono entrambi gli occhi e Oh-chan spalancò anche la bocca.
-Perchè voi due avete due enormi succhiotti sul collo?- chiese Nino sfacciatamente.
Sho e Jun si guradarono complici per una frazione di secondo, poi Jun disse:
-Sarà un caso-
-Ma quale caso e caso a chi volete darla a bere, forse a questi due allocchi- disse Nino indicando gli altri due che erano ancora in silenzio a guardarli; -ma con me non funziona. Parlate!-
-No comment- dichiarò Sho girandosi e cominciando a vestirsi.
Qualcuno bussò alla porta e senza antrare disse:
-Cinque minuti-
Nino era ancora mezzo svestito e cominciò a cambiarsi rapidamente.
-Guardate che non è finita qui- disse guardandoli male.
Epilogo 2
-Finalmete siamo riusciti a usufruire di questo viaggio peccato che abbiamo solo 2 giorni e dobbiamo pure stare attenti a non farci riconoscere- disse Sho infilando la chiave magnetica nella serratura della stanza.
-Meno male stavano pure per scadere i biglietti e sarebbe stato un peccato non usarli- rispose Jun alle sue spalle; entrando poi nella stanza.
-Sho guarda che bella sembra di stare in una favola e... il letto è magnifico, ha anche il baldacchino!- eclamò Jun estasiato guardandosi intorno.
-Jun invece di stare lì senza far nulla perchè non mi aiuti con le valige? Io non capisco perchè ti sei portato tutta sta roba per 2 giorni soltanto- disse trascinando l’enorme valigia di Jun nella stanza.
-Ma se ho portato solo lo stretto necessario-
Sho si fermò guardandolo malissimo, poi scosse la testa rassegnato.
-Ora però smettila di fare lo stupido e togliti quella coroncina dalla testa- disse Sho guardandolo che se la sistemava davanti allo specchio.
-E’ un diadema non una corona; e poi perché? Ho faticato così tanto per farmela dare- si lamentò Jun.
-Certo sono esclusive per le donne, e tu sembravi un bambino capriccioso- gli fece notare Sho.
Jun si girò verso Sho che nel farttempo si era accomodato sul letto e mise il broncio.
-Quindi non vuoi giocare con me alla principessa che viene svegliata dal principe con un bacio?- domandò Jun.
-Jun non siamo mica dei ragazzini, smettila- lo sgridò Sho.
-Ah si ok; allora trovati un altra stanza perchè io qui con te non ci dormo- disse Jun infuriato.
-Cosa? Mi hai fatto diventare pazzo per avere una stanza matrimoniale al posto delle nostre due singole e ora io dove dovrei andare a dormire?- disse cominciando ad arrabbiarsi anche lui.
-Non sono affari miei, visto che sono un bambino ora non ti voglio in stanza con me, via- disse Jun voltandosi da un’ altra parte e indicandogli la porta.
Sho sospirò rassegnato capendo che l’unico modo per non rischiare di dormire fuori nel parco era assecondarlo quindi disse:
-Ok, mia principessa la risveglierò con un bacio; adesso mi perdona sua altezza? E mi accompagnerebbe a fare un giro, magari evitando di mettersi il diadema per attirare di meno l’attenzione?-
-Ti perdonerò però, stasera deciderò io cosa farne con il mio principe-
-Non chiedo di meglio- rispose sorridendogli; -ora andiamo?- chiese poi alzandosi e porgendogli la mano.
Jun la prese e si alzò -andiamo- rispose e insieme tenedosi per mano si avviarono verso la porta.
FINE
Gli epiloghetti mi sono divertita a scriverli xkè li volevo buttare sul comico; cmq spero che nell'insieme vi sia piaciuta.
Aspetto i vostri pareri^^
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