You love my... blood?

Aug 28, 2009 22:09

Rieccomi di nuovo, siate fiduciosi siamo quasi alla fine, dopo questo ancora 2 capitoli e potete tirare un sospiro di sollievo.

Titolo: You love my...blood?
Fandom: Arashi
Genere: AU, angst con brio (gentilmente suggerito da Jinny XD)
Raiting: Pg-13
Pairing: Aimoto (ebbene si ancora niente sakumoto)
Desclaimer: non sono miei ma si prestano "volentieri" a lavorare per me XD
Capitoli precedenti: Cap.1, Cap.2, Cap.3, Cap.4, Cap.5, Cap.6, Cap.7, Cap.8, Cap.9, Cap.10, Cap.11, Cap.12, Cap.13, Cap.14, Cap.15, Cap.16, Cap.17, Cap.18, Cap.19, Cap.20


Capitolo 21

I giorni seguenti furono terribili, ma dopotutto cosa si poteva aspettare? Dopo aver rinunciato così improvvisamente a un lavoro del genere era normale che tutti i media si chiedessero perchè, e non si meravigliò delle continue richieste di intervista e le improvvisate fuori dagli studi. Decise di puntare sul silenzio stampa ma la cosa aumentò soltanto la curiosità dei media che facevano le ipotesi più assurde, addirittura la possibile storia tra lui e l’attrice che avrebbe dovuto lavorare con lui.

Come se non bastasse, il risarcimento fu anche più alto del previsto perchè aveva dato la notizia con breve preavviso, solo tre giorni dopo scoprì il perchè quell’uomo aveva voluto che lasciasse quel lavoro...

Era a casa, aveva annullato alcuni appuntamenti perchè non si sentiva bene e ancora in pigiama accese il televisore per guardare le notizie, naturalmente parlavano ancora della sua improvvisa decisione di non partecipare più al film, poi ci fu una piccola intervista al regista che presentò il nuovo attore che avrebbe preso il posto di Jun, quando vide il ragazzo Jun fu sorpreso dall’uomo che gli era accanto, ora capiva che quel ricatto non era solo per vendicarsi, ma aveva anche un secondo fine, cioè dare al suo nuovo artista completamente sconosciuto un ruolo che da subito lo avrebbe fatto sfondare.

Qualche minuto dopo suonarono alla porta, si sentiva stanco e decise di ignorare chiunque fosse, ma dopo un altro minuto suonarono di nuovo e questa volta in modo insistente, quando finalmente smisero sentì urlare...

-Jun lo so che ci sei ho telefonato a Masaki, apri la porta!- disse un Nino tutt’altro che calmo.

Quando aprì credette di avere davanti la morte in persona che era venuto a prenderlo, se Nino avesse avuto anche una falce in mano non avrebbe avuto dubbi sulla sua sorte.

-Che cavolo ti è preso!- gli urlò contro.

Jun chiuse velocemente la porta per evitare che tutto il piano sentisse.

-Come ti è venuto in mente di rinunciare a quel film? Sei forse impazzito?!-

Cosa avrebbe dovuto rispondere? Non poteva dire a Nino del ricatto sennò avrebbe anche dovuto dirgli del segreto di Masaki e non poteva farlo.

-Jun, merda che diamine ti è preso? Hai lavorato sodo per tre anni e ora stai mandando tutto a puttane! Io non mi sono fatto in 4 per aiutarti solo perchè siamo amici, ma anche perchè credevo in te e nelle tue capacità! Ed ora voglio sapere cosa ti ha fatto prendere la decisione di buttare tutto nel cesso!- disse e dall’espressione che aveva sul volto era davvero, ma davvero arrabbiato in quel momento.

-E’ complicato- rispsoe Jun dopo un attimo di tentennamento.

-Spiegamelo! Tanto ho tempo- disse Nino pogiandosi alla spalliera  del divano col sedere e incrociando le braccia in attesa.

-Non posso- rispose Jun abbassando lo sguardo per non guardarlo in viso.

Ci fu un silenzio che sembrò durare ore, gli unici suoni provenivano dalla tv ancora accessa, poi Nino si mosse e infine parlò.

-Spero che tu ti renda conto di quello che ha causato la tua decisione, lo spero davvero- disse, poi senza aggiungere altro uscì sbattendo la porta.

Jun si sentiva male, Nino era il suo migliore amico, aveva fatto di tutto per lui, per aiutarlo sopratutto aveva dato la sua parola, e sapeva che questa sua azione in futuro sarebbe stata una macchia nel suo curriculum di attore, si sentiva davvero uno schifo, e non voleva rimanere lì, si vestì mettendo le prime cose che trovò e uscì di casa.

Non seppe bene il motivo ma i suoi piedi lo guidarono sotto casa di Masaki, non salì, rimase a fissare la porta dell’appartamento  dalla strada, in realtà avrebbe voluto davvero tanto vederlo in quel momento, ma la tensione che c’era in quei giorni era terribile da sopportare e non se la sentiva, anche perchè non avrebbe saputo cosa dire, il Masaki di qualche settimana prima lo avrebbe ascoltato e consolato, quello di adesso invece lo evitava accuratamente, dopo un pò continuò a camminare e senza badare a dove andava si ritrovò nei pressi di una zona che conosceva piuttosto bene dato che 1 anno prima la frequentava davvero spesso, poi d’un tratto qualcuno lo chiamò sorpreso...

-Jun?!-

Quando Jun si girò a vedere chi lo aveva chiamato si accorse della presenza di Sho poco disante da lui, doveva essere appena uscito dal kombini dietro l’angolo, infatti portava una busta della spesa.

Gli si avvicinò e Jun notò che era sorpreso e preoccupato, poi quandò frugando nella busta gli porse un fazzoletto di carta si toccò istintivamente il viso e si sorprese di trovarlo bagnato, non si era neanche accorto di star piangendo.

-Vieni andiamo via da qui- disse Sho spingendolo delicatamente lungo la strada per evitare di attirare l’attenzione di qualcuno.

Quando furono nell’appartamento di Sho, Jun aveva smesso di piangere e ora era seduto sul divano mentre Sho era in cucina a preparare il tè, si sentiva uno stupido, non sapeva neanche perchè, ne quando aveva cominciato a piangere, ed anche essere finito quasi sotto casa del suo ex ragazzo lo faceva sentire a disagio.

-Ti va di dirmi che è successo?- chiese Sho dolcemente porgendogli la tazza e poi sedendosi nella poltrona accanto al divano; forse era la prima volta da quando Jun lo conosceva che non gli si sedeva accanto sul quel divano.

Rimase in silenzio.

-Jun ti conosco bene, se non vuoi parlarne non importa, ma la tua decisione di lasciare un lavoro così importante  non può essere per un capriccio come dicono in tv, se lo hai fatto devi avere un motivo. Ma sei sicuro di aver fatto la scelta giusta?- chiese poi Sho.

-Non avevo altra scelta- rispose abbassando lo sguardo sulla tazza che teneva ancora in mano.

-Jun...- la voce di Sho sembrò davvero preoccuapata, forse non avrebbe dovuto dire una cosa del genere.

-Perchè non ne parli con Masaki?- propose Sho.

-Non posso, se lo sapesse si arrabierebbe e se ne andrebbe prima ancora che io riesca a trovare un sostituto- gli rispose Jun.

-Un sostituto?- chiese Sho perplesso.

-E’ che lui... è colpa mia, è sempre colpa mia- disse stringendo ancora più forte la tazza che aveva in mano.

-No, sta volta forse è colpa mia; te lo ha detto vero? Ti ha detto quello che prova per te?-

Jun annuì.

-Sono stato io a dirgli che forse dato che tu sembravi esserti affezionato a lui, e sopratutto sembravi fidarti cecamente di lui... ho pensato che magari lui sarebbe stato la persona giusta, sarebbe riuscito dove io ho fallito- spiegò Sho.

-Tu non avevi fallito!- protestò Jun; -Io ti amavo sul serio, è solo che delle volte...-

-Lo so- disse Sho con aria triste; -mi dispiace, davvero scusami per averti fatto soffrire, per non  essere riuscito a starti vicino come avrei voluto-

Jun si sentiva triste, ma allo stesso tempo in colpa nel vedere Sho così triste parlando di quella che era stata la loro storia, mentre per Jun comunque nonostate fosse finita male, era stata davvero importante.

-Non scusarti- gli disse; -se non fosse stato per te, non sarei mai riuscito ad andare avanti a provare ad avere un rapporto con qualcuno, non dimenticherò mai il tempo che ho passato con te-

-Io voglio che tu sia felice Jun, te lo meriti e forse io non ero la persona giusta; magari la persona giusta è vicino a te ma non riesci a capirlo, quindi cerca di badare di più a quello che ti dice il tuo cuore invece che a quello che dice solo la mente-

Quando andò via riflettè molto sulle parole di Sho, forse aveva ragione, non riusciva a capire i suoi sentimenti, quando credeva anche soltanto di provare una qualche emozione il suo cervello finiva per dirgli che era soltanto un impressione e nulla più, ma in realtà forse non era così, forse era solo la sua paura di essere ferito ancora che lo bloccava. Anche ripensando a quello che era successo con Masaki, ora sapeva benissimo di averlo baciato più volte, sapeva di averci fatto l’amore, si era ubriaco era vero, ma spesso da ubriaco riusciva a lasciarsi andare senza pensare a niente, eppure se lui non provasse niente per Masaki non sarebbe così infelice perchè sta per andarsene, forse non avrebbe neanche rinunciato a quel film dopotutto una volta che Masaki se ne fosse andato quelle foto non sarebbero servite a nulla, però da parte sua sperava che in realtà Masaki potesse cambiare idea e non andare più via, ma tutto questo perchè? Ormai sapeva che avrebbe dovuto far chiarezza nella sua testa e capire esattamente quali erano i suoi sentimenti per Masaki.

r: pg-13, g: arashi, gnr: au, p: aimoto

Previous post Next post
Up